Come usare le bacchette
Quando si viaggia in Giappone o in altri Paesi asiatici, saper usare le bacchette è praticamente indispensabile. Ma anche in Italia — con la crescita dei ristoranti giapponesi, cinesi, coreani e fusion — non si può più improvvisare. È arrivato il momento di imparare per davvero a usarle nel modo giusto: non solo per mangiare senza far cadere tutto, ma anche per evitare gesti scorretti che, in certe culture, possono risultare maleducati o addirittura offensivi.
Le bacchette giapponesi non sono solo uno strumento per mangiare: sono un piccolo concentrato di cultura, educazione e rispetto. In Giappone, saperle usare bene è quasi una forma di buone maniere. In questo articolo vi spiego tutto: da come si tengono correttamente, a cosa non fare mai, passando per le differenze culturali, le curiosità e qualche consiglio per migliorare. Così, ovunque vi troviate — a Tokyo, a Kyoto o al vostro ristorante asiatico preferito — saprete affrontare la tavola con sicurezza e rispetto.
Indice
- Come si tengono le bacchette
- Cosa non fare mai con le bacchette
- Come si appoggiano le bacchette
- Come si mangiano i vari cibi
- Cosa succede se non sapete usarle
- Come si insegnano ai bambini giapponesi
- Le bacchette nei ristoranti giapponesi
- Le differenze tra bacchette giapponesi, cinesi e coreane
- Curiosità sulle bacchette
- Le bacchette nei contesti religiosi
- Quando usare le mani al posto delle bacchette
- I materiali: meglio legno, bambù o plastica?
- Consigli per imparare a usarle bene
- Le bacchette nei pasti condivisi
- Conclusione
- Video: Come usare le bacchette - tecnica ed educazione
Come si tengono le bacchette
Partiamo dalla base: come si tengono davvero le bacchette. Non preoccupatevi se vi sembrano scomode all’inizio, è normale. Serve un po’ di pratica, ma dopo un po’ diventa naturale. La tecnica giusta è semplice, ma precisa:
- La bacchetta inferiore si poggia sulla base del pollice e sull’anulare, e resta ferma.
- La bacchetta superiore si tiene tra l’indice e il pollice, e si muove come fosse una pinza.
- Le punte devono restare allineate e toccarsi perfettamente.
Molti fanno l’errore di muovere entrambe le bacchette o di tenerle troppo in alto o in basso. Se siete incerti, provate a guardare qualche video giapponese: osservare i gesti fa davvero la differenza.
Cosa non fare mai con le bacchette
Esiste un elenco piuttosto lungo di cose da non fare assolutamente con le bacchette in Giappone. Alcune sono viste come scortesi, altre addirittura di cattivo auspicio. Ecco le più importanti:
- Non infilzate il cibo con le bacchette, nemmeno per sbaglio.
- Non piantatele verticalmente in una ciotola di riso: è un gesto che richiama i rituali funebri.
- Non passate cibo da bacchette a bacchette, perché simula il passaggio delle ossa in un rito funebre.
- Non leccate le bacchette, anche se c’è un po’ di salsa o riso rimasto.
- Non puntate le bacchette verso qualcuno e non gesticolate con le mani mentre le tenete.
Queste sono le basi per non fare brutta figura. Se siete a casa con amici giapponesi o in un ristorante tradizionale, saperle rispettare è segno di sensibilità e attenzione.
Come si appoggiano le bacchette
Quando non state mangiando, non lasciatele nel piatto o sulla ciotola. In Giappone, si usa il hashioki, un piccolo poggia-bacchette. Se non c’è, potete creare un piccolo appoggio piegando la fascetta di carta con cui erano avvolte.
L’importante è non appoggiarle in modo casuale. Metterle sopra alla ciotola o, peggio ancora, dentro, è segno di disattenzione. E durante il pasto, se vi fermate un attimo per parlare, appoggiatele orizzontalmente sul lato destro del piatto o sulla ciotola, mai incrociate.
Come si mangiano i vari cibi
- Il riso si prende con piccoli movimenti, senza affondare le bacchette.
- I ramen si mangiano con bacchette + cucchiaio: afferrate i noodles e aspirateli (sì, aspirare fa parte della cultura).
- I nigiri potete prenderli con le mani o con le bacchette, ma attenzione a non farli cadere nella soia: si intinge il pesce, non il riso.
- I maki si prendono facilmente, ma evitate di spezzarli a metà con le bacchette, è visto come goffo.
- per tagliare non usatele come “forchetta e coltello” con due mani! Cercate di usare una sola mano, “dividendo” il cibo che dovete tagliare. È un po’ complesso ma con un po’ di pratica si riesce. Considerate comunque che molti piatti, come il tonkatsu e non solo, arrivano al tavolo già tagliati.
Mangiare bene non vuol dire fare i perfettini, ma rispettare la logica del piatto. In Giappone si dà molta importanza all’estetica: anche come afferrate il cibo fa parte del modo in cui lo onorate.
Cosa succede se non sapete usarle
Se proprio non ce la fate, potete chiedere una forchetta. Ma sappiate che spesso ve la danno con un sorriso un po’ divertito, soprattutto nei locali meno turistici. Non è offensivo, ovviamente, ma dà l’idea che non ci state provando. Se invece tentate — anche sbagliando — molti giapponesi lo apprezzano.
Nei ristoranti frequentati da stranieri, capita spesso che vi portino le bacchette già separate o le versioni per bambini, con un elastico. Non offendetevi: è solo un modo gentile per semplificare l’esperienza.

Come si insegnano ai bambini giapponesi
In Giappone, usare le bacchette è una cosa seria fin da piccoli. I bambini iniziano a imparare già durante l’asilo, con bacchette speciali che hanno anellini per le dita o gommini che tengono le due bacchette parallele. Alcuni genitori comprano versioni con i personaggi dei cartoni animati, per renderle più divertenti.
Ma non si tratta solo di coordinazione: è parte dell’educazione. A scuola e a casa si insegna a mangiare in modo composto, a non parlare con le bacchette in mano, a usarle in silenzio. Quando vedete un bimbo giapponese usare le bacchette meglio di un adulto europeo, non è un caso: ci lavorano ogni giorno, con pazienza e costanza.
Le bacchette nei ristoranti giapponesi
Quando andate in un ristorante in Giappone, le bacchette sono sempre lì, sul tavolo o nel cassetto nascosto sotto al bancone. A volte ve le portano insieme all’acqua, altre volte sono in confezione sigillata.
Alcuni locali hanno bacchette in plastica lavabili, altri usano quelle in legno usa e getta. Nei locali più eleganti, potreste trovare bacchette personali, più corte per le donne e più lunghe per gli uomini, oppure anche modelli stagionali in bambù o legno pregiato.
Se non sapete come si aprono o si usano, osservate le persone attorno a voi: in Giappone vale più guardare che chiedere. E se siete in difficoltà, potete fare un cenno al personale: spesso vi aiutano con discrezione, senza farvi sentire a disagio.
Le differenze tra bacchette giapponesi, cinesi e coreane
Sì, non sono tutte uguali. Anche se per molti sono intercambiabili, le bacchette giapponesi hanno caratteristiche specifiche:
- Le bacchette giapponesi sono più corte e hanno la punta più affusolata, per afferrare meglio anche il pesce.
- Quelle cinesi sono più lunghe e con la punta arrotondata, perfette per raggiungere i piatti condivisi.
- Quelle coreane sono spesso piatte e fatte di metallo, un vero incubo per i principianti.
In Giappone troverete bacchette in legno laccato, bambù o plastica. Nei locali economici, si usano spesso quelle usa e getta, che vanno separate a mano. E anche lì c’è una regola precisa: non strofinatele tra loro, come fanno molti turisti. È considerato maleducato, come se steste dicendo che il ristorante vi ha dato bacchette di bassa qualità.
Curiosità sulle bacchette
Ci sono tante piccole curiosità sulle bacchette che pochi conoscono. Alcune fanno sorridere, altre fanno riflettere:
- In Giappone si stima che vengano usate più di 25 miliardi di bacchette all’anno.
- Le bacchette usa e getta si chiamano waribashi, e molte catene stanno cercando alternative più sostenibili.
- Esistono bacchette da viaggio, smontabili, per chi vuole portarle sempre con sé.
- Alcune aziende producono bacchette con tecnologia antibatterica, usate anche nelle scuole.
- In certe zone del Giappone rurale si usano bacchette più corte, per facilitare la presa di cibi piccoli come i semi di soia fermentati (natto).
Le bacchette nei contesti religiosi
Le bacchette hanno un ruolo anche nei rituali religiosi giapponesi. Nei funerali buddisti, ad esempio, i familiari raccolgono le ossa del defunto con bacchette speciali e le passano da una persona all’altra. È proprio da qui che deriva il divieto di passarsi cibo con le bacchette: ricorda troppo da vicino quel momento solenne.
Anche nei templi si usano bacchette cerimoniali in legno per certi rituali. E non è raro trovare omamori (amuleti) o oggetti porta fortuna a forma di bacchette, soprattutto legati a salute e prosperità.
Quando usare le mani al posto delle bacchette
In Giappone non è obbligatorio usare sempre le bacchette. Alcuni piatti si mangiano con le mani e nessuno vi guarderà storto:
- I nigiri sushi, specialmente nei locali tradizionali, si possono prendere con le dita.
- I temaki (i coni di alga ripieni) sono pensati per essere presi con le mani.
- Anche certi dolci wagashi, soprattutto se serviti durante una cerimonia del tè, si mangiano con le mani, oppure con forchettine apposite.
La regola è sempre quella: guardate cosa fanno gli altri, e seguite il flusso. In Giappone il rispetto delle norme sociali si trasmette spesso per imitazione più che per imposizione.
I materiali: meglio legno, bambù o plastica?
Ogni materiale ha pro e contro. Le bacchette in legno naturale sono piacevoli al tatto, leggere e stabili, ma si rovinano più in fretta. Quelle in bambù sono più leggere e flessibili, ideali per chi è alle prime armi. Le bacchette in plastica o resina durano di più, ma tendono a scivolare se non sono ben lavorate.
Nei ristoranti di alto livello trovate spesso bacchette in legno laccato: eleganti, lucide, ma più delicate. Se volete una buona via di mezzo per uso quotidiano, vi consiglio un paio in resina antiscivolo, facili da lavare e usare, perfette per fare pratica a casa.
Consigli per imparare a usarle bene
Se siete alle prime armi, non scoraggiatevi: nessuno nasce imparato. Anche in Giappone, molti bambini ci mettono anni a usare bene le bacchette, quindi datevi tempo. Però ci sono alcuni trucchi che possono aiutarvi a migliorare più in fretta:
- Esercitatevi a casa con oggetti piccoli: chicchi di riso, edamame, pezzetti di carta.
- Usate bacchette antiscivolo: ce ne sono molte in commercio pensate per principianti.
- Iniziate con cibi che non scivolano, come tofu fritto o pezzi di pollo.
- Evitate cibi lunghi o molli all’inizio: sono i più difficili da afferrare.
- Guardate video giapponesi online: osservare i movimenti fa più di mille spiegazioni.
E soprattutto: non abbiate fretta. Usare bene le bacchette è un gesto che si affina col tempo, e ogni progresso — anche minimo — vi farà sentire più a vostro agio.
Le bacchette nei pasti condivisi
In Giappone i pasti sono spesso condivisi: si mettono i piatti al centro e ognuno prende ciò che vuole. In questi casi, c’è una regola importante: non usate le vostre bacchette personali per prendere il cibo dai piatti comuni. Se non ci sono bacchette da servizio, si usa l’altra estremità delle proprie bacchette (quella che non tocca il cibo in bocca).
Non tutti rispettano questa regola, soprattutto nei contesti informali, ma nei pasti con persone che non conoscete bene, è un segno di rispetto. Vale soprattutto se siete ospiti a casa di qualcuno o in contesti più tradizionali.
Conclusione
Imparare a usare le bacchette non è solo una sfida tecnica: è un modo per entrare davvero in contatto con la cultura giapponese. E fidatevi: i giapponesi lo notano. Anche se sbagliate, anche se siete impacciati, il solo fatto che ci proviate fa la differenza.
Video: Come usare le bacchette – tecnica ed educazione
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).