Strawberry Fields

New York è ricca di luoghi pieni di fascino, che spesso compaiono all’improvviso come dal nulla con lo scopo di ricordarci persone, vicende e storie più o meno note. È così per il Strawberry Fields Memorial, che commemora il cantante dei Beatles John Lennon nel luogo che l’artista amava di più: Central Park. Proprio vicino a Central Park, a pochi passi dal memoriale, John Lennon viveva con la moglie, all’interno del famoso Dakota Building, dove fu ucciso nel 1980.
Il memoriale prende il nome dalla celebre canzone dei Beatles “Strawberry Fields Forever”, che lo stesso Lennon scrisse nel 1966; il titolo deriva a sua volta dal nome di un orfanotrofio di Liverpool situato nei pressi della casa dove viveva Lennon.

Ma poco importa se non siete fan dei Beatles: tutti, almeno una volta, avrete ascoltato o canticchiato “Imagine”, una delle canzoni più famose al mondo, che al di là della bellezza ritmica e della dolce melodia, trasmette un messaggio di pace sempre attuale.
Ed è proprio la scritta “Imagine” che compare al centro del mosaico bianco e nero dedicato a John Lennon. 

Il mosaico Imagine

Il mosaico fu progettato da Bruce Kelly, l’architetto paesaggista capo dell’organizzazione Central Park Conservancy, che si occupa della gestione del parco, ma l’opera, sintesi dell’impegno pacifista di Lennon, fu realizzata da un gruppo di artigiani napoletani e donata al  New York City Council dal Comune di Napoli. Il memoriale fu inaugurato il 9 ottobre 1985, giorno del compleanno di Lennon, in cui il cantante avrebbe compiuto 45 anni. In questa stessa data, ancora oggi, turisti, curiosi e fan si ritrovano in questo punto di Central Park per deporre fiori e candele sul mosaico e rendere omaggio al grande artista. Ma non solo il 9 ottobre si può assistere ad un raduno spontaneo di persone intorno al memoriale: in altre occasioni, come i giorni successivi agli attacchi dell’11 settembre, la folla si è riunita in un grande cerchio attorno al mosaico per pregare e ricordare le vittime.

Il “sindaco” di Strawberry Fields

Ma c’è chi invece si è sempre recato con costanza allo Strawberry Fields Memorial, tanto da esserne dichiarato ufficialmente “il sindaco”: si tratta di Gary dos Santos, un fan dei Beatles che per ben 19 anni si è occupato di realizzare decorazioni artistiche a forma di simbolo della pace con fiori ed altri oggetti e di intrattenere i passati con racconti sul proprio lavoro e su John Lennon. Morto nel 2013, Gary dos Santos è stato anche il soggetto di un documentario ed è stato più volte citato dal New York Times.

Cosa aspettarsi

Ma non pensiate che lo Strawberry Fields Memorial sia un luogo carico di tristezza o dove ci si reca a piangere, tutt’altro: è un luogo traboccante di vita dove si va a cantare e non è raro trovare un musicista intento a suonare una delle canzoni di John Lennon. Tutt’intorno al memoriale sono state poste delle panchine per chi desidera rilassarsi e meditare all’ombra degli alberi, immergendosi nella tranquillità e nella bellezza di questo luogo che durante la bella stagione si riempie di colori con la fioritura delle aiuole e dei prati che circondano il memoriale.

Come arrivare

La stazione della metro più vicina è  quella della 72nd Street e uscendo ci si trova proprio di fronte all’entrata che conduce allo Strawberry Fields Memorial. Lungo il percorso che conduce al memoriale troverete una targa in bronzo che elenca i 121 Paesi che hanno conferito al Strawberry Fields il titolo di “Giardino della Pace”.
Essendo designato come Quiet Zone di Central Park, è vietato andare con i pattini o in bicicletta vicino al memoriale e non è permesso giocare sul prato vicino.

Galleria Foto


Informazioni e mappa

Nome: Strawberry Fields

Nelle vicinanze:

Il Dakota Building.A 154 metri
Persone si rilassano a Bethesda Terrace in una giornata di sole.A 372 metri
Il New York Historical Society Museum.A 395 metri
magnolia-bakery-34A 488 metri
Il Loeb Boathouse a Central Park, e il lago circostante.A 496 metri
Hamburger con insalata da Shake Shack a New York.A 593 metri

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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