Scalare il Monte Fuji

Scalare il famoso Monte Fuji, la vetta più alta e simbolo del Giappone, aggiunge di certo un’emozione indelebile al vostro viaggio nella Terra del Sol Levante e se un tempo questa era considerata un’impresa riservata a pochi, oggi quasi tutti possono raggiungere questo traguardo e arrivare in vetta, grazie ai collegamenti in autobus con la quinta stazione del monte che permette di ridurre della metà la durata, e quindi la fatica del percorso. Va detto che in generale il vulcano dalla cima innevata è bellissimo anche, o forse di più, se ammirato da lontano ma le viste che si godono dall’alto dei suoi 3.776 metri e l’esperienza di passeggiare lungo i suoi pendii tra centinaia di appassionati di trekking, rende tutto ciò un’avventura memorabile. Per aiutarvi ad organizzare e a vivere al meglio la scalata al Monte Fuji, eccovi una guida completa!

Quando scalare il Monte Fuji?

Non è sempre possibile scalare il Monte Fuji: la stagione ufficiale di “apertura” dei sentieri è da luglio a metà settembre circa, quando i percorsi sono generalmente sgombri da neve e tutti i principali servizi di trasporto e i rifugi collocati sul monte sono operativi. Il clima in questo periodo è relativamente mite e offre le condizioni migliori per scalare in tutta sicurezza. Le date specifiche di apertura e chiusura dei percorsi dipendono dal percorso stesso e dalle condizioni climatiche, quindi variano di anno in anno. Vi consiglio di consultare il sito ufficiale per avere informazioni più aggiornate.

I periodi più affollati

Scalare il Monte Fuji è un’attività oggi molto popolare, sia tra i giapponesi che tra i turisti stranieri i quali costituiscono più di un terzo di coloro che si avventurano su per il pendio. Data la breve durata del periodo delle scalate e la concomitanza con le vacanze estive di molti, compresi gli studenti giapponesi, è difficile trovare un periodo di assoluta tranquillità, ma del resto evitare la folla in generale toglie qualcosa all’esperienza: uno degli aspetti più interessanti della scalata al Monte Fuji è proprio la condivisione di questo percorso con tante persone da tutto il mondo.

Se però non volete rischirare di trovarvi tra troppe persone, è preferibile evitare il periodo tra il 20 luglio e la fine di agosto, quando ci sono le vacanze scolastiche in Giappone, ma in particolare la settimana della festa di Obon, attorno a metà agosto quando si raggiunge il picco dell’affluenza.

Tenete in considerazione però anche le condizioni climatiche: scalare il monte ad esempio agli inizi di luglio, quando si trova un’atmosfera decisamente più tranquilla, significa anche fare i conti con un clima più instabile.

Negli altri periodi dell’anno?

Alcuni rifugi sul monte aprono qualche giorno prima dell’inizio ufficiale della stagione e restano aperti per qualche giorno successivo alla chiusura, mentre i trasporti pubblici sono meno frequenti o praticamente non esistenti al di fuori della stagione.

Sebbene non ci sia neve sul Monte Fuji già da verso la fine giugno e fino ad ottobre, le temperature in vetta possono scendere anche al di sotto dello zero, perciò è consigliabile scalare il monte solo se siete alpinisti esperti e dotati dell’attrezzatura adeguata.

Da ottobre fino a metà giugno scalare il Monte Fuji è estremamente pericoloso per via delle condizioni climatiche estreme che prevedono forti venti, neve, ghiaccio e rischio di valanghe.

I percorsi

La scalata del Monte Fuji passa attraverso dieci stazioni, dove la prima si trova alla base della montagna e la decima vicino alla vetta. Le strade asfaltate arrivano fino alla quinta stazione, a metà della montagna, raggiungibile con gli autobus dalle stazioni della zona o direttamente da Tokyo. Sebbene si parli in generale di quinta stazione, in realtà ci si riferisce a quattro stazioni: c’è infatti una quinta stazione per ogni lato della montagna e quindi esistono quattro diversi percorsi per raggiungere la vetta.

Il più popolare è il percorso Yoshida, che parte dalla “Quinta Stazione Fuji Subaru Line” (Prefettura di Yamanashi) a 2.300 metri di altezza. Si tratta del sentiero preferito dai visitatori in quanto la stazione è quella più facilmente accessibile dal centro di Tokyo e dalla regione dei Cinque Laghi ed è l’unica stazione che, neve permettendo, resta accessibile quasi tutto l’anno un fattore che la rende una tappa popolare anche quando i sentieri di trekking non sono accessibili. Il percorso Yoshida è composto da due sentieri separati, uno per chi sale e uno per chi scende, un aspetto che rende sicuramente comoda la passeggiata evitando di ritrovarsi tra troppe persone. Un altro ottimo aspetto è il fatto che l’alba si può ammirare al meglio da questo lato della montagna. La salita lungo questo percorso richiede tra le 5 e le 7 ore, mentre la discesa tra le 3 e le 5 ore a seconda del passo e lungo il sentiero si trovano numerosi rifugi dove fare una sosta. Anche presso la stazione non mancano ristoranti e negozi dove acquistare il necessario o mangiare qualcosa prima della scalata.

Per chi preferisce un sentiero meno battuto o per chi parte da un’altra località, eccovi nel dettaglio le altre tre stazioni:

Quinta Stazione Subashiri

Il sentiero Subashiri che parte da questa stazione inizia a circa 2000 metri sul versante orientale della montagna e richiede circa 5-8 ore per raggiungere la cima, mentre la discesa si può fare in 3-5 ore. Il sentiero si incontra con il percorso Yoshida nei pressi dell’ottava stazione, quindi l’ultimo tratto è in comune con il tracciato più popolare. La quinta stazione Subashiri è la seconda più facilmente accessibile da Tokyo ma è un po’ meno sviluppata a livello turistico, in quanto offre semplicemente un paio di negozietti e ristorantini e delle toilette, ma comunque l’indispensabile per fare una sosta prima della passeggiata.

Quinta Stazione Gotemba

La Quinta Stazione Gotemba è, tra le quattro stazioni, quella situata più in basso, ad un’altitudine di circa 1.400 metri. Ciò significa che il sentiero Gotemba che parte dalla stazione è quello che richiede un tempo maggiore di camminata: la salita richiede tra le 7 e le 10 ore, mentre la discesa tra le 3 e le ore, perciò è bene organizzarsi e considerare le tempistiche in questo caso. Tuttavia una delle particolarità di questo tracciato è il fatto che passa attraverso campi di lava solidificata di colore scuro che dà vita ad un paesaggio lunare piuttosto suggestivo.

Quinta Stazione Fujinomiya

Il sentiero Fujinomiya parte dall’omonima stazione a 2.400 metri di altezza, che di fatto è la stazione più vicina alla vetta del Monte Fuji e questo la rende la seconda più gettonata tra i turisti dopo la Fuji Subaru Line. Di conseguenza la scalata da questo punto è più breve e richiede tra le 4 e le 7 ore a seconda del passo, mentre per la discesa considerate un tempo di 2-4 ore. Il sentiero è però l’unico che non prevede due tracciati separati per la salita e la discesa e questo comporta un affollamento maggiore durante i periodi di alta affluenza di visitatori. La stazione Fujinomiya è facilmente accessibile in autobus dalle stazioni poste lungo la linea ferroviaria Tokaido Shinkansen, tra cui ci sono Shin-Fuji e Mishima.

Consigli per la scalata

Da soli o con guida?

La scalata al Monte Fuji non è particolarmente difficoltosa a livello di tecnica richiesta: solo in alcuni tratti il terreno è piuttosto ripido e roccioso perciò occorre indossare scarpe adatte e fare un po’ di attenzione, ma non è richiesto un particolare allenamento o esperienza. I sentieri sono ben segnalati e durante la camminata sono posti dei cartelli che allertano su eventuali pericoli di cadute di massi o di punti particolarmente soggetti a venti forti. Considerata l’altitudine e la durata dei percorsi però tenete presente che potrebbe essere faticoso scalare il monte per chi non è abituato a praticare attività fisica, ma vi consiglio di partire presto e fare delle soste quando siete stanchi per riposarvi un po’. Va da sé che non essendo una scalata tecnicamente difficile, solitamente non si ha necessità di una guida, ma per chi non avesse mai camminato in montagna o chi si sente più sicuro con l’accompagnamento di una persona esperta, può considerare la prenotazione di un tour presso una delle tante compagnie della zona che offrono questo servizio.

Pianificare la scalata: 1 o 2 giorni?

Gran parte dei turisti cerca di fare in modo di ammirare l’alba dalla cima del monte, un momento magico che rimarrà sempre indelebile tra i ricordi della vacanza. Inoltre il mattino è anche il momento in cui il cielo è molto più probabilmente sgombro da nuvole e offre un panorama migliore. Per poter vivere questa esperienza il modo migliore è ritagliarsi due giornate, salendo fino ad uno dei rifugi posti alla settima od ottava stazione del monte e qui trascorrere la notte per poi riprendere la scalata il secondo giorno. Tenete presente che l’alba si vede solitamente tra le 4:30 e le 5:00 del mattino in estate quindi siate pronti ad alzarvi molto presto.

Salire e scendere la montagna nella stessa giornata è comunque possibile, sebbene non sia consigliato in quanto troppo faticoso se non si è allenati e inoltre si rischia di ritrovarsi lungo il percorso quando fa buio ed è quindi piuttosto pericoloso.

Se poi volete camminare intorno al cratere del vulcano, dovete considerare un’ora in più di passeggiata ed è un’esperienza che vi consiglio di fare.

I rifugi: dove si trovano e quanto costano

Il percorso Yoshida è quello che presenta il maggior numero di rifugi: sono circa una dozzina sparsi tra la settima e l’ottava stazione. Gli altri sentieri presentano a loro volta dei rifugi ma in quantità inferiore. Un pernottamento nei rifugi di montagna costa circa 5.000 a persona, ma se volete aggiungere la cena si paga intorno ai 7.000 yen. Nei periodi di elevata affluenza aspettatevi di trovare i rifugi piuttosto affollati ed è consigliabile la prenotazione.

Alcuni rifugi consentono anche a chi non soggiorna nella struttura di accedere e riposarsi all’interno per un costo di 1.000-2.000 yen all’ora. Alcuni mettono a disposizione toilette a pagamento e vendono cibo, acqua e attrezzatura per la scalata, come i bastoncini da trekkinge le bombolette di ossigeno.

Quale equipaggiamento e abbigliamento serve?

Per godersi la passeggiata sul Monte Fuji in totale sicurezza, è importantissimo avere la giusta attrezzatura e indossare abiti e scarpe adeguati.

Per quanto riguarda le scarpe vi consiglio un modello pensato proprio per il trekking in modo da affrontare in maniera comoda e sicura i tratti rocciosi e ripidi dei sentieri e proteggere le caviglie.

Considerate che sebbene viaggiate in estate, troverete temperature basse, condizioni climatiche molto variabili e folate di vento molto forti, per questo è bene prepararsi con un tipo di abbigliamento invernale che tenga caldo e portare con sé una giacca antipioggia e che vi protegga dal vento. I guanti sono un elemento indispensabile sia per proteggersi dal freddo che per aiutarsi tra le rocce senza il rischio di tagliarsi o di farsi male.

Per quanto riguarda l’attrezzatura, vi consiglio di portare una piccola torcia, che vi può essere utile quando vi incamminate prima dell’alba per raggiungere la vetta e in altre situazioni. I bastoncini da trekking non sono in realtà indispensabili, ma vi possono dare un aiuto e un sostegno in più nei tratti ripidi e potete acquistarli nei negozi della quinta stazione per un costo di circa 1.500-2.000 yen. Inoltre potete poi farvi personalizzare i bastoncini presso i rifugi di montagna, apponendo il marchio del Monte Fuji e ottenendo così un fantastico souvenir al ritorno!

Infine ricordatevi di portare cibo e acqua e sufficienza per il percorso, sebbene troverete comunque pasti, snack e acqua venduti nei rifugi; a questo proposito portate anche del denaro in contanti sufficiente ad acquistare il necessario e per un eventuale pernottamento.

Le regole

Quando vi accingete a scalare il Monte Fuji, tenete presente che esistono dei divieti da rispettare. Prima tra tutte, il divieto di campeggiare sulla montagna e altre regole che riguardano la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema del vulcano: tra queste non è possibile ad esempio raccogliere piante o sassi da portare a casa come souvenir. Infine evitate di gettare rifiuti lungo i sentieri.

Costo di ingresso

Durante la stagione delle scalate viene richiesto ai visitatori un contributo di 1.000 yen, raccolto presso le stazioni, all’inizio di ogni percorso di trekking. Il denaro viene investito in progetti di tutela ambientale del monte e per adottare tutte quelle misure necessarie alla sicurezza dei turisti.

Mal di montagna

Il mancato adattamento del corpo alle grandi altitudini, una condizione che genera una ridotta presenza di ossigeno nell’organismo può generare uno stato di malessere che consiste in mal di testa, nausea e vertigini. Può capitare a chi visita il Monte Fuji di soffrire di mal di montagna e per cercare di evitare questa condizione è consigliabile passeggiare a passo lento, fare diverse soste per riposarsi lungo il cammino e mantenere il corpo idratato. Cercate di non fare sforzi eccessivi e alla notte riposatevi in un rifugio. Sia nei rifugi che alla quinta stazione sono in vendita piccole bombole di ossigeno che si rivelano efficaci nel prevenire e nel contrastare il mal di montagna.

Come arrivare alla quinta stazione

Per raggiungere la Quinta Stazione Fuji Subaru Line potete prendere direttamente un autobus dalla stazione di Shinjuku che in poco più di due ore e un costo di 2.700 yen a tratta vi condurrà sul Monte Fuji. Durante la stagione ufficiale delle scalate ci sono numerose corse durante la giornata. In alternativa potete partire dalla stazione Fujisan/Kawaguchiko, dove sono disponibili una o due corse all’ora ad un costo di 1.540 yen solo andata. Il tragitto da qui dura 50 minuti circa.

Per raggiungere la Quinta Stazione di Subashiri e di Gotemba, il punto di partenza migliore è la stazione ferroviaria di Gotemba da cui partono diverse corse giornaliere ad un costo di 1.110 yen solo andata per Gotemba, raggiungibile in 40 minuti, e 1.540 yen solo andata per Subashiri che si trova un po’ più distante, ad un’ora circa.

Per raggiungere la Quinta Stazione Fujinomiya potete partire dalla stazione ferroviaria Shin-Fuji, Fujinomiya o Mishima. Da tutte e tre considerate un tempo di percorrenza di 2 ore o 2 ore e mezza e un costo che varia da 2.000 a 2.500 yen.
Acquistando già il biglietto di ritorno dell’autobus potete sempre risparmiare qualcosina.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).