Tax Free in Giappone

Comprare in Giappone può essere una tentazione continua: elettronica, cosmetici, snack, souvenir, moda, articoli da cucina… ma c’è una cosa che molti si dimenticano (o non sanno proprio): potete evitare di pagare l’IVAgiapponese. Il sistema tax free giapponese è pensato apposta per i turisti, ma non è così semplice come sembra.

Funziona solo in certi negozi, con regole precise, e se non sapete bene come muovervi rischiate di spendere di più del dovuto. In questo articolo vi spiego tutto in modo chiaro: quando conviene, cosa potete comprare, come richiederlo e anche cosa evitare per non avere problemi. Tutto basato su esperienze reali e consigli pratici, come se ve lo spiegassi di persona.

Indice


Cos’è il tax free in Giappone

In Giappone l’IVA (chiamata shōhizei) è del 10%. Ma se siete turisti, potete non pagarla su molti acquisti. Non è una promozione né uno sconto: è una vera esenzione fiscale per chi si trova in Giappone temporaneamente.

Per usufruirne:

  • non dovete essere residenti in Giappone
  • il soggiorno deve essere inferiore a 6 mesi
  • serve il passaporto fisico (non la fotocopia)

Il sistema è pensato per chi è in vacanza o in viaggio breve. Se avete un visto lavorativo o uno studentesco a lungo termine, non potete accedere al tax free.

Come funziona al momento del pagamento

Se siete in un negozio che aderisce al programma, e avete speso abbastanza, potete richiedere lo sgravio subito alla cassa. Dovete mostrare:

  • il passaporto originale (con il visto turistico)
  • non serve la carta d’imbarco

L’impiegato scansiona il passaporto, vi fa firmare un modulo e vi dà lo scontrino senza l’IVA. In alcuni casi vi fanno pagare prima l’importo intero, poi vi rimborsano la tassa subito dopo (succede spesso a Don Quijote o in aeroporto). In altri, l’importo con l’IVA viene scontato direttamente al momento dell’acquisto.

Lo scontrino sul passaporto

Una volta fatto l’acquisto, insieme alla merce ricevete uno scontrino speciale tax free, che spesso viene pinzato all’interno del passaporto oppure registrato digitalmente. Questo documento serve a dimostrare che avete acquistato beni in esenzione fiscale e che siete tenuti a esportarli fuori dal Giappone.

In aeroporto, prima di imbarcarvi sul volo internazionale, quel foglio vi verrà staccato al banco della dogana. È molto semplice, non dovete fare altro.
È importante chiarire una cosa: quel foglio ha valore solo per lo Stato giapponese, e non ha nulla a che fare con eventuali controllinel vostro Paese d’origine.

Se non avete la merce registrata sullo scontrino con voi, quando lasciate il Giappone, in teoria potrebbero farvi pagare l’IVA in uscita. Ma nella pratica, non succede quasi mai. Io stesso non ho mai visto nessuno fermato per questo motivo.

La dogana italiana

Sia che decidiate di usufruire del tax-free, sia che decidiate di non usufruire del tax free, una volta atterrati in Italia le regole cambiano. Tutta la merce comprata fuori dall’Unione Europea che supera i 430 euro (valore totale) per legge va dichiarata alla dogana. Indipendentemente dal fatto che abbiate o no pagato l’IVA in Giappone.

Sotto i 430 euro: nessun problema.
Sopra: dovete passare per il varco “beni da dichiarare”, dove vi applicano l’IVA al 22% e in certi casi anche dazi doganali.

Se comprate prodotti cari come una fotocamera, un laptop o una borsa di lusso, valutate bene se vi conviene.

Attenzione a sigilli e limiti

Se acquistate beni consumabili, come snack, medicine o cosmetici, ci sono regole più restrittive. Questi articoli vengono sigillati in una busta trasparente con un adesivo che non dovete assolutamente aprire fino all’uscita dal Giappone.

Il motivo è semplice: la tassa vi viene tolta a patto che non consumiate quei beni in Giappone. Se aprite il sacchetto, tecnicamente state violando le regole del tax free. Nei fatti, non ho mai sentito di controlli in aereoporto prima della partenza, ma è un rischio inutile.

I beni non consumabili invece non vengono sigillati, quindi potete usarli subito: potete indossare gli abiti, aprire una pentola, montare un treppiede. Ma ricordate che anche in questo caso non dovete essere residenti né restare più di sei mesi nel Paese.

Dove fare acquisti tax free

Non tutti i negozi offrono il tax free. Dovete cercare il simbolo “Japan Tax-Free Shop” sulla vetrina o all’interno. I grandi magazzini come:

offrono quasi sempre questa opzione, e sono anche abituati a gestire clienti stranieri. Anche molti negozi nei centri commerciali e nelle aree turistiche principali lo fanno, ma nei piccoli negozi locali spesso non è disponibile.

Quanto bisogna spendere per avere il tax free

Non basta comprare un prodotto a caso: ci sono delle soglie minime da rispettare.

Per i beni consumabili (snack, cosmetici, bevande, medicine, ecc.):

  • almeno 5.000 yen (tasse escluse)
  • massimo 500.000 yen
  • tutto deve essere in un’unica transazione nello stesso giorno, nello stesso negozio

Per i beni non consumabili (elettronica, vestiti, borse, articoli da cucina, ecc.):

  • anche qui servono almeno 5.000 yen

A volte le due categorie non si possono sommare. Quindi se comprate 3.000 yen di snack e 3.000 yen di vestiti nello stesso posto, potreste non avere diritto al tax free. Fate attenzione a come viene registrato l’acquisto.

Tax free online

Se fate acquisti online da Amazon Japan o Rakuten e fate spedire in hotel, non avete diritto al tax free. Per averlo, dovete:

  • essere presenti fisicamente nel negozio
  • mostrare il passaporto
  • firmare i moduli sul momento

Tuttavia, alcuni negozi offrono la possibilità di ordinare online e ritirare in negozio, e in quel caso potete richiedere il tax free al ritiro. È una buona opzione se volete essere sicuri che il prodotto sia disponibile e risparmiare tempo.

Tax free negli aeroporti giapponesi

Una delle opzioni più sottovalutate è fare acquisti direttamente in aeroporto, dopo il controllo passaporti. In quel caso, tutti i prodotti sono già tax free e non serve fare richieste o compilare moduli. È perfetto per:

  • comprare snack da portare a casa
  • fare scorta di medicine o cerotti giapponesi
  • prendere gli ultimi souvenir o regali

I prezzi non sempre sono più alti: in molti casi sono identici ai negozi in città, ma con il vantaggio che non avete limiti o vincoli. E se vi siete dimenticati qualcosa, è un’ottima soluzione. In alcuni casi però i prezzi sono più alti, per cui alla fine ci perdete.

Cosa non è coperto dal tax free

Non tutti i prodotti sono esenti da tasse. Ecco alcuni esempi di cose che non potete acquistare tax free:

  • cibo fresco (bento, frutta, dolci da mangiare subito)
  • servizi (hotel, ristoranti, trasporti)
  • biglietti per eventi
  • esperienze turistiche
  • prodotti comprati usati

In pratica, solo i beni tangibili e nuovi possono essere acquistati senza IVA, e devono essere esportati fuori dal Giappone.

Spedire a casa

Se fate spedire la merce a casa vostra fuori dal Giappone, non potete richiedere il tax free. Questo perché per avere diritto all’esenzione, i prodotti devono lasciare il Giappone insieme a voi, nel vostro bagaglio personale.

L’unico modo per risparmiare è comprare i prodotti in Giappone, portarli con voi e poi organizzare una spedizione separata dall’hotel o dall’aeroporto, ma a quel punto la responsabilità è vostra. Nel senso che in caso di controlli all’uscita dal Giappone se vi chiedessero di mostrare i prodotti acquistati e non li avete con voi, vi fanno pagare la tassa del 10%. E inoltre anche spedendo i prodotti potreste dover pagare la dogana italiana.

Conclusione

Il tax free, da solo, non vi fa trovare affari migliori rispetto all’Italia. La vera differenza la fa il cambio euro/yen e il prezzo di partenza sul mercato giapponese. Quel 10% in meno è utile, certo, ma raramente cambia davvero le carte in tavola.

Detto questo, se potete usufruirne, conviene farlo. È un risparmio immediato, senza complicazioni, e vale sempre la pena approfittarne quando le condizioni sono giuste. Basta sapere come funziona, cosa evitare e organizzarsi un minimo quando fate acquisti.

Ti consiglio di venire in Giappone con GiappoTour! Il viaggio di gruppo in Giappone con più successo in Italia, organizzato da me! Ci sono pochi posti disponibili, prenota ora!
Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).