Cosa mangiare in Islanda

Anche se l’Islanda non è rinomata nel mondo per la sua tradizione gastronomica, un viaggio in questa terra affascinante non può dirsi completo senza un assaggio delle specialità tipiche.

Il clima rigido dell’Islanda e i lunghi inverni rendono il Paese poco adatto all’agricoltura, e per questo la cucina locale è povera di verdure, la maggior parte delle quali oggi sono coltivate nelle serre o importate dall’estero. Gran parte delle ricette tradizionali sono a base di pesce o carne, in particolare l’agnello, e dato che per motivi di sopravvivenza gli islandesi hanno imparato a non sprecare nulla, la cucina è piuttosto particolare e varia, oltre che molto sana. Bisogna tener conto infatti che la scarsa industrializzazione del Paese e l’estrema attenzione per la tutela ambientale fa sì che le materie prime siano di eccellente qualità. A Reykjavik e in altre città più grandi come Akureyri si troverete molti ristoranti tipici dove assaggiare tante ottime specialità locali, ma anche pietanze internazionali. Negli ultimi anni sono spuntati anche fast food, rosticcerie, pizzerie e altre realtà che riescono a soddisfare i gusti di tutti, ma se avete in programma un viaggio in Islanda vi consiglio almeno di provare i più famosi piatti tradizionali islandesi che vi consiglio qui di seguito.

Hákarl

Si tratta di una specialità molto amata dagli islandesi e considerata una vera prelibatezza, ma non sempre apprezzata invece dai turisti, anche se non è così pessimo come si potrebbe credere. Si tratta infatti di un piatto a base di carne di squalo fermentata, che viene tenuta anche sei mesi a marcire sottoterra in modo che perda gli acidi e le tossine e sia quindi commestibile. Come potrete immaginare l’odore è molto forte e un po’ nauseante e per questo viene tagliata in cubetti e poi conservata in contenitori ermetici fino al momento in cui viene consumata. Il sapore in realtà è più simile ad un formaggio molto forte, quindi anche se potrebbe non piacere, non è così disgustoso come potrebbe sembrare.

Hardfiskur

Questo snack a base di pesce è invece particolarmente gustoso: è composto da carne di eglefino, un pesce simile al merluzzo, che viene essiccata e poi consumata come spuntino assieme al burro.

 By: Richard Toller

Þorskur (merluzzo)

È in sostanza il filetto di merluzzo, pesce di cui un tempo gli islandesi consumavano solo la lingua e le guance, considerate una vera prelibatezza, mentre esportavano tutte le parti restanti del pesce. Oggi è ancora possibile trovare piatti a base di lingua di merluzzo, cotta in padella, bollita o al gratin. Il merluzzo viene anche utilizzato per piatti tipici come il Fiskibollur, delle polpettine di pesce e patate.

Hrútspungur

Anche questa ricetta non è tra le più invitanti della cucina islandese: si tratta infatti di testicoli di montone tenuti in ammollo nel siero di latte e poi pressati fino a dargli una forma rettangolare. Possono essere poi cucinati in vari modi: le Súrsadir hrútspungar sono ad esempio delle polpette preparate con l’hrútspungur.

Lundi – Pulcinella di mare

Piatto molto diffuso in Islanda, originario dell’isola di Heimaey, è considerato una vera prelibatezza: la carne di questi graziosi uccellini viene preparata in vari modi, bollita accompagnandola ad una salsa, arrostita sulla griglia o affumicata.

 By: Jennifer Boyer

Svid

Anche questo rientra tra i piatti che più lasciano perplessi i turisti: è a base di testa di pecora, che viene tagliata in due parti, arrostita sul fuoco per poi essere bollita. Viene poi mangiata fresca o conservata in salamoia.  Da alcuni pezzi della testa di pecora si ottiene la Svidasulta, una marmellata gelatinosa usata in varie pietanze.

By: Jed
By: Jed

Slátur

Sono frattaglie di pecora che vengono insaccate e bollite.

Blódmör

È un insaccato ovino, realizzato con sangue di pecora unito a dello strutto. Il sapore è piuttosto forte e la consistenza è compatta, ma morbida in bocca.

Þorramatur

È il piatto nazionale islandese ed è adatta ai palati più coraggiosi che desiderano assaggiare tutte le strane specialità della cucina locale in un’unica degustazione di carne e pesce: è infatti una ricetta preparata con squalo fermentato, testicoli di montone marinati, testa di pecora alla brace con tanto di marmellata ottenuta da quest’ultima, sanguinaccio e pesce secco. Il tutto si accompagna a del   pane di segale e burro.

Carne di balena e di foca

La carne di balena può essere servita in vari modi, sia cruda sotto forma di carpaccio o sushi, sia cotta in padella o grigliata. È molto tenera e ha il sapore simile ad una bistecca di carne. In pochi posti potreste trovare anche piatti a base di carne di foca.

 By: paranoidnotandroid

Pulsa/Pylsa

Questo piatto non è altro che la versione islandese dell’hot dog, preparato con carne di agnello.

Muschio

Il muschio è uno di quegli ingredienti che da secoli fa parte della cucina islandese:  viene raccolto durante il periodo estivo e fatto essiccare per poi essere utilizzato in vari modi, nelle zuppe, nel tè, nel pane, ecc

Hangikjöt

È una carne affumicata di agnello che viene prima salata o messa in salamoia e poi affumicata e tagliata a fettine sottili. È una specialità consumata in particolare durante le festività natalizie e si accompagna solitamente a patate bollite e piselli.

Hverabraud

È un pane di segale scuro che può essere cotto nel forno o in alcune località viene preparato sfruttando il calore geotermico del terreno.

Dolci tipici islandesi

Skyr

Simile allo yogurt, lo skyr si ottiene dalla fermentazione del latte pastorizzato che viene poi addolcito con zucchero e panna e aromatizzato in diverse varianti, con mirtilli o altri frutti. Può essere mangiato da solo, a colazione o come spuntino, ma viene utilizzato anche in numerosi dessert islandesi.

 By: Tristan Ferne

Ástarpungar

Sono delle frittelle tonde preparate con uvetta e poi fritte, molto amate sia dai bimbi che dagli adulti. Ottimi come merenda da accompagnare a tè o caffè.

Pönnukökur

Ricordano un po’ i classici pancake americani, ma sono più leggeri e sottili e vengono aromatizzati con zucchero e cannella e possono essere accompagnati allo  skyr.

Kleinur

Sono delle ciambelline fritte dalla forma molto particolare che vengono spolverate con dello zucchero.

Waffle

Pur non essendo originari dell’Islanda, i waffle sono il dolce forse più amato dagli islandesi perciò si trovano ovunque e sono davvero gustosissimi.  Potete guarnirli con marmellata, panna, cioccolato e altri ingredienti a vostro piacimento.

Bevande tipiche

Brennívin

Conosciuto anche come svarti daudi, che tradotto letteralmente significa “la morte nera”, il brennivín è la bevanda nazionale islandese ed è un superalcolico ottenuto dalle patate e aromatizzato con dei semi di cumino. Solitamente viene servito come accompagnamento al piatto a base di squalo fermentato hàkarl.

 By: Jennifer Boyer

Kaffi

In Islanda, al contrario di quello che si pensa, c’è una forte cultura del caffè: il caffè è molto amato dagli islandesi e per questo le città principali pullulano di bar e caffetterie. Non è difficile trovare un buon espresso italiano, ma vi consiglio anche di provare il caffè locale, servito bollente e molto lungo con disponibilità di vari aromi e miscele interessanti da provare.

Egils Malt Extrakt

È una bevanda di colore scuro preparata con un procedimento simile alla birra, ma è dolce e analcolica.

Jólaöl

Nel periodo di Natale, l’Egils Malt Extrakt viene mescolato all’aranciata per ottenere questa bevanda.

Topas

È un liquore molto forte e di colore scuro, a base di erbe e liquirizia.

Birre

In Islanda si trovano 3 marche di birra locale:  Egils, Thule e Viking, tutte chiare.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
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