Working Holiday in Giappone
Se avete sempre sognato di vivere in Giappone, anche solo per un periodo, c’è una notizia che dovreste conoscere: l’Italia e il Giappone hanno firmato un accordo per il Working Holiday Visa, che permetterà in futuro di farlo in modo legale e senza dover trovare un lavoro prima di partire.
Ogni anno sempre più italiani mi scrivono con domande su come funziona, cosa permette di fare e quando sarà disponibile. Infatti al momento in cui scrivo questa guida, il visto vacanza-lavoro non è ancora operativo: manca ancora l’attivazione ufficiale da parte delle autorità italiane e giapponesi. Nonostante questo ho deciso quindi di prepararvi questa guida completa: vi spiegherò cosa prevede il programma, come funziona in generale negli altri Paesi e come prepararvi per essere pronti non appena il visto sarà finalmente richiedibile.
Vi consiglio di leggerla bene fino in fondo: vi aiuterà a capire come funziona il meccanismo e ad evitare i tanti errori che spesso si fanno quando ci si avvicina per la prima volta al mondo dei visti giapponesi.
Indice
- Cos’è il Working Holiday Visa
- Chi potrà richiedere il Working Holiday Visa
- Quante richieste verranno accettate ogni anno
- Come fare domanda
- Quando sarà possibile fare domanda
- Quanto tempo servirà per ottenere il visto
- Cosa potrete fare con il Working Holiday Visa
- Lavori consentiti con il Working Holiday Visa
- Come prepararsi già ora (primi passi pratici)
- Dove prendere ispirazione
- Pro e contro del Working Holiday Visa Italia-Giappone
- Pro
- Contro
- Consigli finali per non farsi trovare impreparati
Cos’è il Working Holiday Visa
Il Working Holiday Visa è un visto speciale che permette ai giovani di vivere e lavorare legalmente in Giappone per un massimo di un anno.
Non è un visto per espatriare definitivamente, né per lavorare full time in modo stabile. È pensato per favorire gli scambi culturali tra i due Paesi, consentendo ai giovani di scoprire il Giappone e finanziarsi il soggiorno con piccoli lavori.
In pratica vi permetterebbe di:
- vivere in Giappone fino a un anno
- lavorare per sostenervi economicamente
- viaggiare liberamente per il Paese
Non sarebbe richiesta un’offerta di lavoro per ottenere il visto: sareste liberi di arrivare e poi decidere come organizzarvi.
Chi potrà richiedere il Working Holiday Visa
Quando il programma sarà attivo, sarà riservato ai cittadini italiani che soddisferanno alcuni requisiti specifici. Vi consiglio di tenerli già a mente per prepararvi in anticipo:
- età tra 18 e 30 anni compiuti al momento della richiesta (fino al giorno prima del compimento dei 31 anni)
- residenza stabile in Italia (non basta essere cittadini italiani, dovrete risultare residenti)
- assenza di figli a carico
- nessun precedente penale
- buona salute generale
- disponibilità economica sufficiente per coprire il viaggio e l’inizio del soggiorno
- assicurazione sanitaria valida per tutta la durata della permanenza in Giappone
Quante richieste verranno accettate ogni anno
Il numero ufficiale di quote per l’Italia non è ancora stato comunicato, ma in base agli accordi firmati e a quanto avviene in altri Paesi europei, ci si aspetta che ci saranno:
- quote annuali limitate (per altri Paesi europei sono solitamente tra i 200 e i 500 posti)
- priorità alle domande complete e ben preparate
Vi consiglio quindi di:
- muovervi per tempo non appena verrà aperta la possibilità di fare domanda
- monitorare il sito ufficiale dell’Ambasciata del Giappone in Italia, che sarà la fonte principale per gli annunci ufficiali
Ricordate che non sarà un programma “sempre aperto”, quindi sarà fondamentale essere pronti appena partiranno le prime call.
Come fare domanda
Anche se il programma non è ancora operativo, in base a come funziona negli altri Paesi e alle bozze pubblicate sappiamo già che il processo di domanda sarà probabilmente molto simile a questo:
- domanda da presentare all’Ambasciata del Giappone in Italia (per i residenti nel Centro-Sud) o al Consolato Generale del Giappone a Milano (per i residenti nel Nord Italia)
Di solito vengono richiesti:
- modulo di domanda ufficiale compilato
- passaporto valido
- fototessera recente
- curriculum vitae in inglese
- lettera motivazionale (spiegate perché volete vivere un anno in Giappone e cosa pensate di fare)
- piano di viaggio indicativo per l’anno in Giappone
- prova della disponibilità economica (solitamente almeno 2.500-3.000 euro dimostrabili con estratti conto bancari recenti)
- assicurazione sanitaria valida per il soggiorno
Tutti i dettagli definitivi verranno pubblicati solo quando il programma sarà attivato.
Vi consiglio di preparare già da ora una buona bozza di lettera motivazionale e di piano di viaggio: vi sarà utilissimo per essere tra i primi a inviare la domanda quando sarà finalmente possibile.
Quando sarà possibile fare domanda
Al momento non esiste ancora un calendario ufficiale. L’accordo tra Italia e Giappone è stato firmato qualche anno fa, ma finché non verranno completate le procedure legislative e attuative in Italia e in Giappone, non sarà possibile fare domanda.
Vi consiglio comunque di:
- monitorare costantemente il sito dell’Ambasciata e del Consolato
- preparare in anticipo tutti i documenti, per essere pronti al momento giusto
- non fidarvi di informazioni non ufficiali che trovate online: purtroppo su questo tema girano ancora molte fake news o annunci non aggiornati
Appena il programma verrà attivato, ci sarà un boom di richieste: essere pronti farà tutta la differenza.
Quanto tempo servirà per ottenere il visto
Quando il programma sarà operativo, possiamo aspettarci che ottenere il visto richiederà tempi simili a quelli degli altri Working Holiday Visa per il Giappone, già attivi per altri Paesi:
- in media tra 2 e 4 settimane dall’invio della domanda, se tutto è in regola
Vi consiglio però di considerare sempre un margine più ampio, soprattutto nelle prime fasi di apertura del programma, quando l’Ambasciata riceverà probabilmente molte richieste.
Ricordate che non potrete partire per il Giappone finché non avrete il visto incollato sul passaporto.
Cosa potrete fare con il Working Holiday Visa
In linea generale, quando sarà attivo, questo visto vi permetterà di:
- vivere e spostarvi liberamente in tutto il Giappone
- lavorare legalmente (ma non in tutte le tipologie di lavoro, come vedremo tra poco)
- studiare corsi brevi o imparare il giapponese
- fare volontariato
In pratica, è un visto molto flessibile che permette di combinare viaggi, esperienze culturali e lavoro.
Molti lo usano per:
- scoprire il Giappone da Nord a Sud
- fare esperienze di lavoro locali
- imparare la lingua sul posto
- costruirsi una rete di contatti utile anche per eventuali progetti futuri
Lavori consentiti con il Working Holiday Visa
Anche se il visto permetterà di lavorare legalmente in Giappone, ci saranno comunque alcune limitazioni, come già previsto per tutti gli altri Paesi.
In generale potrete svolgere lavori come:
- barista
- cameriere/a
- commesso/a
- insegnante di lingua italiana
- lavoretti stagionali (per esempio nelle località turistiche)
- attività in guest house, ostelli, hotel
Non potrete invece svolgere attività legate a:
- intrattenimento per adulti
- discoteche e locali notturni
- massaggi o attività simili
Su questo punto vi consiglio di essere molto prudenti: se vi propongono lavori in categorie vietate dal visto, rischiate di perderlo e di essere espulsi.
Come prepararsi già ora (primi passi pratici)
Anche se al momento il Working Holiday Visa Italia-Giappone non è ancora attivo, vi consiglio vivamente di cominciare a prepararvi. Quando verrà finalmente aperto, ci sarà una forte richiesta e chi avrà già tutto pronto avrà sicuramente un vantaggio.
Ecco alcuni primi passi pratici che potete già fare:
- Preparate il passaporto: se il vostro passaporto ha meno di 6 mesi di validità o sta per scadere, rinnovatelo subito. Non aspettate.
- Accumulate risparmi: per il visto servirà dimostrare una certa disponibilità economica (di solito almeno 2.500-3.000 euro). Iniziate ad accantonare i soldi in un conto dedicato.
- Scrivete una bozza della lettera motivazionale: vi sarà utilissima per risparmiare tempo al momento della domanda.
- Fate un piano di viaggio realistico: anche senza doverlo seguire alla lettera, avere già in mente che tipo di esperienza volete vivere vi aiuterà molto.
- Raccogliete testimonianze di chi ha già fatto la Working Holiday in altri Paesi.
Vi consiglio di essere pronti su tutti questi fronti prima che venga aperta la finestra ufficiale per le domande: molti arriveranno impreparati, voi non fatevi trovare tra questi.
Dove prendere ispirazione
Dato che il programma Italia-Giappone non è ancora partito, potete imparare tantissimo dalle esperienze di chi ha già fatto il Working Holiday Visa in Giappone provenendo da altri Paesi (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Germania ecc.).
Vi consiglio di cercare:
- blog di viaggiatori che raccontano l’esperienza (ce ne sono molti in inglese)
- video su YouTube: trovate vlog di ragazzi che hanno vissuto in Giappone con questo visto
- gruppi Facebook internazionali dedicati a chi sta facendo o ha fatto la Working Holiday in Giappone
- articoli sui forum, che spesso sono molto dettagliati e concreti
Potrete capire in anticipo:
- quali sono i lavori più facili da trovare
- in quali città si vive meglio con questo visto
- quanto costa realmente vivere un anno in Giappone
- quali errori evitare nella gestione del soggiorno
Vi consiglio di iniziare già ora a raccogliere spunti e consigli, così da poter costruire un vostro progetto personale ancora più solido.
Pro e contro del Working Holiday Visa Italia-Giappone
Come ogni esperienza, anche il Working Holiday Visa ha vantaggi e svantaggi. È importante che li conosciate bene per capire se fa davvero per voi.
Pro
- Vivere in Giappone fino a un anno senza bisogno di un visto studentesco o di lavoro classico.
- Possibilità di lavorare legalmente per mantenersi e finanziare il soggiorno.
- Esperienza culturale unica, a stretto contatto con la società giapponese.
- Grande flessibilità: potete decidere di viaggiare, lavorare, imparare la lingua o fare un mix di tutto questo.
- Non serve un’offerta di lavoro iniziale: siete liberi di organizzare il vostro percorso una volta arrivati.
Contro
- Visto non rinnovabile: alla scadenza dovrete lasciare il Giappone, salvo ottenere un altro tipo di visto.
- Alcune limitazioni sui tipi di lavoro consentiti.
- Bisogna sapersi adattare a ritmi e modalità di lavoro molto diversi da quelli italiani.
- Nessuna certezza sui guadagni: dovrete essere autonomi e flessibili.
- Gestione autonoma di casa, burocrazia e assicurazioni: è un’esperienza che richiede un buon grado di indipendenza.
Vi consiglio di valutare bene questi aspetti: se siete pronti a vivere anche i lati più complessi dell’esperienza, sarà sicuramente un’opportunità straordinaria.
Consigli finali per non farsi trovare impreparati
Voglio chiudere questa guida con alcuni consigli molto pratici, frutto anche dell’esperienza di chi ha già fatto il Working Holiday Visa per il Giappone da altri Paesi:
- Non aspettate l’attivazione per iniziare a prepararvi: chi si muoverà in anticipo avrà un enorme vantaggio.
- Imparate almeno un po’ di giapponese prima di partire: vi aprirà molte più porte, soprattutto nel mondo del lavoro.
- Siate flessibili: in Giappone non tutto andrà come vi aspettate, dovrete essere aperti al cambiamento.
- Non puntate solo su Tokyo: anche città come Osaka, Kyoto, Fukuoka e Sapporo offrono ottime opportunità.
- Non sopravvalutate il guadagno: il Working Holiday Visa serve per vivere un’esperienza, non per “fare soldi”. Partite con un fondo di sicurezza.
- Curate la parte burocratica: assicurazione, residenza locale, apertura del conto in banca… vi serviranno per muovervi in modo sereno.
Vi consiglio soprattutto di affrontare l’esperienza con lo spirito giusto: più che un viaggio o un semplice anno all’estero, sarà un vero e proprio tuffo nella cultura giapponese. Se saprete viverlo con curiosità e apertura mentale, vi cambierà la vita.
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Autore
Marco Togni
Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 20 anni fa. Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi. Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).