Unishphere

Da lì a cinque anni ci sarebbe stato il primo sbarco sulla luna, ma l’inizio dell’era spaziale veniva già celebrato con la nascita di un simbolo: l’Unisphere. Questo globo terrestre in acciaio venne costruito in occasione dell’Expo di New York del 1964, il cui tema era la pace tra i paesi del mondo, e catturò immediatamente i cuori di tutti per i suoi dettagli davvero particolari.

Perché è così speciale?

Su ogni continente si notano le catene montuose in rilievo, mentre le capitali sono contrassegnate da dei puntini che durante l’evento si illuminavano con luci intermittenti; i tre anelli che avvolgono la sfera rappresentano le orbite seguite da Yuri Gagarin (il primo astronauta a compiere un viaggio spaziale), John Glenn (il primo americano a viaggiare attorno alla Terra) e dal Telstar (il primo satellite per le telecomunicazioni lanciato nello spazio).

Anche la collocazione contribuisce a rendere la sfera ancora più spettacolare: è posizionata al centro di una  grande vasca circolare con all’interno delle fontane zampillanti; in estate la vasca si riempie d’acqua e le fontane vengono azionate, mentre in inverno si svuota e viene “presa d’assalto” dai giovani skater che si cimentano in mille acrobazie. La fontana ha una seconda funzione, ovvero nascondere il sostegno che regge la sfera facendo sì che, se vista da lontano, la terra sembra essere sospesa nell’aria e posizionandosi sotto appare come proiettata verso le nuvole, con il blu del cielo che riempie lo spazio tra i continenti sostituendo il mare.

Al di là dei suoi molteplici significati, l’Unisphere è subito diventata un’icona inconfondibile del Queens, molto amata dai residenti di questo quartiere, orgogliosi di ospitare il “Mondo più grande del mondo”: i numeri sono da capogiro se si pensa che la sfera vanta un diametro di 37 metri e un peso di 320.000 kg!

Dove si trova

Ma le foto non rendono giustizia a questa sfera imponente e quindi è obbligatorio vederla dal vivo! Senza contare che è incorniciata da uno dei parchi più grandi di New York, il Flushing Meadows-Corona Park, un luogo di ritrovo molto popolare tra i residenti e ricco di bellissimi giardini, campi sportivi e tante attrazioni, come il Queens Museum of Art e lo Shea Stadium, che ospita gli incontri della squadra di baseball New York Mets. La sfera rende questo parco ancora più incantevole e ci ricorda perché nessun quartiere è meglio del Queens per ospitarla: da sempre un crogiolo di razze e culture differenti, il Queens è ormai, in tutti i sensi, la casa del mondo.

Purtroppo non sono tanti i turisti che riescono a vedere l’Unisphere durante la propria vacanza, un po’ per la posizione isolata rispetto alle altre attrazioni di Manhattan, ma chi riesce ad inserirla nel proprio itinerario ne resta davvero sorpreso, perciò se vi capita andate a vederla!

Uno dei punti migliori per ammirarla è lungo il viale Van Wyck, passeggiando verso sud: da questa posizione un po’ distante vedrete lo skyline di Manhattan che fa capolino da dietro la sfera e se vi recate in zona al tramonto lo spettacolo è ancora più suggestivo.

Chi ha costruito la Unisphere?

La struttura, insieme ai vari percorsi e giardini che si estendono attorno ad essa, è stata progettata dall’architetto Gilmore D. Clarke, autore di alcuni tra i parchi più belli di New York, come Battery Park e Bryant Park. Nel progetto originale la sfera doveva ruotare su se stessa, ma questa funzione  avrebbe fatto lievitare enormemente i costi e quindi si decise di aggiungere delle luci e i giochi d’acqua per dare una sensazione di movimento. L’Unisphere è stata poi costruita dalla American Bridge Company, una divisione della US Steel Corporation.

Come arrivare

Potete raggiungere il Flushing Meadows-Corona Park in metropolitana con la linea 7 scendendo alla fermata 111th St. Camminate poi per un breve tratto lungo la 111th St. verso sud.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Unishphere

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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