Le prefetture del Giappone
Quando iniziate a esplorare il Giappone con un po’ più di curiosità, vi accorgerete subito che non basta conoscere le città più famose: ci si imbatte ovunque in un altro termine che ricorre spesso: le prefetture. Sono ovunque: nelle mappe, nei siti ufficiali, perfino nei menù a volte. Ma cosa sono esattamente?
E perché è importante capirlo se volete viaggiare davvero bene in questo Paese?
In questo articolo vi spiego in modo semplice come funziona la divisione amministrativa del Giappone, cosa significa concretamente parlare di prefetture, perché dovreste farci caso durante i vostri viaggi e quali prefetture vale davvero la pena conoscere più a fondo.
Non vi farò un elenco sterile di tutte e 47 le prefetture: vi voglio invece aiutare a capire quali sono quelle che più probabilmente vi capiterà di visitare o che potrebbero incuriosirvi, con qualche consiglio pratico per orientarsi.
Indice
- Cosa sono le prefetture in Giappone
- Non è la città, è la prefettura
- Le prefetture più famose
- Tokyo (Tokyo-to)
- Kyoto (Kyoto-fu)
- Osaka (Osaka-fu)
- Kanagawa (Kanagawa-ken)
- Hokkaido (Hokkaido)
- Okinawa (Okinawa-ken)
- Le prefetture meno conosciute (ma bellissime)
- Tottori (Tottori-ken)
- Kagawa (Kagawa-ken)
- Nagano (Nagano-ken)
- Shimane (Shimane-ken)
- Perché conviene conoscere le prefetture quando si organizza un viaggio
- Le prefetture e l’identità locale
- Festival e tradizioni che cambiano da prefettura a prefettura
- Cosa cambia per chi vive in Giappone
- Come scegliere quali prefetture esplorare
Cosa sono le prefetture in Giappone
Il Giappone è suddiviso in 47 prefetture, che sono le principali unità amministrative del Paese. Per capirci, corrispondono più o meno alle regioni italiane.
Ogni prefettura ha un proprio governo locale e gestisce moltissimi aspetti della vita quotidiana e della burocrazia.
In giapponese si chiamano ken (県), ma ci sono alcune eccezioni:
- Tokyo è una *to* (metropoli)
- Osaka e Kyoto sono *fu* (prefetture urbane)
- Hokkaido è una *do* (prefettura speciale)
Nel linguaggio comune, però, si usano quasi sempre i nomi delle prefetture seguiti da “-ken”, tranne per i casi particolari sopra.
Perché è utile saperlo? Perché molte informazioni in Giappone (trasporti, festival, meteo) sono organizzate a livello prefetturale, non solo comunale. Vi capiterà spesso di leggere “prefettura di Kyoto” o “prefettura di Nara” anche quando cercate eventi nelle singole città.
Non è la città, è la prefettura
Vi faccio un esempio: Kyoto è una città, ma fa parte della prefettura di Kyoto-fu, che comprende anche moltissimi altri paesi e zone rurali.
Lo stesso vale per Osaka: c’è la città di Osaka, ma anche la prefettura di Osaka-fu, che copre un’area ben più ampia.
Forse in modo simile si potrebbe paragonare a Roma e alla provincia di Roma.
Questo è importante per evitare errori logistici. Vi capiterà di prenotare un alloggio che risulta “a Kyoto” ma in realtà si trova in un paesino a 40-50 minuti di treno dal centro.
Vale anche per eventi, musei, templi: spesso un luogo indicato come “prefettura di Nara” non è affatto vicino alla città di Nara.
Controllate sempre bene la posizione, non solo il nome della prefettura!
Le prefetture più famose
Non tutte le prefetture giapponesi hanno lo stesso peso turistico. Alcune sono talmente note che si ricordano più della città. Altre sono invece quasi sconosciute, anche tra i giapponesi.
Ecco quelle che più spesso vi capiterà di visitare.
Tokyo (Tokyo-to)
Tokyo è sia metropoli che prefettura.
Non ha province interne: è suddivisa in 23 quartieri speciali e numerose città periferiche.
Zone come Okutama o Tama, benché fuori dal centro città, fanno comunque parte della prefettura di Tokyo.
Kyoto (Kyoto-fu)
Fuori dalla città di Kyoto troverete paesini rurali, foreste, templi nascosti e montagne. Zone come Uji (celebre per il tè verde) o Amanohashidate (una delle “tre vedute più belle del Giappone”) fanno tutte parte della prefettura.
Osaka (Osaka-fu)
La prefettura di Osaka è molto urbanizzata, ma include anche città come Sakai o Hirakata, perfette come basi strategiche per esplorare la zona.
Kanagawa (Kanagawa-ken)
Subito a sud di Tokyo, comprende città celebri come Yokohama, Kamakura e Hakone.
Molte delle classiche escursioni da Tokyo si svolgono in questa prefettura, anche se spesso non ce ne si accorge.
Hokkaido (Hokkaido)
Hokkaido è un caso particolare: una prefettura gigantesca che coincide con l’intera isola più a nord del Giappone. Offre natura selvaggia, onsen, festival della neve e paesaggi spettacolari.
Qui le distanze sono molto ampie: organizzatevi bene.
Okinawa (Okinawa-ken)
Okinawa è un arcipelago tropicale con decine di isole diverse.
Non fate l’errore di pensare che tutte siano vicine o collegate tra loro: verificate sempre bene su quale isola state andando!
Le prefetture meno conosciute (ma bellissime)
Non fermatevi solo alle prefetture classiche. Alcune delle meno note regalano esperienze autentiche e un’accoglienza più genuina.
Tottori (Tottori-ken)
Kagawa (Kagawa-ken)
La più piccola prefettura del Giappone continentale, è celebre per i suoi udon. Se amate la cucina giapponese, qui vivrete una piccola esperienza gastronomica.
Nagano (Nagano-ken)
Famosa per i templi antichi, le montagne e le famose scimmie delle nevi che si immergono negli onsen.
Shimane (Shimane-ken)
Prefettura remota ma ricca di fascino. Da vedere il Santuario di Izumo Taisha e il suggestivo castello di Matsue.
Perché conviene conoscere le prefetture quando si organizza un viaggio
Quando pianificate un itinerario in Giappone, ragionate anche a livello di prefettura.
Perché?
Perché spesso le cose più belle si trovano nei dintorni, non nel centro città.
Un itinerario che include solo “Tokyo-Kyoto-Osaka” è piuttosto limitato. Se invece esplorate prefettura per prefettura, scoprirete borghi autentici, natura e angoli sorprendenti.
Le prefetture e l’identità locale
Un aspetto che spesso non si coglie subito è quanto i giapponesi siano legati alla propria prefettura.
In Italia ci si identifica molto con la regione di provenienza. In Giappone è la stessa cosa, ma a livello di prefettura.
Vi capiterà spesso di sentire un giapponese dire con orgoglio:
“Sono di Fukuoka-ken!” oppure “Vengo da Miyagi-ken!”
E non è solo un modo per localizzarsi: ogni prefettura ha una propria identità culturale, fatta di dialetto, cucina tipica, mentalità e tradizioni.
Per esempio:
- chi viene da Osaka viene spesso considerato più estroverso e amante della battuta pronta
- chi è di Kyoto viene percepito come più raffinato ma anche un po’ formale
- chi viene da Hokkaido si sente spesso “un po’ diverso” rispetto ai giapponesi delle grandi città
Conoscere questa sfumatura vi aiuterà a capire meglio i giapponesi che incontrerete durante il vostro viaggio.
Se saprete mostrare interesse per la loro prefettura, farete spesso un’ottima impressione!
Festival e tradizioni che cambiano da prefettura a prefettura

Ogni prefettura ha tradizioni uniche, spesso legate alla sua storia e ai suoi santuari.
Ecco alcuni esempi:
- il Nebuta Matsuri di Aomori (Aomori-ken), con i suoi spettacolari carri illuminati
- il Gion Matsuri di Kyoto (Kyoto-fu), uno dei festival più famosi di tutto il Giappone
- il Yuki Matsuri di Sapporo (Hokkaido), dedicato alle sculture di ghiaccio e neve
- il Awa Odori di Tokushima (Tokushima-ken), con danze tradizionali coinvolgenti
Vi consiglio di controllare sempre il calendario dei festival a livello di prefettura, non solo di città.
Vi permetterà di vivere esperienze autentiche e di vedere aspetti della cultura giapponese che difficilmente potreste cogliere in un itinerario classico.
Cosa cambia per chi vive in Giappone
Anche per chi vive stabilmente in Giappone, la prefettura di residenza ha un impatto concreto sulla vita quotidiana.
Ogni prefettura ha infatti proprie normative locali, che possono variare parecchio, per esempio riguardo:
- tasse locali
- sistema scolastico
- gestione della sanità pubblica
- aiuti per le famiglie
Perfino alcune leggi sui droni o sulla vendita di alcolici possono variare leggermente da prefettura a prefettura.
Se state valutando di trasferirvi in Giappone, vi consiglio di informarvi bene anche sugli aspetti pratici legati alla prefettura in cui andrete a vivere, non solo sulla città.
Inoltre, come vi dicevo prima, la mentalità locale cambia parecchio da zona a zona. Vivere a Tokyo non è affatto come vivere a Fukuoka, a Nagano o a Shimane.
Se vi interessa integrare davvero nella società locale, questo aspetto conta molto più di quanto si pensi.
Come scegliere quali prefetture esplorare

Vi do qualche spunto basato sulla mia esperienza:
- Se è la vostra prima volta in Giappone, è normale iniziare da Tokyo, Kyoto e Osaka. In questo caso vi consiglio di aggiungere almeno una prefettura più tranquilla nei dintorni: ad esempio Kanagawa (per Hakone e Kamakura) o Nara-ken.
- Se avete già visto le mete classiche, potete puntare su prefetture più autentiche:
- Ehime-ken, per scoprire la Shikoku più vera
- Akita-ken, per i suoi paesaggi naturali e le onsen remote
- Tottori-ken, per vedere le celebri dune e un Giappone meno turistico
- Se amate il mare e il clima subtropicale, non c’è nulla di meglio che esplorare alcune isole di Okinawa-ken.
- Se vi piacciono le montagne, il Nagano-ken e il Gifu-ken vi regaleranno panorami spettacolari e villaggi tradizionali.
Il mio consiglio è di non pianificare un viaggio tutto concentrato in una sola area urbana.
Alternate sempre almeno una o due prefetture di città con almeno una prefettura più rurale o naturale.
Solo così potrete davvero cogliere la varietà straordinaria che il Giappone ha da offrire.

Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).