Il castello di Hiroshima in primavera.

Castello di Hiroshima

Il castello di Hiroshima fu costruito nel XVI secolo, come dimora del signore feudale (daimyo) del feudo dell’omonima città.
Dopo essere stato completamente distrutto nel corso della seconda guerra mondiale, è stato interamente ricostruito. Attualmente la torre principale (Tenshu) è fatta principalmente in cemento armato.
A differenza della maggior parte dei castelli, costruiti in cima a colline o in posizioni strategiche, il castello di Hiroshima è un buon esempio di castello costruito su terreno pianeggiante nel centro di una città. Il torrione principale consta di cinque piani, mentre i suoi giardini sono circondati da un fossato.

La struttura originale era in legno e fu portata a compimento tra il 1592 e il 1599, mentre nel 1931 il castello è stato dichiarato tesoro nazionale.
Il castello era ben protetto da tre fossati concentrici, oltre al fiume Otagawa ad ovest, che rappresentava un’ulteriore barriera naturale. I due fossati esterni furono realizzati tra la fine del 19° e l’inizio del 20° e gran parte del terreno un tempo adibito a parco del castello è oggi sede di case, scuole, uffici e negozi. Tra i vari edifici secondari inscritti nel perimetro del castello, vi è un santuario scintoista chiamato Hiroshima Gokoku Jinja.

Il castello si trova a dieci minuti a piedi dalla fermata del tram Kamiyacho (KamiyachoNishi e KamiyachoHigashi) e Kenchomae. Oppure 15 minuti a piedi dal Parco della Pace.

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Informazioni e mappa

Nome: Castello di Hiroshima

Storia del castello

Il castello fu costruito verso la fine del XVI secolo, come residenza di Mori Terumoto. All’epoca Hiroshima non esisteva ancora e la zona era chiamata Gokamura, che significa ‘cinque villaggi’. A partire dal 1591, Mori divenne governatore di nove province, tra cui le attuali province di Shimane , Yamaguchi , Tottori , Okayama e Hiroshima. Hiroshima iniziò a svilupparsi come una città fortificata , di cui il castello era sia il centro fisico sia il centro economico.
Il nome Hiroshima venne adottato contestualmente alla costruzione del castello, al fine di comunicare un significato più alto e dignitoso: “Hiro” derivava dal nome di un antenato della famiglia Mori, mentre “Shima” era stato preso da Fukushima Motonaga, che aveva aiutato Mori Terumoto a scegliere il sito per la costruzione del castello. Secondo alcuni storici, invece, la parola ‘Hiroshima’ significherebbe letteralmente ‘isola larga’, in quanto la zona si trova in prossimità del delta dell’Otagawa, che ospita altre isole.
In seguito alla battaglia di Sekigahara nel 1600, Mori fu costretto a lasciare il castello, ritirandosi ad Hagi. Fukushima Masanori divenne così il nuovo signore. Dopo aver fatto restaurare il castello a seguito di una alluvione nel 1619, Fukushima venne inviato a Kawanakajima e Asano Nagaakira divenne il nuovo signore del castello.
Dal 1619 e fino all’abolizione del sistema feudale, in pieno periodo Meiji, la famiglia Asano prese il potere, diventando signori del castello.
In seguito il castello divenne una struttura militare, sede del Quartier Generale Imperiale durante la prima guerra sino-giapponese nel 1894-1895. A testimonianza di questo periodo, restano oggi alcune parti delle fondamenta.
Durante la seconda guerra mondiale il castello fu distrutto dalla bomba atomica sganciata dagli americani il 6 agosto 1945. Si pensò a lungo che l’esplosione avesse completamente spazzato via ogni parte del castello, mentre in seguito venne appurato che erano stati distrutti solamente i pilastri inferiori del castello, mentre il resto era crollato di conseguenza.

Il castello oggi

Tredici anni dopo la distruzione provocata dalla bomba atomica, il torrione principale del castello è stato ricostruito in cemento armato, con esterni in legno. All’interno del mastio si trova un museo informativo su Hiroshima, la storia del castello e i castelli giapponesi in generale, mentre dall’ultimo piano si gode di un’ottima vista panoramica sulla città.
Allo scopo di riprendere l’antico stile architettonico, i restauri di alcune parti del castello sono stati eseguiti utilizzando i tradizionali metodi di costruzione, come si può notare osservando in particolare il cancello principale e due torrette.
All’interno delle mura del castello, sono visibili tre alberi sopravvissuti al bombardamento atomico, un eucalipto, un salice e un agrifoglio.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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