Migliori templi in Giappone

Vi basta camminare per qualche minuto in qualsiasi città giapponese per capire quanto i templi e i santuari facciano parte della vita quotidiana. E non parlo solo di quelli famosi. Il Giappone è pieno di luoghi sacri grandi e piccoli, da quelli immersi nella natura a quelli stretti tra i palazzi. Ma quali vale davvero la pena visitare?

In questa pagina vi consiglio alcuni dei templi e santuari più belli del Giappone, includendo sia quelli più spettacolari, sia quelli meno conosciuti ma capaci di lasciare un’impressione fortissima. Le mete più popolari sono ovviamente Tokyo e Kyoto, per questo vi rimando anche ai miei articoli specifici con i migliori templi di Tokyo e i migliori templi di Kyoto. Qui invece troverete una selezione più ampia, con luoghi imperdibili anche fuori dai percorsi turistici classici.

Indice

Santuario di Ise

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È considerato il santuario più sacro del Giappone, dedicato alla dea del sole Amaterasu. Ma non aspettatevi un tempio monumentale: il suo fascino è tutto nella semplicità.

Ise si divide in due complessi principali, il Naikū (santuario interno) e il Gekū (santuario esterno), entrambi immersi nella natura. I materiali sono tutti legno e pietra, e ogni 20 anni il santuario viene completamente ricostruito, in un ciclo continuo che dura da secoli. È uno dei migliori esempi di come la spiritualità giapponese metta al centro la natura, la purezza, il rinnovamento.

Attorno al santuario si sviluppa una cittadina tranquilla, con botteghe tradizionali e ristoranti tipici. Se avete tempo, dormite in zona e visitate entrambi i complessi con calma.


Santuario Toshogu (Nikko)

Il santuario Toshogu a Nikko.

Il Toshogu è l’esatto opposto dei santuari minimalisti. Qui tutto è decorato, dorato, pieno di dettagli e simboli, ma lo è in modo elegante, non kitsch. È il mausoleo di Tokugawa Ieyasu, il fondatore dello shogunato Tokugawa, ed è uno dei luoghi storici più importanti del Paese.

Si trova a Nikko, a un paio d’ore da Tokyo, e il complesso è immerso in un bosco sacro con cedri altissimi. La cosa più famosa è probabilmente il rilievo con le tre scimmiette che “non sentono, non vedono, non parlano”, ma tutto il sito è ricchissimo: templi secondari, portali intagliati, lanterne di pietra e una scala che porta al santuario più interno.

Vi consiglio di andare presto al mattino, anche d’inverno, quando l’aria è frizzante e i turisti sono pochi. Se potete, fermatevi anche a dormire a Nikko: la zona è piena di onsen tradizionali.


Yudono-san (Yamagata)

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Questo è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti che ho visitato. Si trova nella zona delle Tre Montagne Dewa, e non è facile da raggiungere: serve un’auto o un lungo trasferimento in bus.

Ma ne vale la pena, perché Yudono-san è un santuario così sacro che non si possono scattare foto né parlare di ciò che si vede. Già solo questo vi fa capire il livello di spiritualità che si respira. È uno dei pochi luoghi in Giappone dove si percepisce ancora un legame diretto con lo shugendō, la pratica ascetica delle montagne.

La zona è aperta solo in estate e inizio autunno, perché in inverno è sommersa dalla neve. Se ci andate, camminate in silenzio, e osservate le persone del posto che lo visitano con un’intensità che raramente ho visto altrove. È un luogo che non si dimentica.


Santuario di Itsukushima (Miyajima)

Il santuario Itsukushima sull'isola di Miyajima.

È uno dei santuari più iconici del Giappone, grazie al suo torii rosso sospeso sull’acqua. Si trova sull’isola di Miyajima, vicino a Hiroshima, ed è perfetto per una gita in giornata.

Quando c’è l’alta marea, sembra che il torii galleggi. Quando invece c’è bassa marea, potete camminarci vicino e toccarlo. In ogni caso, vi consiglio di fermarmi almeno una notte a Miyajima, così potete vedere il santuario anche di sera, senza turisti.

Oltre al torii, tutto il complesso è costruito su palafitte, in un sistema armonioso che si integra perfettamente con il paesaggio. Una volta lì, salite anche sul Monte Misen, da cui si gode una vista spettacolare sul Mare Interno di Seto.


Izumo Taisha

Molti pensano che il santuario più importante sia quello di Ise, ma secondo alcune tradizioni antiche, è proprio Izumo Taisha il più antico e venerato.

Si trova nella prefettura di Shimane, sul Mar del Giappone, ed è dedicato al dio Ōkuninushi, legato alle relazioni e ai legami tra le persone. Per questo motivo, è visitatissimo da chi cerca fortuna in amore o vuole rafforzare i rapporti familiari.

Il santuario è imponente, con uno degli shimenawa (corde sacre) più grandi del Paese, e una piazza ampia che dà un senso di maestosità e raccoglimento. È fuori dalle rotte turistiche classiche, ma è un luogo che vi lascerà qualcosa dentro.


Osorezan

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Se c’è un luogo in Giappone che sembra uscito da un altro mondo, è Osorezan, letteralmente “Monte della Paura”.

Si trova nella penisola di Shimokita, a nord di Honshu, ed è considerato uno dei tre luoghi più sacri del Giappone. Secondo le leggende, qui si trova il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Il paesaggio è surreale: rocce vulcaniche, zolfo nell’aria, laghetti acidi dai colori irreali, e in mezzo a tutto questo, un piccolo tempio dove ogni estate si tengono cerimonie per comunicare con i defunti.

È un luogo potente, difficile da spiegare a parole. Se cercate un Giappone mistico, lontano da tutto, Osorezan è un’esperienza da fare almeno una volta.


Kiyomizudera (Kyoto)

Il tempio Kiyomizu-dera di Kyoto al tramonto, in primavera.

È uno dei templi più visitati del Giappone, e anche uno dei più scenografici. Si trova su una collina a est di Kyoto, e la sua terrazza in legno offre una vista spettacolare sulla città, soprattutto durante la fioritura dei ciliegi o in autunno.

Il nome significa “Tempio dell’acqua pura”, e deriva da una sorgente sacra che si trova alla base della struttura. Molti visitatori bevono da una delle tre cascate che simboleggiano longevità, successo scolastico e amore.

Anche se è molto turistico, vi consiglio comunque di andarci. Arrivate presto al mattino, e poi proseguite a piedi lungo le stradine del quartiere Higashiyama, che sono tra le più belle di Kyoto. Il tempio è imponente, e riesce comunque a trasmettere un senso di pace, soprattutto se lo visitate nei momenti meno affollati.


Kinkakuji (Kyoto)

Il tempio d'Oro a Kyoto, conosciuto anche come Kinkaku-ji.

Il celebre Padiglione d’Oro è probabilmente il tempio più fotografato del Giappone. La struttura è ricoperta da foglie d’oro, e si riflette in uno stagno perfettamente curato, creando un’immagine da cartolina.

Ma oltre alla bellezza estetica, c’è anche una forte simbologia. Il Kinkakuji rappresenta l’armonia tra uomo e natura, tra spiritualità e bellezza. È un tempio che non richiede grandi spiegazioni: basta osservarlo in silenzio per qualche minuto per capirne il valore.

Nonostante sia quasi sempre pieno di turisti, il giardino riesce a mantenere una certa atmosfera contemplativa. La visita è breve, ma intensa.


Todaiji (Nara)

Il tempio Todaiji di Nara, in primavera.

Il Todaiji ospita il Grande Buddha di Nara, una delle statue in bronzo più grandi del mondo. Ma già solo l’edificio che la contiene è impressionante: per secoli è stato l’edificio in legno più grande del mondo.

Entrare nella sala principale è un’esperienza che lascia senza fiato. Il Daibutsu è alto 15 metri, ma ciò che colpisce è la serenità del suo volto. Intorno alla statua, troverete altri padiglioni, lanterne, e una colonna con un foro alla base: secondo la leggenda, chi riesce a passarci attraverso avrà illuminazione spirituale.

Il parco di Nara è famoso anche per i cervi che girano liberi. Sono sacri secondo la tradizione shintoista, e fanno parte dell’esperienza. Ma il cuore spirituale del luogo resta il Todaiji.


Okunoin (Koyasan)

By: Jordi Marsol

Okunoin non è un tempio singolo, ma un enorme cimitero sacro immerso nella foresta, che porta al mausoleo di Kobo Daishi, fondatore del buddhismo Shingon.

La cosa più potente è il percorso stesso: una lunga camminata tra più di 200.000 pietre funerarie, lanterne, muschio e alberi secolari. Alcune tombe sono moderne, altre antichissime, ma tutte hanno un’atmosfera particolare.

Arrivate al tramonto o andateci di sera, quando si accendono le lanterne. È uno dei pochi luoghi che riesce a essere spirituale, misterioso e pacifico allo stesso tempo. Se dormite a Koyasan, potete anche partecipare alla cerimonia del mattino con i monaci.

È un luogo che lascia il segno.


Yamadera (Yamagata)

Il pittoresco tempio Yamadera, arroccato sulle montagne.

Yamadera significa “tempio di montagna”, e in effetti per arrivarci bisogna salire oltre 1000 gradini, tutti immersi in una foresta. Ma la fatica è ampiamente ripagata dalla vista e dall’atmosfera.

È il luogo dove il poeta Bashō scrisse uno dei suoi haiku più famosi. Lungo il percorso si incontrano statue, piccole cappelle, e silenzio. Tanto silenzio.

Arrivati in cima, si apre una vista meravigliosa sulla valle sottostante, e c’è una sala di meditazione da cui si sente solo il vento tra gli alberi. Se amate camminare e cercate un tempio dove il percorso è parte dell’esperienza, Yamadera è perfetto.


Hasedera (Kamakura)

Il tempio Hasedera di Kamakura.

A Kamakura ci sono tanti templi famosi, ma Hasedera ha un equilibrio unico tra bellezza e spiritualità. È costruito su più livelli, con giardini curati, una grotta sacra e una terrazza panoramica sul mare.

Il tempio è dedicato a Kannon, la dea della misericordia, e ospita una delle statue più grandi di tutto il Giappone, alta oltre 9 metri. Ma il dettaglio che colpisce di più sono le migliaia di statuette jizō, dedicate ai bambini non nati.

È un luogo toccante, ma non cupo. Si respira un senso di accoglienza, di perdono, come se fosse un abbraccio spirituale. Se andate a Kamakura, non limitatevi al Grande Buddha: passate anche da qui.


Nachi Taisha (Wakayama)

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È parte del Kumano Kodo, l’antico cammino di pellegrinaggio, ed è uno dei santuari più fotogenici del Paese. Dietro il torii rosso del santuario si staglia la cascata Nachi-no-taki, alta 133 metri, la più alta del Giappone.

Il complesso unisce shintoismo e buddhismo, con un equilibrio architettonico perfetto. I colori, la vegetazione, il suono dell’acqua: tutto contribuisce a creare una sensazione di connessione profonda con la natura.

Per arrivarci potete fare una parte del cammino a piedi, seguendo antiche pietre consumate dai pellegrini, oppure arrivare in bus. Ma anche solo pochi passi a piedi vi faranno capire che qui ogni elemento è sacro.


Altri templi e santuari da non perdere

Oltre ai luoghi che vi ho raccontato finora, ci sono tantissimi altri templi e santuari sparsi in tutto il Giappone. Ma se vi fermate a Tokyo o Kyoto, vi consiglio di leggere anche i miei articoli dedicati ai migliori templi di Tokyo e ai migliori templi di Kyoto: lì trovate una selezione pensata per farvi vivere davvero l’anima spirituale di queste due città, con consigli pratici su quando andare, cosa aspettarsi e come evitare la folla.

Ma al di là dei nomi famosi, ciò che conta davvero è il modo in cui vivete questi luoghi. I templi giapponesi non sono solo attrazioni turistiche: sono spazi di silenzio e consapevolezza, dove potete rallentare, ascoltare i vostri pensieri, assaporare il suono dell’acqua o il profumo dell’incenso.

Vi consiglio di non pensare a quante cose vedere, ma a come vederle. Anche un piccolo santuario nascosto tra i palazzi può regalarvi un momento di pace, se lo vivete con lo spirito giusto. E forse è proprio questo, alla fine, il modo migliore per entrare in contatto con il Giappone più vero.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).