High Line

Doveva essere demolita, eppure oggi la High Line è un’oasi verde sospesa nell’aria che permette a turisti e newyorchesi di passeggiare senza il caos del traffico ma circondati da bellissimi fiori e piante, di ammirare la città da un’altra prospettiva, attraversando i quartieri della città a piedi e senza nemmeno doversi preoccupare di macchine e semafori.

La High Line, è un parco pubblico lineare realizzato su una sezione della ferrovia sopraelevata in disuso; in passato sui binari transitavano vagoni che trasportavano merci da una zona all’altra di New York, mentre oggi sorge una lunga promenade su cui si attraversano a piedi i quartieri di Meatpacking District e Chelsea e se le fermate sono diventate rampe da cui scendere in vari punti lungo la camminata, la banchina è diventata un rigoglioso giardino pensile. Anche se lo scenario circostante è un po’ cambiato restano ancora edifici e magazzini antichi che rendono l’atmosfera un po’ retrò e suggestiva. La High Line è un’attrazione che sta catturando sempre di più il cuore dei visitatori, tanto che viene inserita in tutte le guide e gli itinerari di New York proprio per la sua particolarità di addentrarsi nella città ma al tempo stesso far sì che chi la percorre si senta molto distante da tutto.

Cosa vedere

Sospesa a circa 10 metri da terra, la High Line è accessibile in vari punti lungo il percorso attraverso delle scale o rampe e in alcuni punti sono presenti anche degli ascensori. Appena saliti vi sembrerà di essere in un mondo intermedio, sospeso tra le vie affollate di Manhattan e il cielo, dove tutto è curato nel minimo dettaglio: i giardini e i fiori fiancheggiano i binari e lungo la passeggiata ci sono panchine su cui sedersi a riposare, prendere il sole, leggere un libro o chiacchierare; in alcuni punti è bello vagare con lo sguardo sul paesaggio, passando dai grattacieli della sezione più a nord alle acque tranquille del fiume Hudson, che si scorge in lontananza nel tratto più a sud. Tra questi vedrete alcuni scorci suggestivi, come le tipiche casette in mattoncini rossi, i muri dipinti dai graffiti e gli antichi magazzini industriali che raccontano la storia della città: in poche parole avrete modo di apprezzare la New York più autentica e vera, lontano dai luoghi e dai monumenti più turistici. Se vi è possibile, provate a fare la passeggiata al tramonto, quando le luci della High Line si accendono insieme a quelle di New York e l’atmosfera diventa ancora più magica.

Ma lungo la High Line non è solo la natura a sbocciare: qui “fioriscono” tanti eventi a cui è possibile prendere parte; sul sito trovate il ricco calendario di appuntamenti, tra cui ci sono mostre d’arte, cene all’aperto, mercatini e anche molti laboratori e attività tutti dedicati ai bambini.
E se avete fame lungo il percorso trovate una serie di bar, chioschi e gelaterie.

Chi desidera conoscere meglio la storia, la struttura e la flora della High Line può prendere parte ad uno dei tour guidati realizzati proprio dall’associazione Friends of the High Line; in alternativa esistono anche visite gratuite effettuate da volontari oppure, se volete passeggiare in totale autonomia, è sufficiente scaricare la mappa e la guida dal sito ufficiale.

Informazioni generali

La High Line è aperta tutti i giorni dalle 7:00 alle 23:00 in estate, ma l’orario è ridotto nel periodo invernale; l’accesso è gratuito. Tenete presente che non sono ammessi i cani.

In  metropolitana vi basterà scendere ad una delle seguenti fermate:

  • linee L o A -C – E verso 14th Street e 8th Avenue
  • linee C – E verso 23rd Street e 8th Avenue
  • linee 1 / 2 / 3 verso 14th Street e 7th Avenue
  • linea 1 verso 18th Street e 7th Avenue
  • linea 1 verso 23rd Street e 7th Avenue.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: High Line

Nelle vicinanze:

192books-7A 186 metri
La zona del porto Chelsea Piers.A 320 metri
Spaghetti con polpette di carne da The Meatball Shop.A 372 metri
artichoke-basille-pizza-10A 493 metri
Bagel da Murray's Bagel.A 627 metri
Sandwich con pastrami da Friedman's Lunch.A 638 metri

Gli amici della High Line

Inaugurata nel 1934, la linea ferroviaria partiva dalla 34th Street e arrivava al St. John’s Park Terminal, su Spring Street, trasportando ogni genere di merce, soprattutto prodotti alimentari, ma  già negli anni ’60 cominciò ad essere sempre meno utilizzata fino ad arrivare al totale abbandono negli anni ’80 e alle prime proposte di demolizione negli anni ’90. Ma se c’era chi voleva distruggere questo “ammasso di ferraglia” sospeso nel vuoto, c’era anche chi voleva regalargli una nuova vita, non distruggendo ma riqualificando. E fu così che dall’idea e dalla determinazione di due ragazzi, lo scrittore freelance Joshua David e l’artista Robert Hammond, nacque l’associazione Friends of the High Line con lo scopo di salvare questa linea ferroviaria dalla demolizione. Fu indetto un concorso aperto in cui chiunque poteva proporre la propria idea su come trasformare la High Line e questo progetto attirò l’attenzione di tutti, filantropi, manager e giovani. Nel 2009 venne inaugurata la prima sezione che va da Gansevoort Street a West 20th Street a cui si aggiunse nel 2011 la seconda che va da West 20th a West 30th Street e infine la terza, aperta nel 2014, compresa tra West 30th e West 34th Street.

Ancora oggi la High Line è gestita dall’associazione Friends of the High Line in collaborazione con le autorità governative di New York per tutto quel che riguarda la manutenzione e il miglioramento dell’area, le visite guidate e l’organizzazione di eventi.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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