Dove atterrare in Giappone
Scegliere dove atterrare in Giappone cambia completamente il vostro viaggio. Non è solo una questione di voli più economici o di durata: si tratta di strategia, comodità e spesso anche di risparmio. In base all’itinerario, al tipo di esperienza che cercate e al periodo dell’anno, la scelta dell’aeroporto può fare la differenza tra un viaggio stressante e uno super fluido. Ecco tutto quello che vi consiglio di valutare, con tanti consigli pratici.
Indice
- Haneda: l’aeroporto migliore per Tokyo (e non solo)
- Narita: solo se costa molto meno
- Kansai (Osaka): ideale per Kyoto, Nara e l’ovest del Giappone
- Fukuoka: per scoprire il Giappone meno turistico
- Sapporo (New Chitose): perfetto in inverno (o d’estate)
- Okinawa: se sognate il mare, ma occhio ai tempi
- Volare su un aeroporto e ripartire da un altro
- Atterrare e ripartire da Tokyo
- Aeroporti secondari
- Controllate i voli interni
- Considerate anche l’orario di arrivo
- Conclusione
Haneda: l’aeroporto migliore per Tokyo (e non solo)
Se trovate un volo simile come prezzo rispetto a Narita, non ci pensate due volte: Haneda è più comodo, più veloce e più pratico. Anche se volete partire subito per Kyoto o per un’altra zona del Giappone, da Haneda potete andare facilmente verso la stazione di Shinagawa (oppure Tokyo o Ueno) per prendere lo shinkansen.
Narita: solo se costa molto meno
Narita, purtroppo, è molto più lontano. Si trova nella prefettura di Chiba, a oltre 60 km da Tokyo. Non è l’inferno eh — ci sono treni rapidi come il Narita Express e gli Skyliner — ma ci mettete un’ora buona e spesso dovete fare più di un cambio se non alloggiate vicino alle stazioni principali. Vi consiglio Narita solo se il volo costa molto meno.
Kansai (Osaka): ideale per Kyoto, Nara e l’ovest del Giappone
L’aeroporto del Kansai (KIX) è la scelta perfetta se volete cominciare il viaggio da Kyoto, Osaka, Nara o Hiroshima. È costruito su un’isola artificiale e collegato benissimo con treni diretti per Osaka, Shin-Osaka e Kyoto.
Se il vostro obiettivo è partire da Kyoto e poi risalire verso Tokyo, atterrare a Kansai e ripartire da Haneda o Narita è una delle strategie più intelligenti. Vi risparmiate un sacco di tempo e di shinkansen inutili.
Occhio solo che non ci sono tantissimi voli diretti dall’Europa su KIX, ma vale la pena fare scalo se l’itinerario gira bene.
Fukuoka: per scoprire il Giappone meno turistico
Se siete già stati in Giappone e volete esplorare qualcosa di diverso, atterrare a Fukuoka può essere una scelta molto valida. È la porta d’accesso al Kyushu, l’isola a sud-ovest, piena di vulcani, onsen spettacolari, città storiche come Kumamoto e Nagasaki, e una cucina ottima.
L’aeroporto di Fukuoka è vicinissimo al centro (in metro ci si mette 5 minuti), ed è ben collegato con voli interni, traghetti e shinkansen. Non è un punto d’ingresso tipico, ma proprio per questo vi regala un Giappone meno affollato e più autentico.
Sapporo (New Chitose): perfetto in inverno (o d’estate)
Sapporo è l’aeroporto principale di Hokkaido. Non vi consiglio di atterrare qui come primo punto a meno che non abbiate un motivo preciso: lo Snow Festival, lo sci a Niseko, oppure una vacanza estiva lontana dall’umidità del resto del Giappone.
Hokkaido ha paesaggi splendidi, cibo eccezionale (granchio, ramen, e molto altro) e un’atmosfera più “rurale”. Ma è molto lontana da tutto il resto, quindi non è una meta casuale. Se volete includerla, studiate bene il percorso: magari atterrate a Tokyo e dopo qualche giorno prendete un volo interno.
Okinawa: se sognate il mare, ma occhio ai tempi
La prima cosa da decidere è quale zona di Okinawa volete esplorare.
Le destinazioni più amate sono Ishigaki e Miyakojima, due isole meravigliose, con spiagge da sogno e mare trasparente. Ma l’aeroporto principale è quello di Naha, che si trova sull’isola principale di Okinawa.
Da lì potete prendere voli interni rapidi per raggiungere anche altre isole minori, ma va tutto pianificato bene: orari, coincidenze, eventuali pernottamenti a Naha.
Vi consiglio di non fare l’errore di aggiungere Okinawa “tanto per”, pensando che ci si arrivi facilmente. Serve un volo, spesso da Tokyo o Osaka, e i tempi vanno considerati.
Se avete solo un paio di giorni liberi, forse non vale la pena. Ma se volete una vacanza mista tra Giappone e tropici, e vi organizzate bene, Okinawa è un’esperienza unica.
Volare su un aeroporto e ripartire da un altro
Una cosa che tantissimi sottovalutano è la possibilità di fare un open jaw: cioè atterrare in un aeroporto e ripartire da un altro. Ad esempio:
- Arrivate a Osaka e ripartite da Tokyo, o al contrario.
- Oppure atterrate a Tokyo e ripartite da Sapporo
Questo tipo di volo si può prenotare facilmente (basta selezionare “multi-city” o “più destinazioni” sul sito delle compagnie) e vi permette di risparmiare tempo e denaro, evitando di dover tornare al punto di partenza. Vi consiglio di fare un po’ di prove e vedere come cambiano i costi.
Atterrare e ripartire da Tokyo
Anche se il vostro itinerario include sia Tokyo che Kyoto, non è detto che dobbiate per forza atterrare a Tokyo e ripartire da Osaka. A volte conviene fare andata e ritorno su Tokyo, soprattutto se trovate voli più economici, oppure se volete chiudere il viaggio con qualche giorno nella capitale, tra shopping, sushi, quartieri futuristici e quella frenesia che solo Tokyo sa dare. \
Da Kyoto (o Osaka) potete tornare a Tokyo in circa 2 ore e 20 minuti di Shinkansen, partendo comodamente al mattino e avendo tutto il pomeriggio libero a Tokyo. Se il volo di ritorno è il giorno dopo, potete fare l’ultimo pernottamento vicino a Shinagawa o Ueno, così da essere già comodi per l’aeroporto. \
Vi consiglio di confrontare sempre i costi totali: a volte ripartire da Tokyo vi fa risparmiare anche centinaia di euro, e se avete il Japan Rail Pass o prendete i biglietti in anticipo, il ritorno in treno è facile e comodo. E poi, diciamolo: finire il viaggio a Tokyo ha sempre il suo perché.
Aeroporti secondari
In Giappone ci sono tantissimi aeroporti locali: Sendai, Komatsu, Kagoshima, Takamatsu, Oita, e via dicendo. Alcuni sono utili per i voli interni, ma non vi consiglio di atterrarci dall’estero, a meno che non troviate una combinazione molto favorevole.
Il rischio è di trovarvi in mezzo al nulla e dover fare ore e ore di spostamenti per cominciare il viaggio.
Controllate i voli interni
I voli interni in Giappone sono molto efficienti e spesso economici, soprattutto se prenotati con anticipo. ANA e JAL hanno dei Japan Explorer Pass per i turisti, e ci sono anche compagnie low cost (Peach, Jetstar, Skymark) che volano su tantissimi aeroporti.
Se avete già in mente un itinerario, vi consiglio di cercare voli interni già quando prenotate quello internazionale. Potreste scoprire che ha senso arrivare in una città e poi prendere un volo domestico per iniziare il viaggio vero e proprio.
Considerate anche l’orario di arrivo
Spesso si guardano solo il prezzo o il nome dell’aeroporto, ma vi consiglio di tenere d’occhio anche l’orario di arrivo. Se atterrate alle 22 a Narita, non riuscirete a raggiungere facilmente Tokyo centro, e rischiate di dover prendere un taxi costosissimo o dormire in zona aeroporto.
Meglio arrivare in giornata se possibilecosì potete passare subito al cambio valuta, andare in hotel con calma e magari fare una prima passeggiata rilassata.
Conclusione
Atterrare in Giappone non è un dettaglio da poco. Cambia tutto: il ritmo del viaggio, il primo impatto con il Paese, gli spostamenti successivi. Vi consiglio di pensare bene al vostro itinerario e scegliere l’aeroporto più logico, e il più economico.
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).