Viaggio in Giappone e mare

Molti sognano il Giappone per i suoi templi, le luci di Tokyo, i treni futuristici e la cultura millenaria. Ma c’è una domanda che ricevo spesso da chi pianifica un viaggio: si può anche andare al mare? La risposta è sì, e non solo: se organizzato bene, il mare può diventare una parte magica del viaggio, perfetta per chi vuole alternare città e natura, oppure semplicemente riposarsi prima di tornare a casa.

Se vi interessa costruire un itinerario completo, vi consiglio di leggere anche i miei due articoli “14 giorni in Giappone” e “Giappone spettacularis”: sono due ottimi punti di partenza per chi vuole vedere il meglio, ma lasciano anche spazio per aggiungere qualche giorno di relax in spiaggia. In questa guida, invece, voglio concentrarmi su dove e come potete aggiungere una tappa di mare al vostro viaggio in Giappone, ma anche su alcune opzioni vicine (e spettacolari) fuori dal Giappone, ideali per chi ha una settimana in più.

Indice


Okinawa: il mare giapponese più bello

Se pensate al mare in Giappone, la prima risposta è quasi sempre Okinawa. È l’arcipelago tropicale più famoso del Paese, e offre un mare turchese, sabbia bianca e una cultura profondamente diversa rispetto al Giappone “classico”.

La prima cosa che vi consiglio è di scegliere bene in quale isola andare, perché Okinawa non è una sola isola. L’isola principale, quella dove atterrate se volate su Naha, è comoda e ricca di hotel, ma il mare non è quello che vi farà innamorare. È perfetta se volete un mix tra città, cultura locale e qualche spiaggia carina. Però, se cercate mare da cartolina, meglio andare oltre.

Miyakojima è il posto perfetto per chi ama la tranquillità e le spiagge spettacolari. Poche auto, pochissimo caos, e alcune delle spiagge più belle che abbia mai visto in Giappone. L’atmosfera è rilassata, i ritmi sono lenti, ed è ideale se volete prendervi qualche giorno per stare in silenzio, leggere un libro, nuotare in acque cristalline.

Ishigaki, invece, è la scelta ideale se preferite un po’ più di avventura. Da lì potete facilmente visitare le isole vicine come Taketomi o Iriomote, che offrono esperienze uniche: kayak nei fiumi, mangrovie, snorkeling tra i coralli. Ishigaki stessa ha ristorantini carini, un piccolo centro e una buona varietà di escursioni. Se avete voglia di esplorare, questa è la meta che consiglio.

Su Okinawa ho scritto anche un articolo dedicato alle migliori spiagge dell’arcipelago, vi consiglio di leggerlo se volete approfondire.

Scogli e mare con acqua cristallina ad Okinawa.

Prenotate con cancellazione gratuita

Un consiglio pratico che vi do sempre è di prenotare la parte di mare con cancellazione gratuita. Il meteo in Giappone, soprattutto nelle isole del sud, può essere imprevedibile: pioggia improvvisa, vento forte, o addirittura tifoni, soprattutto nei mesi tra luglio e ottobre. Avere la possibilità di modificare o annullare la prenotazione senza penali vi dà molta più flessibilità e vi permette di adattare il viaggio in base al tempo reale.

Spesso, basta prenotare tramite piattaforme come Booking.com, selezionando strutture che offrono la cancellazione gratuita fino a pochi giorni prima. Anche le compagnie aeree giapponesi, come ANA o JAL, offrono tariffe con opzioni flessibili, oppure potete valutare biglietti open o modificabili con pochi yen di differenza.

Un’altra strategia è prenotare un’alternativa con cancellazione gratuita in un’altra zona, magari in città o in montagna. Se vedete che il meteo sull’isola scelta è pessimo, potete spostarvi altrove senza perdere nulla. Per esempio, se avete prenotato Miyakojima ma arriva un tifone, potete decidere all’ultimo di restare qualche giorno in più a Tokyo, o magari spostarvi in una zona più interna del Giappone dove il tempo è stabile. È un modo semplice per non rovinarvi il viaggio e restare sereni anche davanti a un imprevisto.

Spiagge vicino Tokyo

Spiaggia di Shirahama con edifici sulla riva e colline verdi sullo sfondo.
Chi vuole fare solo una gita al mare senza allontanarsi troppo, può considerare le spiagge attorno a Tokyo. Non aspettatevi il colore dell’acqua di Okinawa o delle Filippine, ma in piena estate può essere una bella pausa, soprattutto se volete vedere il Giappone marittimo, quello delle località costiere, dei festival estivi, dei bambini con il retino.

Le località più facili da raggiungere da Tokyo sono Kamakura, Enoshima e Zushi. Sono perfette per una gita di un giorno, anche se in alta stagione possono essere molto affollate. Il mare non è trasparente, ma l’atmosfera è molto giapponese, e può essere una tappa simpatica.

C’è anche la penisola di Izu, che ha tratti di costa davvero belli. Shirahama, per esempio, ha una lunga spiaggia bianca e un mare più pulito rispetto a quello di Kamakura. Ci si arriva in treno da Tokyo in un paio d’ore, ma consiglio di dormire almeno una notte per godersela con calma.

Anche su questo tema trovate un articolo dedicato: “Spiagge a Tokyo”, dove elenco tutte le opzioni possibili, dai posti super popolari a quelli più tranquilli e nascosti.

Quando andare al mare in Giappone

Il periodo migliore per godersi il mare in Giappone dipende dalla zona. A Okinawa la stagione balneare comincia già da fine aprile e dura fino a ottobre. Luglio e agosto sono i mesi più caldi e affollati, ma anche quelli in cui troverete l’acqua più piacevole per nuotare.

Nelle zone vicine a Tokyo invece la stagione è molto più breve. Giugno è spesso piovoso, e il mare non è ancora caldo. Luglio e agosto sono ideali, ma spesso ci sono meduse verso fine estate. Settembre può ancora andare bene, ma molti stabilimenti chiudono e l’atmosfera cambia parecchio.

Se volete mare vero, secondo me conviene allungare il viaggio verso sud. Okinawa non è cara se prenotate in anticipo, e aggiungere 3-5 giorni può fare davvero la differenza tra un viaggio bello e un viaggio indimenticabile.

Spiagge fuori dal Giappone

Se avete più tempo e voglia di un’esperienza tropicale, potete anche pensare di uscire temporaneamente dal Giappone. Alcuni voli low cost vi permettono di raggiungere mete paradisiache in poche ore, e spesso spendendo meno di un treno proiettile tra Tokyo e Kyoto.

Se cercate relax totale e scenari da cartolina, le Maldive sono una delle opzioni più spettacolari. Anche se sono un po’ più lontane rispetto alle altre mete tropicali citate, ci sono voli diretti o con uno scalo da alcune città asiatiche, tra cui Bangkok e Kuala Lumpur, che possono incastrarsi bene in un viaggio combinato. Le Maldive non sono solo da luna di miele: ci sono anche guesthouse locali sulle isole abitate, dove potete vivere l’oceano con un budget accessibile.

La Polinesia Francese è il sogno esotico per eccellenza, e anche se non è dietro l’angolo, può essere collegata al Giappone via Tokyo con voli diretti su Tahiti (a seconda del periodo e delle compagnie). Qui si viene per lagune turchesi, bungalow sull’acqua e tramonti infuocati, ma anche per vivere un lato del Pacifico più selvaggio e culturale. Perfetta se volete chiudere un lungo viaggio in modo indimenticabile, o festeggiare qualcosa di speciale.

Una delle opzioni che consiglio più spesso è la Malesia. Potete volare da Tokyo o Osaka a Kuala Lumpur, poi prendere un volo interno e in meno di 24 ore totali siete in un posto da sogno. Le Perhentian, per esempio, sono isole stupende dove si spende poco e il mare è da rivista. Se volete qualcosa di più comodo, c’è Langkawi, che ha resort, buon cibo e un ottimo equilibrio tra relax e comfort.

Un’altra meta fantastica sono le Filippine. Posti come Siargao o Palawan offrono spiagge selvagge, lagune e sabbia bianca, con un’atmosfera completamente diversa da quella giapponese. Volare dalle città giapponesi principali è facile, e può essere un’idea interessante se volete una seconda parte del viaggio dedicata solo al mare.

Da non sottovalutare nemmeno Bali, in Indonesia, che è collegata abbastanza bene con il Giappone tramite voli diretti o con uno scalo. Bali non è solo surf e spiritualità: ha spiagge per tutti i gusti, risaie, villaggi artistici e un’infinità di hotel con infinity pool. Se siete stanchi del Giappone urbano e volete una full immersion nel verde, tra mare e natura, è una delle scelte più azzeccate.

E ovviamente c’è la Thailandia, che resta uno dei grandi classici. Phuket, Krabi, le isole Phi Phi, Koh Lipe, Koh Tao… ogni isola ha la sua anima, e potete scegliere quella che meglio si adatta al vostro stile. La Thailandia è perfetta se cercate buon cibo, prezzi contenuti e mare da sogno, con strutture di ogni tipo: dai resort lussuosi alle guesthouse più spartane. Inoltre, è una destinazione rodata per chi viaggia anche con bambini o in coppia.

Tutte queste mete offrono un contrasto forte ma armonioso con il Giappone: potete vivere due viaggi in uno, passando dalle luci di Shibuya al tramonto su una spiaggia deserta. Se avete almeno una settimana in più, sono tutte scelte che vale davvero la pena considerare.

Quanti giorni dedicare al mare

La risposta, come sempre, dipende dal tipo di viaggiatori che siete. Se amate la natura e volete un po’ di relax dopo aver corso per treni e città, 3-5 giorni al mare possono rigenerarvi completamente. Okinawa, per esempio, è perfetta per questa durata. Potete vedere più isole, fare snorkeling, godervi il tramonto senza correre.

Se invece il vostro viaggio in Giappone è già molto pieno, anche 2 notti al mare possono bastare per cambiare ritmo. In quel caso consiglio Ishigaki o Miyakojima, dove anche solo fermarsi a guardare il mare vale il viaggio.

Per chi ha tempo e flessibilità, vale la pena dedicare una settimana intera, magari uscendo dal Giappone e volando verso sud-est asiatico. Le connessioni ci sono, costano poco, e vi permettono di chiudere il viaggio in modo rilassante ed esotico.

Come incastrare mare e città nel vostro itinerario

Uno dei dubbi più frequenti è: quando mettere la parte di mare? Inizio viaggio? Fine viaggio? In mezzo?

Il mio consiglio è quasi sempre di metterla alla fine. Dopo aver girato tra Tokyo, Kyoto, Osaka e magari anche qualche villaggio più tradizionale, avere qualche giorno per staccare e rallentare è la scelta migliore. Riuscite a godervi meglio il relax, e tornate a casa meno stanchi.

Se invece arrivate da un periodo stressante e volete iniziare il viaggio riposandovi, anche mettere il mare all’inizio può funzionare. Atterrate a Okinawa, vi fermate qualche giorno, e poi volate verso Tokyo o Osaka per iniziare la parte più culturale e intensa del viaggio.

L’importante è organizzare bene i voli interni: Japan Airlines e ANA hanno ottimi collegamenti con le isole, e spesso ci sono tariffe speciali per turisti. Attenzione solo ai bagagli: su alcune tratte il limite è più basso rispetto ai voli intercontinentali.

Cosa portare per la parte di mare

Se nel vostro viaggio c’è anche il mare, non dimenticate un paio di cose fondamentali che magari in città non usereste mai. Primo tra tutti: le scarpe da scoglio o scarpette da acqua. In molte spiagge, anche le più belle, ci sono rocce, coralli o ricci. Avere le scarpette vi permette di camminare in acqua senza rischi, e sono leggere da mettere in valigia.

Portate anche una maschera da snorkeling, se ne avete una comoda. In tanti posti potete affittarla, ma la qualità non è sempre il massimo, e avere la vostra è decisamente più pratico. Se andate a Iriomote o Ishigaki, una maschera buona cambia l’esperienza.

Infine, consiglio anche una maglietta anti-UV: il sole in Giappone (e soprattutto a sud) è forte, e nuotare per ore può causare scottature anche senza accorgersene. Una maglia tecnica vi protegge e vi permette di stare in acqua molto più a lungo.

Isole meno conosciute per chi vuole qualcosa di diverso

Oltre a Okinawa, il Giappone ha anche altre isole meno famose ma molto affascinanti, ideali se cercate qualcosa di più tranquillo o insolito.

Yakushima, per esempio, non è proprio una meta da spiaggia, ma è un’isola meravigliosa se amate la natura selvaggia. Foreste antiche, cascate, sentieri mistici e una sensazione di isolamento totale. È perfetta per chi vuole staccare dalla modernità, anche se il mare non è il protagonista principale.

Amami Oshima, invece, è una vera alternativa a Okinawa, con mare bellissimo, natura intatta e pochissimi turisti stranieri. Qui trovate barriere coralline, grotte, spiagge incontaminate, e anche un’ottima cucina locale. È ancora poco conosciuta, quindi se volete sentire davvero il Giappone più autentico, questa può essere una scelta interessante.

Anche le isole Ogasawara, patrimonio UNESCO, sono spettacolari… ma sono difficili da raggiungere. Ci vuole un traghetto da Tokyo che impiega circa 24 ore. Se avete tempo e voglia di avventura estrema, è un’esperienza unica, ma decisamente non per tutti.

Considerazioni finali

Se state organizzando un viaggio in Giappone, vi consiglio davvero di pensare a un’estensione mare. Che siano le isole di Okinawa, una spiaggia vicino Tokyo o un volo per il sud-est asiatico, fare il bagno nel mare dopo aver camminato per chilometri a Tokyo o Kyoto è una sensazione impagabile.
Spero che queste idee vi siano utili per costruire un viaggio più completo, più vario e più indimenticabile. Perché il Giappone, alla fine, non è solo cultura. È anche libertà, natura, bellezza. E sì, anche mare.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).