A 4 metriAsahi Sky RoomA 4 metri
Per una buona birra.

Uscite dalla metro di Asakusa e la vedete subito: di là dalla Sumida brilla una fiamma dorata appoggiata su un blocco nero. Non serve mappa, vi guida lei. È la sede Asahi con la sua Beer Hall: un segno netto nel panorama, perfetto per una birra con vista e per capire quanto Tokyo sappia essere iconica senza fare rumore. Vi consiglio di inserirla al volo nel giro di Asakusa: è una tappa semplice, chiara, soddisfacente.
Due corpi principali: la torre uffici (sede del gruppo) e la Beer Hall nera sormontata dalla scultura dorata. Sono pensati per dialogare con il fiume e con i ponti attorno, con linee pulite e volumi leggibili da lontano. Non è solo un “posto da guardare”: è un cluster che unisce architettura, brand e spazi per bere e mangiare, con ingressi separati e circolazioni semplici.
Quel “corno” sospeso – chiamatelo fiamma, schiuma o simbolo – è il dettaglio che vi rimane in testa. Di giorno riflette il cielo, al tramonto si accende e stacca il nero della Hall; di sera diventa un punto di riferimento che vi orienta lungo il fiume. Soprannomi e battute non mancano, ma il motivo del successo è uno: immediatezza. La guardate, la capite, la ricordate.
Qui andate dritti al punto: birra fresca, servizio rapido, atmosfera rilassata. Sotto la scultura, nella Beer Hall, trovate sale su più livelli con menu semplici che accompagnano bene la Super Dry. È la pausa giusta dopo Senso-ji o prima di rientrare: uno snack salato, un mezzo litro, due chiacchiere guardando l’acqua. Se vi fermate poco, funziona; se avete più tempo, potete farla diventare una mini serata.
Nella torre uffici ci sono spazi ai piani alti dedicati a bar e ristorazione con affaccio sulla città. La vista è doppia: da un lato Asakusa con il tempio, dall’altro Skytree con la curva della Sumida. Vi consiglio l’orario del tramonto: luce radente, riflessi sul fiume e città che si accende piano. Capita che alcune sale vengano riservate per eventi: nessun problema, la Hall al piano resta una valida alternativa.
Scendete ad Asakusa Station (Ginza Line o Asakusa Line), attraversate il ponte Azumabashi e girate lungo il lungofiume: la fiamma vi cammina accanto. È un percorso intuitivo, piatto, perfetto anche se siete stanchi dopo la giornata. In pochi minuti siete seduti con un bicchiere in mano e la vista su Skytree davanti.
La mattina è più tranquilla e pulita nella luce; il pomeriggio offre una golden hour spettacolare sul blocco nero e sul metallo dorato. La sera aggiunge la dimensione dei riflessi sull’acqua e delle barche che passano lente. Se avete solo un’ora, fate: attraversata, giro attorno alla Hall, birra e rientro. Con due ore, aggiungete un tavolo ai piani alti e una seconda pinta.
Partite dalla Asahi Super Dry alla spina: secca, pulita, con schiuma compatta. A rotazione compaiono anche proposte stagionali o limited; quando ci sono, provatele. Da mangiare: fritti leggeri, salsiccette, insalate e piattini condivisibili. Funziona bene la formula “sosta smart”: un boccone salato per tarare il palato, poi decidete se restare o riprendere il giro.
La forza del luogo sta in un’idea grafica semplicissima: piedistallo nero + segno dorato. La torre chiareggia in alto come un bicchiere con “cappello di schiuma”, la Hall mette la scultura al centro del racconto. Camminateci intorno: cambiano proporzioni e allineamenti, e con loro cambia la lettura dell’insieme. È un esercizio perfetto per chi ama capire gli edifici in movimento.
Se volete portarvi a casa due scatti puliti: dal lungofiume tra Azumabashi e Komagatabashi la fiamma stacca bene sul cielo; dal ponte, con Skytree dietro, ottenete la cartolina chiara “Tokyo contemporanea + icona birra”. Spostatevi di mezzo metro avanti o indietro per trovare l’allineamento tra scultura e torre: qui cambia davvero tutto.
Ambienti aperti al pubblico, dress code rilassato, pagamenti comodi. A volte alcune sale ai piani alti sono occupate da eventi: in quel caso troverete indicazioni all’ingresso. Il ricambio ai tavoli è veloce: se c’è fila, aspettate un attimo e si libera. Con zaini o attrezzatura evitate gli orari più stretti tra uffici e aperitivo.
È la cerniera ideale tra il quartiere storico e la Tokyo verticale. Potete fare: Senso-ji e Nakamise al mattino, passaggio in riva alla Sumida, birra alla Hall, e salita a Skytree al calare della luce. Oppure il contrario: vista dall’alto, discesa lenta e chiusura con una pinta guardando l’acqua. In entrambi i casi, il ritmo è naturale e non vi “spacca” la giornata.
Perché è chiaro, immediato, piacevole. Non richiede preparazione, non impone percorsi, non “vende” niente di complicato: vi regala un’immagine forte, una birra ben spillata e un pezzo di città che scorre davanti. È uno di quei luoghi che vi ricordano perché Tokyo riesce a essere semplice anche quando è monumentale.
Io qui torno spesso, senza programmi: passo il ponte, guardo in su, mi siedo e prendo qualcosa. Vi consiglio di farlo allo stesso modo: arrivate, scegliete il momento che vi piace, state quanto vi va. Se vi resta tempo, potete proseguire verso Skytree o rientrare ad Asakusa lungo il fiume: la fiamma dorata, intanto, resta lì ad aspettarvi.
E’ bello notare quanto è immensa la fiamma d’oro vista in una fotografia satellitare.
Puoi trovare questo luogo nella mia mappa del Giappone su Google Maps:
Asahi Super Dry Hall - lì vicino trovate:
A 4 metriPer una buona birra.
A 249 metriOttima catena di Curry Rice.
A 290 metriCatena di ottimo ramen.
A 299 metriGrande magazzino.
A 322 metriUn buon caffè.
A 323 metriOttimo sushi.

Autore
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).