Polizia a New York

Film, serie tv, libri: non si contano le storie dedicate al NYPD, il Dipartimento di Polizia di New York. Tra chi li ama e chi invece li critica per gli abusi di potere, soprattutto contro la comunità afroamericana, i poliziotti restano una figura simbolo della Grande Mela e vederli pattugliare la città e le principali stazioni permette di sentirsi più al sicuro durante un viaggio a New York. La maggior parte li vedrete a Times Square, dove si trova anche una centrale mobile, e qui una foto ricordo con uno degli agenti è ormai un rito quasi obbligatorio per ogni visitatore e i poliziotti sono sempre disponibili ad un selfie. A loro sono dedicati anche tanti souvenir che troverete nei negozi: modellini di auto, portachiavi con lo stemma del dipartimento, peluche e statuette, ecc.

Il New York Police Department è il dipartimento di polizia più grande degli Stati Uniti ed il più antico, le cui origini risalgono al 1800, periodo in cui già i poliziotti venivano chiamati con il soprannome utilizzato oggi, ovvero “New York’s Finest”. I compiti sono in generale quello di assicurare l’ordine pubblico e reprimere il crimine, ma esistono numerosi reparti specializzati, incaricati di vari compiti: la narcotici si occupa della rete di spaccio affiancata dai dipartimenti specializzati in criminalità organizzata e baby-gang; c’è poi l’intelligence, il reparto specializzato in terrorismo, ecc. Il quartier generale del NYPD “One Police Plaza” si trova a Park Row, a Lower Manhattan, nei pressi della City Hall.

Nascita e storia del NYPD

Il NYPD è stato creato ufficialmente nel 1845 integrando così il sistema di vigilanza notturna già presente a New York.  Come modello fu presa la Metropolitan Police di Londra, la quale utilizzava un addestramento e una gerarchia di tipo militare. Nei primi anni di vita del dipartimento i problemi più frequenti erano le rivolte da parte della classe operaia e dei disoccupati, tra cui i noti tumulti del 1863 chiamati draft riots, che rimasero la più grande insurrezione negli USA.  Già sul finire del 1800 il New York Times riportava casi di abusi di potere degli agenti in particolare nei quartieri poveri di immigrati, come Five Points e il Lower East Side. Anche la corruzione cominciò presto a macchiare l’onore del NYDP, con cariche ricevute da politici in cambio di favori e mazzette prese per chiudere un occhio sulla vendita di alcolici illegali. Per risolvere questo problema sono state istituite delle commissioni di vigilanza, che ancora oggi si occupano di indagare sulla corruzione all’interno del dipartimento. Nel ‘900 il dipartimento si è  ampliato e sviluppato, con la creazione di nuovi reparti e l’ausilio di mezzi di trasporto più moderni e rapidi, armi più sofisticate e innovazioni tecnologiche, quali le impronte digitali. Fino agli anni ’90 la polizia di New York si è trovata di fronte a problemi difficili da gestire: la criminalità dilagante nei quartieri come il Bronx e Harlem, lo spaccio di cocaina e i numerosi omicidi che diedero a New York la fama di una città pericolosa. Solo dagli anni ’90, con il Sindaco Giuliani la situazione cominciò a migliorare, grazie a nuovi programmi che permisero di ridurre il crimine e trasformare totalmente il volto di New York, rendendola ad oggi la città americana più sicura.

Il 2001 fu un anno difficile per tutta New York e anche per il NYPD che perse circa 100 dei suoi agenti sotto il crollo delle torri gemelle e per le conseguenze degli attacchi. L’anno successivo venne fondato il reparto NYPD Counter-Terrorism Bureau, specializzato proprio negli attacchi terroristici. Tra i numerosi poliziotti che vedrete in giro a New York, ci sono anche tante donne, che sono presenti tra le file del NYPD quasi dai primi anni: già sul finire del 1800 erano state assoldate 4 donne e nel 1924 venne fondato il  New York Police Department’s Women Bureau. Solo dagli anni ’60, però, cominciarono ad essere addestrate a fianco degli agenti uomini nelle Accademie.

Se volete conoscere in maniera approfondita la storia del NYPD potete visitare (solo in estate) il New York City Police Museum, che si trova su Governors Island e offre mostre molto interessanti dedicate alla nascita e all’evoluzione del NYPD con numerosi reperti, oggetti, armi, foto e filmati storici.

Il NYPD oggi: com’è organizzato?

Il dipartimento di polizia di New York è organizzato in circa 20 “bureaus” (reparti), ciascuno gestito da un capo bureau e specializzato in vari compiti. Tra gli agenti che vedrete più spesso ci sono quelli del Patrol Services Bureau, ovvero gli uomini in divisa incaricati di pattugliare le strade a piedi, a cavallo, in macchina o con altri mezzi in tutti i distretti della città. C’è poi il Crime Control Strategies Bureau che analizza i dati sul crimine in città ed elabora strategie per ridurlo; collabora fianco a fianco del Detective Bureau, il quale si occupa invece di investigare nei casi di omicidi, rapine, persone scomparse, ecc. L’intelligence Bureau si dedica invece al terrorismo e alla criminalità organizzata, indagando sulle varie attività collegate, dal traffico illegale di narcotici e armi da fuoco, al riciclaggio di denaro, ecc.

Come chiamare la polizia?

Il numero di emergenza del NYPD è il 911, che potete contattare in varie situazioni, ad esempio nel caso vi troviate di fronte ad un crimine, ad un incidente e in qualunque situazione metta in pericolo la vita e la sicurezza delle persone. Lo stesso numero potete comporlo in caso di incendio o di emergenza medica: il NYPD provvederà poi a trasferire la chiamata al dipartimento dei vigili del fuoco o al pronto soccorso. Quando effettuerete la chiamata è importante che riusciate a fornire indicazioni su ciò che sta accadendo e soprattutto sul luogo in cui vi trovate, perciò prendete come riferimento un particolare edificio o monumento oppure spostatevi all’incrocio della strada e comunicate i nomi delle due vie. Anche se il 911 è il numero più semplice da ricordare e comporre, esistono altri recapiti telefonici delle varie stazioni di polizia che andrebbero contattati in casi meno gravi, come un borseggio, un furto, disturbi della quiete pubblica, incidenti non gravi, allagamenti e danni alle strade e richieste di informazioni generiche, ad esempio se dovete chiedere informazioni sulla viabilità, sulle condizioni meteorologiche e l’accessibilità delle strade, ecc.

Considerato che vedrete tanti poliziotti pattugliare le strade, in caso di problemi o nel caso vi servissero indicazioni per raggiungere un determinato luogo, il modo migliore è quello di chiedere aiuto a uno di loro.

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Marco Togni

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Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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