Sefa Utaki

Sefa Utaki è un luogo mistico immerso nella foresta di Okinawa in cui si ritrovano le origini di antiche civiltà.  Un tempo, infatti, queste isole appartenevano al regno delle Ryūkyū e ancora oggi si conservano frammenti del passato nella religione, nella storia e nella cultura dell’arcipelago di Okinawa e uno di questi è proprio Sefa Utaki, inserito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Persino il nome di questo luogo, che deriva da antiche lingue locali, non ha subito alcuna influenza dal giapponese: “Sefa” significa “punto più prominente” mentre “Utaki” era una parola che designava un sito sacro. È uno dei tesori decisamente da vedere a Okinawa.

Perché è importante

Sefa-utaki è uno dei luoghi di culto più antichi dell’arcipelago ed è legato ad una religione che come quella shintoista,  si focalizza sulla venerazione della natura nelle sue tante rappresentazioni: montagne, rocce, alberi, ecc. Il sito Sefa Utaki consiste in una rete di percorsi che si diramano sul pendio di una collina accanto all’oceano, passando all’interno di una rigogliosa foresta,  fino a raggiungere una serie di diverse formazioni rocciose che fungevano in passato come luogo di preghiera, cerimonie e meditazione.

In origine, però, Sefa Utaki era semplicemente considerato un luogo sacro. Nel 1500 per via della riorganizzazione dei culti religiosi di Okinawa, che vennero centralizzati e posti sotto il controllo governativo, Sefa Utaki acquisì un ruolo rilevante diventando anche la principale cornice di cerimonie e rituali.

Visitare Sefa Utaki

Prima di accedere al percorso troverete un edificio che ospita un centro visitatori (ma non la biglietteria) e un piccolo museo dove potete vedere un filmato che racconta di Sefa Utaki, della sua storia e della sua importanza.

Una volta iniziato il percorso vi immergerete nella foresta, passeggiando all’ombra degli alberi che in estate offrono riparo dai raggi del sole. Lungo il cammino troverete vari punti significativi in cui fermarvi il primo dei quali è Ufugu-i, che significa “sala di ricevimento” o “prima seduta”: qui infatti ci si riuniva per pregare.

A seguire, vi imbatterete in Yuinchi, una sorta di caverna che un tempo veniva usata come deposito per il cibo e luogo in cui mangiare al riparo: Yuinchi significa infatti “cucina” o “luogo del raccolto”. Il cuore di Sefa Utaki è però Sangu-i, a cui si arriva passando attraverso un tunnel fitto di alberi che conduce di fronte a due enormi formazioni rocciose sacre che si poggiano l’una sull’altra creando un tunnel di forma triangolare. Accanto a queste due formazioni sono posizionati due vasi che raccolgono l’acqua sacra che scende dalle rocce (è vietato toccare i due vasi).

Lo spazio che si apre di fronte alle due formazioni rocciose e il tunnel ricavato tra di esse sono luoghi di preghiera in cui si riesce a percepire un’atmosfera mistica e solenne.

Oltrepassando Sangu-i si arriva ad un piccolo belvedere affacciato sul mare, dove la vista spazia all’orizzonte comprendendo anche l’isola sacra di Kudakashima.

Come arrivare

Sefa Utaki si trova nella parte sud-orientale dell’Isola Okinawa a circa 15 km dalla città di Naha.  Dal terminal dei bus di Naha prendete la linea numero 38 fino alla fermata Sefa Utaki-mae e da qui proseguite per circa 5-10 minuti a piedi.

Informazioni generali per la visita

Sefa Utaki è accessibile dalle 9:00 alle 18:00 e generalmente è aperto tutti i giorni sebbene in un paio di occasioni durante l’anno viene chiuso al pubblico; si tratta di pochi giorni ma le date precise variano di anno in anno quindi vi consiglio di fare riferimento al sito ufficiale. L’ingresso ha un costo di 300 yen, tuttavia sappiate che non è possibile acquistare il biglietto all’entrata, ma presso il Nanjō City Regional Product Promotion Center, che dista pochi minuti dal sito sacro.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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