Parco nazionale Kakadu

I paesaggi del Kakadu National Pak offrono alcune delle immagini che meglio rappresentano l‘outback australiano, con foreste pluviali, canyon e terreni aridi che si accendono di un color rosso intenso sotto i caldi raggi del sole, imponenti cascate e distese paludose dove si vedono cicogne jabiru e galah spiccare il volo dalle pozze d’acqua mentre gli spaventosi coccodrilli si crogiolano al sole.

Il parco nazionale di Kakadu è un luogo ricchissimo di flora e fauna, con alcune specie che si trovano solo qui, ed è un patrimonio nazionale la cui storia ebbe inizio 20.000 anni fa lasciando numerose testimonianze che affiorano nell’arte rupestre aborigena che rende ancora più magico e affascinante questo luogo, sitato a circa 150 km a sud-ovest di Darwin.  È il più grande parco nazionale del paese e anche se esplorare il parco in maniera autonoma non è facile, da Darwin partono ottimi tour di uno o più giorni e presso il parco sono disponibili informazioni sulle visite guidate. Ma la scelta più difficile a volte riguarda la stagione in cui visitare il parco, dato che gli aborigeni ne distinguono ben 6.

Quando visitare il Kakadu National Park

Ogni stagione al Kakadu National Park regala sorprese e meraviglie uniche. Anche se gli australiani distinguono solo due stagioni, quella secca e la stagione delle piogge, le tribù aborigene ne contano ben sei, che presentano leggere differenze tra loro, non solo per quanto riguarda il clima ma anche per le fioriture e i cambiamenti nella fauna locale. La stagione dei monsoni, chiamata Gudjewg, va da dicembre a marzo e questa è considerata la vera estate tropicale: piogge intense e alluvioni sono accompagnati da caldo e un’intensa umidità, tuttavia in questo periodo il Kakadu è al massimo del suo splendore, con una vegetazione lussureggiante e le cascate in piena che regalano uno spettacolo unico, ma al tempo stesso alcune aree potrebbero essere inaccessibili a causa delle inondazioni. Le tre stagioni che si alternano da maggio a ottobre sono contrassegnate da un clima che si fa gradualmente più secco e fresco e rappresentano infatti il periodo più gettonato dai turisti: il caldo e l’umidità si mantengono ad un livello tollerabile e la fauna esce dai rifugi e si può avvistare attorno alle pozze d’acqua, chiamate billabong, che si riempiono di uccelli acquatici e altri animali. Probabilmente il periodo migliore è all’inizio della stagione secca, quando si riesce ancora a beneficiare degli effetti delle piogge, evitando però eventuali disagi causati dalle inondazioni.

Cosa fare e cosa vedere al Kakadu National Park

Vedere i siti di arte rupestre aborigena

I siti di arte aborigena a Nourlangie Rock e Ubirr sono la principale attrattiva del Kakadu National Park. Va premesso che nel Kakadu National Park non ci sono lunghi sentieri che permettono di attraversare il parco ma solo alcuni brevi passeggiate nella natura che consentono di vedere meglio alcuni luoghi e attrazioni principali. Il percorso più impegnativo è proprio quello che si snoda attorno al Nourlangie Rock, di 11 km. Questo sito è tra i più spettacolari del Kakadu National Park e si sviluppa attorno ad un’imponente formazione rocciosa di color rosso incorniciata dalla vegetazione. Per ammirare l’arte aborigena potete percorrere la Nourlangie Rock Art Walk, lunga 1,5 km, che dal parcheggio conduce ad un antico rifugio chiamato Anbangbang Shelter: all’interno potete ammirare pitture rupestri che raccontano le leggende e le storie aborigene, attraverso anche la rappresentazione di figure mitologiche come Namarrgon, l’Uomo Fulmine, una specie di divinità che scatenava le tempeste durante il periodo delle piogge. A Ubirr troverete altri siti ricchi di dipinti nella zona, dove vengono raffigurati i Mimi, degli spiriti che abitano le rocce, alcune scene di caccia e anche animali, tra cui i canguri, le tartarughe e l’ormai estinta tigre della Tasmania (il Tilacino).  Una breve salita porta al Nadab Lookout, che regala viste mozzafiato sull’East Alligator River e sulle formazioni rocciose della Terra di Arnhem, un’altra attrattiva della zona. 

Scoprire la cultura aborigena ad Arnhem Land

Il luogo migliore dell’Australia per comprendere meglio la cultura aborigena è Arnhem Land: la tribù degli Yolngu è la proprietaria di questo vasto e incontaminato territorio e rappresenta la maggioranza della popolazione locale. L’isolamento ha fatto sì che la cultura occidentale avesse pochissima influenza e visitando questi luoghi si ha come l’impressione di essere in un paese completamente differente dall’Australia. Arnhem Land è anche la culla del didgeridoo, il tipico strumento musicale aborigeno, che è nato proprio qui. Se volete vivere un’esperienza autentica fate tappa in queste terre, ma è preferibile prendere parte ad un tour guidato perché per visitarla in maniera autonoma è necessario richiedere un permesso per il quale sono previsti lunghi tempi di attesa. Le possibilità di alloggio sono limitate ma potete dormire a contatto con la natura in uno dei tanti campeggi dell’area. Arnhem Land offre varie attrazioni come l’Injalak Art and Craft Centre dove vedere gli artisti aborigeni all’opera e acquistare prodotti artigianali autentici, i tour guidati alla scoperta dell’arte rupestre in vari punti della regione e delle meraviglie naturali e storiche, come antichi insediamenti e paesaggi variegati che includono isole remote e quasi inesplorate, foreste pluviali, coste rocciose e spiagge di sabbia candida.

Ammirare le cascate

Tra le tante cascate del Kakadu, quelle più spettacolari sono le Jim Jim Falls e le Twin Falls, raggiungibili solo in fuoristrada percorrendo una strada sterrata, che però è resa spesso impraticabile dalle piogge, quindi è meglio visitarle all’inizio della stagione secca, quando i temporali sono cessati da un tempo sufficiente a ripristinare le strade ma al tempo stesso i fiumi sono ancora in piena e rendono le cascate ancora più sensazionali.  Per raggiungere le Jim Jim Falls dal parcheggio è necessario fare una passeggiata di 900 metri attraverso la foresta fino ad arrivare all’ampia piscina in cui si tuffa una cascata di 150 metri, circondata da maestose scogliere. Le Twin Falls, a circa 10 km dalle Jim Jim, è una cascata doppia molto suggestiva, ma più ci si inoltra nella stagione secca e più la portata dell’acqua diminuisce e a volte potrebbe scomparire completamente.  Il percorso in macchina è più difficile e il modo migliore per poterla ammirare è grazie a dei traghetti che attraversano la gola e permettono di ammirare la cascata dal basso. Potete acquistare i biglietti per la crociera presso il Garnamarr Campground. Le Gunlom Falls si trovano invece nell’area del Mary River, nella parte meridionale, e quella meno visitata, del Kakadu National Park. Con un percorso potrete salire fino alla cima delle Gunlom Falls, le cascate rese celebri dal film Crocodile Dundee e infine nuotare nella piscina naturale sottostante.

Fare una crociera sul Yellow Water Billabong

Il cuore del Kakadu National Park è occupato da diverse aree paludose e lagune ornate dalla vegetazione rigogliosa come la Yellow Water Billabong, un bacino d’acqua formato dal Jim Jim Creek. Può essere esplorato con una crociera in barca partendo dal Cooinda Resort e vivrete di certo un‘esperienza indimenticabile, ancora più suggestiva se fatta al tramonto: solcando le tranquille acque della laguna potrete avvistare molte specie di uccelli acquatici, coccodrilli e ammirare il paesaggio circostante.

Visitare Jabiru

La cittadina di Jabiru è nata per servire la miniera Ranger Uranium Mine nelle vicinanze ma oggi è il centro turistico più importante vicino al Kakadu National Park. Qui si trova la maggior parte delle sistemazioni della regione, tra cui un famoso hotel a forma di coccodrillo, e diversi centri e negozi dedicati all’arte aborigena, oltre a servizi come bar, ristoranti, ufficio delle poste e un ospedale. Da questa cittadina partono anche diversi tour, come i giri in elicottero per sorvolare il Kakadu National Park.

Percorrere la Nature’s Way

Per i più avventurosi e per coloro che hanno più tempo a disposizione è possibile visitare il Kakadu National Park come parte di un viaggio in the road più lungo, percorrendo la Nature’s Way, un itinerario circolare di 730 km circa che parte da Darwin e attraversa territori ricchi di bellezze naturali e cultura aborigena, passando per le città di Katherine e il parco nazionale di Litchfield per poi far ritorno a Darwin.

Alcuni consigli

Il Northern Territory è la casa dei coccodrilli e qui vivono anche i coccodrilli marini, i più grandi al mondo e quelli più aggressivi. Tenete presente che qualsiasi pozza d’acqua, sebbene invitante date le temperature di questi luoghi, può nascondere dei pericoli, quindi è sempre bene controllare la presenza di cartelli e, dove non presenti, evitare di tuffarsi e di avvicinarvi troppo alle rive dell’acqua, perché spesso i coccodrilli se ne stanno sotto la superficie in attesa della preda. Le zone considerate sicure per il nuoto sono ben segnalate.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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