Santuario di Ise – Ise Jingu

Tra le migliaia di santuari shintoisti in Giappone, Ise Jingu, nella penisola Iseshima, è considerato quello più sacro e questo lo rende una delle mete di pellegrinaggio più popolari in Giappone e un luogo assolutamente da non perdere per coloro che sono interessati alla cultura e alla religione del paese. Immerso nella vegetazione rigogliosa di una foresta secolare, il Santuario di Ise ha una storia antichissima e sorprende per la sua architettura bellissima nella sua semplicità e purezza. Il complesso del Santuario Ise Jingu comprende in realtà 125 santuari sparsi per la regione, sebbene i due più importanti siano Naiku (santuario interno) e il Santuario Geku (santuario esterno) situati entrambi nella città di Ise a pochi chilometri l’uno dall’altro. Tradizionalmente, e per avere una percezione completa dell’importanza di questi due santuari, si dovrebbe visitarli entrambi, partendo dal santuario esterno e poi quello interno.

Visitare il Santuario di Ise

Il Santuario di Ise (Naiku) è consacrato alla dea del sole, Amaterasu-Omikami, la divinità più venerata dal culto shintoista.

La visita del santuario comincia presso il Ponte Uji, una struttura in legno di cipresso lunga 100 metri che attraversa il fiume Isuzugawa: il ponte viene considerato simbolicamente la connessione tra due mondi, quello mortale e quello divino. Otrepassato il ponte, infatti, si ha proprio la sensazione di accedere a un’altra dimensione e si passeggia nel silenzio della foresta, all’ombra di imponenti cedri secolari che conducono al complesso sacro.

Superata una classica porta torii, è possibile per chi lo desidera prendere parte al rituale di purificazione, che viene eseguito in un punto lungo il fiume, usando proprio le acque sacre del fiume Isuzugawa. Mentre ci si avvicina al complesso, si passa accanto all’edificio Kaguraden, dove acquistare amuleti e altri oggetti a tema religioso.

Un’ultima scalinata conduce al cuore del santuario. L’atmosfera è solenne e tranquilla e si resta affascinati dalle linee semplici degli edifici, che sono perlopiù strutture in legno con pochi fronzoli e qualche nota appena di colore. La principale sala di preghiera è visibile solo parzialmente e ospita la statua della divinità del Sole; ad essa si aggiungono altre piccole strutture sparse nell’area che ospitano sculture di altre divinità shintoiste. Tra gli edifici colpisce anche la presenza di un antico granaio usato come magazzino del riso.

Chi ha visitato altri santuari shintoisti in Giappone sicuramente noterà un’architettura un po’ atipica e differente, in quanto mostra poche influenze dallo stile cinese che solitamente caratterizza buona parte dei luoghi sacri. Questo lo si deve principalmente alle antiche origini del Santuario di Ise, nato circa 2mila anni fa, prima dell’introduzione del Buddismo in Giappone.

Gli edifici, pur dando l’impressione di essere molto antichi, sono una ricostruzione del 2013: secondo la tradizione shintoista, i santuari devono essere completamente ricostruiti ogni 20 anni. La storia e la spiegazione di questa pratica, che richiede una conoscenza approfondita delle tecniche architettoniche e artigianali del passato, è illustrata all’interno del Museo Sengukan, presso il santuario Geku.

Informazioni generali per la visita

Il Santuario di Ise è visitabile gratuitamente tutti i giorni e ha orari di apertura diversi in base alle stagioni: nei mesi invernali è aperto dalle 5 alle 17-18:00, mentre in estate chiude alle 19:00. 

Come arrivare

Il Santuario di Ise si trova a diversi chilometri dal centro della città ma si può raggiungere comodamente in autobus dalle stazioni Iseshi e Ujiyamada o dal santuario Geku. Il tragitto in autobus dura circa 10-15 minuti.  In alternativa è possibile arrivare a piedi con una bella passeggiata di 30 minuti o in autobus dalla stazione Isuzugawa.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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