Viaggio in Giappone

Il viaggio in Giappone inizia già quando lo immaginate, quando iniziate a sognare le strade di Tokyo illuminate dai neon o i templi antichi avvolti nella nebbia. Ma trasformare quel sogno in realtà non è sempre semplice. Serve organizzazione, idee chiare, e qualche consiglio pratico da chi il Giappone lo conosce davvero. Io vivo qui da molti anni ed ho organizzato viaggi per migliaia di persone e vi garantisco che un viaggio ben pianificato fa tutta la differenza del mondo. In questo articolo voglio darvi tutte le informazioni pratiche che vi servono per pianificare passo dopo passo il vostro viaggio, per far sì che sia proprio il viaggio che avete sempre desiderato.

Questo articolo è aggiornato a giugno 2025, ed è mantenuto aggiornato per qualsiasi cambiamento. Leggete anche tutte le mie altre guide al Giappone gratis che trovate nel mio sito, per tutti gli approfondimenti!

Indice


Quando andare in Giappone

Quando mi chiedono quando è meglio andare in Giappone, la risposta non è mai semplice, perché ogni stagione ha qualcosa di speciale da offrire. Il segreto sta nel capire cosa cercate voi dal viaggio.

La primavera, con la famosa fioritura dei ciliegi, è spettacolare. Vi consiglio di venire tra la fine di marzo e l’inizio di aprile per vedere i sakura in fiore. È un periodo magico, anche se affollato, perché tutti vogliono assistere a questo spettacolo naturale. Se preferite qualcosa di più tranquillo, meglio puntare sulla fine di febbraio, quando fioriscono i pruni, meno famosi ma altrettanto belli. O maggio con giornate dal clima perfetto.

L’estate giapponese, da giugno a settembre, è calda e umida. Ma il viaggio è assolutamente fattibile senza problemi. Se amate i festival tradizionali, gli spettacoli pirotecnici, e se magari volete anche visitare Okinawa o le isole tropicali, questo è il periodo giusto per voi.

L’autunno, invece, è perfetto se volete vedere il foliage giapponese, cioè la meravigliosa esplosione di colori delle foglie rosse e gialle degli aceri. Da metà novembre a inizio dicembre Tokyo e Kyoto diventano città da sogno, e l’atmosfera è decisamente romantica.

In inverno, da dicembre a febbraio, fa freddo, ma il cielo è quasi sempre sereno e azzurro intenso. Vi consiglio questo periodo se amate lo sci o se volete immergervi nelle onsen sotto la neve: è un’esperienza unica.

Insomma, in breve il mio consiglio è di venire in Giappone quando potete, senza pensare troppo alla stagione.

Da soli o con viaggi di gruppo

Meglio andare da soli o in gruppo? La verità è che dipende molto da voi. Io da anni scrivo guide per viaggiatori indipendenti, ma se è la prima volta in Giappone, il mio consiglio è di valutare un viaggio di gruppo ben organizzato, soprattutto se volete godervi tutto senza stress.

Vi consiglio ovviamente GiappoTour, il viaggio di gruppo che da quasi 15 anni e a cui hanno partecipato più di 10.000 viaggiatori italiani. È un’esperienza che abbiamo creato per farvi scoprire il vero Giappone, in modo profondo, autentico, ma senza rinunciare alla libertà.

In ogni GiappoTour c’è un tour leader che conosce il Giappone alla perfezione e racconta molte curiosità che altrimenti sicuramente vi sfuggirebbero. Vi mostriamo il vero Giappone.

Non è il classico tour in cui vi trascinano da una parte all’altra: potete staccarvi quando volete, esplorare in autonomia, fare una deviazione, rimanere da soli se lo desiderate. Vi diamo sempre indicazioni precise su come muovervi anche se scegliete di non seguire il programma.

E avete l’assistenza completa mia, di Andrea Secco e Tommaso Rossi, tutti residenti a Tokyo. Il viaggio è organizzato in collaborazione con Blueberry Travel Company, tour operator italiano serio e affidabile. Questo significa che siete tutelati al 100%, sia dal punto di vista pratico che contrattuale.
È pensato per tutti, non importa se viaggiate da soli, in coppia o con amici.

Se volete vivere un’esperienza completa, sicura, libera e senza pensieri, è il modo migliore per iniziare a scoprire il Giappone. E magari, una volta rotto il ghiaccio, la prossima volta potrete anche tornarci da soli.

Vi consiglio di guardare ora i prossimi GiappoTour in programma e prenotare il prima possibile: i posti sono limitati!

Quanto costa il viaggio

Per quanto riguarda il costo del viaggio, come immaginate non esiste una risposta unica, perché il Giappone può essere economico o carissimo, a seconda di come lo vivete.

Quando parlo di costi, c’è sempre qualcuno che arriva con il classico “gne gne gne…mio cugino ha pagato meno”. Perfetto, sono felice per lui. Anch’io ho trovato voli a 300 euro e hotel a Shinjuku a 16 euro a notte. Ma queste sono occasioni eccezionali, non la norma. Qui parliamo di prezzi reali e facilmente reperibili, senza ansie o offerte impossibili. Io vivo qui, porto in giro gente ogni mese, e vi do indicazioni basate su migliaia di esperienze concrete.

Per darvi un’idea generale, un viaggio di due settimane può variare da circa 2.000-3.000 euro a persona, se siete viaggiatori attenti e scegliete soluzioni economiche (hotel semplici e qualche ristorante popolare), fino a 4.000-5.000 euro e oltre, se preferite hotel di alto livello, ristoranti raffinati, esperienze uniche e shopping importante. È chiaro che è possibile anche fare un viaggio economico, magari visitando molte meno cose e pagare 1.500 Euro per un paio di settimane senza pretese.

Il mio consiglio è di dare un’occhiata a voli e hotel nel periodo in cui volete venire, così avete un’idea.

Le principali voci di spesa che dovete considerare sono:

  • Voli: Un volo diretto Italia-Giappone solitamente costa dai 600 ai 1.000 euro andata e ritorno. Se prenotate con largo anticipo o siete flessibili con le date, potete risparmiare sensibilmente
  • Hotel e alloggi: Una camera doppia economica costa circa 60-80 euro a notte, mentre hotel mediamente buoni partono da circa 100-150 euro a notte. Se puntate a strutture più esclusive o ryokan tradizionali, aspettatevi di spendere almeno 200-300 euro a notte o più.
  • Cibo e ristoranti: In generale costa poco. Potete mangiare con meno di 10 euro a pasto nei tantissimi piccoli locali economici e probabilmente sarà quello il vostro budget medio durante tutto il viaggio. Una cena in un ottimo ristorante costa intorno ai 30-50 euro, mentre esperienze gastronomiche come sushi di alto livello o kaiseki possono arrivare facilmente a oltre 100 euro a persona.
  • Trasporti e spostamenti: il Japan Rail Pass non sempre conviene, mentre potrebbero convenire i pass regionali, oppure i biglietti singoli. Vi consiglio l’articolo sul Japan Rail Pass e sui pass regionali in Giappone per capire meglio. Comunque considerate che per i trasporti a lunga percorrenza andrete a spendere probabilmente 200-300 Euro. Oltre ai trasporti urbani (metro e bus) che sono molto efficienti ed economici, con tariffe intorno a 1-2 euro per ogni corsa.

In breve, il Giappone non è necessariamente caro, ma vi consiglio di decidere in anticipo il tipo di viaggio che volete fare e stabilire il budget di conseguenza, dando un’occhiata online soprattutto a voli e hotel, in base al vostro stile di viaggio.

Itinerari consigliati

Vi consiglio l’articolo sugli itinerari in Giappone dove trovate veramente tutto, con tantissime proposte varie.
Non esiste infatti un itinerario perfetto per tutti. Ma esistono scelte intelligenti, che possono trasformare il vostro viaggio da “ok” a indimenticabile. Il Giappone è un Paese molto più grande e vario di quanto molti pensino, e cercare di vedere tutto è il modo migliore per non godersi nulla. Per questo vi consiglio sempre di partire da una domanda: quanti giorni avete? E poi: che tipo di esperienza cercate? Tradizione? Natura? Vita urbana? Relax? Un mix?

Se è la vostra prima volta in Giappone, la combinazione più classica e bilanciata è questa: Tokyo – Kyoto e dintorni. È l’itinerario più scelto, e non a caso. Tokyo vi dà l’impatto iniziale: moderna, enorme, frenetica, ma anche piena di angoli tradizionali. Kyoto è l’anima antica, con templi e giardini che sembrano usciti da un’altra epoca.
Con 12-14 giorni a disposizione è l’itinerario che vi consiglio di fare.

Un itinerario tipico in questo caso potrebbe essere:

Se invece avete meno di 7 giorni in questo caso, l’itinerario ideale è Tokyo e dintorni, con escursioni in giornata che vi permettono di vedere paesaggi completamente diversi, senza dover cambiare albergo ogni due giorni. Tokyo vi tiene occupati facilmente per 5-6 giorni pieni, ma potete arricchire il viaggio con qualche tappa naturale e culturale:

  • una giornata al lago Kawaguchi o ad Hakone per vedere il Monte Fuji, con anche notte in ryokan se volete
  • una giornata a Kamakura, tra templi e mare
  • una gita a Nikko, patrimonio UNESCO e uno dei luoghi più scenografici vicino a Tokyo
  • una salita al Monte Takao, se volete un po’ di natura e vista sulla città
  • un giorno a Kawagoe, la “piccola Edo”, per respirare un’atmosfera d’altri tempi

Se però state anche solo 7 giorni e sapete che per qualche motivo non tornerete mai più in Giappone, potreste fare giusto una tappa veloce a Kyoto dove rimanere almeno 2 notti.

In alternativa, se avete almeno 10-12 giorni e volete qualcosa di più vario e un filo meno turistico, potete fare un itinerario che includa anche la zona delle Alpi giapponesi, come consiglio nel dettaglio nei miei itinerari. È una parte del Paese che sorprende sempre, con paesaggi di montagna, cittadine storiche e villaggi fiabeschi.
Un itinerario simile potrebbe includere:

  • Kanazawa, con i suoi giardini e quartieri di geisha
  • Shirakawa-go, il villaggio con le case tradizionali dal tetto di paglia
  • Takayama, con il suo centro storico perfettamente conservato
  • e infine ritorno verso Kyoto o Tokyo con lo shinkansen

In ogni caso vi consiglio di non spezzettare troppo il viaggio. Cambiare hotel ogni due giorni è stancante e vi fa perdere tanto tempo. Meglio scegliere 2 o 3 città base e muoversi da lì, anche per gite in giornata. E ricordatevi che i treni sono velocissimi, ma servono comunque tempo e energia.

Infine, un consiglio: non pianificate ogni minuto. Lasciate spazio all’improvvisazione, ai luoghi scoperti per caso, ai cambi di programma. Il Giappone è pieno di sorprese, ma servono tempo e libertà per accorgersene.

Vi consiglio questi 3 articoli:

Un ragazzo si incammina nella foresta di bambù di Arashiyama.

I segreti del Giappone

Il Giappone non si capisce al primo colpo. Quando ci sono venuto per la prima volta, anni fa, sono tornato a casa deluso. Davvero. Non mi era piaciuto. Mi sembrava freddo, complicato, chiuso. Solo col tempo ho capito che il problema non era il Giappone. Il problema ero io. Non avevo capito nulla. Non avevo letto, non mi ero informato, non avevo avuto nessuno che mi spiegasse cosa stavo vedendo. Stavo solo visitando, non stavo viaggiando davvero.

Il Giappone è un Paese che può apparire bellissimo anche a chi lo guarda da fuori. Ma se non conoscete le sue regole, i suoi codici, le sue contraddizioni, rischiate di vedere solo la superficie e pensare ai soliti stereotipi sbagliati. Ed è per questo che vi consiglio, prima di partire, di leggere il più possibile, di informarvi, di capire. Sul mio sito trovate migliaia di articoli gratuiti, pieni di informazioni, curiosità e spiegazioni su ogni angolo del Giappone.

Vi consiglio anche i miei libri. Non mi interessa venderveli per forza, li trovate anche in biblioteca! In particolare per un viaggio consiglio “Giappone: la mia guida di viaggio”. Lo trovate su Amazon. L’importante è che lo leggiate, perché mi interessa che partiate preparati, perché solo così vivrete il vero Giappone.

E se volete qualcosa di ancora più completo e coinvolgente, vi consiglio GiappoTour: nei nostri viaggi vi raccontiamo tutto, vi spieghiamo il Giappone dall’interno, vi facciamo notare dettagli che da soli non vedreste mai, e vi aiutiamo a capire cosa avete davanti. Non è una gita turistica: è un’esperienza che vi apre le porte al vero Giappone.

Conoscere il Giappone fa tutta la differenza del mondo. Non limitatevi a vederlo. Provate a capirlo. E vedrete che sarà uno dei viaggi più belli e profondi della vostra vita.

Cosa prenotare in anticipo

Se c’è una cosa che vi consiglio davvero è non lasciare al caso le esperienze a cui tenete di più. In troppi pensano “tanto si troverà posto”, ma la verità è che qui certe cose vanno esaurite anche mesi prima, e se arrivate senza prenotazione, rischiate di perdervele del tutto.

Non serve prenotare tutto. Ma ci sono alcune cose per cui è fondamentale muoversi per tempo, specialmente se viaggiate in alta stagione o avete un programma preciso. Ecco cosa vi consiglio di bloccare in anticipo, senza aspettare l’ultimo momento:

  • Japan Rail Pass: fate i conti, e se decidete di farlo va comprato prima di entrare in Giappone. Può volerci qualche giorno per riceverlo a casa.
  • Hotel e ryokan: le sistemazioni migliori si esauriscono presto, soprattutto i ryokan con onsen e cena kaiseki. In molte zone rurali ci sono pochi alloggi, e anche in città, se aspettate, rischiate di pagare molto di più.
  • Bus per Shirakawa-go e zone remote: i posti sono limitati e vanno esauriti in fretta. Se volete visitare queste zone, prenotate con largo anticipo.
  • Voli interni e traghetti per le isole: le tratte verso Okinawa, Yakushima, Amami, Naoshima spesso hanno poche corse al giorno. Se sapete già le date, prenotate andata e ritorno subito.
  • Ristoranti famosi: se avete in mente un omakase o un ristorante virale online, prenotate appena potete. Vi consiglio l’articolo su come prenotare ristoranti in Giappone.
  • Esperienze culturali: cerimonia del tè, vestizione in kimono, lezioni di cucina. Se volete posti belli e orari comodi, conviene prenotare prima.
  • Noleggio auto: per Hokkaido, Okinawa, Kyushu o i villaggi sperduti, l’auto è fondamentale. Ma ci sono pochissime auto disponibili in certe località, e spariscono in fretta. Prenotate subito dopo i voli.
  • Musei e parchi a tema: Museo Ghibli, teamLab, Ghibli Park, Disney, Universal. Alcuni si esauriscono in pochi minuti dal rilascio dei biglietti, soprattutto nei weekend o nei periodi di punta.
  • Tour giornalieri in italiano: vi consiglio GiappoDays. I posti sono limitati, quindi se vi interessa qualcosa di guidato e in italiano, non aspettate di essere in Giappone per prenotare.

Il Giappone è super organizzato, ma non è flessibile quando i posti finiscono.
Il mio consiglio è semplice: appena avete le date e l’itinerario, iniziate a bloccare ciò che non volete perdere, e per tutto il resto potete anche decidere all’ultimo. Così viaggiate più sereni e vi godete ogni tappa senza stress.

Documenti e burocrazia

Per i cittadini italiani, non serve alcun visto per viaggi turistici in Giappone di fino a 90 giorni. Vi basta il passaporto in corso di validità e il biglietto di ritorno. Non è richiesto nessun vaccino obbligatorio né procedure complesse. Ma ci sono alcune cose importanti da sapere.

Il passaporto deve essere valido per tutta la durata del soggiorno. Non servono sei mesi di validità residua, ma assicuratevi che non scada durante il viaggio.

Inoltre da alcuni anni è stato introdotto il sistema Visit Japan Web, un portale ufficiale dove inserire in anticipo i vostri dati doganali e sanitari, per velocizzare i controlli all’arrivo. Non è obbligatorio, ma ve lo consiglio vivamente: vi farà risparmiare tempo ed eviterete di dover compilare moduli in aeroporto.

Una volta in Giappone, vi verrà rilasciata la “landing permission” con un timbro (o adesivo) sul passaporto.

Voli e aeroporti

I voli diretti Italia–Giappone esistono, ma sono pochi, e collegano Roma o Milano a Tokyo (Haneda o Narita). Haneda è molto più comodo, perché si trova dentro la città di Tokyo, mentre Narita dista circa un’ora e mezza.

Se non trovate un diretto a buon prezzo, potete fare scalo in Europa o in Asia. Ci sono buone soluzioni via Helsinki, Francoforte, Doha, Istanbul o Dubai. Spesso queste tratte hanno prezzi migliori ed ottimo servizio, ma chiaramente il viaggio si allunga di qualche ora.

Per quanto riguarda le compagnie, ANA e JAL (le giapponesi) sono molto affidabili, ma anche Emirates, Qatar Airways, Lufthansa e Finnair e molte altre offrono un ottimo servizio. Se volete viaggiare comodi, ci sono anche classi premium intermedie tra economy e business che offrono molto spazio e comfort a un costo ragionevole.

All’arrivo, tutto è ben segnalato. Ho scritto degli articoli specifici con tutte le informazioni per andare da Narita a Tokyo, da Haneda a Tokyo e altre informazioni le trovate nell’articolo su come arrivare a Kyoto.

In brevissimo: se atterrate a Narita, vi consiglio di usare il Narita Express o il Keisei Skyliner o i bus Limousine per raggiungere Tokyo. Da Haneda invece potete prendere il treno o la monorotaia.

Attenzione se arrivate tardi la sera: molti treni e bus fermano intorno a mezzanotte, e i taxi da Narita possono costare anche oltre 200 euro, mentre da Haneda il costo è in genere inferiore ai 100 Euro, dipende dalla vostra destinoazione.

Soldi e pagamenti

Una delle prime cose che colpisce chi arriva in Giappone è che nonostante la sua immagine super tecnologica, è ancora una società molto legata al contante. In molti negozi e ristoranti non si può pagare con carta.

Il mio consiglio è di portare con voi un po’ di contanti già dall’Italia, almeno per i primi giorni. Potete cambiare euro in yen in aeroporto all’arrivo o prelevare usando gli sportelli automatici (ATM) che si trovano nei 7-Eleven e negli uffici postal. Non tutti gli sportelli accettano carte estere, quindi affidatevi a quelli che ho indicato.

Le carte di credito Visa e Mastercard funzionano quasi ovunque dove sono accettate. American Express e carte minori invece danno spesso problemi.

Sempre meglio avere con sé almeno 10.000 yen in tasca (circa 60-70 euro), per sicurezza. I giapponesi pagano ancora l’affitto in contanti, quindi non vi stupite se vedete persone con mazzette di yen!

Un’ottima opzione è usare una carta prepagata tipo Wise o Revolut, che vi permette di pagare con il cambio “reale”, senza commissioni esagerate, e di prelevare a buon prezzo.

Il contactless con carta di credito sta crescendo, ma non è ancora lo standard. Le Suica e Pasmo, le carte ricaricabili dei trasporti, possono essere usate anche nei conbini, nei distributori e in tanti negozi, quindi conviene farla subito e usarla anche per pagare piccole spese.

Internet e SIM

Una delle prime cose che vi serve appena atterrati in Giappone è una connessione stabile. Per anni ho consigliato i pocket Wi-Fi, e devo dire che in passato erano effettivamente la scelta migliore: funzionano bene e si noleggiano facilmente. Ma oggi c’è una soluzione molto più comoda, veloce e flessibile: la eSIM.

Non serve più andare a ritirare nulla, né preoccuparsi di dove restituire il dispositivo. Si fa tutto tramite app il vostro telefono si connette immediatamente. Funziona perfettamente con gli iPhone più recenti e molti modelli Android.

Vi consiglio Saily. Ha copertura perfetta in tutto il Giappone, velocità ottima anche in metro e zero complicazioni. Se usate il codice sconto “TOGNI” avete anche il 15% di sconto immediato. Io stesso la uso in viaggio in tutto il mondo e l’ho provata in molti posti del Giappone.

Controllate prima se il vostro smartphone è compatibile con le eSIM (la maggior parte degli ultimi modelli lo è). Se invece volete comunque optare per un pocket Wi-Fi, vanno benissimo, ma vi consiglio di prenotarlo prima online, perché in aeroporto i prezzi in genere sono più alti.

Dove dormire

Il Giappone ha una varietà enorme di alloggi, da capsule hotel a resort di lusso, da ryokan tradizionali a boutique hotel super moderni. Il problema non è trovare dove dormire, ma scegliere bene in base al tipo di viaggio che volete fare.

Vi consiglio di leggere con attenzione gli articoli che ho scritto:

Ogni città ha quartieri completamente diversi tra loro. A Tokyo, per esempio, dormire a Shinjuku o a Asakusa vi cambia completamente il tipo di vacanza. Lo stesso vale per Kyoto: molti vogliono dormire vicino alla stazione, ma magari non sanno che il quartiere di Gion la sera ha un’atmosfera unica e silenziosa con tanti alloggi tradizionali bellissimi.

Il mio consiglio è di scegliere alloggi comodi da raggiungere, vicini a una stazione della metro o della JR. Non perdete tempo ogni giorno a fare lunghi tragitti, perché il Giappone si visita meglio camminando tanto e dormendo bene.

Se volete un’esperienza più autentica, provate almeno una notte in ryokan con onsen: magari a Hakone o nel Kansai. È qualcosa che vi resterà addosso per anni, soprattutto se scegliete un posto con vista e colazione tradizionale giapponese.

Come spostarsi

Muoversi in Giappone può sembrare complicato, ma in realtà è molto più semplice di quanto pensiate. I treni sono puliti, puntuali e velocissimi. Ma attenzione: non sempre serve comprare il Japan Rail Pass, anzi. Negli ultimi anni è diventato molto meno conveniente, soprattutto dopo gli aumenti di prezzo.

Vi consiglio di leggere il mio articolo dedicato al Japan Rail Pass e ai pass regionali, dove spiego esattamente quando conviene e quando invece è meglio comprare biglietti singoli. Se fate il classico itinerario Tokyo-Kyoto-Osaka, il JR Pass ormai non conviene più.

Dentro le città vi muovete benissimo con metro, treni urbani e bus. Comprate una Suica o Pasmo (anche in versione digitale) e pagate tutto con un semplice tocco.

Un’altra cosa utile: Google Maps funziona benissimo in Giappone per calcolare i percorsi con treni e metro. I primi giorni potreste fare un po’ di confusione, soprattutto ci sono tantissime linee in particolare a Tokyo e non è sempre immediato capire quale è meglio prendere. Però dopo poco capirete come funziona.

Per spostamenti più lunghi, i treni shinkansen sono un’esperienza in sé: sedili larghi, tanto spazio per le gambe, puntualità assoluta. Vi consiglio di prenotare i posti appena arrivate in Giappone, così da avere la sicurezza di partire all’orario migliore per voi, e potervi sedere.

Come comportarsi

Appena arrivate in Giappone vi accorgete subito di una cosa: qui le regole non sono opzionali. Anche quelle non scritte. E non parlo solo di leggi, ma di abitudini quotidiane, modi di fare, piccoli gesti che qui contano tantissimo.

Il Giappone ha un codice sociale molto preciso, e se lo ignorate rischiate di sembrare maleducati, anche senza volerlo. Non significa che dovete diventare giapponesi per qualche giorno, ma almeno sapere cosa si fa e cosa non si fa.

Per esempio: non si parla al telefono nei treni, non si mangia camminando (a parte nei festival), e si fa la fila per tutto, sempre in silenzio. Anche davanti alle scale mobili.

Un altro aspetto importantissimo è il tono della voce: qui nessuno urla. Se siete in gruppo, cercate di parlare piano, soprattutto nei locali e sui mezzi. Piccole cose, ma fanno tutta la differenza.

Non serve imparare il giapponese, ma un arigatou o un sumimasen detto con sincerità può aprire molte porte. Mostrare rispetto è fondamentale, e vi renderete conto che più vi adeguate al contesto, più i giapponesi vi risponderanno con gentilezza.

Cosa mangiare

Uno dei motivi principali per cui tante persone sognano il Giappone è il cibo. Ed è giusto così, perché mangiare in Giappone è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Ma dimenticatevi i classici “ristoranti giapponesi” che trovate in Italia: qui è tutto diverso.

Ogni zona ha le sue specialità, e ogni città ha decine di posti imperdibili. Non parliamo solo di sushi e ramen: ci sono donburi, okonomiyaki, yakitori, tonkatsu, soba, udon, e mille altre cose. Alcune semplici, altre elaborate. Alcune economiche, altre più raffinate. Ma quasi sempre buone da impazzire.

La verità è che in Giappone si mangia benissimo anche spendendo pochissimo.

Se volete qualche consiglio pratico, leggete l’articolo su cosa mangiare in Giappone e su dove mangiare a Tokyo e a Kyoto, dove vi spiego nel dettaglio le opzioni migliori anche per chi è vegetariano o ha esigenze particolari.

E fidatevi: lasciatevi guidare dalla curiosità, provate cose nuove ogni giorno. È uno dei modi più belli per vivere il Giappone.

Dove fare shopping

Anche se non siete grandi amanti dello shopping, in Giappone finirete quasi sicuramente per comprare qualcosa. Perché qui anche fare la spesa diventa un’esperienza: i negozi sono curati in modo maniacale, le cose sono esposte benissimo, e c’è sempre qualcosa che non avevate mai visto prima.
Ci sono tre grandi categorie di acquisti:

  • le cose tradizionali: yukata, furoshiki, bacchette, ceramiche
  • i prodotti kawaii: oggetti di design, cartoleria, gadget irresistibili
  • la tecnologia e l’elettronica: cuffie, fotocamere, videogiochi, accessori

Non dimenticate anche i souvenir alimentari: dolcetti confezionati in modo splendido, tè, snack giapponesi che trovate solo qui. E ovviamente, i negozi tematici: Pokémon Center, Sanrio, Ghibli Store… se amate qualcosa, in Giappone c’è un intero negozio dedicato.

E se vi piacciono i mercatini o il vintage, ci sono posti incredibili a Tokyo e Kyoto dove scovare pezzi unici a pochi yen.

Lingua e comunicazione

Molti si preoccupano del fatto che in Giappone si parla solo giapponese. E fate bene a preoccuparvi! In Giappone si parla giapponese, e non inglese. Ma vi assicuro che non serve parlare giapponese per viaggiare tranquillamente. I giapponesi sono gentili, pazienti, e abituati a gestire turisti anche se molti non parlano una parola d’inglese.

Nelle grandi città trovate cartelli e indicazioni in inglese, nei trasporti pubblici e nelle attrazioni turistiche. Anche nei menu dei ristoranti spesso ci sono foto o versioni tradotte. Non aspettatevi sia sempre così però: molti dei ristoranti più autentici non hanno il menù in inglese.
Ma la cosa più importante è sapere comunicare con rispetto e semplicità: un sorriso, un inchino, e magari qualche parola chiave, valgono più di mille frasi.

Vi consiglio di imparare almeno le basi:

  • arigatou = grazie
  • sumimasen = scusi / permesso
  • konnichiwa = buongiorno
  • eigo? = inglese?

E poi c’è sempre Google Translate, che funziona bene anche con la fotocamera: potete inquadrare un menu e leggere la traduzione in tempo reale. Se vi piace interagire un po’ di più, esistono anche app dedicate alla traduzione simultanea o piccole frasi pronte da usare.

Bagagli e valigia

Il primo consiglio che vi do è di portare il meno possibile. Sembra banale, ma in Giappone ci si sposta spesso con i mezzi pubblici, e dover trascinare trolley pesanti tra scale, marciapiedi e stazioni affollate può diventare un incubo. Vi consiglio di viaggiare con una valigia grande da lasciare in hotel, e uno zainetto o borsa piccola per le escursioni giornaliere.

In alternativa, se fate più tappe durante il viaggio, potete sfruttare il servizio di spedizione bagagli, chiamato “Takkyubin”. È comodo, economico, e vi permette di spostavi leggeri da una città all’altra mentre la valigia vi aspetta già nella prossima struttura. Io lo uso spesso quando mi sposto per lavoro o per i GiappoTour, ed è una delle cose che consiglio sempre.

Se fate gite in giornata o andate in località con molti cambi (tipo le Alpi Giapponesi), potete anche portare con voi un piccolo borsone pieghevole, da usare solo in certe occasioni. In Giappone gli armadietti a moneta (coin locker) sono ovunque, e potete lasciare lì il bagaglio per qualche ora o anche per più giorni (di solito massimo 2-3 giorni). Se avete necessità di lasciarli più giorni vi consiglio di cercare un deposito bagagli, presente in molte stazioni e in molte attività che trovate tramite app, ne parlo nell’articolo sul deposito bagagli.

Un altro consiglio pratico: non esagerate con i vestiti. In Giappone si trovano ovunque lavanderie self-service economiche e facili da usare, o servizi di lavanderia negli hotel. Questo vi permette di viaggiare leggeri e portare solo l’indispensabile, magari qualcosa in più solo per le foto.

Quanto alle scarpe, portate una scarpa comoda e ben rodata per camminare, perché farete tanti chilometri a piedi. E ricordatevi che in Giappone si entra senza scarpe in tantissimi posti: templi, ryokan, case private, certi ristoranti. Quindi vi consiglio di portare anche un paio di calzini “decenti” perché vi capiterà spesso di toglierle.

Per i prodotti da bagno, non serve portarsi dietro tutto: shampoo, bagnoschiuma, spazzolini e rasoi si trovano ovunque, anche nei conbini. Gli hotel e ryokan spesso offrono kit completi e prodotti di buona qualità, quindi potete ridurre parecchio il necessario.

E per la parte tecnologica? Il voltaggio in Giappone è 100V, e i caricabatterie di telefoni, laptop e fotocamere sono quasi tutti universali. Vi servirà solo un adattatore per le prese, perché qui si usano quelle americane a due lamelle. Meglio prenderne almeno un paio prima della partenza, anche se si trovano facilmente anche in Giappone.

Fate una piccola lista con le cose davvero essenziali (passaporto, carta di credito, smartphone, medicine personali) e tenetela sempre sott’occhio prima di uscire di casa o cambiare hotel. In un viaggio così ricco di tappe ed esperienze è facile dimenticare qualcosa.

Come vestirsi

Vestirsi in Giappone non è solo una questione di meteo, ma anche di praticità, rispetto e buon senso. Le stagioni sono molto diverse tra loro e anche all’interno della stessa giornata può esserci una forte escursione termica.

In primavera e in autunno vi consiglio di vestirvi a strati leggeri, con maglietta, felpa o cardigan, e una giacca antivento: il clima può passare da caldo a fresco in poche ore, e l’aria condizionata nei treni è spesso gelida.

L’estate invece è calda e umida come una sauna, quindi servono vestiti traspiranti, larghi, in cotone o lino, e magari anche un piccolo asciugamano per il sudore come usano i giapponesi.

In inverno, soprattutto tra dicembre e febbraio, serve un vero abbigliamento invernale, anche se le temperature non sembrano così basse: gli ambienti interni sono spesso poco isolati, e vi ritroverete a tremare anche al ristorante. Portate guanti, cappello e scarpe impermeabili se andate al nord o in zone nevose.

Se piove, vi consiglio di comprare un ombrello giapponese nei kombini: sono trasparenti, economici e resistenti, molto meglio di quelli pieghevoli. Evitate scarpe in tela o con suola liscia: si scivola facilmente, e in Giappone si cammina tanto.

Nei templi si entra spesso senza scarpe: portate calzini puliti e interi! Se dormite in un ryokan, vi daranno uno yukata, che si può usare anche per andare a cena o rilassarsi nella struttura.

E per chi ama la sera fuori o cena in locali eleganti, portate almeno un capo più curato, semplice ma pulito: camicia, vestitino, scarpe meno sportive.

In generale, i giapponesi si vestono in modo più formale rispetto a molti turisti occidentali. Se volete integrarvi un po’ meglio, puntate su abiti semplici, colori neutri e pochi loghi vistosi.

Non dimenticate mai: vestirsi bene in Giappone significa viaggiare meglio. Se siete comodi, pronti ai cambi di clima, e rispettosi dei luoghi, il vostro viaggio sarà molto più piacevole.

Sicurezza

Una delle cose più incredibili del Giappone è che è davvero sicuro. Qui potete camminare da soli a qualsiasi ora, prendere un treno notturno, lasciare il telefono sul tavolo per andare in bagno, o dimenticare qualcosa su una panchina… e spesso lo ritrovate esattamente lì, o lo hanno portato alla polizia.

Questo non significa che potete lasciare tutto incustodito con leggerezza, ma è una sensazione di tranquillità rara da trovare altrove, specialmente nelle grandi città. La criminalità contro i turisti è praticamente inesistente.

Attenzione solo a poche cose:

  • Se viaggiate con contanti, non lasciateli tutti in valigia
  • Se entrate in locali notturni a zone come Kabukicho (Shinjuku), state attenti a non farvi trascinare in posti truffaldini
  • attuate comunque comportamenti di buon senso, ovunque

Per il resto, godetevi la libertà di potervi muovere senza ansia, senza paura, senza paranoie. È una delle cose che amerete di più del Giappone.

Terremoti e tifoni

La realtà è molto diversa da come la immaginate. La stragrande maggioranza delle scosse sono deboli o impercettibili. In tanti anni in Giappone non ho mai sentito una scossa forte tale da farmi spaventare. Le strutture in Giappone sono tra le più sicure al mondo, i treni si fermano automaticamente in caso di terremoto, e tutto è progettato con una cura maniacale alla sicurezza. Nessun motivo per vivere il viaggio con ansia.

Molte persone solo sentendo la parola “tifoni” sono spaventate. Nella stragrande maggioranza dei casi, un tifone si traduce semplicemente in pioggia intensa per uno o due giorni. Non è nulla di pericoloso di solito e il viaggio procede normalmente o con qualche piccolo intoppo.
La stagione dei tifoni va indicativamente da giugno a settembre, ma anche qui è importante essere realistici. I tifoni forti che colpiscono le zone centrali del Giappone sono rarissimi, e sono previsti con giorni di anticipo.
L’unica vera eccezione è Okinawa e le isole tropicali. Qui i tifoni possono essere più forti e frequenti. Se state pianificando un viaggio in queste zone in estate, il mio consiglio è semplice ma fondamentale: prenotate hotel con cancellazione gratuita e preparate un piano B. Se vedete che nei giorni del vostro viaggio è previsto un tifone in arrivo, potete cambiare destinazione e godervi un’altra zona del Giappone senza problemi.

In sintesi: non fatevi spaventare da questi aspetti. Il Giappone è un Paese sicuro, organizzato, e pronto a gestire ogni situazione. Basta un po’ di flessibilità e un pizzico di buon senso per affrontare tutto con tranquillità.

Assicurazione di viaggio

L’assicurazione di viaggio non è obbligatoria per entrare in Giappone, ma vi consiglio caldamente di farla. Soprattutto per una destinazione lontana come questa, dove qualsiasi imprevisto può diventare complicato e costoso. In Giappone non esiste la sanità gratuita per i turisti, e una semplice visita al pronto soccorso può costare centinaia di euro, senza contare esami, trasporti in ambulanza o ricoveri.

Un’assicurazione completa, che copra spese mediche, annullamento viaggio, smarrimento bagagli e ritardi dei voli, costa in genere poco e vi permette di viaggiare più sereni e tranquilli, sapendo che in caso di problemi non sarete soli.

Trovate un codice sconto nell’articolo sull’assicurazione sanitaria in Giappone.

Viaggiare con bambini

Viaggiare in Giappone con i bambini è assolutamente fattibile e anche piacevole, se organizzate tutto nel modo giusto. Il Giappone è un Paese sicuro, pulito e con servizi efficienti, quindi da questo punto di vista è ideale. Ma ci sono alcune cose da sapere per evitare stress inutili.

Gli hotel spesso non offrono camere familiari molto spaziose come in altri Paesi. Vi consiglio quindi di prenotare in anticipo e valutare anche appartamenti o hotel con camere triple.

I ristoranti in Giappone non hanno quasi mai menù dedicato ai bambini, ma molti piatti sono semplici e facilmente apprezzabili anche dai più piccoli: riso bianco, pollo fritto, noodles, zuppa di miso. Evitate i locali troppo stretti o di alto livello: meglio puntare su ristoranti informali, magari con plastici o foto dei piatti all’esterno. Consiglio quelli che vengono chiamati “Family Restaurant”, cioè catene con tavoli larghi e spaziosi e menù per tutti.

I passeggini sono scomodi da usare nelle ore di punta in metro, quindi se i vostri figli sono piccoli, considerate anche fasce o marsupi.

Infine, cercate di alternare le visite culturali a momenti più rilassanti o divertenti per loro: parchi giochi, acquari, negozi di Pokémon o gite con la funivia. Il Giappone è pieno di attrazioni family friendly, basta sapere dove cercare.

Vegani e allergie

Se siete vegani o avete allergie alimentari, con le giuste accortezze è possibile viaggiare senza problemi.

La cucina giapponese utilizza spesso brodi a base di pesce (dashi), anche nei piatti apparentemente vegetali. Se siete vegani, vi consiglio di imparare qualche parola giapponese utile (tipo “dashi dame desu”, cioè “niente brodo di pesce”) o stampare un cartoncino con le indicazioni delle vostre esigenze, da mostrare nei ristoranti. Nel mio libro “Giappone: la mia guida di viaggio” trovate un’utile travel card e tutti gli ingredienti.

Sempre più ristoranti stanno inserendo opzioni vegane nei menù, soprattutto nelle grandi città come Tokyo, Kyoto e Osaka. E ci sono anche ristoranti interamente vegan o vegetariani, alcuni anche di altissimo livello.

Per chi ha allergie serie (ad esempio arachidi, glutine o crostacei), serve attenzione ancora maggiore. Gli ingredienti spesso non sono dichiarati chiaramente, e molti ristoratori non sanno esattamente cosa contiene ogni piatto.

In questi casi, meglio mangiare in posti dove siete sicuri al 100% (ad esempio catene con menù dettagliato) oppure cucinare qualcosa in autonomia. Nei conbini e supermercati si trovano frutta fresca, snack semplici, onigiri al cetriolo, riso bianco, insalate già pronte, tofu e altro ma controllate sempre l’etichetta utilizzando Google Traduttore.

Portare medicinali

Il Giappone è molto severo su alcuni ingredienti che in Italia sono perfettamente legali. Portare medicine con ingredienti vietati senza autorizzazione scritta può causare problemi anche seri alla dogana.
Trovate la lista completa sul sito del Ministero della Salute giapponese.

Il mio consiglio è: portate con voi solo le medicine necessarie, in quantità limitate e possibilmente con la confezione originale e la prescrizione del medico, tradotta in inglese.

Nel caso di farmaci con limitazioni particolari per l’importazione, esiste una procedura per ottenere un permesso speciale (Yakkan Shoumei) prima del viaggio. Serve almeno qualche settimana, quindi non aspettate l’ultimo momento.

Per i classici farmaci da banco (antidolorifici, antistaminici, fermenti lattici, cerotti, disinfettanti), nessun problema di solito (ma dovete sempre verificare gli ingredienti!).
Se vi servono farmaci da banco in Giappone sappiate che le farmacie giapponesi vendono solo alcuni prodotti e sono molto diverse da quelle italiane. Portate da casa quello che usate normalmente, così siete tranquilli. Se vi servono farmaci con prescrizione dovete necessariamente andare in una clinica, ne trovate ovunque ma in poche parlano inglese.

Cosa portare

Vi consiglio di viaggiare leggeri, perché dovrete spesso prendere treni, camminare per lunghi tratti e salire scale. In molte stazioni non ci sono scale mobili o ascensori comodi, quindi evitate valigie giganti se potete.

Portatevi scarpe comode: qui si cammina tanto. E magari un paio che si tolgono facilmente, perché in molte case, ryokan e alcuni ristoranti vi chiederanno di toglierle all’ingresso. Ricordate anche che nei bagni giapponesi spesso ci sono pantofole apposite.

Per l’abbigliamento, guardate bene le temperature stagionali: l’estate è umidissima, l’inverno freddo ma secco. Se andate in montagna o nelle zone più fredde (tipo Hokkaido), vestitevi a strati.

Altro da portare:

  • Adattatore universale: la corrente è a 100V, ma molti dispositivi funzionano lo stesso. Le prese sono a due lamelle piatte. Lo potete comprare in Giappone, ma se lo avete già subito è meglio.
  • Medicine personali, perché in Giappone le farmacie non sempre vendono le stesse cose, e la barriera linguistica può creare problemi
  • Una piccola borsa/zainetto, per le giornate fuori
  • E scaricate le app principali prima della partenza, come Google Maps, Saily per l’eSIM, Google Traduttore ecc.

Errori comuni da evitare

Se è il vostro primo viaggio in Giappone, è normale avere mille dubbi. Ma ci sono alcuni errori tipici che potete evitare facilmente:

  • Cambiare hotel ogni due giorni: vi stanca e vi fa perdere un sacco di tempo
  • Pensare di pagare tutto con la carta: no, servono contanti
  • Non prenotare i ristoranti più famosi: molti posti hanno pochi coperti e vanno prenotati anche con settimane di anticipo
  • Andare a Kyoto nei weekend senza prenotare i treni: rischio di non trovare posto e perdere ore
  • Fissarsi troppo con un programma: il Giappone è pieno di sorprese, lasciatevi spazio per l’imprevisto

Il mio consiglio è: studiate un minimo, ma non fatevi ossessionare dal controllo. Il Giappone è un Paese dove potete anche perdervi… e trovarvi.

Tornate di sicuro!

Chi viene in Giappone, di solito ci torna ancora. Per cui non fatevi prendere dalla frenesia di non vedere abbastanza.
Un viaggio in Giappone non finisce quando tornate a casa. Ve lo portate dietro. Nei piccoli gesti, nei ricordi improvvisi, nei momenti di calma che assomigliano a un giardino zen, nei sapori che vi mancano, in quella gentilezza silenziosa che non trovate più da nessuna parte.

Io vivo qui da anni, ma ogni volta che accompagno qualcuno alla scoperta del Giappone, è come rivederlo con occhi nuovi. E vi assicuro che vale ogni sforzo, ogni euro speso, ogni ora di volo.

Spero che questo articolo vi sia stato utile per organizzare al meglio il vostro viaggio. E se avete bisogno di ispirazione, consigli pratici, o volete partire insieme a me, date un’occhiata agli altri articoli del sito e ai prossimi GiappoTour in programma.

E io vi aspetto qua, per il viaggio più bello della vostra vita.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).