Giardini Glover

Dalla cima della collina Minamiyamate, affacciata sulla baia di Nagasaki, i Giardini Glover sono il luogo che ancora oggi evoca l’apertura del Giappone verso l’Occidente e racconta di una pagina affascinante e romantica della storia di Nagasaki. Per diversi anni Nagasaki è stato l’unico porto del Giappone aperto ai traffici con i paesi stranieri e questo ha fatto sì che in città si formasse  un quartiere europeo, carico di fascino coloniale, oggi ricostruito all’interno dei Giardini Glover. Giardini che prendono il nome proprio da un mercante scozzese, Thomas Glover, la cui storia è profondamente legata con quella di Nagasaki e del Giappone.

La storia di Thomas Glover

Thomas Glover arrivò a Nagasaki attorno alla metà del 1800 per importare tè in Europa e dopo quel viaggio decise di fermarsi in Giappone e fondare qui la sua società commerciale. La figura di Glover fu molto importante per la modernizzazione del paese: grande fu il suo contributo nel settore  dei trasporti e delle costruzioni navali, e il suo appoggio al governo contro il regime Tokugawa lo rese un uomo molto stimato a livello politico. Personaggio emblematico di Nagasaki, la sua ex dimora è il centro attorno a cui sono stati sviluppati i Giardini Glover.

Visitare i Giardini Glover: cosa vedere

I Giardini Glover sono tra le attrazioni di Nagasaki più amate dai visitatori in quanto si respirano atmosfere vintage e romantiche che hanno ispirato persino una celebre opera.

I giardini ricreano l’antico quartiere straniero che nel periodo del Rinnovamento Meiji visse il suo massimo splendore per l’apertura dei commerci con l’Occidente ed è un luogo piacevole in cui passeggiare tra dimore coloniali, laghetti di carpe e prati fioriti.

Residenza Glover

Tra le dimore presenti, si può vedere la Residenza Glover, la più antica costruzione in stile occidentale del paese e cuore dei giardini. Visitando la casa si può passeggiare in ambienti caratterizzati da arredi d’epoca, dove sono esposti gli oggetti personali di Glover il quale abitò nella dimora assieme alla sua moglie giapponese Tsuru, un’ex geisha, e al figlio che l’imprenditore ebbe da una precedente relazione. Il figlio non ebbe una vita felice e si suicidò poche settimane dopo lo scoppio della bomba atomica a Nagasaki.

Casa Glover resta però un luogo che fa sognare: spesso soprannominata “la dimora di Madama Butterfly” poiché pare che la residenza fu l’ispirazione e la location della celebre opera di Puccini. Proprio per questo motivo nei giardini sono state installate le statue di Puccini e di Tamaki Miura, una famosa cantante di lirica giapponese divenuta popolare per la sua splendida interpretazione di Cio-Cio-San, uno dei personaggi chiave di Madama Butterfly.

Altre dimore

Altri edifici inclusi nel giardino sono la casa Mitsubishi, un tipico esempio di architettura occidentale del periodo Meiji risalente al 1896; questa dimora era utilizzata dagli equipaggi come luogo di riposo mentre attendevano che la loro nave venisse riparata.

L’ex residenza del Presidente del Tribunale di Nagasaki costruita nel 1883 si erge accanto a quella di Robert N. Walker, imprenditore proprietario dell’azienda produttrice di bevande quali “Sidro Banzai” e “Limonata Banzai”; Walker collaborò anche con Glover e fu un attivo commerciante.

Particolare per la sua costruzione in pietra, è la casa costruita da Frederick Ringer un imprenditore britannico impegnato nel commercio del tè, nell’edilizia e in tante altre attività commerciali. Agli appassionati di gastronomia sicuramente il nome Ringer risulterà familiare in quanto è proprio dall’imprenditore inglese che prende il nome la catena di fast-food Ringer Hut specializzata principalmente nei piatti tipici di Nagasaki, il champon e il sara udon. Ringer contribuì anche alla costruzione del Nagasaki Hotel che all’epoca fu uno dei primi hotel di lusso della città, e alla fondazione del Nagasaki Press, un quotidiano locale in lingua inglese. È invece prevalentemente costruita in legno la Residenza Alt, realizzata da William Alt un altro commerciante di tè che si specializzò nella vendita di tè verde.

Musei e altre attrattive storiche

Tra gli edifici presenti trovate anche l’ex scuola Steele Memorial School che fu costruita nel 1887  sulle colline del distretto Higashi-Yamate di Nagasaki.  Oggi all’interno è ospitato un piccolo museo che espone fotografie storiche della famiglia Glover e dipinti che ritraggono la Nagasaki di un tempo, con immagini relative alle dimore in stile occidentale del quartiere straniero. Questo non è l’unico museo dei Giardini: l’edificio che un tempo era la sede della Old Hong Kong & Shanghai Bank, oggi ospita una mostra dedicata ai rapporti commerciali tra Nagasaki e l’Occidente.

Un altro museo che avete occasione di visitare, in quanto incluso nel biglietto di ingresso dei Giardini Glover, è il Museum of Traditional Performing Arts, un luogo dedicato alle arti tradizionali in cui si possono scoprire meglio le tradizioni e i costumi della città e ammirare una bellissima collezione di carri, costumi e dragoni usati ogni anno in occasione del Kunchi festival di ottobre.

Tra le attrattive che più incuriosiscono dei giardini ci sono anche la più antica strada asfaltata del Giappone e il primo campo da tennis costruito nel paese, che veniva usato perlopiù dagli stranieri come passatempo.

Cafè, negozi e giardini

Se volete fare una pausa potete fermarvi per una merenda o un pranzo nel cafè Jiyu-tei dei Giardini Glover, un ristorante che al pari delle residenze dei giardini vanta un ricco e affascinante passato: fu infatti il primo ristorante di cucina occidentale ad aprire alla fine del Periodo Edo e ancora oggi serve piatti dai sapori internazionali.

Prima di lasciare questo luogo fate una passeggiata all’aperto nei giardini rigogliosi che racchiudono fiori e piante locali di varie specie, fontane, statue e alberi ultracentenari, come la palma regalata donata a Glover dal signore feudale Satsuma per il suo aiuto durante la lotta con lo shogun Tokugawa.

Grazie alla posizione privilegiata, dai giardini si può inoltre ammirare un panorama mozzafiato sulla città e sul porto.  Decine di boutique costellano la via verso l’uscita: qui potete comprare gadget e souvenir gastronomici come ricordo della vostra giornata ai giardini Glover.

Informazioni generali per la visita

I Giardini Glover sono aperti tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00. Il biglietto di ingresso costa 600 yen per gli adulti.

Come arrivare

I Giardini Glover si trovano nella parte meridionale della città, nei pressi di altre attrazioni come Oranda-zaka, la chiesa cattolica Oura e il Santuario Confuciano. Sorgono a pochi passi dalla fermata del tram Ouratenshudoshita raggiungibile con la linea n. 5.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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