Sanzen-in

Saranno i suoi “paradisiaci” giardini la ragione per cui la sala principale di questo tempio venne battezzata Tempio della Rinascita in Paradiso? Non è certo, però nel tempio di Sanzen-in, situato nella cittadina rurale di Ohara ad un’ora circa da Kyoto, la natura è la protagonista assoluta e la sua bellezza pervade ogni angolo, dagli ambienti esterni arricchiti da muschio, aceri e cedri, agli ambienti interni decorati con affreschi che ritraggono giardini e soggetti naturali.

Il tempio Sanzen-in è la sede della scuola Tendai e rappresenta anche uno dei cinque più importanti templi buddisti monzeki, ovvero quei templi che hanno avuto alla guida membri appartenenti alla famiglia imperiale. Il tempio rende omaggio alla figura di Yakushi Ruriko Nyorai, chiamato anche Buddha della Guarigione.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Sanzen-in
Orario: Dalle 8 alle 17:30
Costo a persona: 700yen

Nelle vicinanze:

La zona per mangiare direttamente sul torrente, a Kibunesou.A 6483 metri
La Villa Imperiale Shugakuin in autunno.A 7830 metri
Dettaglio del tetto al tempio Shisendo, a Kyoto.A 9148 metri
Clienti intengi a mangiare al ristorante di Musashi Sushi, a Kyoto, specializzato in kaiten sushi.A 10801 metri
Esterno del tempio dal padiglione d'argento, Ginkaku-ji a Kyoto, visto dal giardino.A 10825 metri
Persone camminano a Kyoto, lungo la passeggiata del filosofo in primavera.A 10896 metri

La storia

Fu proprio il monaco Saicho, fondatore della scuola Tendai in Giappone, a costruire il tempio nel lontano 804. Successivamente, attorno al 1100, la guida del tempio fu affidata al secondogenito dell’imperatore Horikawa, e questo sancì il legame tra questo luogo e la famiglia imperiale trasformando Sanzen-in in un tempio monzeki. Da allora, alla guida del tempio si sono succeduti 32  membri della famiglia imperiale. Con il passare degli anni il tempio si sviluppò arrivando a comprendere diversi edifici, tra cui l’attuale sala Ojo gokuraku-in che entrò a far parte del complesso di Sanzen-in dopo che il tempio fu trasferito nel luogo in cui sorge oggi.

 By: Chi King

Le cose da vedere

Oltrepassata la porta principale del tempio, vi ritroverete di fronte ad una serie di edifici, tutti collegati tra loro. Il primo edificio è Kyakuden, la sala degli ospiti, dove potete ammirare alcuni bellissimi dipinti che decorano le porte scorrevoli (fusuma) e opere di calligrafia giapponese. Questi capolavori sono stati realizzati da celebri artisti giapponesi di fama mondiale, tra cui Suzuki Shonen e Takeuchi Seiho. Il Kyakuden offre anche la possibilità di vivere esperienze uniche e indimenticabili, come ascoltare l’omelia dei monaci oppure assistere alla trascrizione dei sutra. Da questo edificio potete poi raggiungere il giardino Shuhekien, uno splendido esempio di tradizionale giardino giapponese in cui potete passeggiare tra aceri, muschio e cedri e un piccolo laghetto. Da questo giardino potete poi accedere, attraverso un corridoio, alla sala principale, Shinden, in cui sono esposte le statue di tre divinità buddiste: la statua posta al centro rappresenta il Buddha Amida e fu realizzata dal monaco Eshin, mentre ai lati si trovano Kannon e Fudo Myoo. All’interno di questo edificio potete ammirare anche la sala Gyokuza, decorata dall’illustre pittore Shimomura Kanzan e l’utilizzo di diversi colori sgargianti fece sì che questa stanza venne chiamata anche Stanza Arcobaleno. La sala Shinden offre anche una meravigliosa vista sull’intera area del tempio, la più fotografata dai turisti, perciò soffermatevi qualche minuto ad osservare lo splendido e colorato giardino Yusei-in e in lontananza la sala Ojo gokuraku-in, l’edificio più antico del tempio. Se avete tempo, fate una sosta e passeggiate nel giardino immergendovi nella quiete e nei profumi che sprigiona questo luogo e ammirando le statue in pietra che spuntano qua e là; i colori dell’autunno donano al tempio una cornice magica e  suggestiva ed è perciò la stagione migliore per visitarlo. La sala Ojo gokuraku-in o sala Amida rappresenta l’attrazione principale del tempio; fu costruita nel 985 dal monaco Eshin insieme alla sorella Anyoni come luogo per commemorare le anime dei loro genitori defunti e la costruzione originale presentava un’architettura austera e molto semplice. Le pareti e i soffitti della sala sono interamente decorati con splendidi affreschi variopinti che raffigurano un giardino paradisiaco; questo edificio custodisce una statua di Amida affiancata da altre due divinità, gli assistenti Kannon e Seishi.  Proseguendo nella visita, recatevi verso la zona retrostante del tempio dove si trovano alcuni edifici abbastanza recenti e ricchi di “piccoli” tesori: una sala dedicata alla figura di Kannon, la sala Kannon-do, che ospita una statua del bodhisattva interamente ricoperta in oro e alta 3 metri. Secondo la religione buddista Kannon è dotato del potere spirituale di ascoltare ed esaudire i desideri di coloro che si rivolgono a lui. Accanto alla sala Kannon-do si trova anche un giardino tradizionale di rocce arricchito con piccole statue di 25 bodhisattva simbolo della compassione. All’esterno, nei pressi della sala, noterete anche alcune miniature di Kannon che sono state donate da persone i cui desideri sono stati avverati dal bodhisattva. Mentre vi avviate verso l’uscita fermatevi anche a curiosare tra i tanti manufatti e reperti custoditi nella Stanza del Tesoro.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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