Statue al Tempio Okunoin.

Tempio Okunoin

Il Tempio Okunoin è un luogo mistico e leggendario, avvolto dalla foresta secolare del Monte Koya, dove la vegetazione fitta lascia passare solo fievoli raggi di sole. All’ombra degli alberi, distese di lapidi risalenti a varie epoche compongono uno dei cimiteri più popolari e grandi del Giappone, realizzato accanto al mausoleo di Kukai, conosciuto anche come Kobo Daishi, fondatore del Buddismo Shingon e una delle figure sacre più venerate in Giappone. E proprio secondo le credenze del Buddismo Shingon, non vi sarebbero morti nel cimitero di Okunoin, ma solo spiriti in attesa dell’arrivo del Miroku Nyorai, il Buddha del Futuro. Considerato uno dei luoghi più sacri del Paese, il Tempio Okunoin è da sempre meta di pellegrinaggio e ha davvero tutti gli elementi per incuriosire turisti amanti del mistero e del sovrannaturale, senza dimenticare il meraviglioso contesto naturale in cui si colloca il tempio.

Visitare il Tempio Okunoin: il cimitero

Il Ponte Ichinohashi è il primo ponte che si incontra accedendo al tempio e segna l’ingresso all’area sacra. Superandolo si ha quasi la sensazione di entrare in un altro mondo, in cui si respira un’atmosfera solenne e un silenzio surreale pervade ogni angolo, interrotto solo dal vento che soffia tra i rami degli imponenti cedri centenari della foresta. Prima di percorrere il ponte è considerato rispettoso giungere le mani e fare un piccolo inchino della testa in atto di preghiera.  Attraversato il ponte ci si ritrova nel cimitero del tempio, che ospita oltre 200mila lapidi posizionate su entrambi i lati del sentiero, lungo quasi due chilometri, che conduce al mausoleo di Kobo Daishi. Il motivo della presenza di tante tombe nei pressi del mausoleo non è un caso: nel corso dei secoli molte persone, tra cui monaci, eroi di guerra, dinastie imperiali e signori feudali, sono stati seppelliti qui nella speranza che essere vicini a Kobo Daishi garantisse loro la salvezza.

Le tombe risalgono a periodi diversi e questo fa sì che le lapidi presentino stili differenti, alcune sono più semplici, mentre altre sono più elaborate: soffermatevi a guardarne qualcuna per notare le differenze e a individuare le più curiose, tra cui una “simbolica” realizzata da una compagnia di pesticidi che ha dedicato una lapide ai vari insetti sterminati dai propri prodotti!

Questo percorso non è l’unico che conduce al tempio: gran parte dei turisti oggi sceglie un sentiero più breve che parte dalla fermata dell’autobus Okunoin-mae e conduce fino al mausoleo passando attraverso la sezione più moderna del cimitero, che presenta tombe aggiunte nei decenni recenti e appartenenti a privati, associazioni e compagnie.

Gli edifici

Indipendentemente dal percorso che sceglierete, entrambi i sentieri terminano alla Sala delle Offerte  Gokusho, preceduta da una sfilza di statue raffiguranti il popolare Bodhisattva Jizo, considerato protettore dei bambini, dei viaggiatori e delle anime dei defunti. I fedeli generalmente si fermano a fare delle offerte e pregare di fronte alle statue.

Nei pressi delle statue scorre un piccolo torrente che funge come da barriera naturale tra il cuore del complesso sacro e le zone più esterne. Si procede oltrepassando un secondo ponte, il Ponte Gobyonohashi, per raggiungere gli edifici principali di Okunoin. Superato il ponte si entra nella zona più sacra e per rispetto è vietato mangiare e scattare fotografie.

Pochi metri dopo si trova una delle attrattive che più incuriosiscono i visitatori, ovvero la pietra Miroku: si crede funzioni come una bilancia in grado di “pesare” i peccati delle persone. Questa pietra è collocata in una cabina di legno i i visitatori sono invitati a provare a sollevarla con una sola mano, spingendola verso l’alto fino a raggiungere una piattaforma superiore. Si dice che la pietra risulti più leggera alle persone dall’animo buono e pulito.

La Sala Torodo è la sala principale e il luogo dedicato alla preghiera e prende il nome dalle migliaia di
lanterne che custodisce all’interno, tutte frutto di donazioni da parte di fedeli e tutte tenute costantemente
accese. Si dice che alcune lanterne siano accese da centinaia di anni! La sala si trova dinanzi al Mausoleo
di Kobo Daishi, luogo dell’eterna meditazione del monaco, dove non è raro vedere i fedeli recitare dei
sutra, lasciare delle offerte e pregare.

Come arrivare

Il Ponte Ichinohashi si può raggiungere con 10-15 minuti di camminata o un breve tragitto in autobus dal centro della città (Senjuinbashi) e da qui parte il percorso di due km che conduce al mausoleo e al tempio. La fermata dell’autobus Okunoin-mae è invece il capolinea del servizio che collega il Tempio Okunoin al centro e si raggiunge con una corsa di 10 minuti.

Galleria Foto

Informazioni e mappa

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Nelle vicinanze:

Esterno di Teishaba, piccolo ristorante al Monte Koya.A 773 metri
garan-koyasan-2A 2088 metri
Il tempio di Kongobu-ji.A 2214 metri
Piattini di sushi impilati, in un ristorante Kappa Zushi.A 39437 metri
A 44578 metri
Il tempio Horyuji, e la sua antica struttura in legno.A 45093 metri

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).