Cosa vedere a Pechino

Pechino è una metropoli ricca di vita e cultura, dove le strade affollate di veicoli, biciclette e pedoni danno alla città un’energia inarrestabile. I quartieri moderni danno vita ad un bellissimo contrasto con i luoghi storici e i piccoli vicoli rimasti fermi nel tempo, donando a Pechino un’atmosfera suggestiva che la rendono la base di partenza ideale per andare alla scoperta del paese. Pechino è anche la porta di ingresso alla Grande Muraglia, una delle attrazioni cinesi più visitate.

Le cose da vedere a Pechino sono davvero tante e questo può far sentire un po’ spaesati al primo viaggio, perciò per aiutarvi ho raccolto per voi una lista dei luoghi da non perdere.

Città proibita


L’antico complesso del Palazzo Imperiale delle dinastie Ming e Qing è l’attrazione principale di Pechino e prese il nome di città proibita in quanto ai cittadini comuni era vietato l’accesso. Situato nel cuore della città, le sue origini risalgono al 1200, sebbene venne poi ampliato e arricchito durante il 1400. Per numerosi secoli la Città Proibita è stata la dimora di tanti imperatori e fulcro delle cerimonie e dei maggiori incontri politici. L’area su cui si estende è vastissima e circondata da mura alte 10 metri con quattro torri di controllo agli angoli e un fossato che si estende tutto intorno. All’interno potete visitare varie sale riccamente decorate e tesori culturali che evocano lo splendore di un tempo. La visita richiede almeno una mezza giornata.

La Grande Muraglia Cinese

Pechino si trova a solo un’ora di distanza da quella che rappresenta sicuramente la maggiore attrazione storica del paese: la Grande Muraglia Cinese. Potete visitarla in maniera indipendente o prendere parte ad un tour guidato per passeggiare lungo un tratto della struttura lungo la quale avrete una vista sensazionale sul paesaggio naturale circostante. Ci sono varie sezioni che potete percorrere: il tratto che inizia al Passo Badaling fu il primo aperto ai turisti negli anni ’50 ed è quello più popolare, mentre la sezione di Mutianyu risale in parte al sesto secolo ed è famosa per i suoi panorami emozionanti in primavera e in autunno. Sulla strada che conduce alla Grande Muraglia, vale la pena fermarsi a visitare anche le tombe della dinastia dei Ming.

Piazza Tiananmen

Piazza Tiananmen è la piazza più famosa di Pechino ed una delle più ampie al mondo. Sempre affollatissima di turisti in visita ai musei, Piazza Tiananmen è anche un luogo dal profondo valore storico e politico per il Paese in quanto qui venne proclamata la nascita della Repubblica Popolare Cinese. La piazza è arricchita di monumenti e luoghi storici, con obelischi e porte che permettono di ripercorrere la storia di questo luogo.

Parco Beihai

A breve distanza dalla Città Proibita, di cui un tempo faceva parte, il parco Beihai è uno dei più antichi giardini imperiali tutt’ora esistenti a Pechino e prende il nome dal vicino Lago Beihai. È un bellissimo esempio di giardino in stile classico cinese che si adagia lungo le sponde del lago sviluppandosi su incantevoli collinette e prati punteggiati da sale che ospitano statue di Buddha e storiche residenze signorili abitate da scrittori, artisti e politici. Il simbolo del parco è però il Bai Ta, uno stupa in pietra bianca alto 40 metri e visibile da vari punti del giardino.

Il Tempio del Cielo

Chiamato anche il “tempio del Paradiso”, risale al 1420 e racchiude alcuni degli edifici più sacri della città. Incorniciato da una vegetazione lussureggiante, è sin dal passato teatro delle cerimonie più importanti, come quella dedicata al solstizio d’inverno o alle preghiere per i raccolti, a cui prendeva parte anche la famiglia imperiale. Diviso in due sezioni, una rettangolare e una semicircolare che rappresentano il Paradiso e la Terra, sfoggia un’architettura ricca di simbolismi e legata alle leggi cosmiche che di certo ne accresce il fascino e il mistero. Particolarmente accattivante è la sala principale del tempio con la sua pianta circolare e il suo rivestimento esterno fatto di migliaia di tegole blu.

Il Palazzo d’Estate

Situato a circa 30 minuti con i mezzi dal centro di Pechino, il Palazzo d’Estate era la residenza estiva degli imperatori ed oggi è una delle attrazioni imperdibili della città. Si erge su una collina, circondato da un ampio lago e da incantevoli giardini punteggiati da varie sale ed edifici in cui la famiglia imperiale usava trascorrere il tempo libero, intrattenersi con spettacoli teatrali e pregare in uno dei templi del complesso. Se viaggiate nella bella stagione, approfittate del bel tempo per una gita in barca sul lago e passeggiate tra i negozietti che sorgono sulle sponde del lago.

Stadio Nazionale di Pechino

Ribattezzato “nido di uccello” per la sua forma reticolata, lo Stadio Nazionale di Pechino è un progetto ambizioso nato per ospitare le Olimpiadi Estive del 2008. Con il suo profilo contemporaneo che non rinuncia a dettagli tradizionali cinesi e una tecnologia all’avanguardia, lo stadio merita di certo una visita. Oggi viene utilizzato come cornice di eventi sportivi e culturali, concerti e persino come pista da sci in inverno, ma anche nei giorni restanti è possibile visitarlo pagando un biglietto di ingresso.

Tempio dei Lama

Conosciuto anche come Tempio Yonghe, il Tempio dei Lama è un luogo carico di suggestioni e uno dei templi meglio conservati del paese. Completato nel 1745 venne realizzato come sede principale della scuola buddista lamaista, la religione principale del Tibet che allora era stato da poco annesso alla Cina. Si tratta di un complesso piuttosto ampio arricchito di opere d’arte di inestimabile valore, giardini e bellissimi edifici sacri. Tra questi il principale è la Sala dei Re del Paradiso, con la sua veneratissima statua del Buddha circondata dai quattro re, ciascuno raffigurato con diversi oggetti significativi per il Buddismo.

Parco Jingshan

Dinanzi alla Porta Nord della Città Proibita si erge una famosa collina, oggi trasformata nel parco cittadino Jingshan che offre alcuni dei migliori panorami sulla capitale e in particolare sulla Città Proibita e sul Lago Beihai. Fu eretta nell’epoca della dinastia Ming con la terra e i detriti derivanti dagli scavi per la costruzione della Città Proibita: il nome significa appunto “collina di carbone”. Qui il trambusto del centro di Pechino magicamente si interrompe, lasciando spazio al silenzio e alla tranquillità che pervade i suoi giardini fioriti e le passeggiate che si diramano tra alberi ultracentenari.

Il Distretto Artistico 798

Il Distretto Artistico 798 è oggi un luogo unico, un intero quartiere devoto all’arte contemporanea, sviluppatosi attorno ad un grande complesso industriale convertito in gallerie, laboratori ed accademie dell’arte. In questo enorme centro creativo l’aspetto ancora post-industriale degli edifici si unisce ad un’atmosfera artistica e giovanile, dando vita ad un luogo bellissimo da esplorare e ricco di sorprese e scorci affascinanti. Negli ultimi anni è diventato anche un centro dello shopping di qualità, grazie all’apertura di librerie e boutique di stilisti indipendenti affiancate da caffetterie e ristoranti di tendenza.

Hutong (Nanluoguxiang)

In alcuni angoli di Pechino esistono ancora vicoli dove è possibile rivivere le atmosfere del passato e scoprire scorci di vita reale: sono gli hutong, le antiche stradine della città vecchia che danno vita ad intricati labirinti su cui si affacciano piccole dimore tradizionali che celano cortili incantevoli. La maggior parte degli hutong esistenti oggi si trovano nei dintorni della Città Proibita e sono belli da visitare a piedi per “perdersi” al loro interno, ma per chi lo desidera sono disponibili anche i pedicab, una sorta di taxi sulle due ruote che rappresenta un antico mezzo di trasporto oggi usato prevalentemente a livello turistico.

L’area di hutong più famosa è quella di Nanluoguxiang che prende il nome dall’omonima strada commerciale che attraversa il quartiere: qui si alternano popolari negozietti di souvenir e snack, bar e locali con musica dal vivo, ristoranti, caffè e stand di street food.

La Torre della Campana e la Torre del Tamburo

Nei pressi di Nanluoguxiang potrete ammirare le Torri della Campana e del Tamburo, entrambe risalenti al 1400. La Torre della Campana è sormontata da una grande campana di bronzo, mentre la Torre del Tamburo spicca per i suoi esterni rossi e un tetto turchese decorato da simboli tradizionali. Entrambe sono accessibili all’interno e offrono una bella vista dall’alto sebbene la scalinata per raggiungere la cima sia piuttosto ripida e non adatta a tutti.

National Museum of China

Affacciato su Piazza Tiananmen, il Museo Nazionale della Cina è il secondo museo d’arte visitato al mondo dopo il Louvre di Parigi ed è uno dei più grandi a livello internazionale, con ben 48 sale espositive. È il luogo perfetto per ripercorrere la storia del paese attraverso opere artistiche, oggetti e reperti storici: potrete ammirare antichi oggetti in ceramica, oro, bronzo e giada risalenti a varie epoche, approfondire la nascita e lo sviluppo del paese partendo dai primi insediamenti fino all’era comunista. Alla fine della visita, recuperate le energie nel cafè e sala da tè del museo.

Wangfujing Snack Street

Se siete appassionati di street food o semplicemente volete fare qualche assaggio della cucina locale senza necessariamente sedervi al ristorante, dirigetevi alla stradina Wangfujing Snack Street, il luogo migliore della città per assaggiare dei deliziosi snack e dolcetti a base di riso e pasta dolce di fagioli. La strada è particolarmente animata a partire dalle ore del tramonto in quanto il mercato resta aperto fino a tardi e offre un’immersione nei profumi e nella contagiosa energia cinese.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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