Taxi a Seoul

A Seoul i taxi rappresentano un mezzo sicuro, efficiente, economico e, cosa da non sottovalutare, disponibile 24 ore su 24. Non è difficile trovare un taxi girando per la città e per fermarli basta fare un cenno con la mano, mentre all’aeroporto e nelle stazioni principali troverete gli stand dei taxi ufficiali accanto all’uscita. Alcuni taxi possono essere prenotati telefonicamente, ma sono leggermente più costosi rispetto a quelli che fermate per strada. Come capita in tutte le città è possibile, anche se raro, cadere vittime di truffe soprattutto da parte di tassisti abusivi per questo è bene sapere come comportarsi e come riconoscere i taxi ufficiali.

Ufficiali e abusivi

Per identificare un taxi ufficiale a Seoul è importante osservare la targa della licenza che appare come una sequenza di caratteri e numeri. I caratteri coreani iniziali indicano la regione in cui il veicolo è registrato e a questi seguono due cifre e altri due caratteri coreani che però devono corrispondere ad una delle seguenti quattro combinazioni: 아, 사, 자, 바. Qualsiasi altra combinazione indica un taxi abusivo. La targa termina con quattro cifre ed è necessario prestare attenzione ai primi due numeri perché ci suggeriscono se un taxi è abusivo oppure no: i taxi con regolare licenza riportano il numero 3 seguito da una seconda cifra compresa tra 1 e 7.  Ogni combinazione di numeri ha un significato ben preciso: le targhe che riportano i numeri 31, 32 e 36 indicano taxi gestiti privati, mentre se iniziano con 33, 34, 37 sono di aziende pubbliche; il numero 35 indica invece le vetture di lusso. Se quindi notate numeri come 30, 38 o 39 significa che vi trovate di fronte ad un tassista abusivo.

Non c’è invece una regola per quanto riguarda il colore delle auto, perciò potreste vedere taxi di differenti colori.

I taxi per turisti e residenti stranieri

Nella città di Seoul esistono dei taxi specifici pensati per i turisti, che a differenza di quelli tradizionali sono guidati da tassisti che parlano anche inglese e/o giapponese, ma sono disponibili solo su prenotazione. Queste vetture si distinguono dalla scritta “Hi-Seoul Taxi” posta sull’auto e dal colore: tutte le macchine sono di  tonalità arancione. Quando prenotate questo servizio vi verrà inviato un SMS e/o una e-mail contenente il numero di licenza del taxi, il nome e il telefono dell’autista che vi è stato assegnato. Poiché questi taxi lavorano solo su prenotazione, se provate a fermarne uno per strada è probabile che non l’autista non rallenti neanche ma continui dritto, a meno che non abbia alcuna corsa prenotata al momento e sia assolutamente sicuro di fornirvi il servizio nella vostra lingua.  Nel caso in cui riusciste a fermare uno di questi taxi, la tariffa deve essere inferiore del 20% rispetto a quella applicata dai taxi prenotati.

C’è anche un’altra tipologia di taxi, pensata per i residenti stranieri e chiamata “Haechi taxis”. Queste vetture si presentano sempre di colore arancione ma con delle strisce bianche e non sono prenotabili. Viene offerto un servizio di traduzione e il prezzo resta lo stesso dei taxi tradizionali.

Quanto costano

L’ammontare della corsa viene sempre calcolato con il tassametro e  può essere pagato in contanti, con la carta di credito o con la carta ricaricabile T-money. A Seoul la tariffa base è di 3.000 won (2,43 euro) perciò quando salite su un taxi assicuratevi che il tassametro sia stato riportato su questa cifra. Dopo i primi due chilometri il tassametro aggiunge 100 won (0,08) ogni 142 metri. Leggermente più costosi sono i taxi per i turisti: si parte da un minimo di 3.600 won e ad ogni scatto si aggiungono 120 won (0,10 euro).

Un servizio ancora un po’ più costoso è offerto dalle tipologie di taxi più lussuose e dotate di maggiori servizi: la tariffa minima parte da 5.000 won (4,05 euro) e gli incrementi sono di 200 won (0,16).
Nei transfer da e per l’aeroporto vengono all’importo calcolato dal tassametro vengono poi aggiunti i pedaggi, ma in questo caso vi suggerisco di chiedere maggiori informazioni all’autista prima di salire.
Di notte, tra le 24:00 e le 4:00, alla tariffa base di tutti i taxi viene aggiunto un supplemento del 20%.

Non è invece abitudine lasciare la mancia e anche se provate ad arrotondare il totale della corsa, lasciando semplicemente il resto come mancia, è probabile che il tassista insisti per darvi il resto. Se invece usufruite di un servizio speciale o l’autista vi è venuto incontro in una determinata situazione, sarebbe opportuno lasciare un 10%.
Sia che paghiate in contanti, con la carta di credito o con la T-money, vi consiglio di farvi sempre stampare la ricevuta: su ciascuna è riportato il numero di cellulare del tassista e potrebbe tornarvi utile nel caso aveste dimenticato qualcosa nel taxi.

Se il tassista rifiuta la corsa

Non è così raro che un tassista rifiuti la corsa per vari motivi, ad esempio se la distanza da percorrere è troppo breve, se la destinazione è troppo lontana o se l’autista sta per terminare il turno e la destinazione è fuori mano.

Come evitare le truffe

Se in passato erano molti i turisti vittime di truffe, oggi la situazione è migliorata e la maggior parte dei tassisti sono persone oneste, anche se esiste ancora qualche “furbetto”. Ci sono però alcune precauzioni che si possono adottare per evitare di essere truffati, ad esempio utilizzando Naver Maps, uno strumento che permette di sapere in anticipo quanto costa una corsa in taxi inserendo semplicemente l’indirizzo del punto di partenza e la destinazione. Quando salite sulla vettura controllate che il tassametro sia azzerato e che venga attivato durante la corsa. Una tattica sempre utile è quella di non sembrare turisti, ovvero far capire all’autista che sapete dove state andando e conoscete la zona; sapere qualche parola di coreano potrebbe aiutare. I tassisti scorretti tendono infatti ad approfittarsi di chi appare spaesato e non ha idea di dove sta andando o di dove si trova. Ricordatevi inoltre di appuntarvi tutte le credenziali del tassista (nome, numero di telefono e licenza) proprio sotto ai suoi occhi, facendo in modo che veda chiaramente cosa state scrivendo: un’eventuale denuncia potrebbe portare ad una revoca della licenza.

Durante il tragitto prestate attenzione alle strade percorse dal tassista e, se possibile, confrontatele con il vostro GPS per verificare che l’autista stia effettivamente facendo il giro più breve per portarvi a destinazione; potrebbe capitare che il tassista vi proponga un tragitto alternativo, magari più panoramico, ma in quel caso vi basta rifiutare.

Un altro sistema per non incappare in truffe è quello di prenotare il taxi attraverso delle compagnie che offrono un servizio di trasporto in auto. Anche se un po’ più costoso, questo servizio è utile se ad esempio vi trovate su una strada lontano dal centro e non ci sono molti taxi e riduce il rischio di essere truffati semplicemente perché  il tassista viene comunque pagato dalle compagnie e queste ultime ci tengono ad offrire un buon servizio ai clienti. Lo stesso discorso vale per i taxi di lusso: se non avete problemi di budget potete optare per questa soluzione, sicuramente più affidabile.
Per qualsiasi problema chiamate il numero di assistenza per i turisti 02-1330.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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