Ponte Meganebashi

Il suo nome significa letteralmente il “ponte degli occhiali” perché le due arcate in pietra che si riflettono sulle acque del fiume Nakashima creano la simpatica forma di un paio di occhiali. Al di là di questa caratteristica curiosa, il ponte Meganebashi è una struttura storica molto importante non  solo per la città di Nagasaki: si tratta infatti del ponte in pietra più antico del Giappone.

Bellissimo sia di giorno che di notte quando viene illuminato dagli edifici che lo affiancano, è una delle attrazioni imperdibili di Nagasaki.

Origini e caratteristiche del ponte

Il ponte Meganebashi risale al 1634 e venne realizzato per volere del monaco cinese Mozi con lo scopo di creare una via di accesso al tempio Kofukuji, costruito solo qualche anno prima.

Non è l’unico ponte che attraversa il fiume Nakashima, in quanto se ne contano altri 10 che al pari di Meganebashi furono creati per fornire un accesso ai templi concentrati in quella che è oggi la via Teramachi, il distretto dei templi. Ma il ponte Meganebashi viene considerato il più bello e il più elegante.

Il fiume Nakashima era all’epoca una via di trasporto molto importante soprattutto durante il periodo Edo quando Nagasaki era la “finestra sul mondo” del Giappone: il porto di Nagasaki era all’epoca l’unico in cui erano consentiti scambi commerciali con l’estero. La comunità cinese di Nagasaki era allora molto numerosa e questo ha lasciato profonde tracce nell’architettura della città con la costruzione di templi come Kofukuji e Sofukuji e opere come il ponte Meganebashi.

Il ponte  Meganebashi, come altri ponti lungo il fiume Nakashima, è stato più volte danneggiato da piene e alluvioni, ma è stato in seguito ristrutturato e riportato all’originale splendore.

Dettagli maggiori sulle tecniche di costruzione dei ponti in pietra di Nagasaki si possono trovare al Museo di Storia e Cultura della città.

Il ponte oggi

Oggi il Ponte Meganebashi è particolarmente amato dai turisti e a guardarlo sembra di trovarsi di fronte ad uno dei ponti romantici di una capitale europea. Non perdetevi quindi il ponte, di giorno o alla sera, per godere dei suoi scorci suggestivi con la vegetazione e la fila di case tradizionali e templi che lo affiancano. Lungo la passeggiata che costeggia il ponte vi imbatterete in una scalinata collegata ad un percorso in pietra pedonale che si snoda lungo le rive del fiume e consente di ammirare il ponte da un’altra prospettiva. Ma proprio lungo questa promenade, una delle attività più gettonate tra i turisti è la “caccia” alle circa 20 pietre a forma di cuore che si nascondono tra le tante pietre della zona: è rituale fermarsi davanti alla pietra per esprimere il desiderio di trovare l’anima gemella.  Per assistere all’effetto ottico degli occhiali, l’orario migliore è quello del tramonto.

Dal ponte potete raggiungere in pochi passi la galleria commerciale di Hamano-machi e il quartiere della vita notturna di Shianbashi.

Come arrivare

Ponte  Meganebashi si trova a pochi minuti a piedi dalla fermata del tram Nigiwai Bridge raggiungibile con le linee 4 e 5.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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