A piedi in Islanda

Visitare a piedi l’Islanda è indubbiamente il modo migliore per avventurarsi tra le meraviglie naturali di questo Paese, passeggiando tra vulcani, ghiacciai, sorgenti termali, grotte, pianure sconfinate e panorami costieri mozzafiato che rendono questo Paese unico nel suo genere.  Camminando avrete modo di interagire maggiormente con le persone del luogo ma anche di immergervi appieno nei colori e nei profumi dei paesaggi che attraverserete,  vedendo luoghi che non vedreste andando in macchina e arrivando anche in quei posti altrimenti irraggiungibili.

Esistono vari percorsi per chi vuole visitare l’Islanda a piedi, alcuni più popolari di altri e adatti un po’ a tutti, anche a chi si trova alla prima esperienza. I possibili itinerari da fare a piedi sono tutti completamente differenti sia per il paesaggio che si attraversa, ma anche per il genere di alloggi disponibili, la quantità di villaggi presenti e per ciascuno è bene prepararsi e munirsi dell’attrezzatura adeguata. A seconda del tempo che avete a disposizione potete decidere di visitare una o più regioni del Paese, magari velocizzando la percorrenza di lunghe tratte con l’autobus o facendo l’autostop: l’Islanda dispone infatti di una rete di trasporti in bus davvero estesa ed efficiente ed è anche una meta gettonata tra gli autostoppisti, essendo uno dei paesi più sicuri al mondo. Ma tenete presente che se in estate è più facile trovare un passaggio, non si può dire la stessa cosa dell’inverno. Se siete poco esperti e non ve la sentite di spostarvi a piedi da soli potete sempre affidarvi ad uno dei tanti operator che organizzano viaggi a piedi guidati in Islanda, ma se invece preferite costruirvi il vostro itinerario da soli, scegliendo in totale autonomia le tappe del viaggio e personalizzandolo in base ai vostri gusti e ritmi, eccovi una guida utile su come partire preparati e affrontare il viaggio in massima sicurezza.

Consigli utili: come preparare il viaggio

Quando partire: la stagione migliore

In qualsiasi viaggio a piedi il tempo è sempre il fattore più importante da considerare e, a maggior ragione, se si parte per una destinazione come l’Islanda, caratterizzata da un clima estremo e molto variabile. In generale il periodo migliore è nel pieno dell’estate, quando le temperature sono più elevate e le giornate sono in gran parte soleggiate e con tante ore di luce. Il mese di luglio è  considerato il migliore poiché già dalla metà di agosto le temperature scendono di parecchi gradi, soprattutto nelle zone di montagna. Purtroppo una delle costanti in Islanda è la pioggia che spesso arriva all’improvviso, anche in una giornata iniziata con un cielo limpido e sereno. Un altro inseparabile compagno è il vento, che a volte soffia molto forte e rende un po’ più difficile camminare e complica l’allestimento di eventuali tende da campeggio.  In qualunque stagione decidiate di partire è bene comunque essere pronti ad ogni condizioni climatica proprio perché il tempo cambia molto rapidamente.

 

Cosa portare nello zaino

Se intendete fare un viaggio a piedi è importante prestare particolare attenzione all’abbigliamento: anche se viaggiate in estate, portate con voi diverse maglie di lana, pile, giacche antipioggia e scarponcini da trekking.

Se poi avete in programma di dormire in campeggio, tra gli oggetti di cui non potete fare a meno c’è il sacco a pelo, una tenda robusta e impermeabile che sia facile da montare e un’attrezzatura di base per cucinare, come un fornellino, utensili vari, ecc. Anche se avete intenzione di dormire in ostello o nei rifugi, prendete in considerazione l’ipotesi che potreste rimanere isolati a causa dell’innalzamento del livello dei fiumi o di forti raffiche di vento che vi impediscono di proseguire, quindi è bene essere pronti ad imprevisti e avere anche una quantità di cibo e acqua extra in caso di emergenze.  Non dimenticatevi anche di portare un coltellino svizzero, una piccola farmacia da viaggio, una torcia e infine ovviamente le varie apparecchiature fotografiche, cellulari e batterie per i dispositivi elettronici. Un discorso a parte lo merita l’acqua: in Islanda l’acqua è potabile in gran parte dei fiumi e dei laghi, ma non dappertutto e per questo è importante avere con sé un filtro per la depurazione.

Mappe e GPS

Avere delle buone mappe topografiche del territorio è indispensabile per un viaggio in Islanda. Alle mappe aggiungete un GPS e una bussola. Vi consiglio all’arrivo a Reykjavik di dotarvi di una sim Vodafone che a pochi euro vi offre una copertura buona un po’ dappertutto e vi consente di telefonare e al tempo stesso collegarvi a Internet per consultare mappe, GPS e guide.

Sicurezza

Prendere tutte le precauzioni per viaggiare in sicurezza è importante e per questo esistono servizi come safetravel.is, che vi consiglio, attraverso cui potete lasciare il vostro nominativo, il recapito telefonico e l’itinerario del vostro viaggio in modo da accelerare le operazioni di soccorso in caso di necessità. Oltre a questo vengono forniti altri servizi, come il monitoraggio del viaggio, una app da scaricare per comunicare con i soccorsi e il noleggio di un radio-trasmettitore satellitare per lanciare un segnale di SOS e segnalare la propria posizione. C’è da dire che da qualche anno in Islanda il cellulare prende praticamente ovunque ed è sufficiente come mezzo di comunicazione, ma soprattutto se viaggiate soli o siete poco esperti, avere uno strumento aggiuntivo di emergenza può essere utile.

Essere pronti agli imprevisti

Quando pianificate l’itinerario è bene mettere in conto un paio di giorni in più per far fronte ad eventuali imprevisti. Controllare costantemente il meteo e le condizioni delle strade e dei sentieri è importante ed esistono dei siti ufficiali molto affidabili che offrono aggiornamenti in tempo reale.  Una delle difficoltà maggiori di chi viaggia in estate è l’attraversamento dei fiumi: lo scioglimento dei ghiacciai dovuto a precipitazioni abbondanti o ad un aumento delle temperature può infatti far innalzare il livello di un fiume e questo rischia di bloccarvi il cammino.  In alcune zone poi i sentieri non sono sempre ben segnalati e riconoscibili, quindi se siete poco esperti è bene partire da percorsi meno remoti e un po’ più turistici e conosciuti dove l’orientamento è più facile.

I percorsi consigliati

Esistono vari itinerari da fare a piedi e che vi consentono di esplorare alcune delle zone più belle del Paese. Tra i percorsi più gettonati c’è il Laugavegur, il migliore e il più comodo per chi si trova al primo viaggio a piedi perché lungo tutto l’itinerario si trovano rifugi e strutture in cui dormire e ristorarsi,  ma ci sono altri bellissimi itinerari che regalano panorami mozzafiato ad esempio quello dell’area dell’Hornstrandir, nella parte nord-occidentale dell’isola.

Itinerario Laugavegur

Il percorso del Laugavegur parte dalla riserva naturale Landmannalaugar e termina nella valle glaciale del Thorsmörk. Questo itinerario, lungo 55 km, permette di esplorare tutta la parte sud-occidentale dell’isola, ed è considerato uno dei più belli al mondo. È adatto a persone di ogni età e anche ai meno allenati e offre il vantaggio di avere una panoramica completa delle bellezze dell’Islanda, perché si snoda attraverso montagne, paesaggi lunari fumanti, ghiacciai  e sorgenti termali dove fermarsi per una sosta. La maggior parte dei turisti completa l’itinerario in 4-5 giorni, fermandosi a dormire nei vari rifugi e strutture lungo l’itinerario, ma è possibile campeggiare lungo il cammino.

Dal sentiero principale partono diverse diramazioni che conducono a grotte di ghiaccio e montagne, perciò a seconda del tempo a disposizione potete approfittarne per esplorare la zona. Se si tratta del primo viaggio a piedi vi consiglio di prendervi il vostro tempo, ammirare il paesaggio circostante, scattare tante fotografie e immergervi nei colori suggestivi dell’Islanda.

Lungo il percorso non ci sono negozi, perciò è importante avere con sé tutto il necessario.

Una volta arrivati a Thorsmörk se avete ancora giorni a disposizione potete proseguire verso Skógar attraverso il percorso escursionistico Fimmvörðuháls, che può essere fatto in un paio di giorni ed  è lungo 20 km circa. È leggermente più impegnativo ma vi consente di arrivare ai piedi del ghiacciaio Eyjafjallajökull famoso per l’eruzione avvenuta nel 2010.  È un’escursione che vale la pena di fare se ne avete il tempo perché molto suggestiva: il terreno e le rocce sono ancora fumanti e caldi e in alcuni punti si riesce ad intravedere il magma sotto terra.

Potete anche fare l’itinerario nella direzione opposta, da Thorsmörk a Landmannalaugar, ma in ogni caso in entrambe le stazioni finali trovate i collegamenti in bus per Reykjavík e il Nord dell’Islanda.

Itinerario dell’ Hornstrandir

La riserva dell’ Hornstrandir fa parte del fiordo di Jokulfirdir e questo itinerario seppur molto suggestivo perché attraversa paesaggi incontaminati e completamente disabitati, necessita di una maggiore  pianificazione proprio perché in loco non esistono né negozi né rifugi e il clima è più estremo rispetto al sud, con abbondanti nevicate anche in estate. L’accesso all’area è unicamente via mare con battelli abbastanza frequenti, ma che ovviamente possono subire ritardi o cancellazioni dovute alle condizioni climatiche.  Nell’ area sono comunque presenti dei piccoli rifugi dotati di strumenti di comunicazione.  In compenso però avrete paesaggi di rara bellezza: ci sono vari itinerari possibili nella riserva che passano accanto a scogliere, valli, monti, fiordi e brughiere dove sarete a contatto con la natura più selvaggia, dove le poche specie animali della zona vivono completamente indisturbate.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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