American International Building

Quando fu completato, nel pieno della Grande Depressione, i newyorchesi facevano la fila per raggiungere l’osservatorio al 66° piano e da lì ammirare New York in tutta la sua bellezza. Il panorama era di certo molto diverso da quello di oggi: era il 1932 e l’American International Building era il terzo edificio più alto di New York, dopo l’Empire State Building e il Chrysler Buildng ed il più alto in assoluto nella Lower Manhattan, un primato che mantenne fino gli anni ’70 quando fu costruito il World Trade Center, ma che riconquistò dopo gli attentati alle Torri Gemelle. Questo permetteva di godersi un panorama libero da alcun tipo di ostruzione visiva, che spaziava dal fiume Hudson a Midtown Manhattan.

Oggi l’osservatorio è chiuso al pubblico, ma l’American International Building resta uno dei grattacieli più particolari e caratteristici di New York e spicca nello skyline della città con i suoi dettagli gotici e un elegante stile Art Deco. Situato al 70 di Pine Street, viene oggi identificato con il suo indirizzo e attualmente ospita degli appartamenti di lusso. L’accesso ai piani alti è dunque consentito solo agli inquilini, ma se vi trovate a passeggiare nel Financial District soffermatevi qualche istante ad osservare dall’esterno questo splendido edificio che dal 2011 è stato inserito tra i luoghi storici di New York.

Un po’ di storia

Costruito dalla Cities Service Company, il grattacielo inizialmente fu chiamato Cities Service  Building; gli architetti che progettarono questo colosso di granito e roccia calcarea scelsero uno stile Art Deco ricco di dettagli gotici, molto popolare all’epoca. Ma uno dei particolari più apprezzati è senza dubbio la parte superiore dell’edificio, dove si erge il pinnacolo, che ricorda la cima di una montagna grazie all’osservatorio in vetro e ad un gioco di sfumature: un effetto non casuale ma voluto dagli architetti.

Un’altra particolarità di questo edificio molto famosa all’epoca erano gli ascensori a due piani che, considerate le dimensioni strette del grattacielo, permettevano di servire due piani contemporaneamente e quindi velocizzavano il trasporto. Non si trattava però di una novità perché ascensori dello stesso tipo erano già in funzione presso l’Empire State Building. Successivamente questi ascensori sono stati sostituiti e nella lobby si possono ancora vedere alcuni dei vecchi ascensori che oggi sono adibiti ad ospitare le cassette delle lettere degli inquilini.

Negli anni ’70 la Cities Service vendette la proprietà all’American International Group (AIG) che vi stabilì la propria sede, modificando anche il nome dell’edificio, fino alla crisi finanziaria del 2008.  Dopo che l’osservatorio venne chiuso al pubblico, divenne una sorta di lounge per gli impiegati della AIG, che qui potevano rilassarsi e fare una pausa con una vista privilegiata su Manhattan.

L’American International Building oggi

Oggi l’American International Building è stato ribattezzato 70 Pine Street e all’interno dei suoi appartamenti di lusso vivono imprenditori, milionari e personaggi famosi. Oltre agli arredi elegantissimi e ai numerosi comfort alcuni degli appartamenti vantano una caratteristica unica, che nasce dal design particolare dell’edificio: dispongono di una terrazza privata, una vera rarità per gli appartamenti di Manhattan. Il grattacielo mette a disposizione degli inquilini una serie di servizi esclusivi, come la palestra e un centro benessere che dal 2017 verranno aperti a tutti i residenti del quartiere.  In futuro si prevede di aggiungere anche un piano commerciale con negozi e boutique di vario genere e si sta progettando di installare un ristorante nell’ex osservatorio, che diventerebbe il ristorante più alto di New York.

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Informazioni e mappa

Nome: American International Building

Nelle vicinanze:

Gioco di ombre e luci a Wall Street, con varie bandiere USA.A 115 metri
Il grattacielo One Chase Manhattan Plaza.A 186 metri
L'edificio della Federal Reserve Bank a New York.A 219 metri
L'ingresso della Federal Hall.A 238 metri
Dettaglio della scritta all'ingresso della Borsa di New York, ed indicazioni stradali che indicano Wall Street.A 314 metri
Barche al porto South Street Seaport, e sullo sfondo molti grattacieli.A 349 metri
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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