Osservatorio di Sydney

Nel cuore del quartiere storico di The Rocks, su una collina meravigliosa e fiorita (Observatory Hill) che domina il porto di Sydney, si trova il Sydney Observatory che oltre ad offrire splendide viste sull’Harbour Bridge e sulla baia, è un planetario e museo che custodisce una collezione incredibile di telescopi e altri strumenti moderni e antichi, oltre a reperti, libri, foto e documenti.

Potete visitare tranquillamente il planetario, i giardini esterni e le varie mostre in maniera gratuita e indipendente oppure prenotare un tour giornaliero o notturno in cui sarete accompagnati da astronomi esperti. Il Sydney Observatory è molto interessante, sia per gli adulti che per i bambini, grazie a mostre interattive e al cinema 3D dove si può “volare” tra stelle e pianeti del sistema solare. Anche se non avete intenzione di visitare il planetario, è un posto incantevole e molto romantico dove godersi il panorama e rilassarsi.  L’edificio merita da solo una visita, in quanto si tratta di una bellissima costruzione in pietra arenaria, parte del patrimonio storico della città.

Breve storia del Sydney Observatory

Costruito nel 1858, il Sydney Observatory è stato sin dall’inizio un importante centro di ricerca scientifica che all’epoca veniva usato essenzialmente per studi metereologici, astronomici e legati al settore della navigazione. Ma prima di questa data il sito su cui sorge l’osservatorio era stato utilizzato in un primo momento per ospitare un mulino a vento e poi Fort Philipp, un forte progettato per difendersi dagli attacchi ma che fu poi utilizzato come stazione per inviare segnali alle navi che entravano nel porto di Sydney. Gli astronomi e i ricercatori hanno vissuto all’interno dell’edificio fino al 1982, quando il Sydney Observatory è diventato un museo aperto al pubblico, assumendo un ruolo ancora più importante a livello educativo e astronomico. Oggi l’attrazione principale sono senza dubbio i telescopi che permettono di osservare luna e stelle di notte e il sole di giorno, grazie a particolari lenti; telescopi sono ospitati nelle cupole che sormontano l’edificio, dotate di aperture speciali per una migliore visione.

Anche i giardini esterni sono incantevoli e sono stati ricreati con le stesse piante che crescevano nell’area all’epoca in cui fu costruito l’osservatorio.

Visitare l’osservatorio

La prima tappa della visita è lo Space Theatre, dove vengono forniti occhialini 3D per avventurarsi in un bellissimo viaggio virtuale nelle galassie, tra sole, stelle, pianeti e luna, di cui vengono illustrate differenze e caratteristiche.

Nella sezione del planetario potrete sedervi sotto un’ampia volta su cui vengono proiettate le immagini del cielo nelle sue evoluzioni giornaliere, dal giorno alla notte, quando il buio svela la Via Lattea, le costellazioni e la luna, passando per spettacoli suggestivi come il tramonto e l’alba. Durante la visione avrete modo di ascoltare storie interessanti sul rapporto tra le tribù aborigene e l’astronomia, scoprendo come veniva visto l’universo con i suoi pianeti e le stelle dai primi popoli che hanno abitato l’Australia.

L’ultima tappa della visita è agli ultimi piani dove sono posizionati i telescopi. Al South Dome si trova l’Equatorial Refracting telescope, il più antico telescopio d’Australia ancora in funzione.

Il Mirror Telescope, collocato nel North Dome, è rivolto a est, mentre il Solar telescope vi consente di ammirare il sole durante il giorno in tutta sicurezza, grazie a delle lenti specifiche, e magari di scorgere persino qualche stella e Venere.

Accanto alla biglietteria trovate anche un piccolo negozietto di souvenir e oggetti a tema “spaziale”!

Time Ball e Flagstaff

Sulla cima della torre dell’osservatorio vedrete una sfera, che un tempo era utilizzata per scandire l’ora alle navi e all’ufficio postale del porto: veniva fatta scendere lungo un’asta alle ore 13:00 accompagnata da un colpo di cannone. Prima che il planetario fosse costruito non esisteva un metodo per calcolare l’ora e il primo compito degli scienziati fu proprio quello di stabilire l’ora in base al movimento delle stelle. Ancora oggi potete assistere alla discesa della sfera eseguita tutti i giorni alle 13:00.

All’esterno dell’edificio potete ammirare anche la Flagstaff, una struttura su cui sono appese 20 diverse bandiere che sventolano, mosse dalla brezza marina. Vi verrà consegnato un foglietto informativo, chiamato Flag Decoder, che illustra quali bandiere possono essere esposte a seconda delle attività nel porto; tra queste ci sono naturalmente la bandiera nazionale australiana, quella del New South Wales, la bandiera aborigena e altre che indicano le costellazioni, le temperature massime previste a Sydney, particolari fenomeni astronomici (solstizi, eclissi, ecc.) e alcuni segnali per le imbarcazioni.

Questo sistema ci riporta al passato del Sydney Observatory: quando era ancora una stazione utilizzata per l’assistenza alle navi, le bandiere erano utilizzate per lanciare messaggi alle imbarcazioni.

Informazioni generali per la visita

Se vi basta limitarvi a visitare il planetario e l’edificio interno potete accedere gratuitamente al Sydney Observatory, mentre il tour giornaliero, comprensivo anche di accesso ai telescopi, costa 10 dollari. Alla sera è possibile visitare il planetario solo con tour guidato al prezzo di 20-22 dollari.

Per raggiungere l’osservatorio potete arrivare a Circular Quay in treno, bus o traghetto e da lì proseguire a piedi passando attraverso il quartiere di The Rocks.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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