Santuario Oyama

Ancora oggi come in passato si vedono tantissime persone recarsi al Santuario Oyama per pregare e chiedere di esaudire i propri desideri, d’amore o di successo, espressi su piccole targhette di legno (ema) che vengono appese di fronte alla figura di Maeda Toshiie, il daimyo più potente del clan dei Maeda a cui si deve l’espansione e la ricchezza della città di Kanazawa.

Situato a pochi passi dal parco di Kanazawa, il santuario Oyama è composto da una serie di strutture immerse nel verde di un piccolo ma suggestivo giardino che contribuisce a rendere l’atmosfera di questo luogo ancora più tranquilla e rilassata. Situato sulla strada tra il mercato Omicho e i giardini Kenrou-en, il santuario è un’ottima alternativa per fare una sosta e trascorrere del tempo visitando un luogo carico di sacralità, dove il tempo sembra essersi fermato nel periodo Edo, che ci ha tramandato storie di signori feudali e samurai.  La visita richiede poco tempo, in totale circa 30 minuti, ma è davvero un tempo ben speso; vi consiglio se possibile di optare per le ore serali del tramonto quando i raggi del sole infuocato risplendono sulla torre che segna l’accesso al santuario, regalando uno spettacolo emozionante。 

Visitare il santuario Oyama: cosa vedere

È proprio la porta di accesso l’elemento più particolare e sorprendente di questo luogo sacro: si sviluppa su tre arcate in muratura, che danno l’impressione di trovarsi di fronte al portico di una chiesa, ed è sovrastata da una torre decorata con vetrate colorate su tutti e quattro i lati. Uno stile tipicamente occidentale, dunque, che si mescola ad elementi architettonici cinesi e giapponesi. Un mix di influenze che si deve alle idee dell’architetto olandese Holtman, il quale progettò questa porta nel 1875, dando vita ad una struttura piuttosto innovativa per l’epoca. Ma in realtà questa porta non era destinata al santuario: prima che venisse trasferita di fronte al santuario troneggiava sulle colline della città e fungeva da faro. Sembra che in origine questo profilo risultasse strano e poco apprezzato dai cittadini, ma oggi la torre è diventata l’attrazione principale del santuario e si erge fiera sulla cima di una scalinata in pietra, catturando l’attenzione di fotografi e appassionati di architettura: preceduta da una porta torii alla base della scalinata, presenta elementi tipici della tradizione cinese, come le gli intarsi in legno che decorano le arcate, gli ornamenti del tetto e delle porte al secondo piano e tanti altri dettagli decorativi. La bellezza e il valore di questo edificio lo hanno consacrato come parte importante del patrimonio culturale del paese.

Entrando nel complesso del santuario ci si trova dinanzi alla sala delle preghiere, l’haiden, una struttura in legno che invece presenta un stile architettonico tradizionale giapponese, con il tetto tegolato spiovente ricco di dettagli decorativi. Qui potete ammirare la statua di Maeda Toshiie, raffigurato in sella ad un cavallo, come si usava con i grandi guerrieri di un tempo. Per capire il ruolo centrale di questa figura e i motivi che hanno spinto ad onorarlo con un santuario, rendendolo di fatto una divinità, è necessario fare un passo indietro nel tempo: Maeda Toshiie non fu il fondatore del clan Maeda, ma di fatto fu il più importante. Grazie alle sue abilità di guerriero e di signore feudale, Maeda portò Kanazawa a diventare la quarta città più grande del Giappone, favorendo il commercio e la modernizzazione. Ancora oggi Kanazawa è una delle località costiere più dinamiche del paese, segno di come l’opera di Maeda Toishee, che morì nel 1599, ha lasciato un segno indelebile nella storia ed è stata portata avanti dai suoi successori nel corso dei secoli.

Per queste ragioni vedrete ancora tantissime persone rendere omaggio alla memoria di questo personaggio di importanza vitale per la storia della regione. Ad ornare il santuario c’è un incantevole giardino, frutto dell’estro del grande architetto e maestro del tè Kobori Enshu. Questa piccola oasi di pace porta una nota di verde al santuario e passeggiando qui ci si lascia alle spalle il frastuono del centro della città, godendosi il dolce rumore dell’acqua delle fontanelle e del ruscello. Al centro del giardino si trova un incantevole stagno dalla forma di un liuto giapponese e attraversato da un ponticello in pietra; dalle sue acque emergono tanti piccoli isolotti, mentre tutt’intorno crescono piante rigogliose, dall’aspetto volutamente selvaggio, che aggiungono un tocco di mistero all’atmosfera. A completare il paesaggio ci sono lanterne, rocce e altri monumenti in pietra sparsi qua e là nel giardino.

Cenni storici

Il tempio fu costruito nel 1873 accanto al Castello di Kanazawa, nel punto in cui sorgeva Kanaya Goten, la residenza dei Maeda ed infatti il giardino del santuario presenta lo stile tradizionale tipico delle dimore private dei daimyo. La porta d’ingresso posta sul retro del santuario è uno dei pochi resti del castello originale, che fu anch’esso costruito dal clan Maeda. Maeda Toishee e i suoi successori avevano una visione volta all’innovazione e per questo diedero un forte impulso all’architettura e all’artigianato della zona convocando a Kanazawa i migliori artigiani di Kyoto per insegnare il mestiere ai giovani talenti. L’industria tessile, in particolare legata alla produzione di kimono, così come l’edilizia, erano il fulcro dell’economia.

Eventi

Uno degli eventi principali che si svolgono presso il santuario Oyama è il festival Hyakumangoku Matsuri, che si tiene all’inizio di giugno. In questa occasione viene ricordato l’ingresso di Maeda al castello di Kanazawa nel 1583 attraverso una grande parata con persone che danzano, cantano e indossano costumi d’epoca; l’evento comprende anche una serie di spettacoli di teatro tradizionale e numerose bancarelle di souvenir e street food occupano l’area del santuario. 

Come arrivare

Dalla stazione di Kanazawa potete prendere diverse linee di autobus per raggiungere il santuario:  la linea diretta a Korinbou o il Loop Bus fino alla fermata Minami-machi oppure la navetta Kenrokuen Shuttle bus.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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