Musei a Kyoto

Ex capitale imperiale del paese, Kyoto ha svolto un ruolo significativo nel progresso della cultura giapponese. Sebbene sia conosciuta soprattutto per i suoi santuari e templi, la città ha anche molti musei dedicati alla storia, all’arte e all’artigianato giapponese. Nei musei di Kyoto potrete vivere tantissime esperienze, scoprire le stampe ukiyo-e, degustare sakè e rimanere incantati di fronte a scaffali interminabili di manga. Eccovi una guida ai migliori musei e gallerie di Kyoto da visitare nel prossimo viaggio in città.

Museo Nazionale di Kyoto

Probabilmente il museo più famoso di Kyoto, il Museo Nazionale mette in mostra l’arte tradizionale giapponese all’interno di un edificio neoclassico di fine ‘800. La collezione permanente vanta più di 2.000 manufatti giapponesi e asiatici premoderni. Nelle mostre spiccano i dipinti di Sesshu, rare statue buddiste del periodo Heian, spade e armature e opere calligrafiche di maestri giapponesi e cinesi. Da non perdere i giardini del museo, arricchiti da sculture coreane, statue del Buddha e fontane. C’è anche una tradizionale casa da tè giapponese.

Museo del sakè di Gekkeikan Okura

A pochi passi dal Santuario di Fushimi Inari, sorge la distilleria aperta dalla Gekkeikan Sake Company nel 1909. Il percorso di visita apre una panoramica sul passato della seconda fabbrica di liquori più grande del Giappone e permette di conoscere gli strumenti e i metodi tradizionali per la produzione del sakè. Al termine della visita potrete inoltre approfittare di una degustazione gratuita di sakè e acquistare dei souvenir nel negozio del museo.

Museo Nazionale d’Arte Moderna

Spesso indicato con le sue iniziali, MOMAK, il Museo d’Arte Moderna di Kyoto si presenta con una facciata grigia a scatola progettata dal premiato architetto Fumihiko Maki. Ospita una straordinaria collezione permanente di oltre 10.000 pezzi che include opere d’arte di pittura tradizionale giapponese, dipinti, sculture, ceramiche e fotografie. Tra gli artisti esposti ci sono nomi come André Breton, Pablo Picasso, Murakami Kagaku, Murayama Tomoyoshi e altri ancora. Ci sono anche mostre speciali organizzate durante l’anno.

Museo di Kyoto

Il Museo di Kyoto è ospitato all’interno di uno storico edificio in mattoni rossi e descrive in maniera interessante la lunga storia della città. Una sezione del museo ospita ricostruzioni di attività, caffè e negozi del periodo Edo che danno un’idea di com’era Kyoto in passato. Una seconda sezione espone invece dipinti di artisti occidentali e giapponesi, tradizionali bambole conosciute come kyo-ningyo e un piccolo teatro dove vengono mostrati video storici su Kyoto con sottotitoli in inglese.

Museo Internazionale dei Manga di Kyoto

Fungendo sia da centro di ricerca che da spazio espositivo, il Museo Internazionale dei Manga di Kyoto piacerà sicuramente agli appassionati del genere. Ospita un’incredibile collezione di oltre 300.000 manga che si sviluppa su tre piani con scaffali infiniti di volumi che potete prendere e sfogliare comodamente seduti per lasciare correre la vostra immaginazione. C’è anche uno spazio dedicato interamente ai manga tradotti per chi non sa leggere il giapponese. Per un souvenir speciale, andate al “Portrait Corner” dove potrete farvi fare un ritratto da un artista di manga.

Museo Ferroviario di Kyoto

Inaugurato nel 2016 da JR West, il Museo Ferroviario di Kyoto offre ai visitatori l’opportunità di rivivere il progresso dei trasporti attraverso una mostra di oltre 50 mezzi che include treni in pensione, locomotive a vapore e i più moderni treni elettrici e lo Shinkansen ad alta velocità. È un museo divertente per le famiglie che viaggiano con i bambini in quanto ci sono simulatori e attrazioni interattive in cui è possibile ad esempio essere alla guida di un treno o fare un piccolo tragitto su una locomotiva a vapore. È inoltre presente una collezione di oggetti, tra cui vecchi biglietti, uniformi e molto altro.

Kyoto Museum of Traditional Crafts- Fureaikan

Per centinaia di anni Kyoto è stata al centro dell’artigianato tradizionale giapponese e il Museum of Traditional Crafts mette in luce proprio questo aspetto. La mostra permanente si sviluppa attraverso 70 categorie di mestieri e arti sbocciati proprio a Kyoto e permette di scoprire le tecniche e i materiali antichi utilizzati. Si va dalla produzione di ombrelli alle ceramiche, dalla tessitura e tintura di kimono alla fabbricazione dei ventagli. Potrete anche osservare alcuni artigiani alle prese con la produzione di candele giapponesi, oggetti in lacca e altro ancora.

Raku Museum

Situato ad una decina di minuti dalla stazione di Imadegawa, il Museo Raku presenta una bella collezione di ceramiche create utilizzando tecniche tradizionali della famiglia Raku. Molti degli oggetti in ceramica sono legate alla cerimonia del tè, quindi troverete in particolare ciotole da tè, ma anche tanti altri oggetti come vasi e recipienti per l’acqua. Vengono organizzate regolarmente anche delle cerimonie del tè a cui i visitatori possono partecipare per toccare con mano le ceramiche e conoscerne meglio l’utilizzo.

Nishijin Textile Center

Il Nishijin Textile Center, che prende il nome dal distretto cittadino e dalla tecnica di tessitura del kimono locale, offre interessanti esposizioni di kimono e esperienze che permettono di conoscere meglio la storia e le caratteristiche di questo indumento tradizionale. Al primo piano ad esempio c’è un palco sul quale si tiene una sfilata di moda kimono circa ogni ora mentre al laboratorio potrete assistere in prima persona al processo di produzione dei tessuti nishijin o prenotare un workshop in cui cimentarvi nella tessitura con metodi tradizionali. Uno dei piani del museo ospita una galleria con kimono e tessuti preziosi e c’è anche un negozio dove potete acquistare kimono e altri souvenir.

Museo d’arte di Kyoto Seishu Netsuke

Diffusi durante il periodo Edo, i netsuke sono delle sculture in miniatura che servivano originariamente per fissare alla cintura del kimono dei piccoli oggetti, una scatola dei medicinali o del tabacco. Oltre ad essere un oggetto con uno scopo pratico, i netsuke erano un ornamento e con il passare del tempo divennero sempre più elaborati, tanto da essere paragonati a delle piccole opere d’arte. Non appena il Giappone si aprì all’Occidente durante l’era Meiji, e i kimono cominciarono a essere sostituiti da abiti occidentali, anche i netsuke persero d’importanza. Il Museo d’arte Seishu Netsuke punta a conservare questa tradizione, ospitando una ricca collezione di 400 netsuke antichi e contemporanei nell’ex casa della famiglia Kanzaki, l’unica residenza samurai sopravvissuta a Kyoto.

Museo d’Arte Kyocera Kyoto City

Situato di fronte al MOMAK vicino al Santuario Heian, questo museo d’arte è stato aperto negli anni ’30 per celebrare l’ascesa del nuovo imperatore. Dopo importanti lavori di ristrutturazione, ha riaperto con un’ampia varietà di mostre che si incentrano perlopiù sull’arte giapponese tradizionale con dipinti e altre opere di importanti artisti giapponesi del passato e dei tempi moderni, a cui si affiancano anche sezioni dedicate ai manga, all’animazione e all’arte contemporanea. 

Lake Biwa Canal Museum

Questo interessante museo è dedicato alla costruzione del Canale del Lago Biwa, lungo sette chilometri, che corre tra Kyoto e il Lago Biwa a est. Il canale, nato per portare l’acqua a Kyoto, venne completato alla fine del 1800 e fu un progetto ambizioso e difficile per l’epoca per via di vari ostacoli naturali e finanziari. Il museo è gratuito e si trova vicino al tempio Nanzenji e al suo interno potrete osservare da vicino mappe, modelli e strumenti usati per la costruzione e conoscere meglio l’evoluzione di questo progetto, le difficoltà e i dettagli architettonici.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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