Viaggio in Giappone e Polinesia

Unire la cultura millenaria del Giappone con la natura spettacolare della Polinesia è qualcosa che lascia il segno. Non è solo un viaggio lungo, è un viaggio intenso. Perché si passa dai templi immersi nel silenzio alle isole circondate da un oceano turchese così perfetto che sembra finto. Due mondi lontani, che si completano a vicenda: il Giappone vi carica di esperienze, la Polinesia vi svuota di pensieri. E questa è forse la cosa più bella. Ci arrivate carichi, curiosi, attenti a ogni dettaglio, e ripartite con la pelle abbronzata, il cuore pieno, la mente svuotata.

Se state pensando a un viaggio lungo, magari per un viaggio di nozze o un viaggio importante nella vita, questa combinazione ha davvero pochi rivali. Ma attenzione: organizzarlo bene fa la differenza. In questo articolo vi do consigli pratici, suggerimenti personali e alternative reali per costruirlo su misura, senza spendere una fortuna e senza perdere tempo.

Indice


Quanti giorni servono

Il primo punto da chiarire è la durata complessiva del viaggio. Diciamolo subito: per fare bene Giappone e Polinesia, servono almeno 15-20 giorni pieni, ma l’ideale sarebbe avere 3 settimane. Se avete meno tempo, si può fare comunque, ma vi consiglio di tagliare su una delle due destinazioni, oppure di scegliere solo una zona del Giappone (es. Tokyo e Kyoto) e una sola isola in Polinesia.

Un esempio di itinerario potrebbe essere:

  • 10 giorni in Giappone, tra Tokyo, Kyoto e magari una tappa secondaria
  • 7 giorni in Polinesia, tra Moorea e Bora Bora (o un’isola sola, se volete rilassarvi completamente)

Ovviamente si può invertire l’ordine: prima la Polinesia e poi il Giappone, ma io vi consiglio di farlo al contrario. Perché in Polinesia il tempo si ferma, mentre il Giappone è pieno di stimoli, di cose da vedere, di spostamenti.

Come organizzare i voli

Uno degli aspetti più delicati è proprio questo. Trovare voli comodi, logici e non troppo costosi può richiedere un po’ di ricerca, ma vi assicuro che è possibile.

Il consiglio principale è: fate un biglietto open-jaw, cioè con arrivo in Giappone e ritorno dalla Polinesia (o viceversa). In mezzo, poi, aggiungete un volo a parte tra le due destinazioni. In genere funziona così:

  • Andata: Italia → Tokyo (o Osaka)
  • Volo intermedio: Tokyo → Papeete (via Auckland o via Nouméa, a seconda della compagnia)
  • Ritorno: Papeete → Italia (via Los Angeles, Parigi o ancora Tokyo)

Alcune combinazioni interessanti:

  • Air Tahiti Nui vola tra Tokyo e Papeete (ma attenzione: pochi voli a settimana)
  • Air New Zealand fa rotta Tokyo → Auckland → Papeete
  • Fiji Airways può essere un’ottima opzione con stopover alle Fiji

Se usate strumenti come Google Flights o Skyscanner, cercate bene inserendo “multitratta” o “più città”: può far risparmiare centinaia di euro.

Dove andare in Giappone

Se è la prima volta in Giappone, vi consiglio di concentrarvi su luoghi iconici, ma con qualche tocco più personale.

  • Tokyo: almeno 3-4 giorni, meglio se all’inizio. È l’impatto, il caos ordinato, l’energia. Ma ci sono anche angoli intimi e meravigliosi, come Yanaka o i templi nascosti vicino a Ueno.
  • Kyoto: per me resta una delle tappe imperdibili. Se potete, dormite in un ryokan e andate nei quartieri meno turistici.
  • Nara o Kamakura: per una gita fuori porta che vi fa entrare davvero in un altro mondo.
  • Hakone o Kawaguchiko: se sognate di vedere il Monte Fuji

Se invece non è la vostra prima volta, potete osare: Kanazawa, Kinosaki Onsen, Kurashiki, o qualche villaggio rurale.

Il Giappone è enorme e ogni zona è diversa. Ma ricordate: è solo la prima parte del viaggio. Non strafate. Meglio vedere meno ma viverlo bene.

Fiori rosa e il Monte Fuji specchiato nel lago.

Cosa mettere in valigia

Qui la sfida è doppia. Dovete portare cose adatte al Giappone, che ha stagioni ben distinte e a volte imprevedibili, e cose per la Polinesia, dove sarete sempre in costume o poco più.

Il mio consiglio è fare due mini-valigie nella valigia grande:

  • una parte con vestiti più pratici e cittadini: pantaloni leggeri, felpa, giacca leggera, scarpe comode
  • una parte da mare: costumi, ciabatte, pareo, occhiali da sole, crema solare (in Polinesia costano un’esagerazione), repellente per zanzare

Non serve portarsi di tutto. In Giappone potete fare lavanderia ovunque. E in Polinesia, davvero, bastano 2 costumi e 1 vestito leggero.

Quale isola scegliere in Polinesia

La Polinesia Francese non è solo Bora Bora. Anzi, vi consiglio di valutare altre isole, meno famose ma spesso più autentiche e rilassanti.

Le isole principali per chi va la prima volta sono:

  • Moorea: bellissima, con montagne verdi, mare limpido e resort di tutti i tipi. Si raggiunge in traghetto da Tahiti in 40 minuti. È più economica e più verde di Bora Bora.
  • Bora Bora: perfetta per chi sogna i famosi overwater bungalow. Il colore dell’acqua è davvero incredibile. Ma è più turistica e tutto costa di più.
  • Rangiroa o Tikehau: ideali se volete un’esperienza più remota e isolata, dove si sta a contatto vero con la natura e i ritmi locali.
    Io vi consiglio, se potete, di fare Moorea + una seconda isola. Il volo interno si prenota con Air Tahiti e potete prendere un “pass” per risparmiare.

Quanto costa un viaggio così

Domanda lecita: costa tanto? Sì, non è un viaggio economico, ma non deve per forza costare una follia.

Con un minimo di attenzione, si può fare così:

  • Voli internazionali: tra 1.300 e 2.000 euro, a seconda del periodo
  • Voli interni e pass Air Tahiti: circa 400-600 euro
  • Alloggi in Giappone: da 60 euro a notte in business hotel, fino a 300 nei ryokan belli
  • Alloggi in Polinesia: da 100 euro a notte per pensioni locali, fino a 1.000 euro (o più) per gli overwater nei resort top
  • Pasti e trasporti: in Giappone si spende poco, in Polinesia un po’ di più

Con un budget di circa 4.000-5.000 euro a testa, si può fare un viaggio da sogno, con 3 settimane piene tra Giappone e Polinesia, senza rinunciare a niente di importante.

Quando andare

Anche qui bisogna trovare un equilibrio tra le due destinazioni.

  • Giappone: i periodi migliori sono primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre). Ma anche l’estate può andare, se non temete il caldo e volete fare mare in Polinesia subito dopo.
  • Polinesia: stagione secca da maggio a ottobre. Novembre-marzo più piogge, ma anche più fiori e meno turisti.

Il periodo migliore in assoluto? Fine aprile o inizio maggio. Potete vedere i ciliegi tardivi in Giappone e poi andare in Polinesia quando inizia la stagione secca. Oppure ottobre: foglie rosse in Giappone, tempo perfetto in Polinesia.

Itinerario consigliato giorno per giorno

Organizzare bene i giorni è fondamentale per non perdere tempo e per evitare di stressarsi troppo. Vi lascio qui un itinerario realistico e collaudato, da adattare ovviamente ai vostri gusti.

Giorno 1-4: Tokyo
Arrivate a Tokyo e dedicate i primi giorni a immergervi nella città, ma senza correre. Visitate i quartieri classici come Shibuya, Shinjuku, Asakusa, ma lasciatevi anche del tempo per scoprire angoli tranquilli come Kagurazaka o il giardino Rikugien. Se vi piace, potete includere una gita a Nikko o Kamakura.

Giorno 5-6: Kyoto
Prendete il treno proiettile (Shinkansen) e andate a Kyoto. Due notti sono il minimo sindacale, ma possono bastare se scegliete bene. Vi consiglio Fushimi Inari all’alba, Arashiyama e il bosco di bambù, e una cena in centro magari con qualche piatto kaiseki.

Giorno 7: Trasferimento e relax
Un giorno intermedio per tornare verso Tokyo (o Osaka se il volo per la Polinesia parte da lì), magari fermandosi in una zona onsen come Hakone o Atami. Un bagno caldo prima della seconda parte del viaggio fa la differenza.

Giorno 8: Volo verso la Polinesia
Il volo verso Papeete di solito parte in serata e può durare anche 10-12 ore. Portatevi qualcosa di comodo, e non dimenticate di stampare tutti i documenti richiesti per l’ingresso.

Giorno 9-12: Moorea
Appena arrivati, prendete il traghetto per Moorea. L’isola è verdissima, e ha alcuni dei paesaggi più belli di tutto il Pacifico. Noleggiate una macchina per esplorarla, oppure fate escursioni in barca tra le baie. Potete anche nuotare con le mante o fare snorkeling tra i coralli.

Giorno 13-16: Seconda isola (Bora Bora o Tikehau)
Prendete un volo interno e cambiate isola. Se volete l’effetto “wow” optate per Bora Bora, se invece preferite un’esperienza intima, Tikehau o Rangiroa sono perfette. Qui è il momento del vero relax: amache, mare, tramonti e silenzi.

Giorno 17: Ritorno a Tahiti e volo internazionale
Tornate a Papeete, magari con una notte intermedia per sicurezza, e preparatevi al volo di rientro.

Giorno 18-20: volo di ritorno + eventuale stopover
Molti voli fanno scalo a Los Angeles o Parigi: potete approfittarne per fare una mini-tappa, o rientrare subito.

Dove dormire in Polinesia

Se pensate che si possa dormire solo nei resort extra-lusso vi sbagliate. In Polinesia ci sono anche pensioni familiari, bungalow locali, piccoli hotel immersi nella natura, spesso gestiti da famiglie del posto. Sono chiamate “pensioni de famille” e spesso includono colazione e cena, che è una delle parti più belle perché si mangia tutti insieme, come in famiglia.

Alcuni consigli:

  • A Moorea, vi consiglio Fare Miti o Pension Motu Iti, economici ma in posizioni splendide
  • A Bora Bora, se non volete spendere 1000€ a notte, valutate Village Temanuata o i bungalow dell’isola principale
  • A Tikehau o Rangiroa, cercate strutture locali come Tikehau Village: semplici, genuine e in posti da sogno

Se però sognate l’overwater bungalow, potete farlo anche solo per una notte. Magari a Bora Bora: scegliete bene il giorno, e regalatevi quell’esperienza unica, anche se solo per 24 ore. Ve la porterete dietro per tutta la vita.

Come spostarsi tra le isole

I collegamenti tra le isole si fanno quasi sempre in aereo, con la compagnia Air Tahiti. Potete acquistare un “pass” che include 2 o più isole, risparmiando sul prezzo dei singoli voli.

Tenete presente:

  • I voli interni partono quasi sempre da Papeete, quindi dovrete passare da Tahiti tra un’isola e l’altra
  • Le valigie devono rispettare un peso massimo, ma se volate già con Air Tahiti all’arrivo, potete avere tariffe più flessibili
  • Prenotate con un po’ di anticipo: i voli interni non sono frequentissimi

In alternativa, tra Tahiti e Moorea potete anche prendere il traghetto, che costa poco e offre una vista spettacolare. Ma tra le isole più lontane serve per forza l’aereo.

Come risparmiare

Un viaggio così può costare parecchio, ma ci sono tanti modi per risparmiare senza rovinare l’esperienza.

Ecco alcuni consigli pratici:

  • Evitate i pacchetti all inclusive da agenzia. Spesso costano di più e vi fanno perdere libertà
  • Prenotate i voli con mesi di anticipo e usate gli alert per scovare offerte (soprattutto per i voli Giappone–Polinesia)
  • In Polinesia, scegliete almeno per metà viaggio strutture locali invece dei grandi resort
  • In Giappone, fate il Japan Rail Pass se vi conviene (dipende da quanti treni prendete), oppure usate le tessere IC come Suica o Pasmo
  • Non strafate con le escursioni in Polinesia: alcune sono carissime, e a volte la vera bellezza è non fare niente

Alternative economiche alla Polinesia

Se il vostro sogno è un viaggio che unisce Giappone e mare tropicale, ma la Polinesia è fuori budget, ci sono delle ottime alternative.

  • Okinawa e le isole Yaeyama: restando in Giappone, potete volare a Ishigaki o Miyakojima, e godervi spiagge caraibiche con mare turchese, ottimo cibo giapponese e costi molto più bassi. Non è la stessa cosa della Polinesia, ma vale davvero la pena
  • Filippine: da Tokyo si vola facilmente a Manila o Cebu. Da lì potete raggiungere isole spettacolari come Siargao, Palawan o Bohol
  • Malesia: volando su Kuala Lumpur, potete raggiungere Langkawi o le isole Perhentian. Sono più economiche, ben organizzate e davvero stupende
  • Fiji o Isole Cook: se volete comunque restare nel Pacifico, valutate queste isole meno costose (ma con voli un po’ più complicati)

In ogni caso, vi consiglio di prenotare con cancellazione gratuita, almeno la parte mare. Se dovesse esserci brutto tempo, potete cambiare isola o addirittura destinazione.

Esperienza personale

Per me questo tipo di viaggio è uno di quelli che rimangono scolpiti, perché è come vivere due vite in una. Prima l’energia del Giappone, dove ogni giornata è un film, tra templi, metropoli, cibo spettacolare e quella sensazione di essere in un altro mondo. Poi, la lentezza della Polinesia, dove il tempo smette di contare, e ogni dettaglio – il suono delle onde, la luce sull’acqua, il sorriso delle persone – diventa prezioso.

L’ho consigliato a tanti viaggiatori, e tutti mi hanno detto che è stata una delle esperienze più belle di sempre. Se avete la possibilità di farlo, anche una volta nella vita, fatelo. Non serve spendere cifre folli, ma serve organizzarlo con testa. E serve avere il desiderio vero di lasciarsi andare.

Se volete altri consigli pratici, ho scritto anche articoli dedicati al Giappone, al Monte Fuji, a Tokyo, e a come risparmiare sui voli. Vi consiglio di darci un’occhiata.

Ti consiglio di venire in Giappone con GiappoTour! Il viaggio di gruppo in Giappone con più successo in Italia, organizzato da me! Ci sono pochi posti disponibili, prenota ora!
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).