Gujo Odori

Le origini del festival Gujo Odori risalgono a 400 anni fa e ancora oggi è l’appuntamento più atteso e importante non solo della Prefettura di Gifu, ma di tutto Giappone. È una festa lunga più di un mese, in cui il centro della città viene chiuso al traffico e le stradine di riempiono di bancarelle di street food e dolci, piccoli palchi su cui vanno in scena spettacoli, luci e addobbi che decorano gli edifici. Dopo il tramonto, quando le luci si accendono, un fiume di persone provenienti da ogni parte del paese si riuniscono nella piazza principale della città per danzare insieme sotto il cielo stellato dell’estate. La festa dei “kimono danzanti” inonda le strade di Gujo-Hachiman di tessuti colorati e a fantasie floreali, un inno alla bella stagione e alla cultura giapponese, mentre l’aria si riempie di vivaci note musicali scandite dal battito di mani di centinaia di persone e dal suono deciso dei geta, i tradizionali sandali in legno.

Se visitate la prefettura di Gifu in estate, vi consiglio di non perdervi questo evento nella cittadina di Gujo-Hachiman che inizia attorno alla metà di luglio e termina i primi giorni di settembre. Non preoccupatevi se non conoscete i passi delle danze, scendete in strada e unitevi alla folla per immergervi ancora di più nella cultura giapponese.

Come si svolge il festival

Oltre alle bancarelle e alla musica dal vivo, la parte centrale del festival sono le danze. Si alternano 10 tipi di balli tradizionali, alcuni molto ritmati, altri lenti, quindi ce n’è davvero per tutti i gusti. La più famosa e quella che tutti sanno ballare e cantare si chiama “Kawasaki“, che prevede una danza lenta e movimenti eleganti, ma molto popolare è anche la canzone “Haru Koma” che viene accompagnata da una danza molto energetica in cui si mima l’azione di andare a cavallo. Tutti i balli sono misti, quindi potete prendere parte a tutti quelli che volete, e l’aspetto positivo è che ognuno può ballare come desidera: noterete che i giapponesi sanno bene i passi delle varie danze e riescono a ballare bene insieme e a ritmo, ma ciascuno segue lo stile che più desidera, con movenze più o meno eleganti, decise o appena accennate. Ci sono vari palcoscenici che vengono allestiti in città e questo consente a tutti di ritagliarsi il proprio spazio dove più lo si desidera.

Anche se non sapete i passi potete seguire tranquillamente i movimenti della folla o in alternativa sono disponibili dei brevi corsi svolti da insegnanti di danza. Se invece non amate ballare, potete comunque assistere allo spettacolo e osservare gli altri che danzano. La location delle danze potrebbe variare da un giorno all’altro: in certe serate i balli si svolgono nel cuore della città, in altre presso templi e santuari, ma in ogni caso sono ben segnalati.

Il Tetsuya Odori

Il festival si svolge in maniera simile tutte le sere, eccetto che durante quattro notti dal 13 al 16 agosto, un periodo importante in cui si celebra il picco dell’alta stagione e si commemorano gli antenati: in queste serate le danze vanno avanti fino al mattino, ammirando il sole sorgere tra le montagne attorno a Gifu. Nelle 4 giornate del “tetsuya odori” troverete sicuramente una maggiore affluenza, arrivando talvolta a raggiungere un pubblico di 30.000 persone. Se preferite un’atmosfera vivace, ma meno caotica, vi consiglio di scegliere una serata durante la settimana prima di metà agosto oppure visitare Gujo-Hachiman verso la fine del mese di agosto. Anche i weekend potrebbero essere particolarmente affollati.

I costumi

Sebbene non sia obbligatorio indossare lo yukata, per vivere un’esperienza davvero autentica e sentirvi ancora più parte della “festa” vi consiglio di indossarlo se ne avete l’occasione: potete anche prendere quello messo a disposizione dal vostro ryokan oppure noleggiarne uno presso i vari  negozietti di kimono della città.

I passi delle danze e come impararli

Tutte le danze tradizionali sono composte da passi molto semplici che si ripetono durante la canzone e abbinano movimenti delle mani ad altri eseguiti dai piedi. I danzatori si riuniscono attorno a un cerchio e ballano in senso orario attorno ai musicisti e cantanti.  Come vedremo poi in seguito, ogni danza ha un proprio significato storico e prevede alcuni movimenti che mimano azioni legate al mondo agricolo e alla vita quotidiana del Giappone di un tempo: dai gesti tipici dei contadini che coltivano il riso a quelli dei ragazzi a cavallo fino alle movenze delicate della geisha. I passi vengono eseguiti nello stesso modo sia dagli uomini che dalle donne, senza alcuna differenza. Come avrete capito quindi, imparare i passi delle danze è semplice e li si può apprendere direttamente durante le danze del festival, ma per chi desidera arrivare preparato o provare un’esperienza divertente, può visitare il centro di danza Gujo Hachiman Hakurankan che offre lezioni ogni giorno insegnando i balli principali.

Il motivo di tanto impegno, oltre che per pura passione e amore della propria cultura, è l’ambito “certificato”, una sorta di riconoscimento che ogni sera viene conferito al ballerino più bravo. Impegno e tecnica sono dunque premiati, quindi non vi resta che dare il meglio di voi!

Come nasce il festival Gujo Odori

Il festival Gujo Odori nasce durante il periodo Edo, circa 400 anni fa, con uno scopo nobile bene preciso: riunire insieme i cittadini in occasione di una festa, in modo da accrescere il senso di comunità tra il popolo, al di là delle differenze sociali. Tra loro c’erano infatti contadini, soldati, mercanti e samurai che in questa occasione potevano relazionarsi tra loro. Ancora oggi lo spirito del Gujo Odori è proprio questo: un momento di festa in cui ritrovarsi tutti insieme per danzare e divertirsi.

I significati delle danze

Oltre alla danza Kawasaki e alla Haru Koma, ce ne sono altre 8, ciascuna delle quali ha un significato ben preciso legato alla storia della regione ed è interessante conoscerlo per capire anche l’origine dei passi. La canzone Old Kawasaki rappresenta l’originale dell’odierna Kawasaki ed è solitamente quella che apre le danze; i passi sono semplici ed evocano i movimenti dei contadini che lavorano i campi.

La danza San Byaku, ad esempio, richiama un aneddoto avvenuto nel 1759 quando il signore feudale Aoyama, in viaggio nella regione da Kyoto, regalò del denaro ai contadini. La canzone fu scritta come forma di ringraziamento e i movimenti semplici della danza imitano gli agricoltori mentre trasportano il riso.

La canzone Yachiku venne invece scritta da un artista “di strada” del periodo Edo: anche allora infatti esistevano artisti che viaggiavano da una città all’altra e si esibivano per i passanti. Si basa solo su voce e batteria, evocando un po’ i balli dei nativi americani: erano proprio queste le tipologie di canzoni che avreste ascoltato nel periodo Edo. I movimenti soavi ed eleganti della danza Gen gen, Bala bala imitano invece una giovane ragazza che si tira su le maniche del kimono mentre si prepara a giocare con un pallone.

Il nome della danza Neko no Ko, tradotto letteralmente, significa “gattino” ed infatti i passi imitano un gatto mentre si lava il muso. Questo ballo, che pare sia stato inventato da un gruppo di giovani, ricorda l’importanza dei gatti per i contadini del passato in quanto tenevano lontani topi e altri piccoli animali dai bachi della seta che venivano allevati per produrre una seta di pregiata qualità.

Lenta e semplice, la danza Sawagi viene solitamente ballata dopo la più energetica Haru Koma per permettere ai ballerini di riprendere fiato e riposare. Si narra fosse una canzone cantata da una geisha e i movimenti consistono in gran parte in un ripetuto battito di mani, un gesto molto comune durante gli spettacoli. Se Sawagi evoca i movimenti di una geisha, la danza Jinku, invece, ricorda nei suoi passi i lottatori di sumo ed era cantata proprio da loro durante il periodo Edo.

L’ultima danza che solitamente chiude il festival è Matsusaka: è una canzone lenta, cantata senza accompagnamento musicale, mentre i danzatori nei loro passi ringraziano musicisti e cantanti per la serata.

Come arrivare

Potete raggiungere Gujo-Hachiman facilmente con i trasporti pubblici. In treno, prendete la linea  JR Takayama dalla stazione di Gifu fino alla stazione di Mino-Ota, e da qui cambiate per la linea locale Nagaragawa fino a Gujo-Hachiman. La stazione si trova a pochi minuti a piedi dal centro della cittadina. Esistono anche autobus che partono da Nagoya e Gifu e fermano a Gujo-Hachiman.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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