Come muoversi a New York

Grazie ad una rete di mezzi pubblici molto estesa ed efficiente, è facile esplorare New York e spostarsi rapidamente da un’attrazione all’altra.



Esistono tante alternative a seconda delle proprie esigenze e del proprio budget: chi vuole spostarsi rapidamente e in maniera economica può optare per la metro, chi invece predilige prendersela con calma e ammirare il panorama può optare per gli autobus, mentre chi non ha problemi di budget e vuole viaggiare in tutta comodità può spostarsi in taxi e così via. Ma ci sono situazioni in cui potrebbe essere meglio spostarsi a piedi o in bici e nell’indecisione vi potrebbe essere utile scaricare l’app Hopstop sul vostro smartphone: inserendo il vostro itinerario l’app vi fornirà non solo le indicazioni esatte, ma anche altri suggerimenti utili ad esempio quanto dovete camminare fino alla stazione della metro e se è meglio prendere un autobus o un taxi e in questo ultimo caso vi calcola anche la stima del costo della corsa.

Ma per avere un’idea di come muoversi a New York e di quando sia meglio preferire un mezzo ad un altro, leggete questa guida completa!

Metropolitana

La metro è senza dubbio il mezzo più rapido ed efficiente per girare la città: non è soggetta al traffico, collega praticamente tutte le zone di Manhattan e anche i sobborghi del Queens e di Brooklyn ed è in funzione 24 ore al giorno, 7 giorni su 7.

Inoltre è il mezzo più economico, perché la Metrocard Unlimited, ovvero un pass settimanale che comprende corse illimitate sia in metro che in autobus al solo costo di 32 dollari (31 dollari + 1 dollaro per la tessera) ed è ricaricabile per chi resta due o più settimane. Se avete intenzione di utilizzarla poco potete anche pagare la singola corsa al prezzo di 2,75 dollari oppure acquistare la Pay-per-Ride una sorta di tessera prepagata in cui inserite un importo compreso tra i 5 e i 100 dollari e ogni volta che prendete la metro viene scalato il prezzo della corsa: una soluzione comoda perché vi permette di evitare la coda alle macchinette dei biglietti ogni volta che viaggiate in metro; inoltre inserendo un importo uguale o maggiore a 5,50 dollari riceverete un bonus dell’11%, quindi il prezzo della corsa si riduce. Una differenza importante da considerare nella scelta tra la Unlimited e la Pay-per-Ride è che con quest’ultima è sufficiente acquistare anche una sola tessera per due o più persone perché potete passarla più volte nel tornello, cosa che invece non è consentita con la Unlimited: in questo caso dovete attendere 18 minuti prima di ripassare la carta. I bambini di altezza inferiore ai 111 cm sono gratuiti fino ad un massimo di 3. Se volete un piccolo consiglio, richiedete sempre la ricevuta ogni volta che acquistate una Metrocard con un importo elevato: nel caso di macchinetta guasta, in cui ad esempio inserite i soldi e non viene emessa la tessera, è possibile compilare una richiesta di rimborso sul sito della MTA inserendo il numero della macchinetta (lo trovate impresso sulla parte frontale) e l’orario che compare sulla ricevuta. Fate anche attenzione alla velocità con cui passate la tessera al tornello: non dovete essere né troppo veloci né troppo lenti, cosa che è più facile a farsi che a dirsi, ma dopo un po’ di utilizzi ci prenderete la mano; se non passate la metrocard correttamente vi comparirà la scritta “Swipe Again” e quindi dovrete ripassare la tessera. Se dopo una serie di tentativi non riuscite a passare il tornello, rivolgetevi ad un addetto della MTA. Se volete verificare quanto tempo o denaro vi resta da utilizzare, all’ingresso di ogni stazione sono presenti delle macchinette che, dopo aver passato la Metrocard, vi danno tutte le informazioni sul credito residuo.

Gli unici inconvenienti della metropolitana potrebbero essere i vagoni affollati durante le ore di punta (tra le 08:00 e le 9:30 e tra le 17:00 e le 18:30 durante la settimana) e il caldo o il freddo che in estate e in inverno rendono le stazioni della metro poco “vivibili”, anche se poi i vagoni sono climatizzati/riscaldati e solitamente i tempi di attesa non superano mai i 10-15 minuti. Molti turisti hanno la percezione che la metro sia poco sicura, ma nella realtà proprio il fatto che sia molto utilizzata sia dai newyorchesi fino a tarda serata, tra cui anche donne sole e famiglie con bimbi piccoli, ci conferma esattamente il contrario e la presenza costante di agenti in borghese e addetti della MTA rende il tutto più rassicurante; certo, come ogni mezzo pubblico è necessario fare attenzione ai borseggiatori quando è molto affollato, tenendo sempre sotto controllo il proprio zaino e magari custodendo gli oggetti di valore in una cintura portasoldi o comunque sotto i vestiti.

Va detto però che dopo la mezzanotte alcune stazioni più periferiche potrebbero essere deserte e magari spaventare un po’, in particolare a chi viaggia con bambini o alle donne sole. Se avete in programma di girare anche di notte, cercate un hotel in una zona turistica centrale oppure prendete in considerazione l’idea di ritornare in taxi.
Inoltre con il pass Metrocard potete anche prendere la funivia che collega Manhattan a Roosevelt Island.

Destreggiarsi con l’infinità di linee della metro di New York all’inizio potrebbe sembrare complicato, ma ad ogni stazione trovate la mappa della rete che vi aiuterà ad orientarvi ed è molto ben comprensibile perché ogni linea è evidanziata da colori diversi.
Tenete solo a mente alcune distinzioni importanti: per scegliere il binario giusto, oltre al riferimento della linea, dovete fare attenzione alla dicitura “Uptown”, “Midtown” e “Downtown” che vi indica se il treno in arrivo su quel determinato binario è diretto a nord, al centro o a sud. Alcuni treni potrebbero inoltre essere “Express” ovvero saltare qualche fermata, mentre i “Local” si fermano in tutte le fermate; in caso di treno express, questo viene annunciato da un messaggio vocale ripetuto più volte quindi fate attenzione quando sentite degli annunci nella stazione.

Sulla maggioranza dei treni più moderni troverete su ogni vagone anche un piccolo schermo con evidenziate le fermate, con l’indicazione anche delle stazioni di cambio, ovvero quelle in cui convergono più linee.

Eccovi una breve indicazioni delle linee:

  • la 4, 5 e la 6 servono la parte est di Manhattan da nord a sud (fino al Bronx e Brooklyn);
  • la 1, 2 e la 3, la A, C, E e la F, la B e la D collegano la parte ovest (sempre fino al Bronx e Brooklyn);
  • la N, R e la Q attraversano diagonalmente la città da est a ovest per arrivare poi fino al Queens;
  • la linea S, chiamata “Shuttle”, fa la spola tra Times Square e la Grand Central Terminal;
  • la linea L parte all’incrocio tra la 14th Street e la 8th Avenue e si dirige verso est passando attraverso Williamsburg, a Brooklyn.

L’autobus

Pur potendo utilizzare l’autobus con la stessa tessera della metro, diciamo che l’autobus non è il mezzo migliore per spostarsi a New York soprattutto se avete pochi giorni a disposizione, perché al pari delle macchine è soggetto al traffico e nelle ore di punta potreste davvero perdere tanto tempo, anche perché fa parecchie fermate. Potrebbe essere utile utilizzarlo solo nel caso in cui doveste attraversare la città da est a ovest, poiché le linee della metro viaggiano principalmente in linea verticale, da nord a sud, e per raggiungere le aree a est o a ovest potreste dover cambiare più linee. Inoltre buona parte delle aree situate lungo le sponde non sono raggiunte direttamente dalla metro e ciò significa che potreste dover camminare un po’ perciò se siete stanchi o se avete difficoltà a camminare, optate per l’autobus.

Una corsa in autobus costa 2,75 dollari e se non avete la Metrocard potete anche acquistare direttamente il biglietto sull’autobus, ma tenete presente che gli autisti non danno il resto, quindi dovete disporre dell’importo esatto. Inoltre non è possibile acquistare la Metrocard sull’autobus. Ad ogni fermata degli autobus troverete il numero delle linee che stazionano a quella fermata e dove sono dirette; non è necessario fare segno all’autista di fermarsi perché comunque è obbligato a farlo. Appena saliti dovete passare la vostra metrocard in una macchinetta posta accanto al conducente.

La costa sud di Manhattan, che va da South Street Seaport a Battery Park e il World Financial Center è servita anche dagli autobus gratuiti Downtown Connection gestiti della Alliance for Downtown New York. Si tratta di minibus di colore rosso che offrono corse giornaliere ogni 15 minuti dalle 10:00 alle 19:30 e prevedono diverse fermate lungo il tragitto.
Alcune linee operano 24 ore al giorno, ma di notte gli intervalli tra una corsa e l’altra sono prolungati;  durante le ore di punta alcune linee dispongono anche di “Limited Bus”, identificabili da un’insegna rossa sul cruscotto: come per i treni express questi autobus si fermano solo alle principali fermate.

La maggior parte dei mezzi sono accessibili ai disabili.

Per chi ha uno o pochi giorni per visitare la città un’idea potrebbe essere quella di fare un giro sui Bus Hop On Hop Off, i cui prezzi partono da circa 45-50 dollari e vi consentono di vedere la città e fermarvi alle attrazioni principali.

I taxi

Sinceramente non vi consiglio di utilizzare i taxi per girare New York, perché sono più costosi dei mezzi pubblici e inoltre rischiate di rimanere imbottigliati nel traffico perdendo tempo e denaro. Ma esistono alcuni casi in cui potrebbero tornarvi utili, ad esempio se dovete rientrare a tarda notte in hotel e non ve la sentite di prendere la metro oppure se arrivate all’aeroporto stanchi e con molti bagagli e non volete prendere le navette o la metro. Ma ricordatevi sempre di affidarvi solo ai taxi ufficiali, di colore giallo o verde (questi ultimi sono i nuovi Boro taxi introdotti per offrire servizio nei quartieri periferici), ed evitare quelli abusivi per non incappare in truffe. Se fermate un taxi in strada, fate attenzione all’insegna posta sopra la vettura: se è illuminata il taxi è libero, altrimenti è fuori servizio o ha altri passeggeri a bordo. Un fattore determinante è l’orario: intorno alle 17:00 c’è il cambio di turno e quindi molti tassisti terminano il servizio ed è molto più difficile trovare una vettura libera, mentre nelle ore di punta potreste davvero impiegare molto meno tempo a piedi o in metro.

Ma, diciamolo, salire su un taxi giallo è uno sfizio che molti vorrebbero togliersi, quindi se proprio non volete rinunciarvi provate a prenderne uno anche solo per un breve tratto, magari al mattino o di sera.

La tariffa di una corsa parte da un prezzo base di 2,50 dollari (quando salite controllate che il tassametro sia posizionato su questa cifra) e poi vengono aggiunti 0,50 centesimi ogni 1/5 di miglio e 0,50 centesimi ogni minuto quando la vettura è ferma nel traffico. Ci sono poi altri supplementi: 0,50 centesimi sono applicati alle corse notturne dalle 20:00 alle 6:00 e 1 dollaro viene aggiunto alle corse dalle 16:00 alle 20:00 durante la settimana, escluse le festività. Non sono previsti invece supplementi per bagagli o passeggeri extra.

A carico dei passeggeri ci sono anche i pedaggi applicati durante il passaggio sui vari ponti o tunnel. Alla tariffa totale della corsa si aggiunge poi la mancia, che è obbligatoria: solitamente si lascia tra il 15% al 20% del totale, a seconda del tipo e della qualità del servizio. Anche se su tutti i taxi è possibile pagare con carta di credito e non sono previste tasse o importi minimi, cercate di pagare la corsa in contanti, perché le compagnie impongono poi una tassa sugli incassi effettuati con carta di credito e questo riduce quindi la mancia dell’autista.

Su ogni vettura troverete anche la “carta dei diritti” del passeggero che elenca gli obblighi dell’autista, ovvero quello di non potersi rifiutare di portare un passeggero in qualsiasi destinazione nei cinque sobborghi di Manhattan e di dover accedere l’aria condizionata o spegnere la radio ove richiesto dal cliente.

Oltre all’indirizzo, fornite al tassista più indicazioni possibili sulla vostra meta, ad esempio l’incrocio più vicino, le due vie tra cui è compresa o un’eventuale attrazione nei dintorni. Al termine della corsa chiedete sempre una ricevuta: potrebbe tornarvi utile se avete qualche lamentela da fare o se avete dimenticato qualcosa sul taxi.

Bicicletta

Anche se in molti stentano a crederlo, New York è una città ideale per girare in bicicletta e offre tante piste ciclabili nei parchi, sui ponti, lungo le coste, ma anche tra i viali principali della città. Il servizio CitiBike, ovvero le biciclette messe a disposizione dalla città è inoltre anche molto economico perché offre un pass giornaliero da 12 dollari e uno di 3 giorni a 24 dollari.

Ve lo consiglio in particolare se volete esplorare Central Park, poiché considerate le dimensioni farlo tutto a piedi in un poche ore o in un giorno è impensabile, o per attraversare i ponti se avete poco tempo. Nelle belle giornate poi muoversi in bicicletta è piacevole e vi consente di fare un po’ di attività ed esplorare la città a ritmo lento e più da vicino.
Sul sito ufficiale di citybike trovate nel dettaglio tutti i percorsi ciclabili della Grande Mela.

In macchina

Questa è l’opzione che in assoluto più vi sconsiglio. Noleggiare una macchina a New York non è solo costoso, ma vi fa perdere tanto tempo per via del traffico e della scarsa conoscenza che si ha della città.
Il parcheggio poi è una delle difficoltà maggiori perché i posti non sono molti e il costo si aggira tra i 25 ei 45 dollari al giorno, insieme al fatto che le stazioni di rifornimento di di gasolio si trovano lontane dal centro.

A piedi

L’opzione più semplice e più economica è proprio camminare e New York è proprio una di quelle città che bisogna, per quanto possibile, “vivere sulla strada”, perché è qui che vedrete il vero volto di questa metropoli. Ovviamente date le dimensioni e la distanza tra le varie attrazioni girare sempre a piedi è pressocché impossibile, ma ci sono alcuni quartieri che vanno obbligatoriamente esplorati a passo lento e mi riferisco al Greenwich Village, a Williamsburg, a Little Italy e Chinatown, giusto per fare qualche esempio. Solo così potrete infatti respirare l’atmosfera autentica di questi luoghi, perdervi tra i negozietti, i mercatini, gli stand di street food, ecc. Essendo una città molto trafficata, fate però attenzione alle macchine e ai ciclisti quando attraversate, evitando di imitare i pedoni newyorchesi, i quali, lo scoprirete presto, non rispettano i semafori e passano tranquillamente anche con il rosso. Inoltre attraversate sempre sulle strisce pedonali o rischiate di prendere una multa.

Da/per l’aeroporto a Manhattan

Anche per muoversi dall’aeroporto alla città esistono diverse alternative. La più economica è la metro, che potete prendere con la vostra metrocard o con un biglietto di 2,75 dollari. Se però siete stanchi o avete troppe valigie potete optare per una delle navette (NYC Airporter) che collegano tutti gli aeroporti della città a Manhattan al prezzo di 14-16 dollari solo andata.

Se invece prediligete il taxi è bene sapere che negli aeroporti di LaGuardia e Newark la corsa va a tassametro, mentre da e per l’aeroporto JFK viene applicata una tariffa fissa di 52,50 dollari più pedaggi e mancia e un supplemento di 4,50 dollari durante l’ora di punta nei giorni settimanali (dalle 16 alle 20:00, escluse le festività), quindi considerate all’incirca un totale di 65-75 dollari. Dall’aeroporto La Guardia la corsa in taxi fino a Manhattan costa più o meno 30-40 dollari (con tassametro), che con l’aggiunta di pedaggi e della mancia arriva ad un totale di 45/50 dollari. Dall’aeroporto di Newark, essendo un po’ più distante, il tragitto arriva a costare circa 60-80 dollari, a cui si sommano poi i pedaggi e la mancia, che fanno lievitare il prezzo a quasi 100 dollari.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).