Acquistare dal Giappone

Comprare dal Giappone sembra facile: aprite un sito, vedete una cosa che in Italia non si trova, e pensate “la ordino subito”. Poi scoprite che non spediscono fuori dal Giappone. Ma come si fa per risolvere questo problema?

In questo articolo vi spiego come si fa davvero a comprare dal Giappone, cosa conviene e cosa no, quali sono i siti migliori, e non solo.

Vi racconto tutto con esempi concreti, consigli pratici e senza illusioni: se volete oggetti autentici dal Giappone, dovete sapere a cosa andate incontro.

Indice


Dove comprare prodotti giapponesi online

Il primo dilemma di chi vuole acquistare qualcosa dal Giappone è: ma dove si compra esattamente?
Ci sono tre categorie principali: siti giapponesi internazionali, marketplace con spedizione in Italia e servizi intermediari.

Amazon Japan: come funziona

Molti non lo sanno, ma Amazon Japan è aperto anche agli stranieri. Basta fare un account (potete usare lo stesso di Amazon Italia), cambiare lingua in inglese e potete sfogliare un catalogo gigantesco.

Attenzione però: non tutti i venditori spediscono fuori dal Giappone. Per fortuna c’è un filtro apposito per selezionare solo i prodotti “shipped internationally”.
I prezzi spesso sono ottimi e anche la spedizione è abbastanza veloce, anche se i costi di spedizione possono variare molto. Per gli oggetti piccoli conviene, per altri no.

Alcuni esempi reali:

  • Kitkat al matcha: arrivati in 5 giorni
  • Filtro fotografico Kenko per mercato giapponese: preso con 15 euro di spedizione
  • T-shirt anime: ordinata per regalo, è arrivata in una settimana

Rakuten e Yahoo Shopping

Sono due enormi marketplace giapponesi, dove si trova praticamente di tutto. Il problema è che sono pensati per il mercato interno, quindi:

  • spesso non sono tradotti
  • i venditori non spediscono all’estero
  • serve quasi sempre un intermediario per ordinare

Qui si trovano davvero chicche introvabili: prodotti regionali, oggetti vintage, artigianato, collezionismo. Ma se non parlate giapponese, rischiate di perdervi o fare errori.

I servizi intermediari: proxy e forwarding

Se il negozio non spedisce fuori dal Giappone, potete usare uno dei tanti servizi che fanno da “intermediario”: voi ordinate, loro ricevono il pacco, ve lo rispediscono ovunque nel mondo. I principali sono:

  • Buyee: uno dei più usati, ha integrazione diretta con Yahoo Auctions, Rakuten, Mercari.
  • ZenMarket: molto user-friendly, ottimo per chi non sa il giapponese.
  • Tenso: fa solo forwarding (spedisce i pacchi che riceve, ma non compra al posto vostro).
  • White Rabbit Express: utile per richieste particolari o negozi offline.

Con questi servizi potete:

  • comprare anche se il negozio accetta solo carte giapponesi
  • consolidare più ordini in un solo pacco
  • scegliere il metodo di spedizione (più veloce o più economico)

Tutti prendono una commissione, di solito intorno ai 300-500 yen per articolo, più eventuali costi extra se chiedete il reimballaggio, foto ecc.

Venditori amatoriali

Una categoria a parte sono le persone che vivono in Giappone e si offrono di comprare oggetti per altri, spesso via social o piccoli siti.

Funziona così:

  • voi vedete una cosa carina che vogliono vendere
  • la pagate con PayPal o simili
  • loro la comprano e ve la spediscono

In molti casi è tutto genuino e onesto, ma non sempre. Vi consiglio di:

  • verificare se hanno esperienze pregresse o feedback
  • evitare chi non specifica tempi, modalità di spedizione o rimborsi
  • non fare mai pagamenti “friends & family” se non vi fidate al 100%

A volte hanno accesso a negozi fisici, come eventi limitati o mercatini regionali, dove trovano oggetti unici. Ma è un po’ una lotteria, soprattutto per i tempi di attesa.

Quanto costa davvero comprare dal Giappone

Uno dei dubbi più comuni è: ma quanto mi costa alla fine?
Ecco i fattori principali da tenere a mente:

  • Prezzo dell’oggetto
  • Costo del servizio (se usate un intermediario)
  • Spese di spedizione (che variano molto a seconda del peso e metodo)
  • Dogana italiana

Sì, perché se comprate dal Giappone e la spedizione è con corriere espresso (DHL, FedEx, ecc.), quasi sempre vi arriva anche l’addebito della dogana.

Su importi piccoli, magari pagate solo 5-10 euro. Ma su importi sopra i 100 euro, possono arrivare:

  • IVA al 22%
  • Dazi doganali (variabili)
  • Commissioni del corriere

Un oggetto da 80 euro può facilmente diventare 120 o 130 euro alla fine.
Vi consiglio quindi di mettere in conto sempre un 30-40% in più.

Guadagnare spedendo dal Giappone

Spesso mi scrivono persone che vivono in Giappone o che stanno per trasferirsi, dicendomi: “Potrei spedire prodotti in Italia! Magari dolci, oggetti kawaii, cose per otaku…”.
L’idea in sé è affascinante, ma vi dico la verità: non è affatto semplice.

Sì, qui si trovano tantissime cose bellissime. E molte in Italia non ci sono. Ma quando si parla di fare un’attività di questo tipo, entrano in gioco mille altri aspetti:

  • Spedizione internazionale: veloce = costosa, lenta = rischio
  • Logistica: dove li tenete i prodotti? Come li impacchettate?
  • Legalità: alcuni prodotti (soprattutto alimentari e cosmetici) non possono essere esportati facilmente
  • Dogane: se spedite tanti pacchi, è necessario seguire tutto l’iter burocratico
  • Prezzi: in Italia ormai ci sono tanti rivenditori che importano già prodotti giapponesi. Difficile competere a meno di fare numeri seri.

I prodotti più richiesti dal Giappone

Se siete solo interessati ad acquistare per voi — o magari volete fare qualche regalo — ecco i prodotti giapponesi che mi chiedono più spesso:

  • Snack e dolci giapponesi (KitKat, Pocky, caramelle strane, patatine ai gusti assurdi)
  • Orologi (Seiko ecc)
  • Carte Pokémon
  • Oggetti kawaii (Sanrio, Ghibli, personaggi manga)
  • Cosmetici giapponesi (Shiseido, Hada Labo, Biore… molti non si trovano in Italia)
  • Cartoleria (penne colorate, planner, washi tape…)
  • Abbigliamento Uniqlo o Muji in edizioni limitate giapponesi
  • Coltelli da cucina professionali
  • Maneki neko e oggetti da casa portafortuna
  • Stoviglie e bento box

Molti di questi si trovano su Amazon Japan oppure su Rakuten, e per altri servono intermediari.
Vi consiglio di fare una lista e, se ordinate più cose, consolidarle in un unico pacco, per risparmiare molto sulla spedizione.

Come evitare fregature

Comprare dal Giappone può essere una bellissima esperienza, ma se non fate attenzione è facile sbagliare. Alcuni consigli pratici:

  • Controllate sempre i feedback del venditore (soprattutto su eBay, Rakuten, Yahoo Auctions)
  • Usate PayPal o carte con protezione acquisti
  • Se vi chiedono di pagare in modi strani o non tracciabili, lasciate perdere
  • Leggete bene le condizioni di spedizione: alcuni venditori non accettano resi internazionali
  • Evitate oggetti troppo fragili o troppo economici (tipo: 1 euro + 30 euro di spedizione)
  • Se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è

Farsi portare le cose

Un’altra opzione che tanti considerano è: “Ho un amico che va in Giappone… mi faccio portare qualcosa”.
Sì, in alcuni casi è una buona idea, soprattutto per oggetti leggeri e non troppo ingombranti.
Ma considerate anche:

  • non tutti hanno tempo o voglia di fare shopping per altri
  • se è un oggetto fragile o voluminoso, può essere un fastidio da trasportare
  • non escludete comunque il rischio dogana, se il valore è alto

Vi consiglio quindi di chiedere solo cose molto specifiche, che non trovate altrove, e magari di pagarle in anticipo, senza aspettarvi “il favore”.

Conclusione

Comprare dal Giappone è una di quelle cose che possono dare tantissime soddisfazioni, ma solo se sapete bene come muovervi. Ci sono metodi comodi, metodi economici, metodi veloci… ma raramente tutti e tre insieme.
Il mio consiglio è di fare i vostri acquisti con consapevolezza: valutate ogni passaggio, dal sito alla spedizione, e non pensate che basti cliccare “ordina” per ricevere tutto in pochi giorni senza sorprese.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).