Kaminarimon

 Tokyo è una metropoli moderna, caratterizzata da un paesaggio urbano in continua evoluzione, eppure ci sono luoghi che rimangono dei capisaldi della storia e delle tradizioni di questa città e sembrano del tutto incuranti di fronte all’inesorabile scorrere del tempo.  Uno dei migliori esempi è Kaminarimon, la storica porta che sancisce l’ingresso alla zona sacra del tempio buddista Sensoji, nel quartiere Asakusa. È un punto molto gettonato tra i turisti che si accalcano per scattare foto ricordo e ammirare la struttura maestosa,  ma spesso non sanno che in realtà la porta fece la sua comparsa a Tokyo quasi mille anni fa: quella che vedete oggi è una ricostruzione, ma l’originale fu completata nel 941 non lontano da Asakusa e molti anni dopo venne spostata, arrivando ad occupare la posizione odierna.

Quando visitate il tempio Sensoji e vi trovate dinanzi a questa splendida porta, prendetevi del tempo per osservarla nel dettaglio, e provate con la fantasia a ritornare indietro nel tempo, immaginando come potesse essere quella originale e quale scenario doveva avere intorno. Una cosa è certa: la porta Kaminarimon è carica di significato culturale e sin dagli albori è una parte fondamentale del paesaggio di Asakusa e ciò spiega anche perché compare in tantissimi dipinti e documenti storici. Il grande artista del periodo Edo, Katsushika Hokusai, uno dei migliori esponenti nel campo delle stampe giapponesi ukiyo-e, ritrasse la porta in alcune delle sue opere, facendola risaltare in primo piano, come a trasmettere l’importanza di questa struttura nello scenario di Asakusa. I dipinti di Hokusai potrebbero benissimo essere contemporanei, dato che oggi la porta resta lì, testimone silenzioso degli anni che passano, i cui segni sono evidenti in tutto ciò che la circonda tranne che sulla porta stessa, perché per Kaminarimon le lancette dell’orologio sembrano essersi fermate: ancora oggi è una delle attrazioni principali della città e occupa un posto speciale nel cuore di Asakusa. Del resto la porta non potrebbe avere una collocazione migliore: il quartiere Asakusa è la parte storica di Tokyo e qui l’atmosfera che si respira è più tradizionale e il ritmo meno frenetico di altre zone della metropoli.

Cenni storici

La costruzione di Kaminarimon fu commissionata dal militare Taira no Kinmasa. Si pensa che venne trasferita nella location odierna solo nel 1635, anno in cui sarebbero state realizzate le statue che la affiancano. Nel corso del tempo la struttura venne però distrutta più volte dagli incendi che scoppiavano di frequente in passato; numerose sono state dunque le ricostruzioni, di cui l’ultima risale all’anno 1960.

Le caratteristiche di Kaminarimon

Kaminarimon non è però il nome ufficiale della porta, che in realtà si chiama Furaijin-mon, nome che tradotto letteralmente significa “La porta del Tuono”. Il nome fa riferimento alle due statue che vedete  affiancare la struttura ai lati:  una rappresenta Fujin, il Dio del Vento, mentre l’altra Raijin, il Dio del Tuono. Ed in effetti se ci si sofferma ad analizzare la parola Furaijin-mon si può notare che non è altro che una fusione dei nomi delle due divinità: escludendo “mon” che significa porta e “jin” che sta invece per divinità, la parte restante è “Furai”, un mix tra i nomi Fujin e Raijin.

Anche la simbologia che si cela dietro alle due statue è molto interessante: queste due divinità sono da sempre considerate protettrici del tempio e si pensa che vennero costruite proprio per salvaguardare Sensoji da catastrofi come gli incendi e i temporali.

Oltrepassando la porta, sul lato opposto potete ammirare altre due statue che raffigurano le divinità buddiste Tenryu e Kinryu: queste due sculture furono donate al tempio nel 1978 per omaggiare il bodhisattva Kannon, la figura a cui è dedicato il Sensoji.

Un altro elemento molto importante è la gigantesca lanterna rossa che occupa proprio il centro della porta. Le sue dimensioni sono imponenti: alta 4 metri, ha un diametro di 3,4 metri e pesa quasi 700 kg. Nel terzo weekend di maggio, in occasione del festival annuale Sanja Matsuri, la lanterna viene rimossa per permettere ai visitatori di poter passare attraverso la porta: un’occasione unica che vi consiglio di non perdervi se vi trovate a Tokyo in questo periodo dell’anno.
Ben visibili su ambo i lati della lanterna sono dei caratteri kanji che riportano, sulla parte frontale, il nome “Kaminarimon”, mentre sul lato opposto il nome ufficiale “Furaijinmon”. Avvicinandovi alla lanterna vi consiglio anche di dare un’occhiata alla parte inferiore: il fondo è decorato con un dipinto inciso sul legno raffigurante un dragone.
Una volta che avrete superato la Kaminarimon, vi ritroverete nella affollatissima via Nakamise Dori, che, tra le oltre 200 bancarelle di souvenir e prodotti tipici, vi condurrà al tempio Sensoji.

Come arrivare

Potete raggiungere la Kaminarimon e il tempio Sensoji con la linea della metro Yamanote fino alla stazione Kanda Station o con la linea Ginza fino alla stazione Asakusa. Una volta usciti dalla stazione dovrete proseguire per un breve tratto a piedi, ma non vi sarà difficile trovare la porta:  sarà sufficiente seguire la folla di turisti.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Kaminarimon
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Nelle vicinanze:

L'edificio del Centro del Turismo di Asakusa.A 45 metri
Bancarelle lungo la Nakamise Dori ad Asakusa.A 45 metri
Sushi nigiri di kamatoro al ristorante Maguro Bito di Asakusa.A 66 metri
Esterno di una sede della parafarmacia Matsumoto Kiyoshi a Tokyo.A 101 metri
L'ingresso di Excelsior Cafe.A 124 metri
Vetrina con donut in vendita da MIster Donut.A 143 metri

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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