Migliori templi a Tokyo

A volte si pensa che a Tokyo ci siano solo grattacieli, luci al neon e caos. E invece, basta svoltare un angolo per ritrovarsi improvvisamente in un mondo di silenzio, incenso e tetti di legno curvi. In mezzo al cemento e al rumore, i templi e i santuari di Tokyo offrono momenti di quiete e bellezza, ma sono anche un ottimo modo per conoscere aspetti autentici della cultura giapponese. Alcuni sono famosissimi e pieni di turisti, altri sono nascosti tra case residenziali o mercati affollati, e sembrano voler restare lì, in silenzio, a guardare il mondo passare. In questo articolo vi consiglio quelli che secondo me meritano una visita, con qualche dritta personale per viverli nel modo giusto.

Indice

Tempio Senso-ji

La pagoda del tempio Senso-ji di Asakusa e il portale Hozomon.

È il tempio più famoso di Tokyo, e anche uno dei più affollati. Si trova nel quartiere di Asakusa, e nonostante sia praticamente sempre pieno, vale la pena passarci almeno una volta. La porta Kaminarimon con la lanterna gigante è ormai un’icona, ma cercate di non fermarvi solo lì. Attraversate tutto il viale dei negozietti e arrivate fino alla sala principale. Se riuscite, andateci la mattina presto o di sera, quando ci sono meno persone e l’atmosfera è molto più suggestiva.

Dietro il tempio ci sono anche alcuni angoli meno battuti, come il piccolo santuario Asakusa, e una zona con piccole statue jizo. È uno dei pochi posti a Tokyo dove si può ancora respirare quell’atmosfera da pellegrinaggio popolare, anche se molto affollato.


Santuario Meiji Jingu

Il santuario Meiji in una giornata di sole.

Appena fuori dalla stazione di Harajuku c’è uno dei contrasti più forti che troverete in città. Da una parte Takeshita Street con i negozi di moda e la folla di giovani, dall’altra l’ingresso del Meiji Jingu: un lungo viale sterrato che attraversa una foresta sacra. È un santuario shintoista dedicato all’imperatore Meiji e all’imperatrice Shoken.

Non troverete statue di Buddha o pagode, ma torii enormi in legno, barili di sake offerti in dono, e un’atmosfera che cambia completamente rispetto al caos della città. Vi consiglio di andarci di mattino, quando la luce filtra tra gli alberi ed è tutto ancora più bello. A Capodanno qui si riversano una miriade di persone, ma per il resto dell’anno è un luogo perfetto per ricaricarsi un attimo.


Tempio Tennoji

Statua di Buddha, nascosta dietro ad un albero con foglie arancioni, in autnno.

È uno dei miei preferiti in assoluto, proprio perché è così semplice da risultare speciale. Usciti dalla stazione di Nippori, bastano pochi passi per lasciarsi alle spalle la Tokyo moderna e ritrovarsi davanti a una grande statua di Buddha, seduta in meditazione. Il giardino è sempre curato alla perfezione, e c’è un silenzio che sembra impossibile da trovare in città.

Questo tempio è anche il punto di partenza ideale per una camminata indimenticabile: da qui inizia la scoperta di Yanaka, uno dei quartieri più belli e autentici di Tokyo. Non c’è molto da vedere nel senso classico del termine, ma è proprio questo il bello: camminare piano, osservare, respirare.


Santuario Nezu Jinja

I torii al santuario Nezu, a Tokyo.

È uno dei santuari più fotogenici di Tokyo, famoso soprattutto per il tunnel di torii rossi che ricorda quello di Fushimi Inari a Kyoto (ma in versione mini). Si trova in una zona tranquilla, residenziale, ed è particolarmente bello in primavera, quando fioriscono le azalee e tutto il giardino si colora di rosa e fucsia.

Non è grande né maestoso, ma è pieno di dettagli da osservare: le lanterne in pietra, il laghetto con le carpe, i piccoli torii in fila. E soprattutto è uno di quei posti che ti fanno dimenticare di essere in una metropoli da 30 milioni di abitanti.


Santuario Zojoji

Il tempio Zojo-ji e sullo sfondo la Tokyo Tower.

La cartolina classica: un antico tempio buddista con la Tokyo Tower sullo sfondo. Ma Zojoji non è solo questo. È un tempio imponente, con una scalinata maestosa e una grande sala principale dove si celebrano ancora oggi cerimonie importanti. Il contrasto tra l’architettura tradizionale e la torre moderna è pazzesco, soprattutto al tramonto o di sera.

Nella parte laterale ci sono centinaia di piccole statue jizo con cappellini e mulinelli colorati, dedicate ai bambini non nati. È una parte molto toccante e silenziosa, che spesso i turisti non notano nemmeno.


Santuario Hie Jinja

L'ingresso del Santuario Hie.

Questo santuario shintoista si trova a pochi passi dalla zona degli uffici di Akasaka, ed è una delle perle nascoste della città. Anche qui c’è un tunnel di torii rossi, ma a differenza di Nezu Jinja, è completamente in discesa: scendendo le scale si viene avvolti da un’atmosfera quasi surreale.

Vi consiglio di andarci in settimana, magari durante la pausa pranzo, per vedere anche i tanti impiegati che passano a fare una preghiera veloce. È uno di quei luoghi in cui la spiritualità convive con la routine quotidiana.


Tempio Gotokuji, dei maneki neko

Statue di gatti portafortuna "maneki neko" al Tempio Gotokuji a Tokyo.

È qui che nasce il famoso gatto che saluta, il maneki neko. Il Gotokuji si trova in una zona residenziale e fuori dai soliti circuiti turistici, ma secondo me è uno dei templi più particolari di tutta Tokyo. Appena entrate nel cortile laterale, vi troverete davanti a migliaia di gatti portafortuna bianchi, lasciati dai visitatori come offerta.

Oltre alla parte super fotogenica, il tempio è molto curato, e c’è anche una pagoda di legno molto bella. È un ottimo posto per chi cerca qualcosa di diverso, e ha anche un significato profondo: il maneki neko qui è un simbolo di protezione e gratitudine.


Santuario Kanda Myojin

Il santuario Kanda Myojin.

A due passi da Akihabara, questo santuario è noto per il suo legame con la tecnologia. È uno dei pochi posti dove potete vedere dei sacerdoti shintoisti benedire i dispositivi elettronici! È un santuario antico, ma si è saputo adattare ai tempi moderni.

Durante il Kanda Matsuri, una delle feste più importanti di Tokyo, qui si radunano migliaia di persone per le celebrazioni. È un ottimo esempio di come tradizione e innovazione convivano in Giappone. E se passate di qui, non dimenticate di guardare le tavolette ema lasciate dai visitatori: ce ne sono molte disegnate a tema anime o videogiochi.


Santuario Toshogu

Il santuario Toshogu a Ueno.

Nascosto dentro il parco di Ueno, questo santuario è una gemma poco conosciuta. È dedicato a Tokugawa Ieyasu, e risale al periodo Edo, con decorazioni dorate e dettagli architettonici impressionanti. Anche se non si può entrare nella sala principale, si può camminare attorno e godersi tutta la struttura dall’esterno.

È particolarmente bello in autunno, quando le foglie cambiano colore e il contrasto con le pareti dorate è spettacolare. Vi consiglio di andarci durante una visita al parco o al museo nazionale, perché è una sosta rapida ma affascinante.


Santuario Yasukuni Jinja

Il Santuario Yasukuni.

È uno dei santuari più discussi del Giappone, ma anche uno dei più maestosi. Si trova vicino a Chidorigafuchi, dove in primavera c’è una delle fioriture di ciliegi più belle di Tokyo. Il santuario è dedicato alle anime dei caduti in guerra, e al suo interno c’è anche un museo che racconta la storia militare giapponese da un punto di vista piuttosto “nazionalista”.

A prescindere dalle polemiche, il luogo in sé è molto suggestivo, con un grande viale d’ingresso e un torii monumentale in bronzo. È interessante anche vedere come i giapponesi vivano questo luogo in modo solenne, senza sensazionalismi. Durante le festività ufficiali, è uno dei santuari più visitati della città.


Tempio Kaneiji

Un tempo era uno dei templi più importanti di Tokyo, tanto che controllava quasi tutto l’area di Ueno. Oggi ne restano solo alcune parti, ma vale ancora la pena farci un salto, soprattutto se siete nei pressi del cimitero di Yanaka. Ci sono alcuni edifici in legno molto belli, un’atmosfera tranquilla e la sensazione di trovarsi fuori dai circuiti turistici, anche se siete praticamente nel centro di Ueno.

In primavera qui si vedono ciliegi, in autunno le foglie rosse, e d’estate l’ombra degli alberi è un sollievo. È uno di quei templi che non impressionano per grandezza, ma per la serenità che trasmettono.

Santuario Yushima Seido

Il tempio Yushima Seido.

Pochi lo conoscono, ed è un vero peccato. Yushima Seido è un antico luogo confuciano, costruito con uno stile completamente diverso dagli altri templi di Tokyo. La struttura è nera, imponente, quasi austera, con un cortile ampio e silenzioso. Si trova vicino a Ochanomizu e Akihabara, ma sembra un mondo a parte.

È frequentato da studenti che vengono a pregare per superare gli esami, perché il luogo è storicamente legato all’educazione. Vi consiglio di passarci soprattutto se cercate qualcosa di unico e poco affollato.


Tempio Marishiten Tokudaiji

In pieno mercato di Ameyoko a Ueno, tra banchi di pesce e scarpe scontate, si trova questo piccolo tempio buddista dedicato a Marishiten, una divinità protettrice dei mercanti e dei guerrieri. È facilissimo non notarlo, perché è nascosto sopra un centro commerciale.

Basta però salire le scale e vi ritroverete in un luogo silenzioso, con l’altare sempre ricoperto di offerte. È un esempio perfetto di come sacro e profano si mescolino continuamente nella vita quotidiana giapponese. Consigliatissimo se passate per Ameyoko.

I veri templi più belli

Sapete quali sono i templi più belli? sono quelli che non cercate! Tokyo è una città che regala sorprese quando meno ve lo aspettate. Potete programmare tutte le visite ai templi più famosi, ma spesso i luoghi che vi resteranno nel cuore saranno quelli scoperti per caso. Camminate a Harajuku tra negozi e gente, e spunta il Togo Jinja. Perdetevi tra le stradine di Azabu e trovate un piccolo torii in mezzo ai palazzi. In fondo a una scalinata qualunque può esserci un santuario silenzioso dove qualcuno ha lasciato una preghiera.

Molti dei templi più interessanti sono nascosti e poco conosciuti. Al Sengakuji si può rendere omaggio ai 47 ronin, al Daienji ci sono decine di statuette in fila, ognuna con un significato. All’Ekoin si prega persino per gli animali domestici. Non serve cercare, basta camminare con gli occhi aperti. E forse è proprio questo il lato più bello dei templi di Tokyo: non sono monumenti da spuntare su una lista, ma porte che si aprono all’improvviso, mentre vivete la città.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).