Come fare l’onsen
Immergersi in un onsen non è solo rilassante. È una delle esperienze più giapponesi che possiate fare. Ma attenzione: l’onsen ha le sue regole, i suoi gesti, le sue abitudini. Se non sapete come comportarvi, rischiate di sentirvi a disagio voi… o far sentire a disagio chi vi sta attorno.
Vi consiglio di imparare bene come funziona un onsen, perché farlo nel modo giusto rende l’esperienza più intensa, più vera e molto più piacevole. In questo articolo vi spiego tutto: cosa portare, come comportarvi, le regole da rispettare, le cose da evitare, e anche qualche consiglio per chi è tatuato o timido.
Indice
- Cosa portare all’onsen
- Spogliarsi: come funziona
- Lavarsi prima di entrare
- Come comportarsi dentro la vasca
- Cose vietate negli onsen
- Si può entrare con i tatuaggi?
- Gli onsen misti esistono?
- Onsen all’aperto
- Si può fare l’onsen durante il ciclo?
- Gli effetti benefici dell’onsen
- Cosa fare dopo l’onsen
- Consiglio finale
- Video: Onsen di GiappoTour - guardate che meraviglia!
- Video: Onsen in Giappone - le "terme" all'interno
- Video: COME INDOSSARE LO YUKATA - guida completa
Cosa portare all’onsen
La buona notizia è che non serve praticamente nulla. La maggior parte degli onsen fornisce tutto: asciugamani, sapone, shampoo, pettine. Se andate in un ryokan o in una struttura tradizionale, troverete anche lo yukata (una specie di kimono leggero) da indossare prima e dopo il bagno.
Se andate in un onsen pubblico o in quelli delle cittadine termali (come Beppu, Kusatsu, Gero), vi conviene portare due asciugamani: uno grande per asciugarvi dopo il bagno, uno piccolo da usare per lavarvi e tenere con voi. Il telo piccolo non si porta nell’acqua (non si immerge mai!) ma si tiene con sé per coprirsi un po’ quando si passa da una vasca all’altra, asciugarsi il sudore o appoggiarlo sulla testa per il contrasto caldo-freddo.
Se non avete nulla con voi, in molti onsen si può noleggiare tutto pagando un piccolo extra.
Spogliarsi: come funziona
Gli onsen sono praticamente sempre divisi in due aree separate: una per gli uomini e una per le donne. All’ingresso trovate un piccolo spogliatoio, con cestini o armadietti. Qui ci si spoglia completamente. E sì, intendo proprio completamente.
Non si può indossare né costume, né intimo. Si entra completamente nudi. È la parte che spaventa di più gli occidentali, ma vi assicuro che dopo i primi minuti vi sentirete completamente a vostro agio. Nessuno vi guarda. Tutti sono lì per rilassarsi.
Una volta tolti i vestiti, mettete tutto nel cestino o nell’armadietto. Portate con voi solo l’asciugamano piccolo.
Lavarsi prima di entrare
Questa è una delle regole più importanti di tutte: prima di entrare in vasca ci si lava. E non parlo di sciacquarsi al volo.
Dovete fare una doccia completa, seduti sullo sgabellino, usando sapone e risciacquando tutto per bene. I giapponesi lo fanno con grande attenzione. Se lasciate schiuma ovunque o vi alzate in piedi spruzzando in giro, date subito l’impressione di non avere rispetto per l’ambiente comune.
Spesso ci sono file di postazioni con specchio, secchio, sgabellino e doccetta. Sedetevi, insaponatevi tutto il corpo e i capelli, risciacquate bene. Potete usare i vostri prodotti o quelli forniti.
Fate estrema attenzione, perché i prodotti forniti sono di solito proprio davanti alla doccia. Mentre più in là, di solito su uno “scaffale” ci sono i saponi che alcune persone si portano da casa, e non vanno assolutamente toccati ovviamente.
Una volta puliti e risciacquati, potete finalmente entrare nella zona delle vasche.
Come comportarsi dentro la vasca
Portate con voi l’asciugamano piccolo, ma non lo immergete mai nell’acqua. È considerato sporco. Potete piegarlo e metterlo sul bordo della vasca, oppure appoggiarlo sulla testa (come fanno molti giapponesi).
Una volta dentro, rilassatevi. L’acqua è spesso molto calda (talvolta anche oltre 42 gradi) quindi se non resistete troppo, uscite dopo qualche minuto, rinfrescatevi e poi rientrate.
Cose vietate negli onsen
- Non ci si tuffa mai. L’acqua dell’onsen non è una piscina: niente schizzi, niente movimenti bruschi.
- Non si entra senza lavarsi prima. Va fatta una doccia completa, seduti sugli sgabellini con tanto di sapone e shampoo. Solo dopo si può entrare nella vasca.
- Niente sapone o shampoo nell’acqua. Una volta lavati, sciacquate bene tutto prima di entrare, altrimenti contaminate l’acqua.
- L’asciugamano non va immerso. Si lascia piegato sul bordo della vasca, o lo si appoggia sulla testa se proprio volete tenerlo con voi.
- I capelli lunghi vanno legati. Non devono mai toccare l’acqua, quindi usate un elastico o una pinza.
- Non si parla a voce alta. Il silenzio (o quasi) è parte dell’esperienza. Va bene chiacchierare sottovoce, ma senza disturbare chi è lì per rilassarsi.
- Non si fanno foto o video. È vietato per motivi di privacy. Lasciate il telefono negli spogliatoi.
- Non si beve alcol prima di entrare. Rischiate di sentirvi male. E sì, ve ne accorgete subito: l’acqua calda amplifica gli effetti.
- Niente gioielli. Alcuni materiali possono rovinarsi con il calore e i minerali dell’acqua.
- Non si corre o cammina bagnati negli spogliatoi. Asciugatevi bene prima di uscire dall’area della vasca, per rispetto e per sicurezza.
Sono tutte cose semplici, ma fanno la differenza. Vi accorgerete che rispettando queste regole, vi godrete l’onsen molto di più — e magari anche i giapponesi vi guarderanno con più simpatia. Ricordate: l’onsen è un luogo di silenzio e rispetto.
Si può entrare con i tatuaggi?
Questa è una delle domande più frequenti. In Giappone i tatuaggi sono storicamente legati alla yakuza, quindi in molti onsen l’ingresso è vietato ai tatuati.
La situazione sta cambiando. Oggi alcuni onsen accettano i tatuaggi piccoli, soprattutto se li coprite con un cerotto o una manica copritatuaggi. Altri sono apertamente tattoo-friendly. Vi consiglio di:
- controllare in anticipo sul sito dell’onsen
- chiedere alla reception
- coprire il tatuaggio se è piccolo
In alcuni casi, gli stranieri sono tollerati anche se tatuati, soprattutto nelle zone turistiche. Ma dipende dalla struttura.
Gli onsen misti esistono?
Sì, ma sono rari. Si chiamano “konyoku” e sono onsen dove uomini e donne entrano insieme. Ce ne sono ancora alcuni, soprattutto in zone rurali o montane, ma spesso le donne devono indossare un asciugamano speciale (che viene fornito) e l’atmosfera è molto più sobria rispetto a quanto si possa pensare.
Altri onsen offrono vasche private (kazoku buro) dove si entra da soli, in coppia o in famiglia. Sono perfetti se siete in viaggio con il partner o se vi imbarazza stare nudi davanti ad altri. Si prenotano all’ingresso e si usano per 30-50 minuti.
Onsen all’aperto
Fare un onsen all’aperto, soprattutto in inverno o sotto la neve, è una delle esperienze più belle in assoluto. Si chiamano “rotenburo” e sono spesso immersi nella natura: in mezzo al bosco, affacciati su un fiume, o con vista sulle montagne.
La sensazione di avere il corpo immerso in acqua bollente mentre l’aria è fredda, magari con fiocchi di neve che cadono, è qualcosa che non dimenticherete mai. Se potete, cercate un onsen con rotenburo. Fa davvero la differenza.
Si può fare l’onsen durante il ciclo?
In Giappone non è ben visto entrare in vasca durante il ciclo mestruale. È considerato poco igienico, anche se si usano assorbenti interni. Alcune donne giapponesi lo fanno, ma è raro. In linea generale, vi sconsiglio di entrare se avete il ciclo, soprattutto negli onsen pubblici.
Alcuni ryokan con onsen privato possono essere un’eccezione, se siete da sole e non c’è contatto con altri. Ma resta una questione delicata.
Gli effetti benefici dell’onsen

L’onsen non è solo un piacere per la mente. Ha benefici reali anche per il corpo. Le acque termali giapponesi sono spesso ricche di minerali: zolfo, ferro, sodio, calcio, carbonato.
Ogni tipo di sorgente ha effetti diversi: rilassanti, antinfiammatori, stimolanti per la circolazione, ottimi per dolori articolari, pelle secca, problemi muscolari.
In Giappone si va all’onsen anche su consiglio medico, e in alcune località termali è come una vera “cura”.
Ma anche senza motivi clinici, vi assicuro che dopo una giornata di viaggio, immergersi in un onsen vi rimette al mondo.
Cosa fare dopo l’onsen
Non tutti lo sanno, ma il momento dopo il bagno è parte integrante dell’esperienza onsen. Se volete godervela davvero, non fate l’errore di rivestirvi di corsa e uscire.
La prima cosa da sapere è che non ci si lava dopo l’onsen. Avete già fatto la doccia prima di entrare, e l’acqua termale ha dei minerali importanti per la pelle. Se vi rilavate, li togliete. Quindi: asciugatevi, ma non sciacquate via tutto. Questo è un consiglio molto importante, però considerate anche che se non siete abituati alle acque termali, in alcuni casi potreste avere un leggero prurito se non vi risciacquate.

Vi consiglio anche di:
- sedervi a rilassarvi per 10-20 minuti dopo il bagno
- bere acqua o una bevanda salina se avete sudato molto
- evitare di mangiare subito piatti pesanti
- se è sera, infilate lo yukata e godetevi una passeggiata nella cittadina termale
Alcuni onsen offrono massaggi o trattamenti nella zona relax. Se avete tempo, provateli: siete già caldi e rilassati, e fanno davvero effetto.
Consiglio finale
Se c’è una cosa che vi consiglio davvero di non perdere durante un viaggio in Giappone, è l’onsen. Non per “provare com’è”, ma per viverlo bene. Con lentezza, rispetto, e la voglia di scoprire un lato del Giappone che va oltre templi e grattacieli.
È un modo per fermarvi un attimo, sentire l’acqua sulla pelle, ascoltare il silenzio, e capire quanto in Giappone anche le cose più semplici possano trasformarsi in riti.
E se vi innamorate degli onsen come è successo a me, vi consiglio di provare onsen diversi in giro per il Giappone: in montagna, al mare, nei villaggi nascosti. Ce ne sono a migliaia, ognuno con le sue caratteristiche uniche.
Video: Onsen di GiappoTour – guardate che meraviglia!
Video: Onsen in Giappone – le "terme" all'interno
Video: COME INDOSSARE LO YUKATA – guida completa
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).