Maschera tradizionale del teatro Bunraku, durante una rappresentazione.

Teatro Bunraku

Come il teatro kabuki, anche il teatro bunraku era in passato una delle poche forme di intrattenimento popolari, pensate per i comuni cittadini a differenza di altri spettacoli teatrali che si rivolgevano perlopiù a classi privilegiate. Questa forma artistica che, come suggerisce il nome, vede come protagoniste delle marionette, ha accompagnato lo sviluppo di Osaka, all’epoca una frizzante città culturale nella quale il teatro bunraku si è sviluppato ed è diventato particolarmente apprezzato.

Oggi Osaka è uno dei pochi e migliori luoghi in cui si può ancora assistere a questa forma di teatro tradizionale su un palcoscenico d’eccezione: il Teatro Nazionale Bunraku. Nato nel 1984 proprio con lo scopo di preservare il teatro bunraku, l’edificio si trova a pochi minuti dalla stazione ferroviaria Nippombashi e potrebbe essere un’alternativa ideale per un pomeriggio o una serata diversa, scoprendo una parte poco conosciuta della cultura tradizionale giapponese.

Come si svolge uno spettacolo di teatro bunraku?

Pur sembrando una forma d’arte molto semplice, uno spettacolo di teatro bunraku richiede l’impegno di un team ben sincronizzato che riesca ad accompagnare musica e narrazione ai movimenti delle marionette, dando l’enfasi e l’emozione giusta a seconda della parte da interpretare. Oltre agli attori che si occupano dei movimenti e dei dialoghi delle marionette, ci sono il narratore che introduce la storia e interviene nei momenti tra un dialogo e l’altro, e il suonatore dello shamisen, uno strumento tradizionale. Le marionette sono prodotte artigianalmente con grande cura ai dettagli e dispongono di un meccanismo particolare che le sorregge e le anima. Il tutto viene però gestito dalla “mano umana”, con un responsabile molto abile che si occupa di “comandare” le marionette e intervenire sui loro movimenti e che, a differenza dei classici teatri delle marionette, è visibile al pubblico e dà voce al suo personaggio cambiando il tono della voce e l’intonazione a seconda del genere, dell’età e della classe sociale di chi interpreta. Un altro aspetto interessante lo si ritrova nei testi e nel linguaggio utilizzato: tradizionalmente si utilizzano infatti storie e dialoghi scritti nel 1800 perciò anche i giapponesi stessi in realtà hanno difficoltà a comprendere una lingua che è molto diversa dal giapponese parlato oggi. Negli ultimi anni si sono fatti degli sforzi per cercare di avvicinare questa forma teatrale al pubblico in modo che quest’ultimo venga più coinvolto maggiormente, sebbene secondo molti questo si pone un po’ in contrasto con la natura e le origini del teatro bunraku. Le storie raccontate sono spesso trame storiche, drammi o romanzi d’amore in cui si enfatizza il conflitto tra le aspettative della società e le proprie emozioni personali: un esempio è la tragedia “Suicidi d’amore” di Sonezaki che è stata paragonata a Romeo e Giulietta.

Il Teatro Nazionale e il Museo del Bunraku

Una delle cose da sottolineare è che a differenza dell’Occidente, dove in genere le marionette sono spettacoli per bambini, in Giappone è una forma di spettacolo che si rivolge a tutti, ma principalmente gli adulti, per questo se ne avete l’occasione non fatevi scrupoli e visitate il teatro per scoprire questa forma d’arte molto bella. Per coloro che non parlano giapponese sono disponibili delle audio-guide con la traduzione in inglese dello spettacolo in modo che tutti possano comprendere la storia. Ogni commedia viene portata in scena per circa due settimane, quindi durante l’anno è possibile assistere a storie e recite diverse e il prezzo solitamente parte da 1.000 yen e sale a seconda dello spettacolo e del posto a sedere scelto. Approfittate della visita al teatro per ammirare i dettagli dell’edificio, costruito con elementi tradizionali tipici del Periodo Edo integrati con design ed elementi contemporanei.

All’interno dell’edificio troverete vari ambienti: la sala di teatro principale, con circa 750 posti a sedere, dove hanno luogo agli spettacoli bunraku e ad altre forme di spettacolo tradizionali, e una seconda sala più piccola destinata a vari eventi e performance. Accanto all’ingresso è collocato un piccolo museo gratuito dedicato interamente al bunraku dove potete curiosare tra oggetti e documenti storici, conoscere meglio la nascita e l’evoluzione di questa forma teatrale, e ammirare una bella collezione di marionette. Nel museo potrete vedere inoltre fotografie e filmati dei vecchi spettacoli. Se gli orari delle performance teatrali variano, il museo è sempre accessibile gratuitamente dalle 10:00 alle 18:00.

Non manca anche un piccolo ristorantino che vende bento box, tempura e noodles: l’ideale per spezzare la fame durante l’intervallo.

Come arrivare

Il Teatro Nazionale Bunraku si può raggiungere in treno o metropolitana, scendendo alla stazione Nippombashi Subway o Kintetsu Nippombashi.

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Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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