La villa imperale di Katsura e i vicini giardini.

Villa imperiale di Katsura

Nella parte occidentale di Kyoto, sorge una delle quattro proprietà imperiali della città: la Katsura Imperial Villa, un luogo dove le più sublimi tecniche di architettura giapponese incontrano giardini dal design meticoloso, che sfiora la perfezione. La residenza della famiglia Katsura, membri della dinastia imperiale, risale al 1645 e tutt’oggi rappresenta uno dei migliori esempi di architettura tradizionale giapponese ben conservati fino ai giorni nostri. Accanto alla villa scorre il fiume Katsura e questa zona un tempo rappresentava l’area rurale nei dintorni di Kyoto, per questo era un luogo amato dai reali per la sua tranquillità e per la discrezione e la privacy che offriva.

Sebbene gli edifici si possano vedere solo dall’esterno, la Katsura Imperial Villa riesce ancora a trasmettere le atmosfere di un passato leggendario e ricco di splendore in cui vale la pena immergersi, e i suoi giardini incantevoli regalano istanti di tranquillità e relax lontano dal trambusto del centro, svelando aneddoti e curiosità affascinanti.

Visitare la Katsura Imperial Villa

È possibile visitare la villa soltanto prendendo parte ad un tour guidato in inglese che vi condurrà tra gli edifici, illustrandovene le caratteristiche e i dettagli, e attraverso i giardini. All’ingresso troverete un cancello con un tetto in paglia chiamato Miyuki Mon, che in passato veniva utilizzato come entrata principale per accogliere ospiti importanti mentre oggi è l’accesso destinato ai visitatori. La visita segue un percorso che alla fine si snoda attorno al lago centrale dove avrete una bellissima vista sia sulle strutture che sui giardini, i quali regalano emozioni e colori diversi in ogni stagione. La villa fu costruita dal Principe Hachijo Toshihito, il quale era un appassionato lettore del libro “La storia di Genji” considerato uno dei capolavori della letteratura giapponese; i giardini della residenza si ispirano proprio ad alcuni paesaggi descritti nel romanzo. I ponticelli in legno attraversano il lago centrale permettendo di esplorare l’area, mentre ad ogni curva del percorso avrete bellissime sorprese e si presenteranno di fronte a voi elementi nuovi, con sale da tè che si ispirano allo stile del buddismo zen e e alcuni edifici più grandi che mettono in mostra grandi tecniche e abilità artigiane dell’epoca.

Gli edifici principali

La residenza è formata essenzialmente da tre strutture: Ko-shoin, Chu-shoin e Shin-goten, risalenti a diversi periodi. Ko-shoin è la più antica delle tre, mentre Shin-goten la più recente. Sebbene non sia possibile accedervi, potete comunque avvicinarvi agli edifici per ammirarli da vicino e grazie ad un filmato proiettato all’inizio del tour avrete modo di vedere come sono gli ambienti all’interno.

Particolare nella sua concezione è l’edificio Koshoin, con la sua veranda che affaccia sul lago e collegata ad un ponticello che lo attraversa nel punto migliore per contemplare la luna in cielo e riflessa nelle acque del lago: si dice che il principe prese ispirazione dalla scena della festa della luna del libro “La Storia di Genji”.

Chu-shoin è invece decorata da bellissimi dipinti alle pareti realizzati da grandi artisti del passato del Giappone.

Le sale da tè

Le sale da tè che potete ammirare nel giardino sono in totale quattro e furono aggiunte per avere un luogo in cui dilettarsi nella tradizionale cerimonia del tè, conversare sulla poesia e sull’arte e per accogliere gli ospiti offrendo loro viste bellissime sul complesso e sui giardini.

Sebbene ad un primo impatto le quattro sale possano sembrare molto simili, una volta che avrete scoperto la storia e il progetto che si cela dietro ad ognuna, riuscirete a percepirne le peculiarità e le atmosfere che le rendono uniche.

La prima sala da tè che vedrete, chiamata Shokin Tei, è la più prestigiosa ed è caratterizzata da un tetto in paglia: qui potete immaginarvi la famiglia imperiale o gli ospiti mentre sorseggiano una tazza di tè verde ammirando il paesaggio verde dei giardini. Sebbene la struttura non sia accessibile all’interno le porte scorrevoli della sala restano aperte per permettere ai visitatori di dare una sbirciatina agli ambienti semplici, corredati da pavimenti in tatami e tavolini in legno. A seconda del punto in cui vi posizionate, la percezione degli interni cambia notevolmente. Interessante è notare come ogni finestra e porta dei vari edifici siano in grado di esaltare e “ritagliare” una perfetta cartolina naturale del paesaggio circostante, dando vita ad una sorta di quadro da ammirare comodamente seduti all’interno. Un’altra sala da tè molto bella nella sua semplicità e per la sua posizione è Shoka Tei, che si trova in cima ad una collinetta, avvolta da alberi di ciliegio e prati di ortensie: in primavera regala panorami incredibili e offre sempre una bella vista sul giardino.

Shoi-ken ha invece un’atmosfera e un aspetto più rustico, con l’entrata che si affaccia sul lago e attraverso la quale si riescono ad intravedere delle distese di campi di riso dalla parte opporta dell’edificio. Le tre stanze di questa sala sono separate dalle classiche porte scorrevoli fusuma e decorate con bellissimi dipinti e alcuni dettagli in oro, un vero lusso per l’epoca.

La quarta sala da tè, Geppa-ro, fu progettata per ammirare il riflesso della luna nel lago e si compone di due stanze, una della quale affaccia su una collina alberata traboccante di aceri che in autunno regala viste meravigliose.

In conclusione

Ogni angolo della villa ha un aneddoto da raccontare che la rende ancora più misteriosa e affascinante da scoprire e ogni area appare ai visitatori come uno scenario meticoloso e curato nel minimo dettaglio, quasi come fosse tutto studiato ad arte e pensato per essere lo sfondo di un bellissimo film. Persino le piante hanno una loro “funzione” strategica: l’esempio principale è un pino che è stato piantato dinanzi al lago in modo tale che i visitatori entrando non abbiano immediatamente la visione completa del giardino, ma possano scoprirne nuovi scorci ad ogni passo.

Come arrivare

La Katsura Imperial Villa si trova ad una passeggiata di circa 15 minuti dalla stazione Katsura raggiungibile con la linea Hankyu Kyoto Line. In alternativa potete optare per l’autobus, prendendo la linea Kyoto City Bus n. 33 dalla stazione Kyoto e scendendo alla fermata Katsura Rikyu-mae; il tragitto dura circa 20 minuti.

Informazioni generali per la visita

I tour della Katsura Imperial Villa si svolgono regolarmente durante la giornata e alcuni di essi sono in lingua inglese, ad eccezione dei lunedì. Il costo della visita è di 1.000 yen.

Per prenotare un posto dovrete dirigervi all’ufficio della Imperial Household Agency all’interno del Kyoto Imperial Park muniti del vostro passaporto. Qualche posto è disponibile anche online, ma spesso si esauriscono in fretta perciò dovete prenotare con molto anticipo. Un’ultima alternativa è quella di presentarsi al mattino presto (dalle 8:40) ai cancelli della villa dove viene venduta una serie limitata di biglietti, dando la precedenza a chi arriva per primo.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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