Sistema scolastico giapponese

L’istruzione in Giappone è considerata molto importante e per questo il tasso di analfabetismo è praticamente pari a zero. Il sistema scolastico attualmente in vigore fu riformato nel dopoguerra e si sviluppa in cinque cicli, simili a quelli italiani: scuola materna, scuola elementare, scuole medie, liceo e università; viene spesso descritto come “sistema 6-3-3-4” in riferimento al numero di anni che compongono ciascun ciclo. L‘obbligo formativo è di 9 anni e inizia a 6 anni quando i bambini vengono iscritti alle elementari. L’anno scolastico inizia ad aprile e finisce a marzo, con una serie di vacanze distribuite nel corso dell’anno e identiche per tutti gli istituti. Esistono sia scuole pubbliche che private, mentre per gli studenti con disabilità fisiche o psichiche esistono delle scuole speciali (Special Election Schools), che offrono un percorso parallelo, ma separato.

Probabilmente vi sarà capitato di vedere in giro per le strade del Giappone o in qualche anime gli studenti indossare delle uniformi: queste sono obbligatorie solo per le medie e il liceo, ma raramente sono previste nelle scuole elementari o nelle materne. Ma vediamo bene nel dettaglio come funziona ogni ciclo scolastico.

Asilo/Scuola materna

Benché non sia obbligatoria, più del 90% dei bambini frequentano la scuola materna dove apprendono già le basi della scrittura giapponese. Ne esistono di due tipi: la scuola hoiku-en comprende anche l’asilo nido e possono accedervi i bambini a partire dai 2 mesi, mentre la scuola yochi-en corrisponde alla nostra scuola materna e accetta bambini dai 3 anni.

Scuola Elementare

La scuola elementare inizia a 6 anni e dura fino agli 11 anni; è obbligatoria. La maggior parte delle scuole elementari presenti in Giappone sono pubbliche.
Le classi sono molto numerose e comprendono dai 30 ai 40 alunni, ma durante le varie attività vengono creati piccoli gruppi. Tra le attività svolte c’è anche la pulizia delle aule e del giardino della scuola (in Giappone non esiste la figura del bidello); anche la distribuzione dei pasti durante il pranzo è a carico dei piccoli studenti, che a turno servono il vassoio con il pranzo ai loro compagni per poi mangiare tutti insieme in classe. I pasti vengono preparati dalla mensa della scuola.

Per quanto riguarda le materie insegnate, si spazia da matematica, giapponese, scienze, educazione fisica, ecc. fino a economia domestica (dove si impara a cucinare e a cucire) e arte tradizionale giapponese, che comprende calligrafia e poesia (haiku). Negli ultimi anni sempre più scuole elementari hanno inserito anche l’insegnamento di inglese e informatica.

Scuola media

La scuola media dura 3 anni. Anche se esistono poche scuole medie private, alcune di quelle più prestigiose richiedono il superamento di un test d’ammissione. Con il termine della scuola media, al raggiungimento del quindicesimo anno d’età, si conclude il periodo di formazione obbligatoria per gli studenti. Da questo momento gli studenti sono liberi di decidere se continuare a studiare oppure buttarsi nel mondo del lavoro.

Liceo

Pur non essendo obbligatorio, il liceo è frequentato dal 97% degli studenti. Da questo momento però l’istruzione non è più gratuita ed ogni istituto richiede il pagamento delle tasse scolastiche e il superamento di un test d’ingresso; l’importo delle tasse e la difficoltà del test d’ammissione variano da una scuola all’altra. Al contrario dell’Italia, non esiste il temutissimo esame di maturità al termine del liceo, ma viene comunque rilasciato un diploma, requisito indispensabile per un eventuale iscrizione all’università. Esistono vari tipi di liceo: oltre alle scuole che offrono un programma formativo generico più adatto a chi vuole accedere all’università, esistono gli istituti tecnici che offrono una formazione più specifica, legata ad un determinato settore o lavoro e che meglio si addice a chi desidera cercarsi un’occupazione una volta conseguito il diploma.

Università

Più del 50% dei diplomati proseguono gli studi, una percentuale che non sembra di per sé molto alta, ma che al contrario è piuttosto elevata se si pensa che essere ammessi all’università non è affatto una cosa semplice. Sono previsti test di ammissione molto difficili, soprattutto nelle facoltà più prestigiose, le quali però garantiscono un ingresso immediato nel mondo del lavoro.

Il percorso universitario si può sviluppare in due modi differenti: si può conseguire quella che corrisponde alla nostra laurea triennale (il corso di studi è però di quattro anni in Giappone), dopo la quale è possibile continuare gli studi con un Master o un Dottorato, oppure sono disponibili dei corsi universitari brevi di due anni per chi vuole accedere il prima possibile al mondo del lavoro. Questa tipologia di corsi è gettonata in particolar modo tra le donne, una parte delle quali lascia poi  il lavoro per dedicarsi alla famiglia e ai figli.

Juku

Parte integrante del sistema scolastico giapponese, le Juku sono scuole private in cui gli studenti cercano di migliorare il proprio rendimento scolastico o di prepararsi in vista di un esame. Le lezioni si tengono alla sera o nel pomeriggio e sono frequentate da circa un terzo degli studenti. Ma non si tratta di scuole riservate solo agli alunni di liceo e università: già a partire dalle elementari i bambini vengono iscritti a queste scuole.

Attività extrascolastiche e gite

Durante tutta la vita scolastica, dalle elementari fino al liceo, le scuole organizzano tantissimi eventi legati allo sport e alla cultura: ci sono competizioni sportive, escursioni in luoghi storici e festival dedicati all’arte e alla musica che vedono protagonisti proprio gli alunni. Come accade anche in Italia gli studenti degli ultimi anni di elementari, medie e liceo possono partecipare anche alla gita scolastica di fine anno che prevede un viaggio di più giorni in una località culturale o in montagna.

Una parte importante della vita scolastica è occupata dalle attività extra scolastiche, che comprendono sport, musica, arte, ecc. Tra gli sport sono molto popolari il baseball, il calcio e le arti marziali e si svolgono poi anche tornei a livello regionale tra le squadre delle varie scuole. Per quanto riguarda invece le attività culturali, quella più popolare è il gioco da tavola Go, ma sono disponibili altre opzioni come il canto, la cerimonia del tè, le composizioni floreali, ecc.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).