Parco Provinciale del Fiume Blu – Nuova Caledonia

Per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta, la Nuova Caledonia è un vero e proprio paradiso e tra le meraviglie di questo Paese c’è il Parco Provinciale del Fiume Blu, una riserva della biodiversità ricca di tantissime specie vegetali e animali, in grado di regalare panorami incontaminati mozzafiato, che sono rimasti pressoché immutati nel corso dei millenni, tanto che sembra quasi uno scenario appena uscito da Jurassik Park. Situato nel sud della Grande Terre, a circa 45 minuti/un’ora in auto da Nouméa, è una meta perfetta per un’escursione giornaliera.

Se amate passeggiare,  sentieri e percorsi da fare in bici o a piedi non mancano, con il suono di ruscelli, fiumi e cascate che scandiscono il cammino e bellissimi scorci dove fermarsi ad ammirare il paesaggio e a scattare qualche foto.

Non è consentito attraversare il parco in auto, ma in loco trovate un ufficio informazioni e alcuni punti di noleggio dove potete affittare biciclette e kayak, se non volete andare a piedi. Potete fare un picnic e persino campeggiare nel parco. La riserva è ben tenuta e i vari percorsi e attrazioni sono ben segnalati, sia in inglese che in francese, quindi non avrete difficoltà ad orientarvi. Una volta giunti qui potete dedicarvi a tante attività. 

Fate ATTENZIONE!!

Il Parco è stupendo, lo consiglio, ma ho avuto una bruttissima esperienza ed ho seriamente rischiato, forse non la vita ma quasi. In biglietteria vi chiedono se volete prenotare una navetta, io l’avevo prenotata e pagata. Al calar del sole mi trovavo a circa 15km dall’ingresso del Parco, sono andato esattamente nel posto dove la navetta sarebbe dovuta venire a prendermi e…non è venuto nessuno!
È iniziato a piovere e nel buio mi sono incamminato. Il cellulare non funziona nel parco, ho trovato una cabina che però non accettava i gettoni ma solo le schede telefoniche. Ho chiamato quindi la polizia che però si è rifiutata di aiutarmi. Mi sono incamminato verso valle, era buio, e per fortuna un guardiano del parco mi è venuto a prendere! Era stato informato del fatto che io non fossi tornato e che la mia navetta non era venuta a prendermi. Lui era arrabbiatissimo, non con me ma con quelli della navetta che si erano dimenticati della mia prenotazione, nonostante l’avessi pagata.
Fate quindi estrema attenzione a questo fattore, perché se vi dovesse capitare potete rischiare di stare una notte a dormire nella foresta insieme ai kagu.

Cosa fare e cosa vedere nel parco 

Partite dalla Maison du Parc

Prima di iniziare la visita del parco, recatevi alla “Maison du Parc”, il punto accoglienza visitatori situato accanto all’entrata principale. All’interno trovate una sala espositiva con informazioni e dettagli sulla storia e le caratteristiche della riserva naturale, una biblioteca, un negozietto di souvenir e armadietti dove potete lasciare le cose che non vi servono durante la giornata, in modo da poter girare senza troppi ingombri. L’ufficio informazioni all’interno vi fornirà mappe e consigli utili per visitare il parco.

Passeggiare alla ricerca dei kagu

Ci sono tanti percorsi di trekking che si snodano all’interno del parco, con vari livelli di difficoltà, da quelli adatti a tutti e di breve durata (mezz’ora circa) a quelli più impegnativi che arrivano fino a 6 ore di camminata. Al centro informazioni troverete le mappe con i percorsi segnalati.

Durante il percorso approfittatene per ammirare il paesaggio, che si sviluppa tra formazioni rocciose, distese di terra rossa che contrasta il blu del cielo e il verde brillante della vegetazione tropicale, imponenti cascate e corsi d’acqua. Nel parco vivono tantissime specie animali tra cui il famoso kagu, un uccello in via di estinzione che è divenuto il simbolo della Nuova Caledonia; qui si conta una colonia di circa 700 esemplari, attualmente la più numerosa, che possono essere così osservati nel loro habitat naturale. Tra le altre specie che potreste avvistare c’è il piccione imperiale, i gechi e tanti altri volatili, quindi state all’erta e guardatevi intorno!

I percorsi iniziano dopo aver superato il leggendario ponte Perignon e il principale sentiero, e il più visitato dai turisti, è quello che conduce alla valle del Blue River, il fiume da cui prende il nome il parco. Il percorso passa attraverso bellissime foreste tropicali dove oltre alla natura avrete modo di osservare alcuni resti delle miniere che un tempo estraevano minerali e metalli in questa zona: li potete vedere nell’area indicata come Palmetum.  Ma ciò che più catturerà la vostra attenzione è il gigantesco albero kauri, che si trova lungo il cammino: si tratta di un albero millenario e vanta un diametro di 2,70 metri! Non è l’unico albero antico del parco, ne vedrete tanti altri, ma di certo è il più impressionante. Molti alberi kauri li trovate nella cosiddetta Sunken Forest.

Andare in bicicletta

Uno dei modi migliori per esplorare il parco in poco tempo è senza dubbio la bicicletta. Va detto che i sentieri sono sterrati e il terreno non è pianeggiante, quindi ci sono piccole salite che si inerpicano sulle collinette, ma niente di troppo difficile e se siete spiriti avventurosi, vi divertirete a pedalare accanto ai laghi e corsi d’acqua, per poi sfrecciare attraverso la foresta tropicale!

Troverete disponibili vari modelli di bicicletta da noleggiare, da quelli per adulti e per bambini ai tandem e le bici elettriche.

Kayak

Lungo il fiume ci sono dei punti in cui poter noleggiare i kayak per esplorare il parco in maniera alternativa e divertente, beneficiando di una prospettiva davvero particolare.  Al centro di noleggio, troverete armadietti per depositare le vostre cose ed evitare così di bagnarle.

Fare campeggio

Chi lo desidera può anche campeggiare nel parco. Potete portare la vostra tenda o affittarla direttamente in loco e sono disponibili anche delle tende sospese tra gli alberi!  Un’esperienza sicuramente unica.

Prendere parte ad un tour guidato

Vengono organizzati anche dei tour guidati a cui potete prendere parte se volete conoscere meglio la storia, le caratteristiche e le specie animali del parco. La maggior parte dei tour includono un barbecue e del tempo libero per nuotare, passeggiare ed esplorare la riserva in totale autonomia.

Quando visitare il parco?

In realtà non c’è un periodo migliore di un altro per visitare il parco ma di certo il mese in cui troverete più turisti è dicembre, che si rivela anche il mese più caldo dell’anno. Durante il periodo delle piogge (tra gennaio e marzo) il parco potrebbe in alcuni giorni essere inaccessibile per via delle inondazioni, quindi è una buona idea fare una telefonata prima di andarci.  I mesi migliori sono quelli dell’inverno e della primavera (da giugno a novembre) quando il clima è ottimale e ci sono pochi turisti.

Alcuni consigli

Ricordatevi di portare acqua in abbondanza e cibo (non ci sono punti di ristoro nel parco), un kit di pronto soccorso, cappellino e occhiali per proteggersi dal sole, abbigliamento e calzature adeguate. E infine non dimenticate la macchina fotografica!

Siate inoltre rispettosi dell’ambiente: osservate piante e fiori senza raccoglierle, non avvicinatevi e non spaventate gli animali, non accendete fuochi e non gettate in terra i rifiuti.

Orari

Il parco provinciale del fiume Blu è chiuso il lunedì, mentre nel resto della settimana resta aperto dalle 7:00 alle 17:00. L’ingresso costa 400 franchi.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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