Guidare in Giappone
Guidare in Giappone è molto più semplice e piacevole di quanto possiate immaginare, anche se inizialmente può sembrare una follia: *macchine con la guida a destra*, cartelli in kanji, regole diverse, e quei parcheggi minuscoli in cui sembra impossibile infilarsi. E in alcuni casi è anche *l’unico modo* per vivere davvero certe zone, specialmente fuori dalle grandi città. Se state programmando un viaggio un po’ più on the road, o vi interessa capire se vale la pena noleggiare un’auto, qui vi spiego tutto quello che dovete sapere, con tanti consigli pratici e anche qualche dritta da “local”.
Indice
- Patente necessaria per guidare in Giappone
- Dove ha senso noleggiare un’auto
- Noleggiare un’auto: come funziona
- Autostrade e pedaggi in Giappone
- Guida a sinistra: è davvero difficile?
- Navigatore GPS o Google Maps?
- Limiti di velocità e multe
- Dove parcheggiare
- Fare benzina
- Guidare nei mesi invernali
- Pass per risparmiare
- Guidare di notte
- In caso di incidente
- Guidare in Giappone conviene?
- Un consiglio finale
Patente necessaria per guidare in Giappone
Per guidare in Giappone non basta la patente italiana. Serve la patente internazionale secondo il modello della Convenzione di Ginevra del 1949. È quella che potete fare alla Motorizzazione in Italia. Non serve sostenere alcun esame, ma va richiesta con un certo anticipo.
Attenzione: la patente internazionale di Vienna del 1968 non è valida in Giappone. E no, non basta portarsi dietro la patente italiana da sola. A meno che non abbiate una patente giapponese (che si può convertire dopo aver vissuto qui un po’), serve per forza la Ginevra 1949. Controllate bene prima di partire, perché senza quella vi rifiuteranno il noleggio.
Dove ha senso noleggiare un’auto
Ma appena uscite dalle grandi città, cambia tutto. Ci sono posti dove avere un’auto è una libertà immensa, e spesso l’unico modo per raggiungere zone davvero spettacolari. Alcuni esempi?
- Hokkaido in estate: strade panoramiche, campi di lavanda, natura incontaminata.
- Alpi giapponesi (Kanazawa, Takayama, Gifu): borghi storici, montagne e onsen nascosti, perfetti da raggiungere in auto.
- Okinawa: spiagge isolate e angoli nascosti che senza auto non vedrete mai.
- Shikoku: per il giro degli 88 templi o esplorare le valli interne.
- Monte Fuji e i Cinque Laghi: c’è qualche bus per le zone principali, ma se state vari giorni l’auto è molto comoda per esplorare tutto.
Se volete fare un viaggio più lento e autentico, l’auto vi apre tante possibilità.
Noleggiare un’auto: come funziona
Noleggiare un’auto in Giappone è facilissimo. Ci sono tutti i principali servizi internazionali (Toyota Rent a Car, Nissan, Nippon, Times, ecc.) e anche molti portali in inglese.
Vi consiglio però di prenotare prima online, magari con un comparatore, così da risparmiare e assicurarvi l’auto giusta. Soprattutto se viaggiate nei periodi di alta stagione (come la Golden Week o agosto), conviene muoversi in anticipo.
Al momento del noleggio serve:
- Patente internazionale valida
- Carta di credito
- Passaporto
Molte agenzie offrono navigatore in inglese e la possibilità di aggiungere ETC card per i pedaggi.
Autostrade e pedaggi in Giappone
In Giappone le autostrade sono quasi tutte a pagamento. I pedaggi non sono economici: si paga a tratte, e per un viaggio lungo potete anche spendere l’equivalente di 30-40 euro.
Un sistema utile per evitare di fermarsi al casello si chiama ETC (Electronic Toll Collection). È un apparecchio che legge automaticamente la carta mentre passate sotto al casello. Se la vostra auto è dotata di ETC, vi consiglio di usarla: è più comodo e in certi casi si ottengono anche sconti.
Chiedete al momento del noleggio se l’auto è dotata di ETC e se potete noleggiare anche la carta. In alternativa, potete pagare in contanti ai caselli, ma preparatevi a volte a fare la fila e a perdere un po’ di tempo.
Guida a sinistra: è davvero difficile?
Sì, in Giappone si guida a sinistra. E il volante è a destra. La prima ora vi sembrerà strana, ma poi ci fate l’abitudine. Il mio consiglio? Prendete una macchina con cambio automatico, così potete concentrarvi solo sulla guida e non vi incasinate con la mano sinistra.
Le difficoltà principali che ho notato all’inizio:
- Attivare le frecce invece dei tergicristalli
- Girare nei parcheggi perché non si ha ancora confidenza con il lato opposto
- Rientrare nella corsia dopo una svolta
Ma vi assicuro: dopo un’oretta siete già rilassati.
Navigatore GPS o Google Maps?
Molti navigatori integrati nelle auto giapponesi sono solo in giapponese. Se noleggiate da agenzie grandi, potete richiedere il navigatore in inglese, ma non sempre è chiarissimo.
Io personalmente uso sempre Google Maps sullo smartphone, che in Giappone funziona benissimo. Vi dà indicazioni vocali in italiano o inglese, vi segnala i limiti di velocità e vi guida anche tra le stradine secondarie.
Se siete in zone remote, scaricate le mappe offline prima, oppure attivate una eSIM, così non avete problemi di connessione.
Limiti di velocità e multe
I limiti in Giappone sono bassi. In autostrada il limite standard è di 100 km/h, a volte anche 80. In città spesso trovate 40, o addirittura 30 nelle zone residenziali.
Non vi conviene sgarrare. Le multe sono salate e i controlli ci sono eccome. La polizia giapponese è gentile ma inflessibile. Vi fermano, vi spiegano tutto, vi fanno firmare… e vi tocca pagare.
Occhio anche a:
- Semafori rossi: mai attraversare, anche se è notte e non c’è nessuno
- Uso del telefono alla guida: severamente vietato
- Cinture anche per i passeggeri dietro: obbligatorie
Dove parcheggiare
Parcheggiare in Giappone non è impossibile, ma bisogna sapere dove farlo. In città spesso si trovano parcheggi a pagamento a ore, con sistemi automatizzati. Funzionano così:
- Entrate, si alza una barra o un gancio sotto le ruote
- Pagate alla macchinetta prima di uscire
- Il gancio si abbassa, potete uscire
I costi variano tantissimo: da 200 yen all’ora fino anche a 600 yen o più, dipende dalla zona.
Al di fuori delle città, spesso trovate parcheggi gratuiti, soprattutto vicino a templi, parchi naturali, musei. Controllate sempre i cartelli: se c’è scritto 無料 (muryō), è gratis.
Per trovare i parcheggi, semplicemente su Google Maps cercate “parking”.
Fare benzina
I distributori in Giappone sono spesso self-service. La benzina normale si chiama レギュラー (Regular), quella “verde” per capirci.
Occhio a non fare casino con i colori: in Giappone il rosso è la benzina normale, il giallo è diesel, il verde è premium. L’opposto di quello che si usa in Italia! Ma chiedete per sicurezza, non affidatevi solo a quanto ho scritto perché in qualche zona potrebbe essere diverso.
Potete pagare con contanti o carta. In certe zone troverete ancora distributori full service, dove un addetto vi fa tutto. Di solito indossa una divisa, vi pulisce i vetri e vi saluta con un inchino.
Guidare nei mesi invernali
Se andate in Giappone in inverno e volete guidare in zone come Nagano, Hokkaido o le Alpi giapponesi, attenzione alla neve e al ghiaccio. Molte strade si innevano e servono gomme invernali o catene.
Le compagnie di noleggio offrono auto equipaggiate appositamente, ma dovete specificarlo in fase di prenotazione. In alcune prefetture le gomme da neve sono obbligatorie per legge, quindi informatevi bene in anticipo.
Pass per risparmiare
Esistono Japan Expressway Pass, pensati proprio per turisti. Sono pass prepagati che vi danno accesso illimitato alle autostrade per un certo numero di giorni. Si usano con auto ETC, e vanno richiesti al momento del noleggio.
Se avete in programma tanti spostamenti lunghi, vi consiglio di valutarlo: può farvi risparmiare un bel po’.
Guidare di notte
Guidare di notte in Giappone è abbastanza sicuro. Le strade sono ben illuminate, le auto poche, e c’è una certa tranquillità. Ma fuori dalle città può diventare tutto molto buio, soprattutto in campagna o in montagna.
In zone rurali i negozi chiudono presto, e in certi paesini non c’è sempre segnale internet. Portatevi acqua, snack e caricate bene il telefono.
Ma se vi piace l’idea di vedere il Fuji al chiaro di luna, o arrivare in un onsen nel silenzio totale… ne vale la pena.
In caso di incidente
In Giappone è tutto molto preciso e burocratico: compilano i moduli, fanno le foto, vi danno una copia per l’assicurazione. Se non chiamate la polizia, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni.
Tenete sempre il numero della compagnia di noleggio a portata di mano e non firmate nulla che non capite. Se non parlate giapponese, potrebbero passare a un operatore che parla inglese.
Guidare in Giappone conviene?
Dipende. Se il vostro viaggio è tutto incentrato su Tokyo, Kyoto, Osaka… lasciate stare. Ma se volete vivervi il Giappone più autentico, più tranquillo, più isolato, allora guidare può essere un’esperienza bellissima.
Vi dà libertà, vi permette di cambiare programma all’ultimo, e vi porta dove i treni non arrivano. Certo, ci sono costi da considerare — noleggio, pedaggi, benzina, parcheggi — ma per certe zone, secondo me, ne vale ogni yen.
Un consiglio finale
Se decidete di mettervi al volante, *fatelo con calma*. Pianificate bene, portate sempre con voi i documenti giusti, e scegliete itinerari adatti alla vostra esperienza. E se vi va, date un’occhiata anche agli altri articoli sul sito dedicati a itinerari meno battuti, onsen in mezzo ai boschi o zone dove l’auto fa davvero la differenza. Guidare in Giappone può essere una delle esperienze più belle… se sapete dove andare. Buon viaggio!
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).