Tempio Kencho-ji

Nel cuore della città di Kamakura, il tempio Rinzai Zen Kencho-ji è uno scrigno di tesori preziosi, attraverso cui è possibile riscoprire un periodo storico molto importante per la cultura e la religione buddista della comunità locale. Kencho-ji è il monastero zen più antico del Giappone ed in passato rappresentava il tempio principale all’interno della rete di Cinque Grandi Templi Zen di Kamakura.

Visitando questo ampio complesso di edifici potrete non solo camminare sulle orme del passato, ma anche ammirare alcuni tra i più importanti beni culturali del Giappone e uno dei luoghi più belli del paese: il giardino del tempio.

Tempio e centro politico

Il tempio di Kencho-ji fu voluto da Hojo Tokiyori, all’epoca shogun di Kamakura, che diede ordine al monaco cinese Rankei Doryu di costruire questo edificio, completato nel 1253. Lo shogun Tokiyori, grande seguace della filosofia Zen, importata dalla Cina, portò questo tempio a ricoprire un ruolo molto importante a livello spirituale, facendolo diventare il centro del buddismo Zen, e a livello politico, poiché in questo luogo si prendevano le decisioni più importanti e si tenevano gli incontri tra lo shogun e i suoi consiglieri. Così come avveniva in Cina, dove il buddismo zen veniva insegnato e diffuso attraverso una rete di templi collegati fra loro, anche a Kamakura venne applicato questo sistema e Kencho-ji divenne una sorta di “tempio guida” a capo di un sistema chiamato Kamakura Gozan; questo sistema era costituito da una rete di Cinque Grandi Templi Zen, i quali non solo erano utilizzati come centro di addestramento per i nuovi monaci a cui venivano insegnati i principi della filosofia zen: in questi edifici si controllava il territorio e si decidevano le sorti della città attraverso l’istituzione di nuove leggi e norme. Il sistema Gozan finì con la caduta dello shogunato il tempio di Kencho-ji fu trascurato per molti anni fino al 19esimo secolo, quando riprese il suo ruolo religioso sotto la guida del maestro zen Aozora Kando.

Tra le bellezze del tempio

In origine Kencho-ji era costituito da un complesso di edifici molto vasto che comprendeva un intero sichido garan (ovvero le sette sale che secondo la tradizione compongono il perfetto tempio buddista) e 49 strutture. La maggior parte di queste andarono distrutti a causa di violenti incendi ed oggi ne rimangono solo dieci. Passeggiando all’interno del complesso potrete notare come le costruzioni presentino dettagli e design tipicamente cinesi, a testimonianza della forte influenza della cultura cinese in questo luogo.

Il tempio di Kencho-ji trabocca di elementi antichi e preziosi che ad ogni passo ci ricordano l’affascinante e ricco passato di questo luogo; tra questi anche un antichissimo albero di ginepro, che vanta ben 730 anni e che potete ammirare in tutta la sua maestosità di fronte all’ingresso del Butsuden.

La prima costruzione in cui vi imbatterete è la porta Somon, situata all’esterno, dove si trova la biglietteria. Proseguendo nella visita potete fare il vostro ingresso attraverso la porta principale, Sanmon, risalente al 1754; su questa costruzione gira una leggenda popolare molto famosa: si narra che un piccolo procione (in giapponese tanuki) si trasformò in un monaco per aiutare a raccogliere il denaro utile alla costruzione della porta. Per questo, la costruzione viene spesso chiamata porta Tanuki. Una volta entrati nel tempio potrete visitare gli edifici principali, tra cui il Bonsho, o Tempio della Campana, risalente al 1255 e considerato Tesoro Nazionale.

Il percorso continua poi verso il luogo preferito dai fedeli che qui si riuniscono per pregare: è il Butsuden, la sala del Buddha. Questo edificio di inestimabile valore culturale fu trasferito da Tokyo a Kamakura nel 1647. La sala Dharma, o Hatto, risalente al 1814, è invece la cornice di numerose cerimonie pubbliche ed è una delle strutture buddiste in legno più grandi del Giappone. Al suo interno, rivolgete il vostro sguardo verso l’alto e ammirate l’incantevole dipinto che decora il soffitto; fu realizzato dal pittore Koizumi Junsaku nel 2003 e ritrae un maestoso dragone.

Oltrepassando un’altra imponente porta, Karamon, considerata anch’essa parte fondamentale del patrimonio culturale, arriverete nella zona in cui vivono i monaci, la cosiddetta Hojo. Qui potrete visitare le abitazioni e ammirare, solo dall’esterno, il monastero in cui si addestrano attraverso la meditazione. Il monastero è composto da una serie di edifici, tra cui la sala della meditazione (Zen-do), la sala dedicata ai fondatori del tempio (kaisan-do) e gli uffici amministrativi.

Superata quest’area potrete raggiungere uno dei luoghi più belli del Giappone: lo splendido giardino Zen Shin-ji Ike, progettato dal celebre insegnante, poeta e architetto di giardini Muso Soseki; la forma del giardino ricorda il carattere cinese che indica il termine “mente”. Soffermatevi qualche istante a meditare avvolti nel silenzio, nei profumi e nei colori della natura: un vero toccasana per il corpo e l’anima.

Oltrepassato il giardino vi ritroverete dinanzi ad una piccola collina sulla quale, nascosto tra la vegetazione, si trova il santuario shintoista Hansobo, che è possibile raggiungere solo percorrendo una ripida scalinata. Questo luogo sacro è considerato il santuario centrale del tempio ed è dedicato alla divinità Hansobo Daigongen, lo spirito guardiano del tempio di Hoko-ji, che fu portato qui nel 1890 per proteggere Kencho-ji. Lungo la scalinata che conduce all’edificio sarete colpiti dalle statue rappresentanti i Tengu, entità sovrannaturali caratterizzate da un corpo umano dotato di ali e con il volto simile a quello degli uccelli; queste figure sono considerate i messaggeri di Tengu. Accanto al santuario potrete contemplare un meraviglioso giardino di rocce, alcune donate dai fedeli, altre appartenenti a organizzazioni religiose.

Vicino al santuario si trova inoltre un belvedere dove vi consiglio di sostare per godervi il panorama mozzafiato che vi circonda; nei giorni in cui il cielo è limpido potrete scorgere in lontananza il monte Fuji, la città di Kamakura, e la spiaggia di Yuigahama.

Se avete ancora tempo a disposizione, da Hansobo potete recarvi verso un’altra collinetta situata nelle vicinanze sulla quale è arroccato il piccolo tempio Kaishun-in, risalente al 1334. Questo luogo custodisce la statua di Monju Bosatsu e dall’esterno del tempio, che si affaccia su un pittoresco lago, potrete godervi una meravigliosa vista.

Festival e Cerimonie

Il tempio di Kencho-ji è spesso la sede di numerosi festival ed eventi speciali. Uno degli eventi religiosi più importanti è la cerimonia funebre Sanmon Kajiwara Segaki-e, che si tiene il 15 luglio di ogni anno. Durante questo rituale molto antico, che si svolge di mattina presto ai piedi della porta Sanmon, si rende omaggio allo spirito del samurai Kajiwara Kagetoki, che perse la vita durante la rivolta che seguì la morte di Minamoto no Sanetomo. Le origini di questa cerimonia risalgono al periodo di Doryu quando, secondo la leggenda, alla fine di un rito buddista in onore delle anime sofferenti, un monaco vide apparire lo spirito di Kajiwara Kagetoki; il samurai era così triste che il monaco ripeté il rituale solo per lui.

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Informazioni e mappa

Nome: Tempio Kencho-ji

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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