Come fare autostop

Quando nacque alcuni decenni fa, l’autostop si diffuse prima in America e poi in molti paesi divenendo un simbolo dei viaggi all’avventura; da allora tantissimi viaggiatori zaino in spalla si sono appostati agli angoli delle strade di tutto il mondo aspettando con il pollice all’insù a volte per molte ore, sotto la pioggia o il sole cocente, che una macchina si fermasse. Essendo il modo più economico di spostarsi poiché chi offre il passaggio non esige denaro, fare l’autostop è sempre stato il sistema preferito dai viaggiatori con budget limitato, ma non solo: chiedere un passaggio permette di condividere un tratto di strada con una persona del posto, solitamente molto amichevole e disponibile, con cui si può chiacchierare, chiedendo informazioni e consigli sul luogo che si sta visitando. È un momento di incontro e di scambio, che arricchisce a livello personale  chi riceve il passaggio, ma anche chi lo offre, ed è anche una grande prova di coraggio e fiducia verso il prossimo: chi chiede il passaggio entra nella macchina di un perfetto sconosciuto e chi offre il passaggio accoglie nella propria macchina un perfetto sconosciuto.

Nell’era di internet e dei social network l’autostop si fa anche online: sono tanti infatti i siti in cui è possibile iscriversi e condividere lo stesso tragitto in macchina con altre persone dividendo le spese del viaggio (benzina, autostrada, ecc.). Ma la forma più “tradizionale” di autostop è ancora viva e continua a coinvolgere ed emozionare tantissimi viaggiatori on the road, tanto che sono nate anche trasmissioni televisive su questa tipologia di viaggio.

Per chi vuole provare questa esperienza è importante conoscere bene alcune regole su dove e come fare l’autostop, per evitare di trovarsi in situazioni di pericolo o di avere problemi con le forze dell’ordine locali. Non in tutti i paesi, infatti, l’autostop è una pratica legale, quindi meglio informarsi prima di provare questa avventura; se volete consigli e suggerimenti, leggete questa breve guida.

Prima di partire

Quando decidete di avventurarvi nella vostra prima esperienza in autostop, dovete essere consapevoli che il viaggio in auto si alternerà a lunghi tratti da percorrere a piedi e che non sempre è facile trovare un passaggio in breve tempo, perciò è bene essere preparati a camminare a lungo; alcuni autostoppisti portano con sé una bicicletta pieghevole che può essere facilmente caricata in macchina perché occupa poco spazio e può essere d’aiuto qualora si faticasse a trovare un passaggio. Dovendo camminare a lungo e spesso in zone lontane dalla città è importante avere con sé anche una mappa dell’area per orientarsi, oltre ovviamente ai dispositivi come il telefono e il GPS; potete trovare facilmente delle buone mappe presso i punti di noleggio auto, nelle strutture ricettive e gli uffici turistici, ma l’importante è che scegliate una cartina in cui siano contrassegnate le strade principali e le aree di servizio e di sosta. Organizzatevi anche dal punto di vista dell’alloggio e dei pasti: portate con voi una tenda da campeggio oppure individuate degli ostelli lungo il tragitto in cui potervi fermare; mettete nello zaino una scorta abbondante di cibo ed acqua e quando vi trovate nei pressi di un centro abitato fate rifornimento nei supermercati locali.

Preparatevi alle varie condizioni climatiche che potreste incontrare, quindi portate una giacca impermeabile, un cappello per il sole, la crema solare, ecc. e come in ogni viaggio all’avventura che si rispetti, non dimenticatevi un kit con gli indispensabili per la sopravvivenza, ovvero un coltellino svizzero, una torcia e una valigetta di pronto soccorso.

Imparate almeno qualche parola di uso comune nella lingua locale: vi aiuterà a comunicare e a chiedere un passaggio e vi servirà per conversare un po’ con il vostro “autista” durante il viaggio.

Prepararsi all’autostop significa anche prendere delle precauzioni per la propria sicurezza, perché non bisogna dimenticare che fare l’autostop può essere pericoloso; fate quindi delle fotocopie, anche digitali, dei vostri documenti e tenete con voi tutti i numeri utili in caso di emergenza (polizia, numero  dell’assicurazione  e numero verde della carta di credito qualora vi venisse rubata, ecc.). Portate con voi anche uno spray al peperoncino o altri oggetti simili che vi possano essere d’aiuto in caso di pericolo.

Consigli per ottenere un passaggio

Il fattore più importante su cui dovete focalizzarvi per ottenere facilmente un passaggio è il punto in cui appostarvi. Per far sì che le macchine si fermino, dovete posizionarvi:

  • in un punto visibile anche da lontano, così chi guida avrà il tempo di decidere se fermarsi oppure no;
  • in un punto in cui le vetture possano fermarsi e sostare;
  • in una tratto di strada abbastanza trafficato ma non troppo, quindi evitate di fare l’autostop nelle zone troppo isolate in cui le macchine passano di rado, ma anche dove c’è troppo traffico perché è più difficile per gli automobilisti trovare un punto in cui sostare e inoltre chi è indeciso se fermarsi o no penserà che comunque troverete qualcuno disposto ad accompagnarvi con tutte quelle macchine;
  • fuori dal centro della città, dove di solito gli automobilisti sono di fretta, percorrono tratti brevi e riescono difficilmente a trovare uno spazio per fermarsi; in questo caso vi consiglio di spostarvi con i mezzi pubblici verso la periferia della città o in campagna, dove è più facile trovare passaggi per le grandi città limitrofe;
  • nei punti in cui le macchine devono rallentare o fermarsi è molto più semplice riuscire a parlare con gli automobilisti, perciò posizionatevi nelle rampe di accesso all’autostrada, nelle stazioni di servizio, alla fermata dell’autobus, nei grandi parcheggi, alle stazioni di pedaggio o accanto al semaforo; se dovete percorrere un lungo tratto di strada, puntate sulle aree di sosta o di servizio, dove è più facile incontrare i camionisti i quali solitamente viaggiano da soli e percorrono lunghe distanze;
  • in un punto dove non ci siano altri autostoppisti;
  • sul lato della strada che corrisponde alla direzione in cui dovete andare.

Una volta che avrete trovato la giusta posizione è il momento di sfoggiare il vostro miglior sorriso e il vostro….pollice! Anche se in realtà il gesto di tenere il pollice all’insù non è molto comprensibile in alcune parti del mondo (e in alcune è considerato persino un’offesa) perciò informatevi sui gesti più utilizzati nella località in cui state facendo l’autostop; in alternativa potete fare un cenno con le braccia, come in segno di saluto. Evitate qualsiasi oggetto che vi copra il viso, come gli occhiali o il cappellino, così gli automobilisti potranno vedervi bene in viso, mostratevi sorridenti e cercate il contatto visivo. Anche se un automobilista non si ferma, ma comunque si volta a guardarvi e rallenta, ringraziatelo con un cenno del capo o fategli un saluto: chissà che non cambi idea e magari decida di tornare indietro!

Cercate di avere un aspetto pulito e curato, indossate abiti bianchi, di colori chiari o sgargianti ed evitate i posti all’ombra dove le persone potrebbero non vedervi; anche un cartello che indica la meta in cui siete diretti può essere utile, ma evitate di scrivere la destinazione finale se è molto distante, piuttosto indicate quella più vicina poiché è molto più probabile trovare un passaggio se si devono percorrere tragitti brevi. Se vi trovate in una cittadina provate anche a chiedere consiglio alle persone del posto, domandando loro quali sono i punti migliori in cui fare l’autostop; mostratevi gentili e sorridenti e se avete fortuna magari sarà proprio una di quelle persone ad accompagnarvi. Qualora piovesse, non date per scontato che facendo l’autostop sotto la pioggia le persone possano “impietosirsi” e che quindi troverete facilmente il passaggio perché in realtà è l’esatto contrario: non tutti sono disposti ad “inzuppare” i sedili della macchina!

Se non viaggiate da soli, restate sempre accanto al vostro compagno di viaggio, così gli automobilisti capiranno che siete insieme e quando una persona si ferma specificate sempre che siete in coppia; se siete in gruppo, invece, dividetevi: è più difficile trovare spazio in macchina quando si è in tanti. Generalmente gli automobilisti più inclini a dare passaggi sono gli uomini, anche se possono capitare “autiste” donne (soprattutto se l’autostoppista è una donna), mentre è molto raro che qualche famiglia si fermi.

Prima di salire in macchina, accordatevi sempre con l’automobilista sul punto in cui volete essere lasciati per non finire in una zona sperduta in mezzo al nulla. Poi, salite in macchina e allacciate le cinture! Durante il viaggio tenete a portata di mano la mappa e controllate che l’automobilista vi stia portando nella direzione giusta; quando sarete quasi arrivati a destinazione, guardate fuori dal finestrino e se individuate una buon punto in cui fare l’autostop per prendere il prossimo passaggio, chiedete a chi guida di fermarsi e scendete dalla vettura.

E se non trovate passaggio?

Preparatevi ad aspettare anche diverse ore prima che qualcuno si fermi a darvi un passaggio oppure può  capitare anche che chi si ferma sia diretto in tutt’altra direzione. In questo caso valutate bene cosa fare: a volte è consigliabile tornare un po’ indietro o cambiare direzione per trovare un punto migliore in cui trovare un altro passaggio oppure in un luogo in cui trascorrere la notte. Se invece l’automobilista può accompagnarvi solo per un breve tratto chiedete di essere lasciati in una zona in cui è più facile trovare un altro passaggio, come una stazione di servizio; se siete in un punto abbastanza trafficato, potrebbe valere la pena rifiutare e aspettare un passaggio migliore.

Se non riuscite a trovare passaggio e non potete arrivare a piedi alla destinazione, fermatevi nel luogo in cui vi trovate o, se siete in una zona remota, avvicinatevi al primo villaggio o cittadina e ritentate il giorno successivo.

Fare l’autostop è pericoloso?

Non è solo l’automobilista a dover scegliere di fermarsi, ma anche l’autostoppista deve pensare alla propria sicurezza e valutare bene se salire o meno sulla macchina di chi gli offre il passaggio. L’autostop è un modo molto economico e bello di viaggiare, ma allo stesso tempo è pericoloso perciò è indispensabile prendere delle precauzioni. Ad esempio, viaggiare in coppia è sempre preferibile perché solitamente i malintenzionati preferiscono gli autostoppisti solitari. Se siete da soli e avete dei dubbi o timori sulla persona che si offre di darvi un passaggio, rifiutate il passaggio; potete inventare una qualsiasi scusa, ad esempio che cercate un passaggio più lungo di quello offerto. Se invece accettate il passaggio, prima di salire in macchina prendete nota del modello, della targa e del colore della macchina e inviate queste informazioni ad un amico tramite SMS o, ancora meglio, fate una foto all’auto; chiedete prima il permesso all’automobilista spiegandogli che lo fate per questioni di sicurezza, vedrete che anche lui sarà più rassicurato. Date preferenza a chi viaggia da solo ed evitate le macchine su cui viaggiano gruppi di persone.

Quando salite in macchina, cercate di sedervi sul sedile anteriore, al lato dell’automobilista e tenete sempre vicino a voi il vostro zaino nel caso doveste scendere di corsa; inoltre evitate di tenere nel bagaglio tutti gli oggetti più importanti, come il portafoglio, il passaporto, l’assicurazione, ecc.: qualora doveste scendere di corsa dal mezzo e non riusciste a recuperare il vostro zaino almeno avrete gli oggetti più indispensabili e di valore con voi.

Anche la sicurezza sulla strada è molto importante, perciò evitate di camminare ai lati delle autostrade o in generale sulle strade che vi sembrano pericolose; lungo alcune strade inoltre è persino vietato camminare a piedi quindi informatevi con anticipo così non incorrerete in problemi con le forze dell’ordine.

Conclusioni

Se fatto nel modo giusto e con i dovuti accorgimenti, l’autostop può essere un modo divertente di viaggiare e di conoscere nuove persone. E una volta scesi dall’auto che vi ha accompagnato non dimenticatevi di ringraziare sempre il vostro “autista”.

Marco Togni

Autore

Marco Togni

Abito in Giappone, a Tokyo, da molti anni. Sono arrivato qui per la prima volta oltre 15 anni fa.
Mi piace viaggiare, in particolare in Asia e non solo, e scoprire cibi, posti e culture.
Fondatore di GiappoTour e GiappoLife. Sono da anni punto di riferimento per gli italiani che vogliono venire in Giappone per viaggio, lavoro o studio. Autore dei libri Giappone, la mia guida di viaggio, Giappone Spettacularis ed Instant Giapponese (ed.Gribaudo/Feltrinelli) e produttore di video-documentari per enti governativi giapponesi.
Seguito da più di 2 milioni di persone sui vari social (Pagina Facebook, TikTok, Instagram, Youtube).