Tempio Manshu-in

Nel quartiere Higashiyama a nord-est di Kyoto, vicino alla Villa Imperiale Shugakuin, si trova uno dei più bei templi della città, baluardo della cultura giapponese. Si tratta del tempio buddhista Manshu-in, cuore della setta Tendai, fondata dal monaco Saicho. Il tempio è chiamato anche con l’appellativo monzeki: questo termine indica tutti quei tempi che hanno alla guida un membro dell’aristocrazia o della famiglia imperiale. Se vi trovate a Kyoto, non potete assolutamente perdervi questo gioiello architettonico che ogni anno attira migliaia di turisti.

Appena giunti al tempio rimarrete affascinati dalla bellezza della natura che lo circonda: le rosse foglie d’acero regalano nel periodo autunnale una cornice suggestiva e romantica al tempio e l’imponente albero di pino che si trova nel giardino interno è stato testimone di ben 400 anni di storia.

Informazioni e mappa

Nome: Manshu-in
Orario: Dalle 9 alle 17
Costo a persona: 600yen

Nelle vicinanze:

La Villa Imperiale Shugakuin in autunno.A 568 metri
Dettaglio del tetto al tempio Shisendo, a Kyoto.A 851 metri
Esterno del tempio dal padiglione d'argento, Ginkaku-ji a Kyoto, visto dal giardino.A 2472 metri
Persone camminano a Kyoto, lungo la passeggiata del filosofo in primavera.A 2518 metri
Il santuario Heian a Kyoto, di colore rosso acceso, con il tetto verde.A 4108 metri
Il tempio Nanzen-ji a Kyoto.A 4271 metri

La storia del tempio

La storia del tempio è stata abbastanza movimentata, in quanto la sua sede venne trasferita più volte e, con essa, ci fu anche un cambiamento del nome di questo luogo. Tutto ebbe inizio nell’ottavo secolo quando il monaco Saicho decise di costruire un dojo, ovvero una sala utilizzata per formare i nuovi monaci. La sede fu poi trasferita ai piedi del monte Hiei e il tempio prese forma e rinominato Tobibo fino al dodicesimo secolo quando, sotto la guida del monaco Ryosho, figlio del principe Toshihito, venne spostato nuovamente in quella che è la sede attuale e al tempio venne dato il nome Manshu-in.

Un capolavoro architettonico

Il tempio è un capolavoro dell’architettura Shoin, uno stile che ha raggiunto il suo apice nel periodo Muromachi, tra il 1300 e il 1500, e ha influenzato sia le forme che il design interno di questo edificio religioso. Ogni stanza presenta elementi che oggi si possono ritrovare nelle tradizionali stanze giapponesi, tra cui la tipica pavimentazione in tatami e le classiche porte scorrevoli, le fusuma.
Visitando le varie stanze si può notare come il tempio stesso sia una celebrazione dell’arte: le pitture che decorano le porte e le pareti furono realizzate da illustri artisti di fama internazionale come Kano Eitoku, Ganku e Kano Tanyu e oggi il tempio è rinomato anche per queste meravigliose decorazioni. Visitando la stanza ‘della tigre’, del ‘crepuscolo’ o ‘del pavone’ capirete immediatamente il significato di questi nomi: le stanze hanno, infatti, preso il loro nome dai preziosi dipinti che le caratterizzano.
Oltre ad esaltare l’arte, il tempio rende omaggio alla tradizionale cerimonia del tè con due stanze dedicate proprio a questo rituale. Una delle stanze del tè si trova nella sala chiamata Small Shoin che, insieme alla sala principale del tempio, la Great Shoin, sono considerate due proprietà culturali molto importanti.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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