Kakunodate

Tra i vicoli del piccolo borgo di Kakunodate si respirano atmosfere romantiche e leggendarie del passato del Giappone: le dimore tradizionali che punteggiano la cittadina raccontano storie di grandi guerrieri e di ricchi mercanti, mentre nei giardini i fiori dei ciliegi arricchiscono di poesia la città, con i loro delicati petali che stagione dopo stagione si posano a terra ricordando come la bellezza sia effimera, ma non quella di Kakunodate. Nonostante il passare delle stagioni, infatti, a Kakunodate sembra che il tempo si sia fermato, conferendo alla città un eterno fascino in grado di conquistare ogni anno tantissimi visitatori che sognano di rivivere la magia delle antiche leggende del Giappone dei samurai e di meravigliarsi di fronte alla fioritura dei ciliegi. Situata nella Prefettura di Akita, Kakunodate era un tempo dominata da un imponente castello abitato dal daimyo locale, andato distrutto nel tempo, ma a parte questa “perdita” il paesaggio urbano della cittadina è pressoché invariato dal 1600.

La città venne suddivisa in due aree distinte, un distretto riservato alle circa 80 famiglie di samurai e un quartiere di mercanti. Il distretto di samurai è oggi uno degli esempi meglio conservati di dimore tradizionali di samurai, alcune delle quali sono state trasformate in museo e rese accessibili al pubblico.

Cosa vedere e cosa fare a Kakunodate

Distretto dei samurai

Il quartiere dei samurai Uchimachi è la principale attrazione di Kakunodate e si può raggiungere con una bella passeggiata di 15-20 minuti dalla stazione della città. In questa zona del borgo i viali sono piuttosto ampi e su di essi si affacciano le dimore di samurai in legno perfettamente conservate che donano un tocco nostalgico al quartiere trasmettendo un’idea ben chiara di come potesse essere la cittadina tantissimi anni fa, quando qui vivevano numerose famiglie di samurai. Le loro storie sono raccontate proprio all’interno delle case, in parte trasformate in musei, mentre una serie di dimore ospitano oggi botteghe artigianali e caffetterie.  Gli ampi viali e i cortili curati permettono di passeggiare all’ombra di tanti alberi di ciliegio che cominciano a fiorire all’inizio di maggio. In questo periodo le strade del quartiere sono piuttosto affollate, con i visitatori che colgono l’occasione per scoprire le tradizioni e lo stile di vita dei samurai e al tempo stesso fermarsi a contemplare i bellissimi fiori di ciliegio.

Sono in totale sei le case interessanti da vedere, alcune accessibili all’interno con pagamento di un biglietto di ingresso, altre invece visibili solo da fuori. Delle sei case, due in particolare meritano una visita per la raffinatezza dei dettagli architettonici e le dimensioni: sono la Residenza Aoyagi e la Residenza Ishiguro.

Residenza Aoyagi

Appartenuta a un samurai di alto rango, la Residenza Aoyagi è un grande complesso di edifici che ospita uno spazio espositivo, un ristorante e negozietti di souvenir.  Il museo offre un viaggio interessante nelle tradizioni e nello stile di vita dei samurai, oltre a dare una panoramica sulla storia del Giappone e della città. La collezione di oggetti e reperti esposti è piuttosto variegata, con oggetti personali appartenuti alla famiglia Aoyagi, ma anche vecchie macchine fotografiche, grammofoni e opere d’arte popolare.

Residenza Ishiguro

La residenza Ishiguro di certo non passa inosservata: costruita agli inizi del 1800 è una delle più eleganti e ampie dimore di Kakunodate.  Non tutti gli edifici della residenza si possono visitare, in quanto i discendenti della famiglia Ishiguro vivono ancora in una parte della casa, ma i vari ambienti che fanno parte del percorso del museo danno un’idea del prestigio della famiglia che vi risiedeva.  La casa si visita con un tour guidato che consente di accedere e curiosare nelle varie stanze, ammirando la preziosa collezione di armature, costumi, libri, ceramiche, bozze e studi di anatomia.  La visita prosegue poi nel giardino e nel magazzino della casa, situato sul retro.

Le altre quattro residenze sono esempi di dimore di samurai della classe media quindi sono più piccole rispetto ad Aoyagi e Ishiguro. Sono visitabili in maniera gratuita in quanto si possono ammirare esclusivamente dall’esterno e in alcuni casi accedere al giardino, ma durante l’inverno vengono chiuse.

Visitare i musei

Nel distretto dei samurai si trovano due musei che vale la pena visitare. Il Museo Omura può essere interessante per gli appassionati d’arte in quanto è una piccola galleria che ospita una collezione privata di opere realizzate con il vetro da artisti giapponesi e internazionali.  Il Museo Denshokan, invece, è maggiormente incentrato sulla storia e le tradizioni artigianali e artistiche di Kakunodate: espone una vasta collezione di oggetti artigianali, tra cui spiccano i “kabazaiku”,  ovvero degli oggetti in legno di ciliegio che spaziano dai vassoi ai contenitori del tè fino ai mobili.

Il quartiere dei mercanti

A sud del quartiere dei samurai si trova il distretto dei mercanti. I due quartieri rispecchiano la divisione che un tempo c’era tra queste due classi sociali e nonostante oggi il distretto dei samurai sia quello più famoso, il quartiere dei mercanti non è di certo da meno in quanto a luoghi interessanti da scoprire.

L’edificio che probabilmente più catturerà la vostra attenzione è il negozio e magazzino Ando Jozo Miso, la cui struttura in mattoni tipica del periodo Meiji rivela un’origine più recente. L’antico magazzino è tutt’oggi ben conservato mentre il negozio, ancora attivo, vende miso e salsa di soia prodotti con le stesse tecniche artigianali tramandate da oltre 150 anni. Popolare tra gli appassionati di gastronomia giapponese, è il luogo ideale per fare una degustazione e acquistare un souvenir.

Passeggiando in questo quartiere ci si ritrova circondati da un mix di edifici moderni e storici che danno vita ad un paesaggio armonioso. Tra le dimore storiche più importanti c’è sicuramente la Residenza Nishinomiya, un complesso che si trova appena al di fuori del distretto dei mercanti e un tempo appartenuta alla ricca famiglia Nishinomiya. Gli edifici sfoggiano infatti dettagli eleganti e oggi ospitano negozi, musei e ristoranti.

Le botteghe del distretto dei mercanti sono specializzate principalmente nella vendita di oggetti artigianali in legno di ciliegio: troverete piccoli contenitori per cibo, tè e gioielli, articoli d’arredo e decorativi per la casa, e tanto altro ancora. L’ideale per un regalo originale e raffinato! L’arte della lavorazione del ciliegio, nota come “kabazaiku”, è una tradizione molto antica a Kakunodate e fu sperimentata per la prima volta dal samurai Fujimura Hikoroku che la diffuse poi tra gli abitanti della città.

Immergersi nei colori delle stagioni

Kakunodate è una delle località della regione di Tohoku più popolari per ammirare i fiori di ciliegio. Ogni anno sono migliaia i visitatori che prendono parte al festival primaverile dedicato alla fioritura, complice anche il fatto che il periodo migliore coincide solitamente con la settimana di festività chiamata Golden Week che solitamente cade tra la fine aprile e l’inizio di maggio.

Molti dei ciliegi furono introdotti a Kakunodate da Kyoto durante il Periodo Edo dalle famiglie di samurai le quali facevano quasi a gara su chi avesse l’albero più bello e questo lo si nota nel quartiere dei samurai dove ci sono tantissimi alberi dalla chioma particolarmente folta. Questo non è l’unico punto in cui osservare i ciliegi: altri ciliegi furono piantati lungo il fiume Hinokinai che attraversa la città.  Proprio lungo la passeggiata di 2 km che affianca le sponde del fiume, giapponesi e turisti si riuniscono in primavera per un picnic all’ombra degli alberi.

Kakunodate è altrettanto bella in autunno quando i colori della vegetazione variano sui toni del rosso e del giallo che donano pennellate malinconiche e romantiche al paesaggio. All’inizio di settembre si svolge un attesissimo festival, il Kakunodate Matsuri no Yama Gyoji, che si svolge ogni anno da circa 350 anni. Prevede una parata di circa 18 carri che vengono trasportati attraverso la città con un accompagnamento di musica e danze; la sfilata termina al tempio Yakushido, il più antico tempio buddista della città.

Panorama dalla collina del castello

Il Castello di Kakunodate fu per tanti secoli una fortificazione importante, attorno alla quale si sviluppò il primo nucleo della città.  Il castello venne poi demolito nell’epoca dello shogunato e la città si spostò nella location attuale nel 1620 dando vita all’odierna Kakunodate. Oggi purtroppo nulla rimane dell’antico castello ma la collina su cui un tempo sorgeva è meta di romantici e coppie che dall’alto possono godersi uno splendido panorama che spazia su tutta la città e sul fiume. La collina si trova a nord del distretto di samurai, da cui si può raggiungere a piedi in circa 30 minuti passeggiando su un sentiero che conduce ad un bellissimo belvedere dove sono collocate delle panchine per riposare.

Come arrivare

Se arrivate in aereo, l’aeroporto più vicino è quello di Akita che offre diversi voli giornalieri diretti per Tokyo. Dal terminal si può raggiungere la stazione di Akita in autobus in circa 40 minuti.

Kakunodate si trova lungo la linea Akita Shinkansen che parte da Tokyo e fa tappa in varie località. Il viaggio da Tokyo a Kakunodate dura circa 3-4 ore e può essere incluso in uno dei pass a scelta tra il Japan Rail Pass, il JR East Tohoku Area Pass e il JR East South Hokkaido Pass. Una volta giunti alla stazione di Kakunodate potrete comodamente spostarvi a piedi, in quanto le maggiori attrazioni si trovano a circa 15-20 minuti di passeggiata.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).