2 giorni a Kyoto
Se avete solo 2 giorni a disposizione per visitare Kyoto, potete stare tranquilli: si può vivere un’esperienza davvero indimenticabile anche in poco tempo. Certo, l’ideale sarebbe avere almeno 3 o 4 giorni, per potersi spostare anche nei dintorni di Kyoto, visitare con calma Nara, magari Arashiyama o qualche tempio meno turistico, ma 2 giorni pieni ben organizzati bastano per vedere tutte le tappe più iconiche. Se volete valutare un itinerario più ampio, vi consiglio di leggere anche l’articolo dedicato: “3 o 4 giorni a Kyoto”. Ma se invece vi trovate nella situazione classica — magari arrivate da Tokyo e poi ripartite per Osaka — in questa guida vi porto passo dopo passo a vivere il meglio che Kyoto ha da offrire in soli due giorni.
Indice
- Giorno 1: Il cuore di Kyoto
- Kinkakuji, il padiglione d’oro
- Ryoanji, il giardino zen più famoso
- Nishiki market: sapori e caos giapponese
- Kiyomizudera e le vie di Sannenzaka
- Gion: la Kyoto delle geisha
- Giorno 2: Fushimi Inari, Nara e Osaka in un solo giorno
- Fushimi Inari: i torii rossi all’alba
- Nara: cervi liberi e grande Buddha
- Osaka: street food e luci nel quartiere di Dotonbori
- Si può davvero fare tutto questo in un giorno?
- Dove dormire a Kyoto
- Alternative al tempio Ryoanji
- Mangiare a Kyoto: consigli pratici
- Un piccolo consiglio personale
- Kyoto in 2 giorni: si può fare, e anche bene
Giorno 1: Il cuore di Kyoto
Il primo giorno è tutto dedicato a scoprire Kyoto nella sua essenza: templi spettacolari, stradine storiche, bancarelle e angoli nascosti che sembrano usciti da un film.
Kinkakuji, il padiglione d’oro

Si comincia subito col botto: Kinkakuji, uno dei templi più iconici del Giappone, con il padiglione rivestito di foglie d’oro che si specchia in uno stagno perfetto. Arrivate al mattino presto, se possibile all’apertura, così da evitare le folle.
Il giro è abbastanza rapido, ma la bellezza del luogo vi resterà addosso per tutta la giornata. Non servono mille parole per descriverlo: bisogna vederlo dal vivo. Non fermatevi solo alla classica foto da cartolina: camminate lentamente lungo il percorso, osservate i giardini, gli alberi, le sfumature dell’acqua.
Ryoanji, il giardino zen più famoso

Se volete aggiungere una tappa breve e significativa prima di pranzo, vi consiglio il vicino Ryoanji, famoso per il suo giardino di pietre zen. È un luogo di silenzio e contemplazione, completamente diverso dal Kinkakuji ma altrettanto memorabile. Se avete poco tempo potete saltarlo, ma se vi affascina l’aspetto più spirituale del Giappone, è una tappa che vi arricchirà.
Nishiki market: sapori e caos giapponese

Per pranzo ci si sposta verso il centro di Kyoto, e in particolare verso il mercato Nishiki, un vero e proprio corridoio del gusto. Qui potete assaggiare piatti locali direttamente dalle bancarelle: takoyaki, sashimi freschissimo, mochi ripieni, yuba (la “pelle” del tofu), e un’infinità di cose strane e curiose.
Non è solo un mercato, è un viaggio nei sapori e nelle abitudini quotidiane. Prendetevi tempo, assaggiate più cose possibili e poi magari entrate in uno dei piccoli ristoranti della zona per sedervi e ricaricarvi. Se volete, potete fare anche qualche acquisto tipico: ci sono coltelli artigianali, bacchette decorate, snack strani da portare a casa.
Kiyomizudera e le vie di Sannenzaka

Dopo pranzo si sale verso il Kiyomizudera, uno dei templi più spettacolari di Kyoto. Il percorso per arrivarci è già una meraviglia: viuzze acciottolate, casette tradizionali, negozietti storici. Le vie Sannenzaka e Ninenzaka sono perfette per perdersi nella Kyoto più autentica, scattare foto stupende, fare una pausa con un gelato al matcha o un dolcetto wagashi.
Il tempio, costruito su una terrazza panoramica in legno, offre una vista incredibile sulla città. Qui potete respirare l’anima antica del Giappone, soprattutto se arrivate nel tardo pomeriggio, con le luci che cambiano e l’atmosfera che diventa quasi magica.
Gion: la Kyoto delle geisha

Quando il sole comincia a scendere, vi consiglio di dirigervi verso Gion, il quartiere storico delle geisha. È un luogo affascinante e misterioso, con lanterne accese, stradine silenziose, case basse di legno.
Non aspettatevi di vedere una geisha ogni due passi, ma con un po’ di fortuna e rispetto potreste incontrarne qualcuna mentre si sposta velocemente verso un ryotei. Non fermatele mai, non mettetevi davanti a fotografarle, ma godetevi il momento con discrezione. In alternativa, potete semplicemente camminare per Hanamikoji Dori, sorseggiare un tè in uno dei tanti locali o mangiare in un ristorante tradizionale.
Giorno 2: Fushimi Inari, Nara e Osaka in un solo giorno
Il secondo giorno è un po’ più dinamico, ma proprio per questo anche molto divertente. L’idea è quella di combinare Fushimi Inari, Nara e, se avete ancora energie, anche una puntata a Osaka nel tardo pomeriggio o la sera.
Fushimi Inari: i torii rossi all’alba

Si parte presto, perché il luogo merita assolutamente. Il santuario Fushimi Inari è uno dei luoghi più iconici del Giappone: migliaia di torii rossi che si susseguono in un tunnel infinito lungo la collina. È aperto 24 ore su 24, quindi vi consiglio di arrivare prestissimo, anche prima delle 8 se riuscite, per godervi il silenzio e la magia senza troppa folla.
Potete decidere voi fino a dove salire: arrivare in cima richiede circa 1 ora e mezza, ma anche solo il primo tratto è suggestivo. Fermatevi, scattate foto, ma cercate di vivere il luogo, non solo di fotografarlo.
Una volta terminata la visita, è comodissimo: la stazione JR Inari è proprio lì accanto e da qui si prende il treno diretto per Nara.
Nara: cervi liberi e grande Buddha

Nara è una delle esperienze più particolari che potete fare in Giappone. Appena usciti dalla stazione, bastano pochi minuti a piedi per trovarvi circondati dai famosi cervi liberi, che si avvicinano per ricevere i cracker che potete comprare in loco.
È una sensazione unica: camminare tra templi antichi e animali in libertà, con un’atmosfera quasi da sogno. La tappa principale è il Todai-ji, il tempio che ospita il Grande Buddha, una statua imponente in legno e bronzo che lascia davvero a bocca aperta.
Ma ci sono anche altri luoghi interessanti: il parco, piccoli santuari, scorci verdi. Se non vi fermate troppo a lungo in ogni punto, un paio d’ore bastano per un bel giro rilassato.
Osaka: street food e luci nel quartiere di Dotonbori

Se dopo Nara vi sentite ancora pieni di energia, potete prendere la linea Kintetsu direttamente da Nara a Osaka Namba e fare una tappa serale nel cuore più vivace del Kansai: Dotonbori.
Qui non si viene per musei o templi, ma per immergersi nel caos del Giappone moderno, tra insegne luminose, ristoranti con enormi granchi meccanici e una folla continua. È il posto ideale per assaggiare cibo di strada locale, come:
- Takoyaki: palline di pastella con polpo, servite bollenti con salsa, maionese e katsuobushi.
- Okonomiyaki: una sorta di frittatona giapponese con cavolo, carne, pesce o altri ingredienti.
- Kushikatsu: spiedini fritti, da intingere nella salsa (vietato fare il bis!).
- Ramen: alcune catene aperte 24 ore su 24 servono ottimo ramen a qualsiasi ora.
A Dotonbori potete anche fare una mini crociera sul canale, oppure passeggiare fino a Shinsaibashi, il quartiere dello shopping. Non c’è un vero itinerario: si viene per lasciarsi trasportare dall’atmosfera.
Per rientrare a Kyoto, vi basterà prendere lo Shinkansen da Shin-Osaka oppure un treno espresso da Osaka/Umeda: in circa 30-40 minuti siete di nuovo in hotel.
Si può davvero fare tutto questo in un giorno?
Sì, ma dovete essere realistici e flessibili. Non è un itinerario adatto a chi vuole prendersela con calma o viaggia con bambini piccoli. Però se vi piace sfruttare bene il tempo, è un’esperienza fattibile e molto divertente.
Chiaramente, se mentre siete lì vi accorgete che volete restare più tempo a Nara, potete saltare Osaka. Oppure fare il contrario: solo Fushimi Inari e Osaka, evitando Nara. L’importante è decidere sul momento, in base a come vi sentite.
Se invece avete più tempo, vi consiglio di leggere l’altro articolo: “3 o 4 giorni a Kyoto”, dove propongo anche alternative meno turistiche e più autentiche per chi vuole andare oltre le tappe classiche.
Dove dormire a Kyoto
Vi consiglio di leggere l’articolo con i migliori hotel e ryokan a Kyoto. Se possibile vi consiglio di scegliere un hotel centrale, possibilmente vicino alla stazione di Kyoto oppure nella zona tra Gion e Kawaramachi, così da essere ben collegati sia al treno sia alle zone turistiche, come dico nell’articolo dove dormire a Kyoto.
Evitate zone troppo lontane o residenziali, perché rischiate di perdere tempo prezioso negli spostamenti, specialmente in un itinerario così compatto.
Alternative al tempio Ryoanji
Se durante il giorno 1 volete fare una piccola deviazione o preferite qualcosa di diverso da Ryoanji, ecco alcune alternative interessanti:
- Ninna-ji: un complesso molto vasto e tranquillo, patrimonio UNESCO, perfetto in primavera per i ciliegi tardivi.
- Daitoku-ji: meno turistico, ma con un’atmosfera incredibilmente autentica e giardini zen curatissimi.
- Passeggiata del filosofo: imperdibile in primavera, e saltabile nelle altre stagioni.
In ogni caso, scegliete solo una tappa extra, altrimenti rischiate di non godervi bene il resto.
Mangiare a Kyoto: consigli pratici
Oltre a Nishiki, ci sono molti luoghi in cui mangiare bene durante l’itinerario. Ecco alcuni consigli pratici:
- Vicino a Kinkakuji: ci sono alcuni piccoli ristoranti di soba o udon dove mangiare in modo semplice e veloce.
- Tra Nishiki e Gion: trovate locali più eleganti, perfetti per una cena in stile kaiseki, carne wagyu o altro.
- A Nara: potete provare curry giapponese, qualche piatto vegetariano, oppure semplicemente mangiare in stazione prima di partire.
- A Osaka: lasciatevi guidare dagli odori e dai colori. A Dotonbori si mangia per strada ovunque!
Se volete provare un’esperienza più particolare, a Kyoto ci sono anche diversi locali dove potete cenare con spettacoli tradizionali, anche se vanno prenotati con anticipo e sono un po’ più costosi.
Un piccolo consiglio personale
Se potete, cercate di alzarvi presto e sfruttare al massimo le prime ore della giornata: i templi sono molto più belli quando sono semi-deserti, e la luce del mattino regala un’atmosfera davvero speciale. Al contrario, verso le 10:30-11 cominciano ad arrivare pullman di turisti e l’esperienza cambia completamente.
Un’altra cosa: non correte per forza da un punto all’altro solo per “spuntare la lista”. Alcuni dei ricordi più belli di Kyoto nascono semplicemente camminando senza meta in una stradina laterale, entrando per caso in una bottega, fermandosi su una panchina a guardare le lanterne accese.
Kyoto in 2 giorni: si può fare, e anche bene
In due giorni non si vedrà tutto, ma si può vivere la magia di Kyoto, e anche qualcosa in più. L’importante è organizzarsi bene, scegliere le tappe che vi ispirano di più, e lasciarsi un po’ di margine per scoprire qualcosa che non avevate previsto.
E ricordate: se potete fermarvi più a lungo, ho scritto un articolo con tante altre idee, esperienze meno turistiche e itinerari alternativi: andate a leggere anche “3 o 4 giorni a Kyoto” per completare il vostro viaggio nel Kansai.
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).