Cadman’s Cottage

È l’unico edificio di Sydney che può dirci qualcosa sui primi 30 anni della colonizzazione degli europei: il Cadman’s Cottage, risalente al 1816, è infatti la casa più antica della città. Una data che può far sorridere se pensiamo ad edifici molto ben più antichi in Europa, ma se si pensa che l’Australia è stata scoperta appena 250 anni fa questo rende il Cadman’s Cottage una parte importante del patrimonio storico australiano. Si trova a The Rocks, la parte storica di Sydney, è anche se oggi può sembrare una casetta lillipuziana in confronto agli edifici e i grattacieli ben più alti che la circondano, il Cadman’s Cottage se ne resta lì, fiero, incorniciato dagli alberi e affacciato su una piccola piazzetta, ad un centinaio di metri dal porto di Sydney. Quando fu costruito, il Cadman’s Cottage si trovava praticamente sulla spiaggia rocciosa di The Rocks, tanto che nei momenti di alta marea l’acqua entrava in casa, ma negli anni, con la necessità di costruire i moli di Circular Quay la riva venne spostata di qualche metro.

Oggi questa casetta a due piani è la sede del centro informazioni del Sydney Harbour National Parks ed è visitabile all’interno durante gli orari di apertura dell’ufficio, ma in passato ha svolto diverse funzioni.

Com’è nato il Cadman’s Cottage

Il progetto fu commissionato dal governatore del New South Wales, Lachlan Macquarie, e serviva come residenza del “Goverment Coxswain” ovvero il timoniere incaricato di gestire le navi ufficiali del governo, occupandosi della manutenzione e dell’organizzazione dell’equipaggio, oltre che di guidare la barca del governatore durante gli spostamenti. Il cottage fu costruito dai detenuti deportati in Australia, che venivano spesso utilizzati come manodopera nei lavori e in molti casi venivano impiegati in varie attività a seconda delle loro competenze: gli stessi timonieri erano ex  galeotti che avevano esperienza in campo navale e anche il Cadman’s Cottage fu realizzato da un architetto inglese, Francis Greenway, trasportato nelle carceri australiane dopo una condanna per contraffazione.  Come potete notare le linee architettoniche della casa sono molto semplici e si ispiravano ai cottage inglesi dell’epoca.

Questa residenza prende il nome da John Cadman, ultimo timoniere a lavorare per il governo e a vivere qui con la sua famiglia. Questa professione fu poi abolita nel 1845.

L’evoluzione del Cadman’s Cottage

A partire dal 1846 il Cadman’s Cottage divenne la sede della Polizia Marittima di Sydney e l’edificio fu ampliato per ospitare gli uffici e alcune celle di detenzione.

Ma dopo circa una decina d’anni la sede venne ospitata all’interno dell’edificio che oggi è il Justice and Police Museum e il Cadman’s Cottage fu utilizzato come centro di recupero e casa di riposo per senzatetto ed ex marinai.

Nel 1972 la casa venne affidata al National Parks and Wildlife Service e fu avviato un lungo progetto di restauro. Sul finire degli anni ’80 il Cadman’s Cottage fu anche oggetto di varie ricerche e scavi archeologici per conoscere meglio la storia di questo luogo e venne scoperto, nel suolo sotto il pavimento del piano terra un sistema di drenaggio che venne ricostruito e sistemato in più occasioni nel corso di 150 anni. Oltre a questo sono stati ritrovati dei frammenti di tegole del tetto risalenti al 1780-1790 e altri oggetti come una bottiglia che riporta l’antico stemma del governo, vecchie pipe in gesso per fumare di origine irlandese, ecc.

Quando visitare il Cadman’s Cottage

Il Cadman’s Cottage è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 16:30, mentre il sabato e la domenica apre alle 10:00. All’esterno potete ammirare anche una statua del capitano britannico William Bligh.

Marco Togni

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Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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