Dogana in Giappone

È bene conoscere i divieti della dogana in Giappone per evitare problemi all’arrivo. Il Giappone è un Paese sicuro, ordinato, dove tutto funziona… e questo vale anche per i controlli doganali. Non è un Paese dove “si chiude un occhio”. Le regole si rispettano, e basta. E se sbagliate — anche in buona fede — rischiate confische, multe, ore di interrogatorio o addirittura di dover tornare indietro. Senza esagerare: non è che vi arrestano per aver portato due banane. Ma serve essere preparati, perché alcune norme non sono intuitive, e a volte le regole giapponesi sono molto diverse da quelle italiane.

Vi spiego tutto: cosa potete portare, cosa è vietato, come funziona il controllo, e i consigli pratici per non farvi fermare (e arrivare in hotel sereni).

Indice


Cosa succede all’arrivo in aeroporto

Appena scendete dall’aereo, seguite i cartelli per immigrazione e dogana. Prima ci sarà il controllo passaporti, poi ritirate il bagaglio e infine c’è la dogana vera e propria. Dovrete compilare un modulo (oggi si può fare online con Visit Japan Web) e consegnarlo insieme al passaporto. In alcuni casi vi chiederanno di aprire la valigia, ma spesso se non avete un aspetto sospetto, vi fanno passare subito.

Cosa potete portare in Giappone senza problemi

Partiamo dalle buone notizie: ci sono tante cose che potete portare senza particolari restrizioni.

  • Vestiti, scarpe, accessori personali? Nessun problema.
  • Smartphone, fotocamere, laptop? Potete portare i vostri dispositivi elettronici senza problemi, anche se costosi. Non serve dichiararli.
  • Cibo secco o confezionato (snack, biscotti, cioccolato) in piccole quantità è accettato, se non contiene carne o ingredienti freschi.

Se portate oggetti per uso personale, non avrete nessun fastidio. Attenti solo se portate troppe cose nuove o ancora confezionate: in quel caso potrebbero pensare che siano per rivendita.

Limiti sulle quantità: alcol, sigarette e contanti

Ci sono limiti ben precisi sulle quantità ammesse senza dover pagare dazi:

  • Alcolici: massimo 3 bottiglie da 750 ml. Se ne portate 4 o più, dovete dichiararle e pagare il dazio.
  • Sigarette: massimo 200, quindi un pacchetto da 10 (o 100 sigari).
  • Contanti: se avete più di 1.000.000 di yen (circa 6.000-7.000 euro) in contanti o traveller’s cheque, dovete dichiararlo.

Anche se tutto questo è legale, se sforate senza dirlo rischiate una multa o che vi vengano sequestrati.

Medicinali e farmaci: la parte più delicata

Questo è il punto dove molti si fanno fregare. Alcuni farmaci comuni in Italia sono vietati in Giappone. E non sto parlando di droghe ovviamente, ma anche di normali antistaminici, sciroppi per la tosse o pastiglie per dormire.

Per esempio:

  • La pseudoefedrina, presente in molti decongestionanti nasali, è vietata.
  • Alcuni ansiolitici e sonniferi necessitano di permessi.
  • Anche integratori o medicine naturali possono essere bloccati se hanno ingredienti vietati in Giappone.

Se avete bisogno di portare farmaci particolari o in grande quantità (per terapie lunghe), vi consiglio di controllare il sito del Ministero della Salute giapponese e, se necessario, compilare il modulo Yakkan Shoumei, una specie di autorizzazione preventiva. Se invece portate piccole quantità di medicinali comuni, come paracetamolo o ibuprofene, non c’è problema. Ne parlo nell’articolo su come portare medicine in Giappone.

Cibo e prodotti alimentari

Il Giappone ha regole rigidissime sull’ingresso di prodotti alimentari. Alcuni esempi:

  • Carne, salumi, formaggi freschi: vietati. Anche se confezionati sottovuoto.
  • Frutta e verdura fresca: vietate.
  • Pesce: a volte ammesso, ma con mille limiti. Evitate.
  • Snack confezionati, tè, caffè, caramelle: nessun problema.

Se vi beccano con cibo vietato, ve lo confiscano subito. In certi casi, possono anche multarvi. Se portate da casa cose “per nostalgia” o volete fare un regalo, scegliete prodotti secchi, in bustina, in lattina e in piccole quantità.

Cose assolutamente vietate

Ci sono alcune cose che non potete portare in nessun caso, anche se per uso personale.

  • Droghe, comprese marijuana e derivati (anche se legali nel vostro Paese).
  • Armi, compresi coltelli a scatto o spray al peperoncino.
  • Materiale pornografico estremo o pedopornografico: è vietato e perseguito penalmente.
  • Prodotti contraffatti, anche se uno solo per “collezione”.
  • Alcuni tipi di piante, semi, animali o derivati.

Se portate una di queste cose e vi beccano, potete finire in detenzione immediata.

I controlli con i cani e il “naso elettronico”

In ogni aeroporto giapponese, ci sono cani addestrati a rilevare droghe, carne, frutta e altre sostanze vietate. Spesso non li vedete nemmeno, ma ci passate accanto senza accorgervene. In alcuni aeroporti, al posto dei cani, c’è un sistema che “annusa” l’odore della valigia.

Non è raro che fermino turisti “insospettabili”. E non sempre è per qualcosa di grave: a volte trovano una mela in valigia, e vi fermano mezz’ora. Il mio consiglio è di non lasciare nulla al caso. Anche una cosa apparentemente innocua può creare problemi.

Posso portare regali per amici giapponesi?

Sì, ma con attenzione. Se portate piccoli regali personali, tipo una bottiglia di vino, una scatola di biscotti, o un oggetto artigianale, non c’è problema. Ma se portate quantità elevate dello stesso oggetto, anche se sono regali, possono sospettare che siano per vendita. In quel caso potrebbero farvi pagare dazio o bloccarvi tutto.

Cosa succede se porto qualcosa di vietato

Dipende dalla gravità. Se è un farmaco vietato ma comune, ve lo tolgono e magari vi fanno qualche domanda. Se è cibo fresco, ve lo fanno buttare. Ma se portate quantità sospette di qualcosa (tipo troppi soldi, troppi farmaci, o un oggetto vietato), potrebbero:

  • trattenervi per ore
  • interrogarvi
  • cercare traduttori
  • ispezionare tutti i vostri bagagli
  • segnalarvi per future visite

In casi estremi, potete essere rimandati indietro, senza rimborso.

Visit Japan Web: da fare sempre

Vi consiglio di usare Visit Japan Web, un sito ufficiale dove potete inserire i vostri dati, passaporto, voli, vaccinazioni, e compilare in anticipo la dichiarazione doganale. Vi viene generato un QR code che mostrate al controllo, e fate tutto in pochi secondi.

Anche se non è obbligatorio, vi fa risparmiare tantissimo tempo e vi evita di compilare moduli cartacei.

Cosa succede al ritorno in Italia

Un dettaglio importante: la dogana funziona anche al rientro ovviamente. Se avete comprato oggetti costosi in Giappone, ricordate che il limite è 300 euro per persona. Se superate, in teoria, dovreste dichiararlo e pagare l’IVA. In pratica, molti non lo fanno. Ma se vi controllano e scoprono che avete, per esempio, una fotocamera da 1.500 euro nuova, vi possono multare. In molti buttano gli scontrini e le scatole, pensando di essere “furbi”. Ma in realtà i doganieri sono ovviamente più svegli di voi.

Conclusione

La dogana giapponese non è un mostro, ma va rispettata. Se preparate tutto con attenzione, potete passare senza intoppi e iniziare subito il vostro viaggio. Il mio consiglio è: non improvvisate, informatevi prima, e se avete dubbi su farmaci o cibo, lasciate perdere. Meglio evitare una brutta esperienza all’arrivo.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).