Love Hotel

In Giappone i love hotel sono ovunque, eppure pochi viaggiatori sanno davvero cosa aspettarsi. Vi sarà capitato di vedere quei palazzi con luci colorate e insegne un po’ vintage, magari a Shibuya o a Kabukicho. Cosa succede lì dentro?
Vale la pena provarli? E sono sicuri?
Oggi vi porto alla scoperta di un mondo che in realtà è molto più vario — e interessante — di quanto possiate immaginare.

I love hotel non sono solo “posti per coppiette”. Negli anni si sono trasformati in hotel tematici, a volte vere e proprie attrazioni. Vi spiego come funzionano, quanto costano, cosa aspettarvi e come scegliere quello giusto se volete vivere anche voi questa esperienza insolita.

Indice


Come funzionano i love hotel

Il concetto di base è semplicissimo: massima privacy.
I love hotel sono pensati per chi vuole una stanza a disposizione per qualche ora o per la notte, senza passare da un check-in tradizionale. In genere non vi chiederanno mai i documenti e nemmeno il nome.

Appena entrati troverete un pannello con le foto delle stanze disponibili e i relativi prezzi. Basta premere un pulsante per scegliere la camera, ricevere un bigliettino o una chiave, ed entrare. In alcuni hotel moderni è tutto automatizzato: pagate direttamente in camera tramite un terminale.

Tutto è studiato per evitare contatti inutili: spesso gli hotel hanno più ingressi discreti, ascensori dedicati e corridoi progettati per garantire che gli ospiti non si incontrino mai.

Per chi sono i love hotel

I love hotel sono nati per rispondere a un bisogno molto semplice: offrire uno spazio di privacy. E ancora oggi il pubblico che li frequenta è vario. È importante capire che non sono bordelli, cioè non sono luoghi dove entrare e trovare prostitute. Sono semplici hotel ad ore.

Il grosso della clientela è formato da:

  • coppie giapponesi, spesso sposate, che usano i love hotel per ritagliarsi un momento per loro, lontano da casa
  • coppie giovani, che magari non convivono ancora e non hanno uno spazio tutto loro. È comunque vietato l’accesso ai minori di 18 anni.
  • coppie clandestine (amanti), che cercano un luogo discreto per incontrarsi
  • Uomini single che salgono in stanza con una ragazza a pagamento, o l’attendono direttamente lì dopo aver contattato un servizio di “consegna” che invia la ragazza su appuntamento all’hotel. Questo fa parte del sistema giapponese ed è perfettamente legale, anche se ovviamente non è dichiarato apertamente dai love hotel stessi.

Infine, negli ultimi anni c’è anche una piccola percentuale di turisti curiosi, che vogliono provare l’esperienza di un love hotel per divertimento o per vedere com’è fatto

Un aspetto importante da capire è che i love hotel non sono percepiti dai giapponesi come qualcosa di squallido. Al contrario, sono visti come un servizio normale e pratico. Nessuno vi giudicherà per esserci andati, anzi: a volte è quasi considerato un elemento di romanticismo di coppia.

Costi e orari

In un love hotel potete scegliere tra diverse opzioni di permanenza. I prezzi variano, ma il sistema è molto chiaro.

La formula più usata è il “rest”, ovvero l’affitto della stanza per alcune ore. Di solito si può scegliere un pacchetto da 2-3 ore, con prezzi che partono da circa 4.000 yen fino a 7.000 yen (e oltre) a seconda della camera e della zona. Durante il giorno, nei giorni infrasettimanali, non ci sono molti clienti dato che la gente lavora, quindi molti love hotel per invogliare i clienti fanno la formula “service time” in cui si possono rimanere molte più ore allo stesso prezzo.

Se invece volete passare la notte, si sceglie lo “stay”. In questo caso potete entrare di sera, spesso dopo le 21 o le 22, e restare fino al mattino (check-out verso le 10-11). Il costo per lo stay parte da circa 8.000-10.000 yen, ma per le camere migliori può superare anche i 15.000 yen.

In molti hotel esiste anche una terza opzione, chiamata “short rest”: vi permette di usare la stanza per 30-60 minuti a un prezzo ridotto, spesso tra i 2.000 e 3.000 yen. Questa modalità è usatissima in pausa pranzo da chi lavora in ufficio.

Importante: il prezzo che vedete è sempre riferito alla stanza, non a persona. Che siate in due, o più (dove consentito), la tariffa non cambia.

Anche il sistema di pagamento è pensato per la discrezione. In alcuni love hotel pagate in anticipo alla reception da un piccolo foro, in altri al termine del soggiorno. Negli hotel più moderni troverete in camera un sistema automatico di pagamento che accetta contanti o carte.

Come sono le stanze

Qui arriva la parte più divertente. Dimenticatevi le micro-stanze degli hotel business giapponesi: le stanze dei love hotel sono spesso molto spaziose e ricche di sorprese.

In quasi tutte troverete:

  • letto king size, spesso con luci soffuse o a LED
  • vasca idromassaggio, a volte una vera e propria jacuzzi
  • console centrale per controllare luci, aria condizionata e TV
  • TV gigante con canali tradizionali e canali per adulti
  • casse audio per ascoltare musica in streaming o da CD

In alcune stanze più creative ci sono anche temi particolari: camere che riproducono un treno, una prigione, una foresta tropicale, o arredamenti in stile anni ’80 o ispirati agli anime.

Un dettaglio curioso: molte stanze non hanno finestre o hanno tende spesse che oscurano totalmente la luce. Questo serve a garantire massima discrezione e a non far percepire il passare del tempo.

Dal punto di vista acustico, le stanze sono sempre ben isolate. Non sentirete mai rumori da fuori, né i vostri verranno uditi.

Le stanze a tema esistono?

Su internet girano moltissime foto di love hotel con camere super stravaganti: stanze che sembrano astronavi, prigioni medievali, foreste tropicali o persino sale operatorie.

Queste immagini sono vere, ma è importante chiarire una cosa: le stanze così particolari esistono, ma sono una rarità.

La maggior parte dei love hotel ha camere piuttosto normali, magari con qualche tocco carino: giochi di luci LED, qualche specchio strategico, arredi sensuali o letti particolari. Però le vere stanze “a tema spinto” sono poche.

Spesso un love hotel con 20-30 camere ha magari solo 1 o 2 stanze a tema, o nessuna! Questo significa che se andate senza prenotazione dovete anche essere un po’ fortunati per trovarle disponibili.

In generale, i love hotel moderni puntano più su camere di design o eleganti che su temi “da luna park”. Se volete assolutamente vivere l’esperienza della stanza a tema, vi consiglio di informarvi prima su quali hotel della zona effettivamente le propongono.

Servizi extra

I love hotel giapponesi sono pensati per offrire un’esperienza completa. Oltre alla camera, potete usufruire di diversi servizi aggiuntivi.

In camera troverete sempre:

  • kit bagno completo: spazzolino, rasoio, shampoo, balsamo, bagnoschiuma, spazzola
  • ciabatte monouso
  • bollitore con tè e caffè
  • 1 o talvolta 2 profilattici (ma portate i vostri!)

Spesso c’è un menù digitale da cui ordinare cibo e bevande, che vi verranno portati in camera, in genere lasciati all’ingresso così da non avere alcun contatto. Non mancano le offerte più “giocose”: in molti love hotel potete noleggiare costumi di ogni genere (da scolaretta a cameriera, da cosplay a personaggi fantasy), o acquistare giocattoli erotici tramite il distributore automatico.

Dove si trovano i love hotel

In Giappone i love hotel sono ovunque, ma ovviamente in alcune zone sono più concentrati.

Per trovarli non usate Google Maps dato che potrebbero comparire anche hotel standard e non solo love hotel. Vi consiglio invece di usare la mappa di Happy Hotel ( [https://happyhotel.jp/search/map](https://happyhotel.jp/search/map) ), dove trovate tutti i love hotel del Giappone.

Più in generale, basta cercare nei dintorni delle grandi stazioni o in quartieri con molta vita notturna. Se vedete palazzi con nomi un po’ stravaganti e cartelli con prezzi a ore, siete nel posto giusto.

In Giappone esistono oltre 30.000 love hotel, quindi non c’è certo carenza di offerta.

Love hotel a Shinjuku

Kabukicho è il regno incontrastato dei love hotel a Tokyo. In quest’area ne trovate decine e decine, con un’offerta molto varia.

Qui i love hotel sono generalmente più flessibili sugli orari: il “rest” può durare anche tutta la giornata, e per lo “stay” spesso potete fare il check-in già dalle 21. Questo è utile se volete usare la stanza non solo per dormire.

Per orientarvi: entrate da Kabukicho Gate, percorrete la strada principale fino a incrociare l’edificio Humax. Da lì, girate a sinistra o a destra e iniziate a esplorare. Dopo pochi metri vi troverete circondati dai love hotel.

Love hotel a Shibuya

La famosa Love Hotel Hill di Shibuya è probabilmente la zona più iconica di Tokyo per i love hotel.

Si trova a pochi minuti dalla stazione: uscite da Hachiko Exit, attraversate il grande incrocio, andate verso il 109 e proseguite oltre, tenendo l’edificio alla vostra destra. Dopo circa 500-600 metri, infilatevi in uno dei vicoli a destra: siete arrivati.

Qui i love hotel sono spesso più curati esteticamente e alcune rare stanze sono a tema.

I prezzi sono leggermente più alti rispetto a Kabukicho, specialmente per le camere tematiche. Il “rest” parte da circa 5.000 yen, lo “stay” da 10.000 yen.

A differenza di Kabukicho, a Shibuya spesso il check-in per lo “stay” parte dalle 23 o anche più tardi. Se volete fare “rest” di sera dovete fare attenzione agli orari.

Love hotel in altre città

Fuori da Tokyo, i love hotel seguono esattamente lo stesso modello.

A Osaka, come dicevo, la zona di Ura Namba è ricchissima di love hotel. Anche attorno a Nipponbashi se ne trovano molti.

A Kyoto la situazione è più sobria: i love hotel ci sono, ma sono più discreti, spesso nelle vie secondarie. Attorno alla stazione e verso Shijo-Kawaramachi ne trovate comunque diversi.

Anche nelle città medie e piccole i love hotel sono comunissimi. Di solito li trovate vicino alle stazioni o lungo le strade principali in uscita dalla città. Nelle zone rurali invece ci sono tanti love hotel drive-in, pensati per chi arriva in auto.

Come prenotare un love hotel

Qui arriva la domanda che mi fate più spesso: si può prenotare un love hotel?
La risposta è: dipende. La maggior parte dei love hotel funziona ancora con un sistema walk-in, cioè si va lì di persona e si sceglie la stanza sul momento.

Perché? Perché in origine i love hotel nascono per garantire privacy totale. Non è previsto lasciare il proprio nome né fare una prenotazione formale. Ancora oggi in molti casi non esiste nemmeno un sito web ufficiale.

Detto questo, alcuni love hotel più moderni o turistici ora permettono anche la prenotazione online. Su portali come Booking o Rakuten Travel ogni tanto trovate love hotel che propongono la formula “stay” prenotabile.

Il mio consiglio è questo: se volete assolutamente una camera particolare, o se andate in periodi di alta affluenza, conviene prenotare uno di quelli che accettano prenotazioni. Ma se vi basta la classica esperienza da love hotel giapponese, andate direttamente in zona e scegliete sul posto.

Love hotel per turisti

Un tempo i love hotel erano frequentati quasi esclusivamente da giapponesi. Ma negli ultimi anni sempre più turisti si sono incuriositi e oggi molti hotel sono diventati più foreigner friendly.

Cosa significa? Che accettano più volentieri clienti stranieri, forniscono istruzioni anche in inglese e rendono il sistema di prenotazione e pagamento più trasparente. Attenzione però: non è sempre così.

In alcune zone più local, tipo Kabukicho, potreste trovare ancora love hotel che non gradiscono clienti stranieri non accompagnati da giapponesi. Non è questione di razzismo: spesso è per evitare problemi di incomprensione o di mancato rispetto delle regole.

Se siete in coppia (misto o entrambi stranieri), in genere non ci sono problemi. Se volete essere sicuri, cercate love hotel che abbiano indicazioni anche in inglese o che accettino prenotazioni online.

Sicurezza e privacy

Su questo tema ci tengo a rassicurarvi. I love hotel in Giappone sono sicurissimi. Non c’è nulla di losco o rischioso, è un sistema super rodato.

Le stanze sono sempre pulitissime, anzi molto più curate di tanti hotel business. Il turnover è molto alto, quindi vengono igienizzate con grande attenzione.

Per quanto riguarda la privacy: è davvero totale. Nessuno vi farà domande, non dovrete lasciare dati personali. L’unica cosa che potrebbe capitarvi è di dover mostrare un documento se pagate con carta di credito, ma solo in alcuni hotel.

A chi consiglio di provarli

Vi dico la verità: un love hotel può essere un’esperienza molto divertente anche per chi è semplicemente curioso.

Se siete in coppia e volete vivere una serata diversa, è perfetto. Alcuni love hotel hanno camere così strane che vale la pena provarle anche solo per fare foto e ridere insieme.

Se invece siete viaggiatori singoli, in genere non potete accedere ai love hotel classici (salvo alcune eccezioni). Molti hotel rifiutano clienti singoli, perlomeno in teoria. In pratica se voi accedete all’hotel dicendo “la mia fidanzata arriva più tardi”, poi non vi cacciano se la vostra fidanzata non arriva.

Infine, se cercate una soluzione economica per dormire, a volte uno “stay” in love hotel può costare meno di un normale hotel, specie se prenotato all’ultimo minuto. Tenetelo presente se vi trovate senza alloggio in una situazione d’emergenza.

Love hotel di lusso

Non immaginatevi solo stanzette spartane. In Giappone esistono anche veri e propri love hotel di lusso.

Alcuni hotel offrono camere con:

  • terrazza privata
  • sauna personale
  • vasca all’aperto
  • cinema in camera
  • piscina interna

In questi casi i prezzi salgono parecchio. Uno “stay” può facilmente superare i 20.000 yen o anche di più, ma l’esperienza è davvero di livello.

Problemi vari

Anche se ormai è sempre più raro, può ancora capitare che alcuni love hotel non accettino coppie con solo stranieri. Non si tratta di una regola ufficiale, ma in certi casi il personale si rifiuta per paura di incomprensioni, o semplicemente perché non vogliono gestire situazioni complesse con chi non parla giapponese. Questo succede più spesso nei love hotel piccoli e in quelli più datati.

Nelle zone più turistiche come Shibuya o Shinjuku, invece, la maggior parte degli hotel è ormai abituata a ricevere turisti. Se vi presentate in coppia non avrete praticamente mai problemi.

Un’altra cosa da sapere: alcuni love hotel non accettano coppie dello stesso sesso. Questo purtroppo è ancora vero in certi casi, anche se la situazione sta migliorando. I love hotel più moderni e attenti alle esigenze di tutti solitamente accettano qualsiasi tipo di coppia.

Curiosità sui love hotel

Ci sono tantissime piccole curiosità che rendono il mondo dei love hotel davvero unico.

Molti love hotel sono progettati proprio per non farvi mai incontrare nessuno. Non è raro trovare:

  • doppi ascensori
  • corridoi separati
  • sistemi automatici per pagamento e consegna chiavi

In alcuni love hotel trovate stanze a tema davvero assurde:

  • giungla tropicale
  • castello medievale
  • interno di autobus
  • navicella spaziale

Storia dei love hotel

Il concetto di love hotel ha radici molto più antiche di quanto pensiate.

I primi veri love hotel moderni nascono intorno agli anni ’60, in un periodo in cui in Giappone:

  • moltissime case erano piccolissime
  • intere famiglie vivevano in un unico ambiente
  • non c’era spazio né privacy per una coppia

Per questo motivo nascono i primi hotel dedicati a soddisfare questa esigenza, con il vantaggio di offrire discrezione totale.

Il nome “love hotel” deriva da uno dei primi esempi celebri: il Hotel Love a Osaka.

Negli anni ’80 e ’90 i love hotel hanno vissuto un vero boom, con stanze sempre più elaborate e servizi sempre più ricchi.
Negli anni 2000, invece, sono iniziati a calare per via di cambiamenti sociali, ma sono comunque tantissimi.

Etichette e regole non scritte

Entrare in un love hotel è facile, ma ci sono alcune piccole regole di comportamento che è bene conoscere.

  • Se vedete un’altra coppia alla macchina delle stanze o alla reception, non affiancatevi. Aspettate che abbiano terminato.
  • Non fate foto nelle aree comuni. In camera ovviamente potete scattare quello che volete.
  • Non cercate di entrare in tre. La maggior parte dei love hotel permette solo coppie. Però alcuni consentono anche l’accesso a più persone.
  • Rispetto massimo per il personale. Anche se non vi vedrete quasi mai, ricordate che dietro ogni macchina automatica c’è qualcuno che lavora.
  • Non uscite e rientrate più volte durante il soggiorno. Se lo fate chiedete prima alla reception se è possibile.

Differenza tra love hotel e business hotel

Una domanda che spesso mi fate è: perché non andare semplicemente in un business hotel?

Ci sono alcune differenze chiave.

Nei love hotel:

  • non dovete fare check-in formale
  • non serve mostrare documenti (salvo pagamento con carta)
  • le stanze sono molto più spaziose
  • i servizi sono più pensati per il relax e l’intimità
  • gli orari sono molto flessibili
  • la privacy è assoluta

Nei business hotel invece:

  • le camere sono spesso molto piccole
  • avete procedure standard di hotel classico
  • sono pensati più per chi viaggia per lavoro

Consiglio finale

Vi consiglio davvero di considerare l’idea di provare almeno una volta un love hotel in Giappone. È una delle tante esperienze uniche che questo Paese vi offre, e vi farà capire un altro aspetto della cultura giapponese che spesso resta nascosto.

Andateci con lo spirito giusto, senza aspettative strane. Ricordate che per i giapponesi i love hotel sono semplicemente un posto pratico dove ritagliarsi un momento di privacy.

Se volete approfondire, sul mio sito trovate anche tanti articoli per scoprire altri lati curiosi del Giappone — vi invito a esplorarli per rendere il vostro viaggio ancora più ricco e diverso dal solito.

Video: Love hotel a Shibuya – Dogenzaka

Video: Love hotel a Tokyo – Shinjuku

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).